lunedì 30 gennaio 2012

News Gennaio 2012 - Grano duro e non solo

Sono un po' di giorni che non affrontiamo il consueto argomento del blog: il grano duro.
Al momento nel nostro specifico settore, alcune novità vi sono, anche se non quelle che tutti  spereremmo.
Sebbene il prezzo del grano duro in Italia appaia ancora tutto sommato stabile su tutti i mercati locali, sui mercati internazionali vi sono ancora cenni di debolezza. In Francia addirittura le quotazioni sono arrivate a toccare i 28 €/q, anche in relazione ad un rafforzamento dell'Euro rispetto al biglietto verde.
Negli States solita musica, dopo averci fatto illudere per mesi, raccontandoci di produzioni scarsissime e penuria di duro, ora si sta scoprendo che i silos degli elevator sono stracolmi e che per di più i compratori sembrano disinteressati al prodotto. Le esportazioni USA per fortuna sono in drastico raffreddamento, come un po' tutto il commercio internazionale marittimo, a giudicare dagli livelli minimi raggiunti dal Baltic Dry Index.
USDA reported export inspections of 579,000 bushels for durum last week. There were no new export sales reported, with durum’s export sales pace at 14.9 million bushels compared with 29.4 million bushels for last year at this time. 
Il prezzo del durum wheat attualmente si aggira intorno ai 7.8 $/bushel. Giù le quotazioni anche in Canada per varie categorie di amber durum. Secondo il CWB gli acquirenti latitano e le scorte dovrebbero bastare per arrivare tranquillamente sino alla produzione estiva Mediterranea ed USA degli stati del Sud. Niente illusioni dunque!

Per il resto l'agenzia Reuters in data 17/01/2012, ha pubblicato la notizia secondo la quale in Italia, la BMTI (Borsa merci telematica italiana) starebbe per lanciare i contratti futures sul grano duro. Il direttore Feroldi avrebbe affermato che entro l'anno si parte. Gli scambi di cereali al momento su BMTI sarebbero 1.45 milioni di t, e dovrebbero raggiungere gli 1.7 milioni di t nel 2012.
Eccovi uno specchietto delle attuali proposte commerciali del mercato telematico. Non sembrerebbe proprio attivissimo sui cereali, ma magari è una fase di stanca delle contrattazioni (proverò a seguirlo meglio d'ora in poi). 
Naturalmente in Italia nulla è uscito di recente sull'argomento future-BMTI. Come sempre, non si sa bene perché, ma all'estero le notizie arrivano prima. 

Last, but not least, nei primi dieci mesi del 2011 sono aumentate le importazioni di cereali in Italy (+5%).
In controtendenza il grano duro che ha ridotto l'import di 228.000 di t. 
Export cerealicolo complessivo in aumento del 4%.
Saldo valutario del settore cerealicolo da brividi, nel 2010 era negativo per 1.200 milioni di €, nello stesso periodo del 2011 siamo a -1.948 milioni di €. 
Tutta ricchezza che vola via da questo ingrato paese, cari cerealicoltori. Vediamo sino a che punto dovremo arrivare.

27 commenti:

  1. siamo già arrivati,se crollano i prezzi si chiude,e chì non chiude se ne starà a bracce conserte,non si può lavorare per niente.

    RispondiElimina
  2. io ho la netta senzazione che il duro dovrebbe aumentare un pò....mia personale sensazione...

    RispondiElimina
  3. grazie Luca, se la inserti vinci il premio del blog "analista duro dell'anno".

    A parte gli scherzi, spero tu abbia ragione.

    Ciao

    RispondiElimina
  4. grano tenero di Chicago in aumento.

    da
    Finanzaonline.com - 31.1.12/15:24

    Grano: il gelo minaccia i raccolti, segno più per i prezzi

    +1,9% per il derivato sul grano quotato al Cbot che si porta a 6,57 dollari per bushel. Le quotazioni capitalizzano l´ondata di gelo che sta colpendo il Vecchio continente. Gli operatori scommettono sul fatto che il repentino abbassamento delle temperature, unito al fatto che in mancanza di neve i raccolti sono meno "coperti", potrebbe mettere a repentaglio l´output del Vecchio continente. I prezzi da diverse sedute stanno poi capitalizzando la possibile reintroduzione di un limite alle esportazioni russe. Nelle ultime 5 sedute i prezzi del grano sono saliti del 3,7%.

    RispondiElimina
  5. Ma che il gelo secchi il tenero è da vedere, comunque se serve alla speculazione ben venga! Finalmente nevica! Saluti a tutti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Toni

      Anche gli analisti americani, parlano di "winterkill in Europe".
      Classico argomento da speculazione di solito, però a quanto pare le temperature dovrebbero scendere ancora tanto nei prossimi giorni, in tutta Europa. Vediamo...

      Elimina
  6. grano di Chicago in aumento, aggiornamento

    1) Russia considera l'ipotesi di ridurre le esportazioni da aprile, istituendo una tariffa commerciale

    2) Alcuni porti del Mar Nero, bloccati a causa del ghiaccio.

    3) temuto winterKill in Russia e paesi dell'Est Europa


    da
    http://www.agrimoney.com/news/russia-wheat-export-fears-send-prices-soaring--4105.html

    RispondiElimina
  7. Ma guarda te, bisogna sperare sulle disgrazie degli altri. Però così gira il mondo. Saluti!

    RispondiElimina
  8. oramai la nuova campagna e' vicina,non credo che avremo grosse novita'forse potrebbe prendere qualcosina ma la discesa e' inevitabile....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Inevitabile spero di no. Se il prezzo scende sotto certi livelli, con questi costi di produzione sarà una Caporetto.

      una firma ce la concedi?

      Elimina
    2. penso che non scendera' al di sotto dei 25/qle per la nuova campagna.
      Anna

      Elimina
    3. Ciao Anna

      grazie per i tuoi interventi sul blog, ed il supporto che ci dai su facebook.

      Sul prezzo,
      il problema per noi siculi è che il prezzo è già a 25 €/q.
      E' arrivato max a 27 €/q nelle fasi rialziste.
      Da noi sempre una quotazione 4-5 €/q più bassa rispetto al resto d'Italia.
      Eppure abbiamo gli stessi costi degli altri (se non maggiori).
      Siamo veramente l'ultima ruota del carro, in questo Paese.

      Elimina
  9. Devo dire che, in questi ultimi tempi, i francesi sembrano molto ottimisti nonostante il prezzo non accenni a salire (dicono che il livello degli stocks di GD è al livello più basso dal 2007, nonostante una diminuzione dei consumi). Luca potrebbe aver visto giusto.... ma anche l'ultimo anonimo non ha torto, è difficile che ci siano grossi cambiamenti da qui a inizio campagna. Chi lo tiene, penso che a questo punto è probabile che non lo venda prima di giugno (ma magari mi sbaglio).

    Riguardo al tenero e al winterkill, credo che sia la solita speculazione, sempre all'erta ad ogni notizia da cui ci si possa guadagnare qualcosa. Anche nel caso in cui il freddo facesse davvero dei danni, al 90% possono sempre riseminare qualcosa in primavera (grano primaverile o mais ad esempio... per cui nel lungo periodo l'effetto dovrebbe essere abbastanza trascurabile).

    Per finire, mi piacerebbe sapere se qualcuno di quelli che usano l'urea si è già informato un po' (soprattutto al sud, dovrebbe già essere iniziato il periodo buono, almeno in teoria). C'è qualcuno che l'ha già messa? Di che prezzo si parla?

    RispondiElimina
  10. Ma che dire tutto può essere. Sul fronte prezzi bisogna riconoscere che anche se ancora bassi e insufficienti, in un orizzonte temporale lungo in questi ultimi anni hanno invertito una tendenza generale ribassista e le quotazioni medie tendono a crescere. A fine anno tutto sembrava indurci in ribassi che mi sembra non siano avvenuti quindi essere sicuri di una cosa o di un’altra nei mercati è davvero dura. La popolazione mondiale cresce e anche se cresce la produzione mondiale di pari passo fino a quando si potranno spremere i terreni per produzioni sempre maggiori? A mio modestissimo avviso il picco dei consumi mondiali è lontano da venire, ma quello della produzione è molto vicino e gli sbalzi di prezzo ad ogni minimo allarme climatico (ci sono sempre stati) secondo me lo stanno a dimostrare. Una sola certezza “I mercati ti fregano sempre”!

    RispondiElimina
  11. Per orzo euro 44 ivata. A metà gennaio sparsa 60/70 kg/ettaro sui ringrani! Ma adesso con tutta questa neve non so se è stata una bella idea! A luglio l'ardua sentenza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao. Anche Mimmo sotto parla di 44 euro per 100 kg di urea... siete della stessa zona? Chi ha scritto 52 da dove arriva?
      Penso che 60/70 kg per ettaro non daranno comunque grossi problemi (sono una trentina di unità di azoto)... comunque più avanti dovrai integrare con qualcos'altro immagino (nitrato ammonico? altro?).
      Per il resto è vero che “I mercati fregano sempre”... soprattutto gli agricoltori, purtroppo!

      Elimina
    2. i mercati fregano chiunche non solo gli agricolturi,si tratta di cogliere il momento giusto e non sempre se ne ha l'intuizione....guarda l'urea ,nel foggiano si sta vendendo a prezzi decisamente stracciati,inferiori a quelli di acquisto.Merce comprata pre campagna e svenduta per evitare che rimanga nei magazzini...ecco i mercati...troppe variabili.
      P.S.Il vero prezzo dell'urea sarebbe dovuto essere intorno ai 50/q.le

      Elimina
    3. Senti, io ho scritto "soprattutto gli agricoltori", non "solo gli agricoltori", non c'è dubbio che chiunque bazzichi nell'ambiente abbia la possibilità concreta di restare fregato alla grande. Solo che secondo me chi fa speculazione vera e propria ha maggiori probabilità di venirne fuori meglio, utilizza strumenti più complessi, compra oggi e vende domani e domani ricompra, cose che un agricoltore non può certo permettersi.
      Poi l'intuizione non basta... come tu stesso dici, ci sono troppe variabili da tener sotto controllo, e le incognite anche.
      Mi spiace per quelli che stanno ora vendendo l'urea sottocosto, ma probabilmente sono gli stessi che tre mesi fa vendevano il 18/46 a 65 o 70 euro al quintale, per cui mi auguro che nel complesso non falliscano, ma solamente riducano un po' i guadagni.... d'altronde non mi sento neanche in colpa, non gliel'ho detto io di riempire i magazzini di urea in pre-campagna, né sta scritto da nessuna parte che bisogna mettere tutti l'urea....
      In un certo senso è la legge della domanda e dell'offerta, a volte va bene e a volte va male. Se proprio vogliamo cercare di pensare positivo, l'importante è che non vada sempre male.

      Elimina
  12. Vi consiglio di seguire attentamente la vicenda GRECA,i Tedeschi si sono accorti chè portogallo ,irlanda e spagna sono i prossimi,la spagna fà paura,(troppo grande per fallire)e allora hanno alzato la voce,ho vè nè andate ,oppure vì aiutiamo in cambio della cessione della vostra sovranità(prepotenti ed egoisti come al solito)da come evolverà la questione Greca si intuirà quale sarà la fine anche degli altri-
    E NOI?
    Noi siamo un caso a parte,però la situazione potrebbe essere questa:
    o fuori dall euro come gli altri, e allora chi sà quale moneta avremmo e con quale tasso di cambio,oppure restare nell euro ,mà a quel punto senza la zavorra di quelli citati prima ,un super euro sul dollaro, per noi sarebbe comunque unn guaio.
    Questo stallo delle commoditis,non è così normale,sembra chè aspettino qualcuno,o qualcosa.

    Come al solito la nostra fortuna può arrivare dalla disgrazia altrui.
    Non credo a queste voci,una volta allarmistiche,il giorno dopo rassicuranti,è il tipico atteggiamento speculativo.

    UREA E44
    NITRATO AMM E32 26U
    ZOLFATO AMM E25
    GASOLIO E1.07

    RispondiElimina
  13. scusate, disconosco questo settore. Ecco perchè mi interesserebbe qualche riferimento per capire la parte finale dell'articolo

    "Last, but not least, nei primi dieci mesi del 2011 sono aumentate le importazioni di cereali in Italy (+5%).
    In controtendenza il grano duro che ha ridotto l'import di 228.000 di t.
    Export cerealicolo complessivo in aumento del 4%."

    thanks

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Luciano
      se clicchi su importazioni di cereali, nel testo del post, troverai l'articolo di riferimento.
      Se non fosse abbastanza chiaro, riproponi la domanda, circostanziando ancora di più, se è possibile.
      Ciao

      Elimina
  14. Granduro creti ti riferivi a questo post. Allora pubblico copio e incollo! Grazie per la solidarietà!
    Food, Inc., sicuramente l'avrete già visto. Io l'ho fatto stamattina. E’ un bel documentario chiaro semplice diretto. Una spiegazione dei mercati e dalla fine infausta riservata agli agricoltori! Metto l’indirizzo del sito dove l’ho visto io.
    http://lamericalatina.net/2010/06/27/da-vedere-il-documentario-food-inc-con-sottotitoli-in-italiano/

    RispondiElimina
  15. Vari spunti interessanti, grazie Toni.

    circa ad 1.10 del film, si parla di sementi certificate e pulitura aziendale vietata.

    RispondiElimina
  16. tempo fa un lettore ci chiese i dati sulle prossime semine.

    L'ISTAT con teutonica efficienza a vari mesi dalla semina, ha pubblicato le intenzioni di semina per il 2011-2012.

    Le intenzioni di semina dichiarate dagli agricoltori, relative all'annata agraria 2011-2012, mostrano un significativo aumento delle superfici destinate alla coltivazione di frumento tenero (+18,6%) e duro (+11,3%)
    da
    http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201202081049-eco-rt10061-agricoltura_istat_aumentano_le_intenzioni_di_semina_frumento

    stavolta ci abbiamo preso vedi:
    http://durodisicilia.blogspot.com/2011/10/previsioni-per-le-semine-2011-2012-and.html

    RispondiElimina
  17. articolo bizzarro sul Sole24ORE,
    concordo con il titolo, il resto è disinformazione purissima.
    Messo male il Sole24ORE, davvero!

    Strangolati i produttori di grano

    http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-02-08/strangolati-produttori-grano-064221.shtml?uuid=AaltkdoE

    RispondiElimina
  18. Ma dico io,uno chè non coltiva grano ma è agricoltore gia fà fatica a capire i problemi dei cerealicoltori,ma con un articolo del genere chi non è agricoltore ,leggendo chè cosa ci capisce?booo,senza senzo,proprio a dimostrazione che dell agricoltura quella vera,non sè nè occupa nessuno sè non l agricoltore in prima persona,e poi vorrebbero il comparto competitivo a livello internazionale.
    Un articolo per dire cosa fanno il governo Canadese o Americano per sostenere la loro agricoltura no?
    In questo paese l unica attività chè riesce bene è fare il parassita,del resto non frega niente a nessuno(viva la crisi).non tutti i mali vengono per nuocere.

    RispondiElimina