Strategie Grains ha alzato la sua stima per il raccolto di orzo dell'Unione europea, evidenziando  semine primaverili più ampie del previsto, anche se ha ridotto le sue previsioni per il raccolto di grano per il settimo mese consecutivo.

Il gruppo di analisi ha valutato in 130.9m tonnellate le sue previsioni per il raccolto di grano  tenero UE, con un downgrade di circa 200.000 tonnellate, ma continuando a  stimare comunque la produzione mondiale in aumento del 5,0% anno su anno.
Assomma ad 8 milioni di tonnellate il grano duro previsto nella UE (ndr contro gli 8,8 milioni di t previste dalla Commissione Europea ed al di sotto della produzione Europea dell'anno precedente). Il raccolto di grano totale è ancorato a 138,9m tonnellate, in linea con la stima iniziale da parte del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, di 138.8m tonnellate, di due settimane fa.
Tuttavia, Strategie Grains ha aumentato di 800.000 tonnellate, a 292.6 milioni di tonnellate le sue previsioni per il raccolto mondiale cereali, con un aumento del 5,4% anno su anno.
Preoccupazioni:
Strategie Grains aggiunge che, mentre le temperature elevate di aprile avevano fornito un grande impulso alle prospettive delle colture dell'UE, le basse temperature in alcune zone occidentali, il caldo nel sud-est e la pioggia, che ha ritardato le semine del mais, in Italia stanno destando preoccupazione.

Ora torniamo a dare una occhiata all'analista tecnico canadese di cui abbiamo scritto nel post: Secondo l'analisi tecnica, la quotazione del Duro andrà Su!
Ebbene, il canadese rilancia, secondo lui ci sono tutte le condizioni per un aumento sostanzioso delle quotazioni del grano duro. Diamo una occhiata ai grafici sotto e vediamo perché (tenete conto che si tratta  di una visione molto americo-centrica del mercato): 
Due elementi sono portati a supporto della tesi, il primo riguarda il lungo periodo di stabilità dei prezzi, a cui stiamo assistendo, che storicamente è propedeutico ad un aumento sostanzioso (iperbullish) delle quotazioni, il secondo il rapporto di prezzo tra durum ed il Dark Northern spring (un tenero di forza) solitamente concorrente del durum in tutto il Nord-America. Storicamente il rapporto di prezzo tra i due è pari al 106% a favore del duro (linea verde nel grafico più basso), secondo l'analista ogni qualvolta il rapporto fra i due scende al di sotto di questa soglia si verifica un aumento delle quotazioni del duro l'anno successivo. Addirittura secondo lui questo ultimo anno ha ripercorso esattamente l'andamento antecedente al luglio 2007 (linee gialle nel grafico più in basso), prima del famoso boom che ha segnato una generazione di agricoltori ed operatori del mercato su entrambe le sponde dell'Oceano.




Fonte

Credete voi a questa lettura? Io con una buona dose di scetticismo, però...non si sa mai...

Per il resto notizia in pillole...dalla Tunisia produzione buona di grano in lieve aumento anno/anno.
Mentre l'Algeria è entrata pesantemente sul mercato con un ordine enorme di grano tra le 400.000 e le 500.000 t. Non è chiaro quanto di questo sia grano duro.
Infine il solito convegno CNR sul grano duro, buono per il sensazionalismo d'accatto....Pasta italiana a rischio, a causa dei cambiamenti climatici...quando almeno qui in Sicilia, se il cambiamento climatico è in corso, lo è in senso favorevole alla coltura...ma si sa, in Italia ogni occasione è buona per pontificare a spese nostre.

Per il resto si continua a raccogliere nella parte Sud-Orientale della Trinacria, quotazioni sotto la trebbia anche sino a 25 €/q, rese un pò deludenti rispetto a come si presentano i campi.