lunedì 26 marzo 2012

Ed intanto il duro francese torna su

Il Blè dur francese dopo il ribasso corposo di qualche settimana fa, riprende vigore. Prima un aumento di 1€/q la scorsa settimana, poi stamane un nuovo rialzo di un ulteriore euro/quintale.

Le condizioni climatiche estreme che stanno colpendo, in varia misura, molte aree importanti per il duro come Marocco, Spagna, Francia ed addirittura Canada, sembra stiano mettendo in fibrillazione il mercato  mondiale, visto anche che le scorte al momento risultano sempre più sottili. Negli Usa, poi, il prezzo del tenero non troppo distante dal duro sta spingendo molti territori a duplice attitudine ad orientarsi sul primo, tanto da rendere le prospettive del previsto aumento delle superfici a duro sempre meno realistiche.

In Italia per quanto riguarda le quotazioni, a Bologna, la scorsa settimana piccolo passettino in avanti (+0,3 €/q),
mentre al Sud le quotazioni rimangono ancora stabili:

Le superfici seminate sono aumentate a livello nazionale del 13%, secondo Ismea, con punte del 15% in Puglia e Marche, e del 20% in Sicilia.

Intanto in molte località della Sicilia occidentale è caduta una pioggia di una certa rilevanza, al momento si prospetterebbe una buona annata almeno in queste aree. 

16 commenti:

  1. Pure in Grecia la produzione del grano duro va male.

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  2. se la situazione è davvero così grave, a breve si evidenzierà un impatto marcato sulle quotazioni. Però io al momento rimango prudente.

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  3. … prudente, ma con un leggero ottimismo!

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    1. francamante 15 gg. fa, quando lanciai il sondaggio, votai -2,-3 €. Ora sembrerebbe profilarsi una situazione potenzialmente rialzista.
      Però l'anno scorso, ne ho lette (e scritte) così tante di situazioni che poi si sono risolte in una bolla di sapone, che preferisco, anche per scaramanzia, evitare di alimentare aspettative.
      Seguiamo la situazione passo, passo e speriamo di essere premiati alla fine di una annata sinora carica di amarezze per il mondo agricolo.

      Come avrete notato il sondaggio è risultato in equilibrio perfetto, probabilmente se ripartissimo da oggi raggiungerebbe un risultato più ottimistico.

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  4. Sull’aumento delle semine non ci sono dubbi che siano aumentate la cosa è evidente. Per il resto i conti si fanno alla fine. Anche l’anno scorso buttava male da me. Diverse gelate ad aprile addirittura a maggio poi piogge nebbie freddo ma alla fine intorno al 10 di giugno arriva aria mite da sud ovest continua fino alla trebbiatura e tutto è andato molto bene. Le variabili sono tante quindi incrociare le dita e sperare …… Sul sondaggio ho votato per due/tre euro in più . E’ una speranza e comunque una tendenza del mercato che sembra improntata ad un modesto rialzo negli ultimi tre/quattro anni. Ma non ci scommetto un euro!

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  5. In Spagna al momento si stima una perdita del 30% della produzione di duro nazionale.

    http://www.agrimoney.com/news/drought-hit-spanish-barley-crop-faces-40percent-plunge--4327.html

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  6. Chi lavora la terra la ama. Guardatevi questo documentario perché non può non piacervi. Immagini mozzafiato e verità agghiaccianti. Alla fine una speranza. http://www.youtube.com/watch?v=I1fQ-3-CEFg

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    1. A proposito e a canferma di quanto contenuto nel documentario leggetevi questa notizia. Da noi idem. http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2012/03/28/visualizza_new.html_157884172.html.

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  7. ho visto solo una parte del documentario, per mancanza di tempo.
    Francamente quello che ho visto, non è nelle mie corde, troppo ambientalista-catastrofista-newage.

    Si, ho letto la notizia toscana ed infatti la volevo riportare in un prossimo post.

    Però qui in Sicilia sono 10 anni che piove regolarmente molto più del solito. Tempo fa dedicai un post alla desertificazione prefigurata per la Sicilia, che non sta avvenendo, anzi sembriamo andare in direzione contraria.
    Mi viene difficile credere al global warming dopo quello che ho visto da bambino (ovvero siccità impietosa) e quello che si registra almeno negli ultimi 10 anni, qui in Sicilia.
    A livello globale, non so, perché si legge di tutto in giro.
    Io sono scettico sull'effetto antropico, tempo fa sono anche uscite un pò di mail riservate su scienziati che orchestravano campagne mediatiche sui cambiamenti climatici. La scienza si nutre di emergenze e catastrofi annunciate, altrimenti i finanziamenti si riducono.

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  8. ho avuto notizia, spero non vera, che Casillo è diventato proprietario dei silos al porto di Palermo e di Catania.
    Se tale cosa fosse vera anche se in continente ci fosse un rialzo delle quotazioni qui da noi possiamo scordarcelo.......

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  9. confermo, ho trovato i riferimenti,
    ottimo spunto per un post (che spero di preparare stasera),
    grazie

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  10. boom del grano tenero alla borsa di Chicago, + 8% in una sola seduta, e torna sopra i 6,5.
    A quanto pare le semine del tenero primaverile, negli USa, si sono dimostrate al di sotto delle previsioni di circa il 10%.
    Il duro invece sarebbe in linea con le stime.

    http://af.reuters.com/article/commoditiesNews/idAFC3E8DF02L20120330

    Inoltre vi sarebbe stato un grosso acquisto di grano Australiano da parte della Cina (circa 350.000 t) e le notizie della siccità in Europa hanno ulteriormente alimentato la speculazione finanziaria.

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  11. intanto leggero ritracciamento ieri in Francia -0,5 €.

    Mentre in Italia, Bologna la scorsa settimana +0.5 €, e Foggia +1 € (quotazione di ieri).

    In Sicilia stabile senza accenni di rialzo, al momento.

    Piogge abbondanti nella Sicilia Orientale, il più è fatto.

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  12. frazionale rialzo a Bologna nell'ultimo rilevamento.

    Intanto in Francia ancora leggero ribasso -0.5 €, stamane. Temo che la prossima rilevazione in Italia potrebbe riflettere questa debolezza.

    In Marocco, intanto viene confermata la sospensione dei dazi all'importazione di duro sino a Dicembre prossimo.
    Prevista una riduzione della produzione interna del 40 %, rispetto all'anno precedente.

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    1. da agricoltore pugliese:

      intanto il canadese classe 4 viene offerto a 26 euro ql con consegna ad ottobre.........

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    2. credo si tratti della svendita in atto del Canadian wheat board. Brutto segnale direi...

      qui il link con le categorie di duro canadese e le caratteristiche di ciascuna:
      http://www.grainscanada.gc.ca/wheat-ble/export-exportation/2011/qeww11-qebo11-03-eng.htm

      gente seria, non c'è che dire. Ma potrebbero essere gli ultimi fuochi. L'anno prossimo cambiano regime.

      Agricoltore Pugliese, dopo Pasqua (sperando che piova) proviamo a fare il punto della situazione, sulle prospettive produttive durogranicole in Italia. Mi piacerebbe se mi mandassi qualcosa sulla Puglia.
      Ciao

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