No, non si tratta di clonazione biologica, i fan delle biotecnologie possono tirare un sospiro di sollievo, ma di semplice contraffazione di concimi chimici. Le centrali operative sarebbero in Bulgaria ed Albania, ed il contenuto nei sacchi non rispetterebbe ovviamente quanto riportato nelle etichette stampate sulle confezioni (del tutto identiche alle originali).
Occhio, quindi, ai concimi che comprate.
Qui l'articolo completo.
Questa è la conseguenza della mancanza di regole,controlli e sanzioni,in ambito europeo,in nome del libero mercato,l UE si preoccupa di quando devono essere lunghe zucchine e carote,ma non un provvedimento sulle truffe e le contraffazzioni,i primi a rimetterci sono i nostri comparti produttivi operai compresi,conosco personalmente operai della puccioni,vivono la crisi come il resto del paese,qualche anno fà, circolava 18/46 contraffatto,furono sequestrati enormi partite di cuscinetti a sfera con il logo contraffatto SKF,io stesso incappai in alcune confezzioni di TOPIK inefficaci,sfuggire a queste truffe è quasi impossibile,poichè le confezzioni sono riprodotte in modo uguali agli originali,forse cè anche una complicità oscura tra produttori di confezzioni e falsari,visto la loro perfetta riproduzione,(esmp. contrabbando di sigarette) l unica cosa chè si può sperare è nella buona fede del rivenditore a non cedere a facili guadambi,ma con l aria che tira è dura resistere,il problema è molto serio,perchè alla beffa,si aggiungono danni rilevanti per chi ci cade,e nessuno ti viene in aiuto,d altronte basta vedere quello che succede anche nel comparto alimentare,la contraffazzione dei nostri prodotti tipici è un autentica mannaia sui nostri redditi,ma se poi si scopre che è lo stesso stato ad alimentare la contraffazzione con gli incentivi alla delocalizzazzione,come avviene con il pecorino ROMANO,be allora cè ben poco da sperare,non ci resta chè tifare per la crisi,il suo aggravarsi farebbe saltare questa europa scellerata,e ognuno tornerebbe padrone a casa sua-
RispondiEliminaMi sembri troppo fatalista, quasi siciliano. Il rivenditore va messo sull'avviso, se fa il furbo si cambia.
RispondiEliminaPoi, se hai un rapporto di fiducia con il fornitore, il rischio si riduce. Anche io incappai tempo fa nel Topik fasullo, perché il mio fornitore, in buona fede, lo aveva preso a prezzo ridotto, da canali di distribuzione non tradizionali, pensando di fare un affare.
Chi vende concime e fitofarmaci, sa perfettamente dove e come rifornirsi in sicurezza. Sta a noi, non farci impaccare, e pretendere il giusto.
Sono d’accordissimo con Granduro quando dice “Chi vende concime e fitofarmaci, sa perfettamente dove e come rifornirsi in sicurezza” .
RispondiEliminaQuando ci propongono un fitofarmaco ad un prezzo molto più basso del normale deve farci riflettere.
Quando un prodotto non funziona come “avrebbe dovuto”, dopo esserci accertati che il problema sta solo nel prodotto e non i altri fattori , bisogna rivolgersi alla azienda produttrice per chiedere spiegazioni ed eventualmente chiedere rimborsi.
Poi abbiamo sempre a disposizione NAS dei Carabinieri e Ufficio Repressioni e Frodi del Ministero per denunciare contraffazioni o prodotti che non contenevano quello che dicevano in etichetta. Oltre il Topik, l`anno scorso in Sicilia c`è stato il caso dell`Atlantis e le Bustine Granstar “TIBER STAR 75”verdi della ditta Genetti gmbh .
Si, hai colto lo spirito del mio commento.
RispondiEliminaPer la precisione, sul Topik mi capitò circa 5 anni fa.
Con Atlantis mai nessun problema sinora, per fortuna, e lo uso molto.
Comunque grazie per l'informazione, lo farò presente al mio fornitore.
concordo perfettamente per quanto riguarda i rivenditori,però per appellarsi alle autorità competenti non è facile,bisogna avere almeno una confezzione integra , in senso contrario si è spacciati,poi anche avendo la confezzione integra bisogna lasciare i campi in abbandono in attesa di unn sopralluogo.
RispondiEliminaIo diserbai,dopo 15 giorni mi accorsi della sua inefficenza,avendo acquistato l anno precedente una grossa partita di topik l anno successivo mi mancarono 5 dosi x 5 ettari,li acquistai e li distribui,alcune piogge mi fecero diserbare gia in un periodo limite,il rivenditore di fronte alle mie dimostranze mi dà 5 confezzioni di un altra porcheria(chè poi funzionò) e tornai subito a ridiserbare,per salvare il salvabile,e in quel momento le mie dimostranze divennero nulle,l unica cosa è chè non pagai quelle 5 dosi aggiuntive,ma oltre che cambiare rivenditore non potetti fare.non è facile risolvere queste situazioni.