venerdì 3 febbraio 2012

Monti è un incompetente, lo dice anche il Ministro Catania!

Personalmente era un po' che lo sospettavo, ma ora ne sono più che convinto: il prof. Monti è un incompetente. 
Direte giustamente voi, quanto può valere l'opinione di un blogger agricolo mezzo Forcone siculo? Poco, obiettivamente, ma proverò lo stesso a darvi prova di tale affermazione.

Che non fosse proprio quel genio dell'economia dipinto da tutti, lo cominciai a sospettare, quando lessi l'articolo "Il prof. Mario Monti. L’unico economista con una sola citazione scientifica in tutta sua vita." 
Strano no, che un tizio dopo una brillante carriera accademica, che lo ha portato a divenire prima Rettore e poi Presidente della Bocconi, raggiunga soltanto lo straccio di una citazione scientifica (che rappresenta, ma non solo, l'apprezzamento scientifico dei suoi colleghi per il lavoro svolto)?
Certo, la situazione italiana ad un certo punto sembrava così grave, che non potevamo mica aspettare un premio Nobel, serviva qualcuno che avesse le idee chiare sullo stato dell'economia italiana e che fosse in grado di correggerla e riformarla nei suoi punti di debolezza. 
Concordavo anche io, ai tempi. All'indomani del decreto "Salva Italia", però mi resi immediatamente conto, e non solo io perché era evidente anche al meno competente operatore del mio settore, che i provvedimenti del Prof. Monti, per il settore agricolo, erano una summa di iniquità irragionevoli che avrebbero fatto a polpette un comparto già profondamente in crisi.
Sull'onda di questo sentire comune, in molte regioni d'Italia (le più deboli) partirono così, movimenti spontanei di protesta contro l'azione governativa, che sono ancora in atto, peraltro. 
Le reazioni dei media nazionali  furono "tutti dobbiamo fare sacrifici, andate a lavorare!" O ancora peggio "sono stati colpiti i privilegiati, finalmente". Che fa veramente incazzare (scusate!), se in cuor tuo sei convinto di fare già il massimo e di essere stato un cittadino leale con il tuo Paese. 
Qualcuno però, ogni tanto ai piani alti, dice la verità (ma non ha ancora capito nulla, allora!). Proprio stamane, il mio amico nonché coautore Piemontese del blog "Granturco" mi ha inviato questo link proveniente dal sito "Governo.it", non certo il blog di Beppe Grillo.
Ebbene nel link troverete un'intervista rilasciata dal Ministro dell'Agricoltura Catania (forse il più tecnico dei ministri tecnici secondo il Sole24ORE) del 31/01/2012.
Estrapolando, ecco cosa dice Catania (che sinceramente rivaluto):
...l`agricoltura è stata chiamata, a sorpresa, a pagare una quota tra le più pesanti dell`aumento della pressione fiscale.

Una stangata da un miliardo.

L`impatto dell`Imu è pesantissimo.  Non possiamo tassare anche le stalle sugli alpeggi.
Ma soprattutto:
...all`interno del ministero dell`Economia (cioè Monti ndr) c`è stata una lettura sbagliata dell`intera questione della fiscalità agricola. Al settore viene attribuita una ricchezza che non trova nessun riscontro nella realtà. Da oltre 3o anni parlo con gli agricoltori, entro nelle loro case e sinceramente non vedo questa ricchezza, ma un mondo che ha sempre maggiori difficoltà a stare sul mercato.
ed aggiunge:
Se computassimo il costo del lavoro la redditività, già ai livelli più bassi d`Europa, si ridurrebbe ancora di più. La forbice tra costi e prezzi sta portando molti alla chiusura: gli agricoltori non possono pagare di più. Anche gli oneri previdenziali, già eccessivi, richiederebbero un approccio diverso:
 La valanga di cartelle esattoriali e la miriade di aziende all`asta confermano la crisi.
Già, questa è la realtà anche a mio modesto avviso, ma il Ministro Catania ha le idee davvero chiare, lo vorrei alla testa dei Forconi. 
Poteva dirle prima queste cose. Vero. Però va tenuto conto che è stato chiamato dal prof. Monti soltanto per contrattare la politica agricola comunitaria, attualmente in discussione, con la U.E.  Per il resto, zitto e a cuccia. 

Insomma Monti, anche per il suo stesso ministro tecnico, ha operato una politica fiscale sul settore agricolo senza avere neppure la più vaga conoscenza di cosa stesse facendo, ed i risultati si sono visti, purtroppo.

Speriamo qualcun'altro riacquisti un briciolo di lucidità. L'agricoltura italiana ne ha davvero bisogno.

P.S.1 per i siciliani:
Anche Armao, folgorato sulla via di Damasco, rilascia una dichiarazione finalmente sul merito delle questioni agricole reali.
Mentre D'antrassi fa sentire forte e chiara la sua voce (si fa per dire): "nella protesta dei Forconi  c'è un seme di verità"...che dire: "Il solito esagitato".

P.S.2 da parte di Granturco:  anche la Regione Piemonte sull' IMU si fa sentire. 




4 commenti:

  1. Interessante.
    Il fatto che il ministro dell'agricoltura ne sia consapevole è comunque un buon segno.

    L'impressione che ho spesso è che a Monti manchi un po' il contatto con la realtà che lo circonda. Lui non governa un paese, ma esamina tabelle di numeri e applica ad esse i suoi modelli economici (non per niente ha inventato il modello di Klein-Monti).
    Se poi alcuni di questi numeri sono sbagliati, poco importa, tanto quelli dei mercati finanziari ragionano come lui, la fiducia aumenta, e lo spread scende.

    Devo dire che a un certo punto ho pensato anche che Monti fosse stato messo per farci rivalutare il buon vecchio Tremonti (che, sì, effettivamente, forse non era poi così male...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido,
      a Monti sembra mancare completamente un po' di buon senso.
      E' appunto Monti-Robot.

      Elimina
  2. Siccome il contatto con la realtà agricola, si limita alla conta dei trattori, anche per molti sindaci,piu propensi all'aumento degli introiti,che alla diminuzione degli sprechi,
    Personalmente non mi tranquillizza molto,il pur condivisibile appello rivoltogli ad applicare l'aliquota imu minima a quei fabbricati rurali e terreni che sono esclusivi mezzi di produzione.
    temo che ci sentiremo dire, soprattutto in quelle zone dove gli agricoltori sono in forte minoranza. che per colpa del governo centrale che ha il braccino corto,della crisi che riduce gli introiti da industria e commercio,si vedono costretti,i sindaci, magari con qualche lacrimuccia,ad applicarci aliquote ben più sostanziose. per poter dotar la popolazione di tutti quei servizi:acqua potabile, fogne,servizi scuolabus etc che a noi a causa degli elevati costi che la lontanza delle ns aziende dai centri abitati comporta,non vengono elargiti.

    RispondiElimina
  3. Ma cosa vi apsettavate,non c era bisogno di Catania per sapere chè questo individuo è un incopetente,l altra sera a SERVIZIO PUBBLICO è andato in onda un servizio sulla grecia,roba da far accapponare la pelle,domanda a qualcuno interessa qualcosa ?no.
    Perchè ,il compito di questa gente è portare a termine un lavoro iniziatio 40 anni fà negli stati uniti,e non saranno le nostre dimostranze a fermarli,per fermare questo sistema cì vuole piombo e forche in pubblica piazza,con questi non bisogna parlarci,anzi non bisogna accettare alcun invito al confronto,non resta chè intimargli lo sfratto,pena la loro dipartita fisica,o sì fà così,oppure prepararsi al peggio, alternativa non cè.

    RispondiElimina