Sulla stampa internazionale è trapelata una bozza per la nuova Pac 2014-2020.
Eccovi succintamente i punti salienti:
- Premi accoppiati per alcune colture particolari (tra le quali grano duro, leguminose da granella, colture energetiche e proteiche) ;
- Implementazione della condizionalità ecologica. Il pagamento ambientale dovrebbe poggiare su tre aspetti: diversificazione colturale, mantenimento pascoli permanenti e set-aside ecologico(!?) per i seminativi (7% della superficie aziendale);
- Trasferimento di fondi, a discrezione di ciascuno stato, dal pilastro dello sviluppo rurale a quello dei pagamenti diretti agli agricoltori, in controtendenza rispetto agli attuali orientamenti;
- Eliminazione dei pagamenti diretti ai beneficiari la cui attività prevalente è estranea all'agricoltura;
- Definizione (per la prima volta) della figura dell'"Agricoltore Attivo", in base ai redditi derivanti da attività agricola, ed esclusione dai pagamenti diretti dei "non attivi";
- Definizione di tagli e istituzione di un massimale superiore per pagamenti diretti;
- Il budget complessivo della Pac dovrebbe mantenersi sui livelli del passato(nessuna temuta decurtazione, dunque).
La parola d'ordine dovrebbe essere "competitività" a detta dei suoi redattori. Il 12 Ottobre verrà presentata ufficialmente.
Le associazione ambientaliste già la criticano, ma ciò non è necessariamente un male (a mio modo di vedere!).
Ne riparleremo a lungo, temo.
Altre critiche.."naturalmente" "disinteressate"
RispondiEliminaAlcune delegazioni (tra cui Inghilterra, Svezia, Cecoslovacchia e Danimarca) si sono dette contrarie alla proposta di introdurre un tetto (capping) agli aiuti diretti per la maggior parte dei beneficiari.
http://www.aiol.it/contenuti/politiche-ue-mondiali/attivit%C3%A0-ue/la-politica-di-promozione-dellue-e-la-pac-post-2013-disc
http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5851