sabato 2 giugno 2012

Conclusa la pantomima sull'agevolazione per l'acquisto terreni agricoli in Sicilia!


La contraddittoria vicenda sull'agevolazione per l'acquisto terreni in Sicilia, sembra finalmente giunta a conclusione. Per chi desiderasse riepilogare le puntate precedenti, nel seguitissimo post "Compravendita di terreni in Sicilia: confermate le imposte agevolate!" e successivi commenti, troverà tutti i richiami e gli approfondimenti.


Ma ora con la definitiva ordinanza n.137 del 21/05/2012 della Corte Costituzionale, depositata ieri, finalmente possiamo stabilire un punto fermo, ed apparentemente chiaro, sulla questione: "L'AGEVOLAZIONE E' RESPINTA". 
La Regione Sicilia non ha mai messo realmente sul piatto le risorse economiche necessarie per finanziarla. In altri tempi probabilmente il Commissario dello Stato avrebbe accolto ugualmente, come già fece negli anni passati, la norma. 
Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, oggi la musica è cambiata. I buoni propositi e le promesse di copertura finanziaria, non inteneriscono più il rappresentate dello Stato Italiano.
Si torna così ad adottare la normativa nazionale anche in Sicilia. Ed almeno sinché Monti non la modificherà, gli unici beneficiari della imposta di registro agevolata, saranno Coltivatori diretti ed Imprenditori Agricoli Professionali. Per tutti gli altri si paga il 18% (anche in Sicilia).

Per come la vedo io, un minimo di giustizia e coerenza fiscale per i contribuenti e gli agricoltori siciliani è stata ripristinata.
Tuttavia con le prossime elezioni regionali alle porte, non escludo qualche colpo di coda, magari sotto altra forma, dell'attuale Amministrazione. A sentire le voci di corridoio, più di qualche politico sarebbe estremamente interessato alla speculazione sui terreni agricoli siciliani.
Vedremo...





Di seguito l'estratto che riguarda l'agevolazione sui terreni:
che una quinta censura è proposta, in riferimento all’art. 81, quarto comma, Cost., nei confronti dell’art. 20, il quale prevede che: «Al comma 1 dell’articolo 60 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite dalle parole “31 dicembre 2013”» [comma 1]; «La disposizione del presente articolo trova applicazione con decorrenza 1 gennaio 2012» [comma 2];
che ad avviso del Commissario dello Stato per la Regione siciliana, detta disposizione, nell’estendere per due anni le agevolazioni e le esenzioni fiscali di cui all’art. 60 della legge della Regione siciliana 26 marzo 2002, n. 2 (Disposizioni programmatiche e finanziarie per l’anno 2002), omette sia di quantificare le minori entrate per il biennio 2012-2013, sia di indicare le risorse con cui farvi fronte;che da tanto deriverebbe la violazione dell’art. 81, quarto comma, Cost., il cui precetto dovrebbe essere considerato valido, secondo il ricorrente, non solo per l’esercizio in corso ma anche per quelli futuri (è citata, al riguardo, al sentenza della Corte costituzionale n. 25 del 1993);


E la parte finale dell'ordinanza:

che questa Corte, pur avendo chiarito che, attraverso l’istituto della promulgazione parziale, il Presidente della Regione siciliana «non viene investito di un arbitrario potere di determinare autonomamente la definitiva non operatività di singole parti del testo approvato dall’Assemblea regionale, in contrasto con la ripartizione delle funzioni tra gli organi direttivi della Regione stabilita da norme di rango costituzionale» (sentenza n. 205 del 1996), ha tuttavia costantemente affermato che, sul piano processuale, «l’intervenuto esaurimento del potere promulgativo, che si esercita necessariamente in modo unitario e contestuale rispetto al testo deliberato dall’Assemblea regionale, preclude definitivamente la possibilità che le parti della legge impugnate ed omesse in sede di promulgazione acquistino o esplichino una qualsiasi efficacia, privando cosí di oggetto il giudizio di legittimità costituzionale» (ordinanze n. 251 e n. 166 del 2011; nello stesso senso, ex plurimis, ordinanze n. 28, n. 27, n. 12 e n. 11 del 2012);
che si è determinata, pertanto, la cessazione della materia del contendere.


Per Questi Motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara cessata la materia del contendere in ordine al ricorso indicato in epigrafe.




20 commenti:

  1. non sono d'accordo con la posizione di durodisicilia.
    le agevolazioni fiscali hanno consentito l'ingresso in agricoltura di nuovi soggetti che avrebbero investito altrove i propri risparmi, soprattutto per l'insufficienza di risorse da reinvestire da parte dei coldiretti e impr. agr. in una situazione di forte riduzione dei loro redditi.
    questo ha favorito, oltre alla mobilità sociale di chi intendeva uscire dal settore, la crescita dimensionale delle aziende, il rafforzamento di una produzione strategica e l'arresto del degrado ambientale di terreni trascurati o lasciati incolti. l'abrograzione delle agevolazioni, forse produrrà un relativo abbassamento dei prezzi dei terreni, quindi scopriremo, a breve, se i mediatori per le nuove compravendite cercheranno coldiretti e impr. agr. o, come fino ad ieri mi è accaduto, professionisti o ex-insegnanti. costoro, beninteso,visti i risultati di una attività ultradecennale, anche in agricoltura hanno dato il meglio di sé.

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    1. Mi avete letteralmente rotto le scatole ,e ora di finirla ,le regioni a statuto speciale accumulano debiti su debiti,per favorire amici,mafiosi e lobbisti,e poi scaricano il debito sulle spalle dello stato centrale e naturalmente su tutta la collettività nazionale,vi rendete conto che la sicilia è un pozzo senza fondo,noi siamo stufi di ripianare i debiti fatti per amici e compari,cosa c entra l abbandono delle terre con queste agevolazioni a gente che non è del settore,cosa succede,il grano prodotto da un professore viene pagato 3 volte quello di un agricoltore diretto?se i terreni restano incolti e perche non rendono ,a prescindere da chi li coltiva-volete comprare terreni,fatelo,ma l imposta la dovete pagare uguale al resto d italia punto e basta,possibile che non vi entri in testa che siamo arrivati al fallimento proprio perseguendo questi metodi mafiocratici e lobbistiche?
      TIEEE,sono proprio contento che sia arrivata questa crisi,cosi avete finalmente smesso di mangiare a scrocco-fine della festa,..
      La cosa peggiore e che avete anche la faccia tosta di sostenere che fosse un provvedimento giusto,abbiate almeno l onesta di dire che fi faceva comodo scroccare a danno dei contribuenti italiani-punto e basta..
      invito granduro a sospendere quest argomento,basta farsi prendere per i fondelli da questa gente,questi con l agricoltura non hanno nulla a che fare.

      PS-le agevolazioni fiscali hanno consentito l'ingresso in agricoltura di nuovi soggetti che avrebbero investito altrove i propri risparmi, soprattutto per l'insufficienza di risorse da reinvestire da parte dei coldiretti e impr. agr. in una situazione di forte riduzione dei loro redditi.

      Ma come,per un agricoltore il reddito è in calo,ma per un professore coltivare terra è un affare?
      Ma smettetela, che vi rendete ridicoli da soli-

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    2. Dai Mimmo, stiamo in Italia, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Un po' dovunque nella penisola, come tu stesso hai scritto tante volte, vige la logica della furbizia a spese del prossimo o del vicino.

      Mi sembri troppo duro con noi, del resto se il Commissario dello Stato (cioè il rappresentate del Governo Italiano) avesse fatto il suo dovere negli anni (decenni) passati non ci troveremmo a 'sto punto.

      Seguo l'argomento perché mi interessa direttamente, come ad altri che sono contrari e sono agricoltori siciliani (vedi Massone), capirai bene che con una imposta del 18 % da versare allo Stato, molti compratori si dilegueranno, ed il prezzo dei terreni tenderà a scendere a prezzi più ragionevoli, più congrui al reddito che noi agricoltori possiamo trarne.
      E poi io non amo tacere nulla, gli eventuali errori vanno affrontati e compresi. Tacere e rimuovere ciò che non piace è un atteggiamento errato tipicamente siciliano, che spero di non assumere mai.

      Stavolta, il partito delle spese irresponsabili è stato sconfitto, che vogliamo di più, non è il caso di prendersela.

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    3. No non me la prendo con i siciliani,come non me la prendo con tutti gli italiani,il paese è allo sfascio,dalla sicilia alla valle d aosta,per colpa della nostra classe dirigente,ma leggere un intervento ,di quel tipo,dopo che il paese è a un passo dal baratro,sprezzante del pericolo e con assoluto menefreghismo per il disastro in cui siamo caduti,credento di poter continuare come se niente fosse,con argomentazioni faziose e sciocche,purchè prevalga l interesse personale e chi se ne frega chi paga,be nò,non ci stò,è veramente troppo-
      Si beata crisi,sta lavorando per gli onesti e i giusti-lo sò ,lo sò,prenderemo calci in culo pure noi,però vuoi mettere che soddisfazioni a non prenderli sempre e solo noi!!!

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  2. Atteniamoci ai fatti:
    la norma in questione ha consentito l'acquisto di terreni a soggetti privi di legami legalmente riconosciuti con l'agricoltura, usufruendo di agevolazioni fiscali che in qualsiasi altra parte d'Italia sono riservate a coltivatori diretti ed IAP.
    Poi che questi subentranti intraprendessero realmente attività agricola è tutto da dimostrare.
    La norma non prevedeva alcun obbligo di conduzione agricola. Nulla impediva che fossero acquistati terreni esclusivamente per la loro caratteristica di beni rifugio e poi abbandonati, magari godendo dei premi disaccoppiati PAC.
    Nulla impediva che successivamente fossero destinati ad attività extraagricole.
    Del resto, ritengo che se già un addetto ai lavori abbia difficoltà a coltivare fruttuosamente i propri terreni, ancor di più dovrebbe averne un estraneo al settore. Non escludo tuttavia che qualche acquirente sia mosso dalle migliori intenzioni e che riesca nell'attività agricola(ma quanti sono?, nessuno sembra saperlo, visto che dopo anni non si riesce neanche a quantificare l'impatto finanziario dell'agevolazione). Ritengo che prima di passivamente procastinare la norma, sia serio almeno effettuare un bilancio del pregresso (dal 2002 al 2012). Ma questo purtroppo, è chiedere troppo.

    Inoltre la norma non prevedeva alcun accorpamento, poteva benissimo essere usata per smembrare una grossa azienda in più parti e venderla a più compratori (lottizzazione).

    La norma, a voler essere ingenui, forse avrà favorito professionisti ed ex insegnati (ma non capisco perché favorirli visto che hanno abbastanza risorse da investire in settori economici a loro alieni, mentre gli agricoltori stanno alla canna del gas), più probabile per quello che ho visto nella realtà isolana che invece sia stata utilizzata (almeno nei grossi numeri) da banche, società produttrici di energia elettrica, imprese vitivinicole nordiche, politici senza scrupoli (tutti amanti dell'agricoltura gli ultimi Presidenti della Regione, se ci fate caso) e faccendieri internazionali vari per acquisire terreni.

    Tutto bene, si vuole vendere la Sicilia al miglior offerente. Ok. Fate ciò che volete, non nutro speranze nel prossimo futuro isolano. Ma almeno non chiedetemi i soldi per ridurre le imposte a questi figuri che "investono" in Sicilia.
    Forse non è chiaro, ma la Regione Sicilia la differenza tra il 18% e l'1% la deve pagare lo stesso al Governo Centrale.
    E' questi denari li vuole da ciascun contribuente siciliano. La Regione ha anche provato ad accendere un mutuo per finanziare questa oscenità insieme ad altre. Ciò vuol dire che io e la mia progenie dovremmo essere oberati dai debiti, vita natural durante, per favorire anonimi individui, improvvisamente innamoratisi della Terra sicula.
    No grazie, chi vuole investire in Sicilia lo faccia con i propri denari.

    Mancano pochi mesi alla fine di questo Governo, incrocio le dita, sperando che non facciano altri disastri nel frattempo. Poi spero che venga seppellito dalla Storia con il seguente epitaffio "Fu il peggiore di tutti".

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  3. bravo alla replica durodisicilia...l'ingresso(con oneri)di gente non qualificata nel settore agricolo sarebbe stata ragionevole e giustificabile solo in mancanza di imprenditori agricoli in numero sufficiente per coltivare nuove terre,o se il mercato era in espansione,o se mancavano capitali nuovi,o i fattori produttivi erano sottoutilizzati cosa che accade nei Paesi africani...ma per fortuna,o purtroppo siamo in Italia, e che avventurieri rimangano fuori dall'agricoltura puo fare solo piacere.

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  4. ho letto le controdeduzioni al mio punto di visto. nella sostanza sono condivisibili, non fosse altro perché mettono il dito nella piaga della irredimibile corruzione italiana.
    a questo punto si dovrebbero realizzare le seguenti conseguenze:
    1- abbassamento del prezzo dei terreni
    2- ampliamento fondiario dei cold. e imprend. agric. e successivo aumento di reddito degli stessi...
    3- risanamento parziale delle finanze siciliane....
    se tanto mi dà tanto perché non essere d'accordo?
    d'altro canto non è che volessi diventare roschild ampliando una piccola azienda agricola ereditata.
    non fatevi il sangue amaro, speriamo solo in una buona produzione e che il prezzo resti almeno attorno ai 25

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    1. Grazie per il tuo intervento (e complimenti per la pacatezza con cui hai replicato) che ha dato l'opportunità a tutti noi di esprimere meglio le nostre posizioni sulla vicenda.

      Spero che continuerai a seguirci (visto che sei un durogranicoltore), contribuendo ad alimentare un dibattito quanto più proficuo per tutti.

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  5. salve a tutti
    compresi gli invidiosi....
    Vediamo se riesco a capire la cosa.....fino allo scorso anno se io volevo vendere un pezzo di terra a chi era interessato, e questo on era agricoltore o giù di lì, il prezzo dell'atto avrebbe avuto un valore sicuramente inferiore al valore del terreno....ora volendo vendere lo stesso terreno, il notaio ha calcolato il valore dell'atto maggiore a quello del terreno ( da premettere che il terreno è di interesse per dei ragazzi che vogliono realizzare un percorso per moto fuoristrada, solo fra loro per divertirsi....ed è così visto dov'è il terreno e com'è fatto). Ora visto il valore dell'atto ovviamente l'interesse si è afflosciato....
    ora io da agricoltore se avessi avuto la possibilità di vendermi quel terreno e il realizzato investirlo in un altro, non avrei perso niente anzi......mi può dispiacere per quelle regioni dove gli altri agricoltori non avevano la stessa possibilità....ma ora....
    comunque secondo il mio modesto parere non è da queste somme che si riesce a risanare una finanza.....forse è un aiuto, ma sicuramente si stoppa un settore che è la compravendita di terreni....forse si dovrebbe partire dal ridurre le spese per i "porci" grossi...... e poi togliere agevolazioni, finanziamenti, sgravi, condoni,etc......la SICILIA per essere Regione Autonoma un motivo ci sarà....(la storia insegna) per gli ignoranti potete essere solo invidiosi.....l'unica cosa è che il popolo SICILIANO non ha saputo fruttare al meglio questo potere....dico popolo e non classe dirigente perchè siamo noi che li abbiamo scelti....dico li abbiamo perchè non escludo nessuno neanche me stesso.....

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  6. Nella vita sapere aiuta sempre-e l invidia è una brutta consiliera-
    incentivare un settore produttivo(agricolo,industriale,manufatturiero etc.)non vuol dire regalare soldi al settore da aiutare,ma incentivare la crescita e l efficenza del suddetto settore-i soldi usati non vengono dalla luna,oppure falsi-
    sono soldi chiesti alla collettività con le tasse ed elargite ad un determinato settore sottoforma di investimento per l intera comunità-
    esempio-lo stato concede ad un agricoltore,la possibilità di pagare l imposta registro al 1% del valore catastale dei terreni agricoli aquistati,in cambio sarà la collettività a coprire il minor gettito fiscale per far quadrare i conti dell erario-questa operazione è un investimento bello e buono per la collettività.poiche l agricoltore per far fronte all aumento della superficie aziendale,dovrà aquistare qualche attrezzo nuovo,+gasolio+pezzi di ricambio+seme+concime+diserbante,magari vi impianta sopra un vigneto,un frutteto,-tutti questi maggiori esborsi significa ,+ iva,+ accise+ posti di lavoro,magari se la sua azienda supera una certa superficie,anche + contributi previdenziali,grazie a questi maggiori esborsi,ripetuti negli anni avvenire,l agricoltore ripaga totalmente l aiuto ricevuto compreso gli interessi e anche di più-e tutta la collettività ne beneficerà,poiche i soldi che rientrano garantiscono più servizi per tutti-(è come mettere i soldi in banca e garantirsi degli interessi sostanziosi)investimento vero e proprio-
    incentivare chi non è agricoltore, mette a rischio quel circolo virtuoso prima descritto,e i soldi dei contribuenti verrebbero buttati al vento-

    Potete fare tutti gli esempi che volete,ma se volete usare i soldi dei contribuenti,senza che per essi vi sia un ritorno sotto forma di investimento,non nè avete il diritto,punto e basta-
    poi ripeto,nessuno impedisce a terzi di comprare terreni agricoli e di farci quello che vuole,perfino lasciarli incolti,ma l imposta di registro la devono pagare per intera-alla collettività non deve essere chiesta di finanziare gli interessi privatistici e speculativi di chi non è di un determinato settore-
    il bilancio dello stato non c entra nulla in questo caso,è solo che chi non fà parte di un settore non ha diritto ad avere gli aiuti di quel settore,perchè è proprio cosi che abbiamo sfasciato il paese,con regalie,interessi privatistici,e malaffare,a danno della collettività-
    Dalle mie parti si dice che non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire-

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    1. direi che il discorso potrebbe non fare una piega se il sistema funzionasse sempre così..e cioè se gli aiuti agli agricoltori fossero solo per loro e poi da quegli aiuti lo stato avrebbe un ritorno...buono....gli aiuto agli industriali e poi lo statto ha un ritorno...buono....gli aiuti agli artigiani e poi lo stato ha un ritorno...buono....etc..etc...per le altre categorie.....ma non è così e lo sappiamo ad esempi l'industria dell'auto incentivi e altro e poi si aprono industrie all'estero...allora qual'è la soluzione.....la competitività e l'apertura a tutti, tutti i cittadini che vogliono avere qualche agevolazione devono poterla avere anche in base all'investimento che fanno questo farebbe girare più l'economia farebbe girare più soldi darebbe le opportunità un pò a tutti....le agevolazioni come hai detto tu le paghiamo tutti e tutti ne dobbiamo usufruire ovviamente i base all'investimento...che siano agricole, industriali,artigianali.....dalle mie parti si dice che solo chi non vuole capire non capisce!!!

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  7. Purtroppo io sono cocciuto,e non mi stanco mai di ripetere le mie ragioni,specialmente quando sono sostenute da argomentazioni serie e riscontrabili-
    incentivi ad un settore produttivo-ciak si gira-
    anziche incentivare la rottamazione,cosa avrebbe dovuto fare lo stato italiano?
    lo stato italiano avrebbe potuto mettere 1 punto percentuale di pil annuo per 5 anni su sviluppo e ricerca all incirca 16 mld di euro - l anno.
    ora prendiamo l esempio FIAT-
    Fiat anziche delocalizzare avrebbe assunti nuovi ingegneri,aquistati nuovi strumenti tecnologici,sviluppati nuovi modelli e nuovi motori,avrebbe messo in moto l intero settore impiantistico e di robotica,riconvertito siti industriali,lnee di montaggio e di assemblaggio,nuove officine di carrozzeria ,in poche parole solo per riconvertire le aziende avrebbe rimesso in moto un intero settore produttivo,avrebbe costruito nuove auto ,trattori,camion autobus,furgoni,con caratteristiche vicino agli standard e ai requisiti richiesti dal mercato europeo,e di conseguenza avrebbe gareggiato alla pari con i competitor francesi e tedeschi(sapete che gli operai mercedes non possono andare in ferie per l enorme volume di commesse,mentre in fiat cassa integrazione?)termini imerese non avrebbe chiuso,e voi avreste piu gente disposta ad alimentare il mercato siciliano-poiche lo stato in cambio di questo investimento avrebbe preteso e ottenuto lo sviluppo dell industria italiana compresa quella metalmeccanica -invece fiat delocalizza e sta addirittura chiudendo il centro ricerca di Torino,poiche incentivare la rottamazione ha fatto solo svuotare qualche concessionario e qualche deposito di magazzino,senza creare valore aggiunto e senza innescare alcun circolo virtuoso per l economia-SOLDI DEL CONTRIBUENTE BUTTATI AL VENTO,COME QUELLA NORMA SICULA SUI TERRENI AGRICOLI_a vantaggio di singoli e lobbi-
    Singoli=fiat
    Lobbi=settore automobilistico.
    E tutto il resto dell industria italiana?

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  8. Concordo totalmente con i due commenti fatti il 6 giugno, sia di Anonimo che di Mimmo70 perchè comunque non contrastano affatto fra loro, il circolo virtuoso di cui si discuteva, esisterebbe sempre e comunque qualunque sia lo scopo della compravendita.
    Ma a proposito ci sono novità a riguardo?

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    1. Da quando è cambiata la legge sul fotovoltaico, non essendoci più dietro interessi miliardari, la questione non interessa più a nessuno.
      Il circolo delle tangenti si è interrotto.

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    2. ..... ecco dov'era tutto l'interesse, non avevo completamente collegato le due cose ma pensandoci è logico,
      pazienza vorrà dire che per un terreno del valore di 5000 € dovrò pagare anche 3500 € di atto! Speriamo che per questo non salti il mio progetto. :(

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    3. attenzione l'atto lo avresti dovuto pagare comunque...avresti risparmiato circa il 18% del valore del terreno (le imposte di registro).
      Consiglio...cambia notaio per 5000 € di valore del terreno 3500 € sono un furto...con o senza agevolazione...

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    4. Grazie per il consiglio, visto che sicuramente hai più esperienza di me, chiedo un tuo parere anche riguardo al prezzo che mi è stato fatto per il terreno.
      14000 mq, terreno incolto, provincia di CT, i terreni vicini coltivati a grano, rendita catastale 6150 €, prezzo che mi è stato chiesto 5000 €, costo dell'atto 3500 €.
      Come ti sembra?

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    5. sei sicuro della rendita catastale di 6150 €? Mi sembra un valore enorme.
      Qualcosa non quadra.

      Il prezzo del terreno certamente non è elevato, anzi direi che è basso per un seminativo medio...attenzione però a pendenze eccessive, pietrosità, rocce affioranti, accessi, servitù, confini delimitati.

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  9. salve allora e definitivo la legge non si fara...........ha me mi anno rovinato ho comprato un terreno agrumeto di circa 4000 mq lo pagato 15000 euro valore catastale 32000 euro.............e per latto ci vogliono 9000 euro vi sembra giusto?

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    1. questo post è di giugno 2012, nel frattempo sono successe tante cose...questo è l'ultimo aggiornamento
      http://durodisicilia.blogspot.it/2013/05/capolinea-per-la-legge-cuffaro-sulla.html
      il risultato non cambia...ma di definitivo non vi è quasi nulla...

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