lunedì 7 gennaio 2013

Nella calza della befana...il Redditometro!!

Parte il nuovo redditometro. Sarà caccia aperta all'evasore fiscale. Verrà monitorata le spesa di ciascun contribuente ed incrociata, tramite un software, con i redditi dichiarati. Et voilà, se risulterete incongrui via con gli accertamenti.





Vi linko qui e qui, qualche interessante articolo del Sole 24 Ore per approfondire, ed uno molto buono del Post.
Di seguito alcuni estratti:

 E da marzo - come già annunciato - il redditometro 2.0 entrerà a pieno regime per stanare gli evasori a partire, come ricorda l'articolo 5 del Dm Economia, «dai redditi e dai maggiori redditi relativi agli anni di imposta a decorrere dal 2009».
Le spese prese in esame dal fisco sono tutte quelle che una famiglia può sostenere spesso con un dettaglio (come capita per le riparazioni, reali o ipotetiche che siano, di auto, moto, caravan, camper e minicar) che si spinge a valutare pezzi di ricambio, olio e lubrificanti. I consumi sono ripartiti in dieci macroaree (alimentari e bevande; abitazione; combustibili ed energia; mobili, elettrodomestici e servizi per la casa; sanità; trasporti; comunicazioni; istruzione; tempo libero, cultura e giochi; altri beni e servizi) a cui si aggiungono gli investimenti.
Osservate la tabella in Gazzetta Ufficiale: c'è proprio tutto. Eventuali altri indicatori non inseriti, potranno comunque essere utilizzati dall'Agenzia delle Entrate in un secondo tempo.

 Una volta che grazie al nuovo redditometro (o spesometro) viene scoperto uno scostamento tra il reddito dichiarato e le spese rilevate, all’interno di un margine di tolleranza del 20%, scatterà un accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
 A quel punto spetterà al contribuente dimostrare all’Agenzia che quelle spese sono giustificate...
Contro ogni principio Costituzionale sinora adottato....l'onere della prova spetterebbe al contribuente!?!? Tutti colpevoli sino a prova contraria!
Lo Stato italiano è impazzito e merita di fallire a questo punto: alla ricerca disperata di denaro, per gli ultimi giri di giostra, non solo ha cassato elementari norme di diritto in uso dai tempi dei Romani, ma, con puro autolesionismo, ai fini di un discorso meramente economico ha messo in piedi un meccanismo di accertamento e repressione fiscale che arresterà ancor di più i consumi degli italiani (già in calo netto nell'ultimo anno), con riflessi certi e dirompenti sul nostro PIL.
O in alternativa alimenterà e renderà ancora più conveniente un sistema di consumi integralmente in "nero". Evasione totale delle tasse e certezza di non cadere nelle spire dello spesometro. Contenti loro...
Ma d'altro canto dai "tecnici del fallimento" cosa potevamo aspettarci? Sono dei professionisti del campo con tanto di curriculum accademico, nulla è lasciato al caso.

Comunque chi volesse testare se le sue spese sono compatibili con il reddito dichiarato, può scaricare il Redditest, dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Io lo ho provato. Sono risultato incongruo. Quindi se il blog dovesse improvvisamente stoppare le pubblicazioni dei post, sappiatevi regolare. 

Attenzione però, non dovete inserire il reddito calcolato su base catastale, altrimenti vi arrestano prima che completiate il test (scherzo...soltanto quando lo ultimerete ;-)). Inserite invece il vostro volume d'affare IVA al netto delle spese.
Per essere ancora più precisi vi segnalo di leggere:

IL REDDITEST PER IL SETTORE AGRICOLO
Nel caso di produttori agricoli che dichiarano il proprio reddito su base catastale, nasce il problema della congruità qualora il contribuente si attenga scrupolosamente al tenore  letterario delle istruzioni inserendo nel redditest i valori catastali derivanti dai terreni  posseduti per la propria attività.
Al riguardo occorre fare riferimento al volume d’affari derivante dall’attività agricola e non  al reddito catastale, infatti, per valutare attentamente la posizione di persone fisiche che  hanno svolto attività agricole  in  assenza di reddito effettivo, occorre “virtualizzare” il  reddito utilizzando i dati della dichiarazione iva opportunamente rettificati.
In buona sostanza si deve utilizzare un conto economico partendo dai dati iva rettificati con  i costi del personale, gli oneri finanziari, gli affitti, le assicurazioni, i contributi PAC, nonché  ogni altro elemento importante alla determinazione del reddito effettivo.
Per quanto attiene ai beni da indicare ed in modo particolare a quelli di natura immobiliare,  si ritiene che i terreni destinati alla propria attività agricola non debbano essere indicati in virtù di quanto già previsto dal vecchio redditometro (comma 2 art. 2 decreto 10/9/92 ).
Tratto da qui.

Direi che si sta configurando per il futuro il peggiore scenario possibile. Come si fa a fermare questo treno impazzito?!



6 commenti:

  1. Cari amici, il governo frega-italiani con l'avallo della trilaterale paraventata da giorgio napolitano si ferma votando per noi stessi ovvero M5S. ...

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  2. questa gente non mi è mai stata simpatica-ci porteranno allo sfascio totale,ma non a causa del redditometro-chi registra tutto,e in agricoltura è tutto registrato,cosa ha da temere?forse e la volta buona che i veri evasori la smetteranno di riciclare i soldi in nero in attività pulite come l agricoltura-si bloccherà ancora di piu l economia?
    una persona onesta cosa se ne fà di una economia disonesta ?finalmente alcuni professionisti e piccoli imprenditori del terziario quando investono in terreni agricoli perchè hanno liquidità anomala da riciclare dovrà spiegare dove ha preso quei soldi-
    il paese si è sfasciato anche a causa del troppo permessivismo fiscale degli anni addietro-
    questo treno non si pio fermare-punto e basta-si salvi chi puo-

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    1. Sicuro che in agricoltura è tutto registrato? Io ho forti dubbi. Certamente si tratta di evasioni limitate visto che il nostro reddito è calcolato su base catastale. Però, dai, l'evasione esiste anche da noi (gli esempi concreti se vuoi te li faccio nelle mail private, non vorrei essere accusato di istigazione all'evasione, dalla solita questura che ci segue).
      Comunque sia questo spesometro, secondo me, creerà un sistema integrale di scambio in nero (e non mi riferisco tanto all'agricoltura ovviamente).
      Da domani acquistare in nero consentirà non solo il risparmio netto dell'IVA, ma anche la certezza di non cadere nelle spire dell'incongruità del redditometro.
      Sicuro che l'evasione subirà un declino?

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    2. Skandiski
      Ma quale declino, nessun declino....Agevolerà i furbi e punirà i fessi. Nella nostra categoria siamo parecchi, però devo dire che siamo dei gran risparmiatori, solo per questo abbiamo ancora di che mangiare...

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    3. Si, la Questura, a questo punto è il male minore. Le patrie galere sono strapiene e non ci sono rischi di finire dentro. Il fisco però sta diventando davvero preoccupante. Giuro, ho la sensazione di essere sempre non in regola. Vivo sempre nell'incertezza di vedermi arrivare una una cartella che ti rompe la schiena. E' assurdo, ma è così,mi sento colpevole solo perchè una coltivo una passione.

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  3. Il redditometro lo vogliono cambiare anche i Montiani.
    Non si capisce perchè non lo abbiano fatto in un anno di governo. Ma in campagna elettorale tutto è permesso.

    http://www.formiche.net/2013/01/08/reddimetro-nemico-famiglie-oneste/

    Si sentiva proprio la mancanza di Montezemolo nella politica italiana.

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