mercoledì 18 aprile 2012

La disperazione agricola: parla il fratello di una vittima

Una intervista al fratello dell'agricoltore trevigiano suicidatosi qualche giorno fa.
Credo sia esemplificativa della situazione disperata in cui versano, al momento, alcuni agricoltori più sfortunati ed esposti alla crisi.

Ma la sensazione di lavorare, oramai, soltanto per pagare le tasse, credo sia comune a tutti noi. Tutto ciò peraltro si manifesta nell'infastidito disinteresse generale. Ma dove andremo a finire? Come è stato possibile creare una società così sorda ed impermeabile alle giuste rivendicazioni di tanti onesti produttori-lavoratori autonomi che silenziosamente hanno tirato la carretta in Italia per tanti anni? 
Il nostro destino, nel medio periodo, e se andrà bene, sembrerebbe quello di dismettere la nostra attività, per passare allo status di lavoratore dipendente, possibilmente precario e sottopagato, di qualche colosso straniero.


TREVISO - «È una vittima della società, di tasse che non poteva più pagare». Luca Tonin non ha altre ragioni per motivare la disperazione che ha spinto il fratello Paolo ad uccidersi, dopo essere stato messo in ginocchio dagli aridi raccolti della sua azienda agricola e l’impossibilità di andare avanti. Prima il raccolto in fumo, poi la minaccia dell’Imu che gravava sulle proprietà immobiliari: vecchi capannoni ereditati dal padre e una casa appena rifatta. «Quando pensava di essere arrivato alla fine del tunnel, si è ritrovato dentro più che mai». Qualcosa di inspiegabile se solo il pensiero va ai primi passi da imprenditore agricolo fatti dal fratello 53enne.
«Era nato per stare nei campi - ricorda Luca - ed era innamorato della terra. Era il suo mondo, il suo futuro. Seguiva i raccolti con una cura quasi maniacale: asparagi, radicchio tardivo trevigiano e variegato di Castelfranco, patate, finocchi. Poi il latte, le uova. Si arrabbiava se il raccolto non veniva come avrebbe voluto, ma bastava per mantenere la famiglia». «In gioventù - continua nei ricordi Luca - era stato per anni delegato provinciale del Movimento giovanile della Coldiretti e leader del gruppo della zona altivolese. Di lui in quegli anni si era occupata anche la Rai con un’intervista sul'insediamento dei giovani in agricoltura in cui credeva tanto. Ha dato tanto anche alla politica ma da questa è solo stato usato anche se in cambio non ha mai chiesto nulla».
Alpino, nel 1976 Paolo Tonin era stato con i “Focolarini” di San Vito ad aiutare il Friuli a rialzarsi dal terribile terremoto. Poi il matrimonio e la vita che cambia. La moglie e subito tre figli, i sei campi da coltivare. Poi un’altra nascita. Il suo “credo” nel mondo agricolo lo aveva portato a farsi la casa nuova contraendo un mutuo. Dal racconto del fratello emergono i primi problemi che avrebbero distrutto Paolo: vecchi capannoni lasciati dal padre da sistemare, i debiti, i raccolti mezzi distrutti dalla siccità, le troppe tasse, l’Imu in arrivo particolarmente punitiva per gli agricoltori.
«Si vedeva costretto a lavorare solo per pagare le tasse, senza avere reddito». A qualcuno aveva confidato di non farcela più e di temere di non riuscire a dare un futuro ai quattro figli. «Una vita fatta di rinunce - continua il fratello - da troppo tempo. Io e Matteo, l'altro fratello, più volte abbiamo cercato di convincerlo a cambiare, a lavorare come dipendente, inutilmente». Luca lavora per una ditta che ripara bruciatori e caldaie, Matteo cura il ristorante Beethoven di fronte all’Iper di Castelfranco. «Noi bene o male si tira avanti; lui era in difficoltà, ma non so ancora capire quello che gli passava per la testa in questi ultimi giorni».

Fonte Il Gazzettino 

4 commenti:

  1. E'incredibile.speriamo che questo sistema vada ha rotoli presto per ricominciare,(spero)con una economia reale,non e' bello investire lavorare,e trovarti fallito perche'una banca americana ha comprato il debito irlandese.

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  2. Il mio timore è che il sistema non fallisca, che ci tengano a bagnomaria, e si continuino a pagare interessi insostenibili sul debito per anni, indebolendo e impoverendo ulteriormente l'Italia.

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    1. Purtroppo è proprio questo il loro obbiettivo,impoverirci e saccheggiarci,delinquenti allo stato puro.

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  3. Oscar Giannino sulla crisi ed i fallimenti

    http://www.rischiocalcolato.it/2012/04/la-testimonianza-di-oscar-giannino-questa-e-la-fine.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FHAzvd+%28Rischio+Calcolato%29

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