martedì 17 gennaio 2012

Forza d'urto a Palermo: 2° giorno di blocco

La protesta dei produttori siciliani continua. 
Da quello che ho visto con i miei occhi però non si tratta, purtroppo, di un fenomeno di massa. A Palermo, certo la culla del potere pubblico e della furbizia clienterale, i manifestanti sono davvero pochi.

Alcuni trasportatori continuano a bloccare l'ingresso dei mezzi pesanti del porto, tuttavia rispetto a ieri, sul luogo si trovano pochissimi dimostranti (nell'ordine di decine) ed ancora meno Forze di Polizia. Ieri al contrario, si era assistito ad un congruo schieramento di uomini antisommossa (evidentemente la questura aveva temuto una maggiore partecipazione più riottosa).
Ingresso Porto di Palermo
Alla rotonda di via Oreto (che è prossima all'ingresso delle Autostrade), una centinaio di persone sventola bandiere della Trinacria, mentre una fila di autoarticolati ai bordi della strada, restringe la carreggiata generando un modesto rallentamento che si ripercuote nel traffico autostradale. 
Anche qui forze dell'Ordine molto inferiori al giorno precedente, ed atmosfera del tutto tranquilla.
I Palermitani intanto sfrecciano tranquilli sulle loro autovetture come se nulla fosse.
Manifestanti alla rotonda di via Oreto
In città intanto molti distributori di carburante appaiono  chiusi, mentre i pochi rimasti aperti sono oggetto di lunghe code da parte degli automobilisti. E siamo al 2° giorno di protesta. Tra qualche giorno anche gli ignari cittadini potrebbero cominciare a porsi qualche domanda.
Domani provo a raggiungere la campagna, e se non mi faranno passare, vorrà dire che sarà l'occasione buona per unirmi a loro.



Restringimento al termine dell'Autostrada








Code ai distributori - Palermo

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