Il famoso rapporto USDA (Ministero dell’Agricoltura USA) sullo stato delle produzioni di cereali nel mondo, ascoltato come un oracolo dagli specialisti dell’agrobusiness, è finalmente uscito.
Vediamo le principali ripercussioni sui cereali:
Grano
Usda ha affossato le aspettative di aumento delle produzioni di grano, stimando una perdita di 5 milioni di t di grano francese e di 2 milioni di t di grano tedesco rispetto alle precedenti previsioni.
Condizioni record di siccità sono state riscontrate in Francia, Germania, UK.
Ottime produzioni invece si attendono in Ungheria, Romania e Spagna
A fronte di ciò, è stata anche riportata una nuova stima della produzione di grano russo superiore di circa 5 milioni di t.
Il prezzo del grano odierno si è, dunque, mantenuto neutro, dopo una iniziale impennata.
Mais
Prezzi record invece per il mais (+3%) che ha superato la quotazione del grano per la prima volta dal 1996, a causa del calo della stima delle scorte, delle prospettive non troppo promettenti del raccolto USA, e di un aumento del consumo cinese non ancora pienamente evidenziato.
Orzo
Le aspettative di raccolto di orzo sono le più basse del secolo in Europa.
Dal Canada intanto giungono notizie poco rassicuranti secondo alcuni giornali specializzati,l’area incolta a causa delle cattive condizioni meteo, sarebbe pari alla superficie del Belgio.
Duro ancora a quotazioni record in USA, ma in Europa tutto tace. Tace anche l’ISMEA, da cinque giorni non esce alcuna quotazione. Quando servono non funzionano, le solite cose all’italiana.
Io, intanto, continuo a trebbiare. Non ho tempo per scrivere di più e meglio sul blog. Cerco di seguire le dinamiche dei prezzi per vendere al meglio il mio prodotto. O almeno ci provo.
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