Ieri un lettore, probabilmente pensando di farmi cosa gradita, mi ha inviato un link dal blog del famoso scrittore Paulo Coelho. Nel link era riportato un breve scritto in inglese dal titolo "Agricoltura e creatività".
Stuzzicato dal titolo ho iniziato a tradurlo, con una certa attenzione, per comprenderlo a pieno. Si tratta sostanzialmente di una similitudine tra il lavoro dello scrittore (creativo) e quello dell'agricoltore. La loro attività è divisa nelle stesse fasi, caratterizzate dalle medesime emozioni: Aratura, Semina, Crescita, Raccolto, e Condivisione del loro prodotto con gli altri. Perché alla fine è questo che facciamo, noi agricoltori, pensandoci bene, con le nostre produzioni.
Forse non è proprio adattissima a questo blog, ma dopo averla tradotta, ve la propongo in italiano. Non si sa mai che tra qualche coriaceo agricoltore si nasconda l'anima del poeta.
Agricoltura e creatività
Aratura
E’ il momento in cui il terreno è rivoltato, l’ossigeno penetra negli spazi dove prima era impedito. Questo processo di rivoluzione interna è molto importante - perché, proprio come la nuova parte di terreno che vedrà la luce per la prima volta - una nuova valutazione dei nostri valori permetterà di vedere la vita innocentemente, senza artifizi. Un buon creativo deve sapere come rivoltare continuamente questi valori, e mai essere appagato di quello che crede o che comprende.
Semina
Il lavoro è il frutto del contatto con la vita. Il creativo non conosce mai, preliminarmente, quali cose saranno importanti per lui in futuro, così più intensa è la sua vita, maggiore è la possibilità che egli crei un linguaggio originale. Se prova a ripetersi o controllare la sua ispirazione, mai otterrà quello che desidera. Egli deve permettere alla sua vita di seminare il fertile terreno del suo inconscio.
Crescita
C'è un tempo in cui il lavoro si scrive, liberamente, in fondo all'anima dell'autore prima che osi manifestarsi. Egli deve rispettare il tempo di gestazione, sebbene sappia -proprio come l'agricoltore- che ha soltanto il controllo parziale del suo campo, ed è soggetto a siccità e inondazioni. Ma se sa aspettare, le piante più forti, che riescono a resistere alle avversità, verranno alla luce con grande forza.
Raccolto
E’ il momento in cui una persona prende piena coscienza di avere seminato e coltivato. Se raccoglie precocemente, il frutto è verde, se raccoglie in ritardo, il frutto è marcio. Ogni artista riconosce l'arrivo di questo momento, sebbene alcuni aspetti non siano completamente maturati, ed alcune idee non completamente chiare, esse si organizzano da sole quando l'opera viene prodotta. Senza paura e con grande disciplina, l’autore capisce che deve lavorare dall'alba al tramonto, fino a quando il lavoro è finito.
Condivisione
E cosa fare con i prodotti della raccolta? Di nuovo, noi guardiamo a Madre Natura, lei condivide tutto con tutti. Un artista che vuole tenere la sua opera per se stesso, non è leale con quello che riceve dal presente, né con l'eredità e gli insegnamenti dei suoi padri. Se lasciamo il grano immagazzinato nel granaio, andrà a male, anche se è stato raccolto al momento giusto.
Quando la raccolta è finita, arriva il momento di condividere, senza paura o vergogna, la tua stessa anima.
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