Ho fatto un giro a Palermo presso i presidi della protesta per valutare di persona, senza filtri dei media, in quali modalità si svolgesse la manifestazione.
Al presidio del porto gli autotrasportatori hanno bloccato l'ingresso loro riservato. Davanti all'entrata un sereno capannello di protestanti ed un nugolo di forze dell'ordine. Situazione tranquilla.
Alla rotonda di via Oreto, che immette all'autostrada per Catania e Messina, un piccolo manipolo di movimentisti armati di bandiere siciliane e forconi, invita gli autotrasportatori (molto rari sulle strade, oggi) ad interrompere l'attività. Da quello che ho visto, alcuni camion dopo un breve periodo di sosta ripartono, altri aderiscono completamente e permangono. Nessuno problema al momento per gli automobilisti, del tutto indifferenti alla protesta, almeno apparentemente. Un nutrito schieramento di forze dell'ordine circonda i manifestanti, invero molto tranquilli.
Direi che a Palermo, dove tradizionalmente le ragioni dei produttori rimangono lettera morta, la protesta è fredda al momento, spero in una maggiore convinzione nei prossimi giorni.
Una considerazione mi sorge spontanea: a seguire i social network, come facebook, sembrava che si dovesse assistere ad oceaniche manifestazioni di protesta, tuttavia scendere in strada e manifestare per il proprio futuro richiede evidentemente troppo sforzo, meglio continuare a pigiare un tasto su un monitor e sperare che la realtà sia soltanto virtuale.
Di seguito il verace programma della protesta:
Di seguito il verace programma della protesta:
http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/184599/
RispondiEliminahttp://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/184646/
Tensione ai blocchi, un manifestante accoltellato.
E'la guerra fra poveri.
http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_17/sicilia-forconi-cavallaro_e95f93e2-4108-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml
RispondiEliminaDa valutazioni empiriche sembrerebbe che almeno una metà dei distributori di carburante siculi appaiono già esauriti.