Enzo Bianco, insieme a 50 parlamentari della Repubblica (più l'europarlamentare Giovanni la Via), ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, una comunicazione.
Una strana missiva il cui scopo ufficiale è di chiedere un incontro al Premier, come se le interrogazioni parlamentari e l'attività parlamentare in genere, non consentano già un rapporto codificato fra le Istituzioni.
Siamo già in una dittatura e nessuno ci ha nemmeno avvertito?
Siamo già in una dittatura e nessuno ci ha nemmeno avvertito?
A parte l'ultima digressione, nel testo si rileva che:
1) viene citata soltanto Confindustria, senza alcun motivo apparente (a meno che Bianco, esattamente come me, ritenga che il Premier sia esclusivamente attento alle esigenze degli industriali), tra le decine di associazioni di produttori e sigle sindacali che hanno partecipato alla manifestazione del 1° Marzo.
2) ovviamente neanche i Forconi vengono citati, però almeno mi sembra gli si riconosca indirettamente il merito di avere portato all'evidenza di tutti, il malessere profondo della Sicilia.
3) I parlamentari firmatari prospettano una serie di problemi dell'economia siciliana, ed annunciano di avere individuato delle soluzioni (riservate al momento, ma condivise da tutti gli schieramenti).
4) chiedono un incontro personale per "scegliere con Lei una modalità attraverso la quale seguire stabilmente ed in modo efficace i passi avanti, gli ostacoli, il completamento delle azioni avviate". Ma quali azioni sono state già avviate, di grazia?Ecco il testo integrale:
Signor Presidente,il 1° marzo a Palermo una importante manifestazione promossa dalle forze produttive (in primo luogo Confindustria Sicilia) e delle principali organizzazioni sindacali ha registrato la presenza di molte migliaia di cittadini; le parole chiave erano “crisi, preoccupazione, difficoltà”, ma anche “crescita, sviluppo, responsabilità”.Nelle settimane precedenti una serie di manifestazioni di protesta, anche estreme e assai discutibili nelle modalità, avevano portato a galla il malessere profondo dell’economia siciliana.Signor Presidente, nei giorni scorsi parlamentari eletti in Sicilia, appartenenti ai diversi gruppi politici, si sono incontrati a Catania per mettere a fuoco i problemi di alcuni possibili iniziative utili ad affrontare in modo concreto le azioni da intraprendere.Ci siamo confrontati sul nodo essenziale dei trasporti, da quello ferroviario a quello aereo, sino all’attraversamento dello stretto di Messina; sui problemi degli incentivi agli investimenti industriali (anzitutto il credito d’imposta); sulle accise per i derivati del petrolio e l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto; sull’agricoltura e la necessità di monitorare il rapporto con la grande distribuzione; sulla cultura, i beni culturali ed il turismo legato alla storia della nostra terra.Sappiamo che le possibilità di ripresa della nostra Regione sono affidate anche ai governi regionale e locali, nonchè al livello comunitario. Ma alcune decisioni importanti appartengono ovviamente alla sfera di responsabilità del Governo.E’ nostro desiderio, Signor Presidente, prospettarLe i problemi e le soluzioni che abbiamo individuato. E scegliere con Lei una modalità attraverso la quale seguire stabilmente ed in modo efficace i passi avanti, gli ostacoli, il completamento delle azioni avviate.Conosciamo la Sua sensibilità al tema della crescita e dello sviluppo del Mezzogiorno e alla specificità della situazione siciliana.Confidiamo di poterLa incontrare presto e intanto La ringraziamo per l’attenzione che vorrà prestare a questa nostra richiesta.Con viva cordialitàEnzo Bianco
A firmare il documento sono stati i seguenti parlamentari.
I senatori: Enzo Bianco (Pd), Benedetto Adragna (Pd), Bruno Alicata (Pdl), Antonio Battaglia (Pdl), Sebastiano Burgaretta (Pdl), Maria Giuseppa Castiglione (Pid), Roberto Centaro (Grande Sud), Mirello Crisafulli (Pd), Antonio D’Alì (Pdl), Gianpiero D’Alia (Udc) , Mario Ferrara (Grande Sud), Giuseppe Firrarello (Pdl), Salvo Fleres (Grande Sud), Vincenzo Galioto (Udc), Costantino Garraffa (Pd), Giuseppe Lumia (Pd), Domenico Nania (Pdl), Nino Papania (Pd), Giovanni Pistorio (Mpa), Anna Serafini (Pd), Nino Strano (Fli), Simona Vicari (Pdl), Carlo Vizzini (Psi).
I deputati: Carmelo Briguglio (Fli), Angelo Capodicasa (Pd), Basilio Catanoso (Pdl), Marco Causi (Pd), Daniela Cardinale(Pd), Roberto Commercio (Mpa), Giuseppe Fallica (Grande Sud), Vincenzo Fontana (Pdl), Vincenzo Garofalo (Pdl), Antonino Germanà (Pdl) , Pippo Gianni (Pid), Enzo Gibiino (Pdl), Fabio Giambrone (Idv), Fabio Granata (Fli), Enrico La Loggia (Pdl), Riccardo Franco Levi (Pd), Giuseppe Marinello (Pdl), Ignazio Messina (Idv), Gianfranco Miccichè (Grande Sud), Antonino Minardo (Pdl),Alessandro Pagano (Pdl), Giuseppe Palumbo (Pdl), Antonino Russo(Pd), Marilena Samperi (Pd), Alessandra Siragusa (Pd), Salvo Torrisi (Pdl).
L’eurodeputato Giovanni La Via (Pdl).
forconi news
RispondiEliminahttp://www.guidasicilia.it/incontro-no-scontro/news/48950
interessante notare il diametralmente opposto punto di vista di Lombardo e Cascio.
Dovrebbero filmarli questi incontri, sarebbe divertente assistere allo spettacolo dei pupi.
Spero che la carta usata risulti adatta ad impieghi di urgente emergenza.....
RispondiEliminaTemo neanche a quella...ma del resto dopo l'avvento di Monti, i nostri parlamentari hanno un sacco di tempo libero, in qualche modo lo devono pur impiegare!
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