lunedì 25 giugno 2012

Tanto Duro Canadese non aiuterà di certo...

Nel precedente post "Eccesso di piogge in Canada", ho riportato alcune notizie sugli eventi climatici poco favorevoli che stanno interessando le colture primaverili-estive (tra le quali il duro) canadesi. In questo post proviamo ad inquadrare meglio le prospettive del duro canadese nell'annata corrente, per capire l'influenza che potrà determinare la prossima produzione, sul nostro mercato del duro.

Nel sito di Farmlink, una azienda di analisi di mercato canadese, è pubblicato un report sulla situazione, al 21 giugno 2012, delle colture canadesi. Anche qui si conferma l'eccesso idrico degli ultimi giorni, ma con prospettive di tempo bello e caldo che dovrebbe risolvere al meglio la situazione.
Ma non è tanto questo l'aspetto più interessante, quanto la pubblicazione dei dati di superficie seminata canadese a grano duro nel 2012, confrontati con le ultime due annate.
Nella tabella sotto troverete nella prima colonna le stime Farmlink sulla prossima superficie 2012, nella seconda le stime di resa, nella terza le stime produttive, nella quarta le stime ufficiali di superficie del governo canadese (realizzate tuttavia a Marzo 2012), mentre nelle ultime due i consuntivi seminati del 2011 e 2010.












Per una più facile comprensione ho trasformato alcuni dati espressi nel sistema metrico anglosassone (le prime due righe) nel nostro sistema internazionale (ultime due righe).
Per chi avesse qualche dubbio sulle trasformazioni, perché molti di noi spesso non credono alle rese modeste che i nostri competitor canadesi ottengono, ricordo che un acro equivale a 0.4047 ettari ed un bushel di grano a 27,216 kg, se sviluppate i dati riscontrerete la coincidenza delle cifre.

Entrando nel merito delle cifre, si evidenzia un aumento della superficie seminata a duro nel 2012, circa  un 20% superiore a quella del 2011, ed un aumento superiore al 40 % rispetto al 2010.
La produzione di duro nel 2012 è prevista intorno a 4,5 milioni di t già con una resa media di 23,5 q/ha, contro una produzione di 4.17 e 3.02 milioni di t, dei due anni precedenti.

Insomma, non ci vuole molto a capire che il più grosso esportatore Mondiale di duro (seppur preoccupato dall'insidia della prossima fine del monopolio del CWB), a fine estate dovrebbe (salvo imprevisti catastrofici) essere in grado di mettere sul mercato la più grande produzione degli ultimi tre anni.

Dunque le quotazioni del duro già deboli, certamente non potranno ricevere vigore dalle prossime produzioni Nord-Americane (perché anche gli USA vanno a gonfie vele), mentre in Europa la precedente stima di un calo produttivo per la raccolta in corso, sembra via via sgonfiarsi a favore di una produzione Europea complessivamente nella media.

Allora, potrà salire il prezzo del duro nei prossimi mesi? 
A mio avviso:
1) improbabile se facciamo riferimento esclusivamente al mercato del duro, tanto più che in Italia se ne è fatto tanto, ed in proporzione in Sicilia ancor di più;
2) possibile, se la produzione mondiale di grano (e di cereali in genere) dovesse invece, come alcune fonti paventano, trovarsi in difficoltà. E proprio in questo momento il tenero di Chicago, sulla base di prospettive negative in varie aree del Globo a causa di eventi siccitosi, ha sfondato i 7 $/bushel, che rappresentano una importante soglia psicologica rialzista nel breve periodo;
3) ancora più probabile, se l'attuale fase economica Mondiale recessiva dovesse essere accantonata (ma appare difficile al momento), determinando un aumento dei consumi alimentari, e solleticando qualche famigerato speculatore a puntare sulla penuria di wheat.
Così se il tenero dovesse aumentare decisamente, porterebbe su anche il duro. 
Anche se si dovesse verificare questo scenario ottimistico, tuttavia, sarà difficile che si determinino rialzi clamorosi del duro come quelli del 2007, per come la vedo io.
Un mercato difficile si prospetta, speriamo non diventi una Via Crucis...



12 commenti:

  1. Ma anch’io quest’anno ho seminato di più ma raccoglierò di meno forse e sottolineo quel forse perché “di doman non v’è certezza” soprattutto in agricoltura. Scherzi a parte, bisogna vedere comunque, i mercati scontano prima le notizie, quindi il prezzo attuale dovrebbe aver già inglobato queste previsioni ottimistiche.

    RispondiElimina
  2. Toni la produzione media di una singola azienda può essere soggetta a variazioni rilevanti da una annata all'altra per vari fattori intrinseci ed estrinseci.
    In un territorio smisurato come quello Canadese, la resa media nazionale è molto più stabile nel tempo, tenendo anche conto del carattere estensivo e prudente del loro modello colturale. Inoltre gli eventi meteo si ripercuotono spesso in maniera diametralmente opposta anche a breve distanza ed il loro effetto medio si annulla, ed ancora il risultato dell'azione di migliaia di agricoltori porterà a un dato complessivo nazionale mediato nel quale errori o grandi capacità e colpi di fortuna si annullano.
    Per ottenere un risultato medio nazionale significativamente diverso dal dato medio poliennale deve succedere qualcosa di veramente clamoroso (tipo la mancata semina USA dell'anno passato).
    Insomma, io alle previsioni dei Canadesi ci credo abbastanza, arrivati a questo punto, con semina effettuata ottimamente e condizioni sinora buone.
    Potrà succedere di tutto, ma ogni giorno che passa la previsione sarà sempre più realistica (e ciò potrebbe riflettersi sul trend futuro delle quotazioni).

    Si il prezzo attuale ha già inglobato le prospettive produttive del duro soddisfacenti, probabilmente, ma anche no, perché ad un certo punto i grandi compratori potrebbero anche giocare al ribasso approfittando della buona offerta e portando i prezzi al collasso.

    RispondiElimina
  3. Articolo interessante soprattutto in prospettiva futura, ma per adesso segnalo che il Wheat in queste ore non ha messo la quarta ma è partito proprio col turbo.... :), se ne accorgeranno nelle borse italiche che tolgono un euro a settimana che il grano da 7-8 sedute ha segno + ?

    RispondiElimina
  4. gino agricoltore pugliese25 giugno 2012 alle ore 18:05

    ATTENZIONE speculazione o no qualcosa è cambiato non penso che agli animali daranno da mangiare il duro invece del mais o del tenero!!!
    in giro nei web, giornali, camere di commercio, fra gli agricoltori etc. c'è un generale pessimismo: tutti gridano il prezzo non aumenterà tutt'al più rimarrà invariato, la produzione nazionale è abbondante e di ottima qualità,il Canada ci inonderà di grano.Secondo me queste notizie sono pilotate da una mano invisibile. dalle mie parti molti corrono a vendere ricordiamo che si può speculare molto meglio in un mercato molto piccolo come quello del duro che non sulla soia, mais o tenero. Il duro vedrete che ci sorprenderà!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al momento è penosa la quotazione. Da noi si ha come punto di riferimento la borsa merci di Foggia. Ebbene, con il meccanismo del tutti vogliono vendere, ad oggi a raccolta il commerciante che rirtira la merce paga cifre irrisorie, di circa 4-4.5 euro/q in meno rispetto al listino foggiano. Questi ci devono andare sempre bene. Certamente io al momento non ho bisogno impellente di denaro, e non entrerò a far parte di questo meccanismo a perdere. Vedro cosa accadra dopo l estate a settembre

      Elimina
  5. Può essere che ci sia una "mano invisibile" che piloti le stime del Canada, ma io -da quel che ho visto personalmente- posso dire che la produzione della provincia di Foggia, se scarsa verso le zone a bassa quota, è stata invece abbondante e di ottima qualità nelle zone un po' più alte...
    Dalla Sicilia arrivano notizie di un'annata eccezionale.
    Saremo anche noi, nostro malgrado, complici di questa "mano invisibile"?

    RispondiElimina
  6. gino agricoltore pugliese25 giugno 2012 alle ore 19:28

    sono d'accordo con orzo vestito sulla produzione di foggia ( io purtroppo mi trovo nella zona bassa) ma facciamo dei conti su quello che abbiamo già mietuto vi ricordo che Grecia e Spagna sono molto sotto la media l'italia se raggiungerà i 4 milioni di T sarà in media,in Francia, dove tutto tace, non penso raggiungerà i sui 2 mil. di t. qualche mese fa si gridava alla disgrazia per i -20 di febbraio
    In canada la fine della semina si è verificata da poche settimane e tutto ancora può succedere. Nel nord Africa c'è chi ha prodotto molto e chi è stato colpito da siccità. Nel mondo dobbiamo raggiungere i 36 mil. di t. per sfamare i mangiatori di pasta e kus kus. Sulle scorte nutro seri dubbi sulla loro reale consistenza si parla del 15-20 % della produzione. alcuni mulini italiani hanno vissuto alla giornata e solo adesso stanno incamerando grano nuovo, a buon prezzo scorte vecchie non ne avevano. Se aumenta il prezzo del duro anche il prezzo della semola e della pasta aumenterà, ma solo dopo!!!!!

    RispondiElimina
  7. Mi spiace molto per Gino...
    Io comunque non volevo sostenere la tesi del "complotto", ma neanche l'opposto, cioè che c'è grano da buttare....
    La produzione italiana sarà relativamente bassa (ma non drasticamente bassa); la Francia non sembra messa male (ma è anche vero che poi esporta soprattutto nel Maghreb); ma in Canada/USA può succedere veramente di tutto!

    RispondiElimina
  8. Per quello che so, le uniche stime ufficiali dell'Ismea riportano una produzione nazionale italiana di circa 4.2 milioni di t, in aumento del 9% rispetto all'anno precedente.
    Leggo ovunque di produzioni ottime in tutta Italia, tranne che in alcune limitate aree pugliesi.
    Lo stesso sondaggio casereccio del blog di qualche mese fa, prevedeva rese medie superiori a quelle storiche.
    In Sicilia ancora non ho incontrato un solo agricoltore che si lamenta del raccolto.
    Sarà la mano invisibile che promuove questo ottimismo? Forse, ma i commenti contrari sono troppo debolmente supportati e generici, per convincermi che così sia.

    Sul Canada tutto può succedere? Certo tutto può accadere, ma a noi interessa cosa probabilmente succederà, altrimenti è perfettamente inutile seguire le vicende globali, molto più saggio attendere pazientemente il raccolto e procedere alla vendita magari con un prezzo medio annuale (per evitare brutte sorprese ed evitare di perder tempo seguendo il mercato).

    Negli ultimi 4 anni in Canada cosa è accaduto:
    Superf in milio di acri:2008 5.9 2009 5.68, 2010 3.15, 2011 4.01
    Produz. in milioni di t:2008 5.5 2009 5.4, 2010 3.0, 2011 4.2
    http://www5.statcan.gc.ca/cansim/a26?lang=eng&retrLang=eng&id=0010010&paSer=&pattern=&stByVal=1&p1=1&p2=37&tabMode=dataTable&csid=

    Tutto può succedere, ma di fatto nelle condizioni Canadesi la resa unitaria è molto stabile. La qualità invece, quella si, può variare tanto, ma al momento non interessa.

    La superficie 2012 è pari a 4.9 milioni di acri, mentre la stima produttiva al momento, molto cautelativa è pari a 4.5 mio di t.
    Tutto può succedere, ma se dovessi scommettere, giocherei i miei spiccioli su un aumento produttivo rispetto all'annata precedente.

    Infine l'aspetto più rilevante della giornata appare la chiusura in netto rialzo del tenero di Chicago a 7,37 $/bushel(+7 % circa) dopo una serie di seduta in crescendo.
    Qui il link di un articolo che spiega le ragioni:
    http://www.agrimoney.com/news/corn-futures-jump-7percent-lifting-wheat-prices-too--4679.html

    Vedremo domani se la quotazione del duro sul mercato internazionale subirà un analogo rialzo.

    RispondiElimina
  9. Pur essendo tutti dati interessanti, sono convinto che le ultime notizie dal Canada siano troppo premature e poco indicative. A meno che gli capiti davvero un cataclisma che distrugga tutto, cosa però assai improbabile.

    Per quanto riguarda l'Italia, non credo al complotto e alle false informazioni... basta farsi un giro per vedere... anche se forse vorrei proprio sbagliarmi!

    RispondiElimina
  10. gino agricoltore pugliese26 giugno 2012 alle ore 20:20

    In america il grano tenero ha superato di 30 cent il buscel il grano duro. qualcuno se chiesto perché il duro non si è subito adeguato?
    Tutte le borse del nord italia non quotano eppure si sta trebbiando anche li.... a Parigi il tenero aumenta ma il duro è invariato da settimane. A Bari giace 'l'0ttimo grano canadese che stà terrorizzando gli agricoltori pugliesi. La qualità del grano in italia di quest'anno non si è mai vista forse superiore al canadese 1 ma cosa sta succedendo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gino, però un pò di tempo daglielo.
      La quotazione del wheat si basa su un mercato finanziario ipereattivo.
      Quello del duro è praticamente soltanto fisico. Probabilmente in questo momento ci sono pochissimi scambi negli USA, visto che da loro questo è un periodo relativamente morto, tranne nel Sud.
      Aspettiamo qualche altro giorno, io penso che si riallineeranno a breve.

      Elimina