giovedì 12 luglio 2012

Rapporto Wasde luglio 2012 - Come se nulla fosse!

Il famoso rapporto Wasde (World Agricultural Supply  and Demand Estimates) redatto dall'USDA è finalmente uscito ieri. Immediatamente dopo la sua pubblicazione la Borsa di Chicago è passata da uno stato di euforia ad uno di depressione in pochissimo tempo sulla scorta di mille voci, aspettative deluse, sorprese, per infine chiudere e riaprire stamane sui dati della vigilia. All'atto pratico come se non fosse successo nulla. 

Stamane borse ancora ben intonate. Wheat a 8.30 $/bushel in questo momento e mais a 7,16.

Il rapporto WASDE è lungo ed articolato con migliaia di numeri. Qui la versione integrale dove trovate tutto (e gli eventuali commenti degli osservatori attenti del blog sono i benvenuti).

Mi limito a copia-incollare il relativamente sintetico prospetto del grano, giusto per lasciarne memorie sul blog.


WHEAT:  Projected U.S. wheat supplies for 2012/13 are raised 5 million bushels with higher estimated beginning stocks more than offsetting lower forecast production.  Beginning stocks were reported in the June 29 Grain Stocks report 15 million bushels above last month’s projection.  Feed and residual disappearance, seed use, and exports are all lowered slightly for 2011/12.  Production for 2012/13 is reduced 10 million bushels as a 14-million-bushel reduction in winter wheat is only partly offset by higher forecast spring wheat.  Among the Hard Red Winter wheat states, lower production for Texas, Colorado, Oklahoma, and Montana is only partly offset by increases for Kansas and Nebraska.  For the Soft Red Winter (SRW) wheat states, increases for Ohio, Illinois, and Indiana are mostly offset by reductions in the southern SRW-producing states.   
Total U.S. wheat use for 2012/13 is projected 35 million bushels higher.  Domestic U.S. food use for 2012/13 is raised 5 million bushels on expectations of lower flour extraction rates for this year’s crop.  Projected feed and residual use is lowered 20 million bushels, with higher prices and stronger export demand.  Exports are projected 50 million bushels higher with reduced competition from Black Sea exporters.  Ending stocks for 2012/13 are projected 30 million bushels lower.  The projected range for the 2012/13 season average farm price is raised 60 cents on both ends to $6.20 to $7.40 per bushel, supported by sharply higher corn and soybean prices.  
This compares with the record $7.24 per bushel reported for 2011/12. 
Global wheat supplies for 2012/13 are reduced 5.1 million tons with lower world production more than offsetting a 1.6-million-ton increase in beginning stocks.  World production is lowered 6.7 million tons with reductions for Russia, Kazakhstan, and China accounting for most of the reduction.  Russia production is lowered 4.0 million tons with lower expected yields for winter wheat and lower area and yield prospects for spring wheat.  Kazakhstan production is lowered 2.0 million tons as persistent June heat and dryness have also reduced production prospects.  China production is reduced 2.0 million tons reflecting government indications of lower yields.  Canada production is also lowered slightly, down 0.4 million tons, based on lower reported plantings in the latest official survey by Statistics Canada.  EU-27 production is raised 2.1 million tons with increases for France, Germany, and Hungary more than offsetting a reduction for Poland.  
Global wheat consumption for 2012/13 is lowered 1.8 million tons mostly reflecting lower 
expected wheat feeding in Kazakhstan, Australia, and the United States.  Partly offsetting are small increases in wheat feed and residual use for EU-27 and South Korea.  Global wheat trade is lowered slightly with imports lowered for China, Indonesia, and Uzbekistan.  Partly offsetting is an increase in imports for Iran.  Exports are reduced 4.0 million tons for Russia and 1.5 million tons for Kazakhstan.  Exports, however, are raised 2.0 million tons for India, 1.5 million tons for EU-27, and 1.4 million tons for the United States.  World ending stocks for 2012/13 are projected 3.3 million tons lower at 182.4 million. 


Un piccolo estratto tradotto sul durum wheat USA.

La produzione di duro USA è prevista pari a 82 milioni di bushels, con una resa media di 38.6 bu/a, leggermente superiore all'ultimo anno. L'USDA prevede una superficie di 2.12 milioni di acri, 62 % superiori all'ultimo anno, esattamente come il precedente rapporto di giugno. La superficie a duro del N.Dakota si incrementa dell'88% prossima ai 1.35 milioni di acri. E le rese a 31 bushel, maggiori di 5.5 bu. Il Montana incrementa del 35 % la superficie, ma la resa si riduce di 2 bushel.

Infine le quotazioni: negli USA il duro, ancora su, a 7.68 $/bu (un altro +1% circa), Francia stamane stabile (con una lievissima tendenza al ribasso sulle quotazioni FOB), stabili i future canadesi.

In Italia ieri Foggia è aumentata di qualche cent, buon segno direi...
mentre oggi si attende Bologna.
In Sicilia già tutti in ferie alle Camere di Commercio?
Catania ferma al 2 Luglio, Enna al 27 giugno



25 commenti:

  1. gino agricoltore pugliese12 luglio 2012 alle ore 19:24

    resistono ma non crepano, il duro non aumenta, perchè se comincia ad aumentare nessuno vende più.

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  2. Dal rapporto USDA mi sembra che non escano fuori notizie clamorose, eppure i mercati futures dopo settimane di rialzi hanno chiuso ieri con segno positivo ed anche oggi stanno finendo decisamente con il segno +, che ci sfugga qualche news o ragionamento che giustifichi tali rialzi?
    Per quanto riguarda il grano duro in USA, questa percentuale di + 62% di seminato fa riflettere, se tanti farmers hanno puntato quest'anno sul duro credo che abbiano avuto buoni motivi.
    A proposito, ma quando si sapranno dati definitivi sulla produzione in USA e Canada di grano duro?

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  3. Il prossimo giro (la prossima rilevazione) aumenta anche il duro in Italia, se il wheat rimane ad 8,5, come stasera. Il duro americano aumenta inesorabile e lo segue. Pazientare, manca poco.

    Tante cose ci sfuggono sicuramente Neofita.
    Il WASDE è già archiviato, il nuovo rialzo dipende secondo gli esperti da:
    possibile modifica della politica dell'etanolo USA;
    previsioni meteo ancora asciutte nel MidWest;
    calo delle stime di produzioni di grano del MarNero;
    in contrasto con quanto dichiara l'USDA, in Europa stime di grano in calo secondo SG.


    In Usa l'anno passato crollo delle semine a causa mal tempo (non ci seguivi l'anno passato, eh...). Ciò comportò l'aumento del prezzo del duro nel Mondo nel periodo di maggio-giugno. Poi stranamente quando trebbiarono una quantità circa la metà della media storica i prezzi crollarono, proprio lì in America. Da quello che leggevo, non erano disposti a pagare il duro un dollaro in più e facevano la pasta con le miscele di tenero (che allora costava ancora meno) e duro.
    Chiaro che quest'anno molti terreni rimasti vuoti l'anno passato sono stati seminati a duro.
    I dati definitivi si sanno molto tempo dopo il raccolto, solitamente. Ogni stima però è sempre più affinata.

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  4. Agricoltore Tarantino12 luglio 2012 alle ore 21:19

    Sono d'accordissimo con Granduro...grano americano in aumento, euro indebolito...il nostro grano deve necessariamente aumentare!!!

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  5. dato che si accennava al grano del Mar nero qualcuno può spiegare che influenza ha a livello mondiale la produzione di quelle parti e quella russa in generale. grazie

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  6. Granduro, quanto costa il terreno agricolo in sicilia? c'è qualche tenuta, 100 - 200 ha, in vendita?

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  7. A.T.
    in realtà non solo noi due, ma praticamente tutto il blog sprizza ottimismo. Un occhiata al sondaggio in alto per farsi una idea.

    Iceman

    sul WASDE linkato nel post trovi questo genere di risposte e soprattutto di cifre.
    La Russia produce tenero prevalentemente, come l'Ucraina, e sul tenero ne scrivo il minimo indispensabile, troppo complesso come mercato per le mie conoscenze e per il tempo a disposizione, scusami se evado la tua domanda. Mentre per noi durogranicoltori il vero competitor è il Kazakistan, che l'anno passato ha esportato parecchio in Italia. Quest'anno sembrerebbe in crisi almeno sulle produzioni invernali, (anzi se Mimmo, parlasse con l'amico suo, non sarebbe male).
    http://durodisicilia.blogspot.it/2011/11/un-nuovo-aggueritissimo-concorrente-il.html
    Si tratta di produzioni primaverili-estive però. E non è chiaro cosa stia succedendo in questo momento.
    Sono luoghi dai quali è difficile tirare fuori notizie affidabili, tuttavia non dispero di pubblicare prossimamente qualche dato affidabile.

    Walter

    Un seminativo asciutto dagli 8000 ai 15000 € ad ettaro mediamente. Certo.

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    1. E una cosa di cui avrei dovuto raccontare gia qualche tempo fà-in kazakistan,gli affari sono ancora buoni,ma non per tutti,i pepponi di zona si sono ridimensionati ,ora ci sono gli onorevoli e i monsignori-l anno scorso le autorità misero un freno alle delibere per le esportazioni,i quali non sono più a disposizione di chiunque,immaginate voi come stanno evolvendo le cose,il controllo della merce sempre di più nelle mani di pochi -
      per avere qualche dato certo dobbiamo aspettare agosto,il mio onorevole dovrebbe recarsi in quell area proprio in quel periodo,anche se da un anno a questa parte è diventato un africano a tutti gli effetti-sembra sia questa la zona di nuovo interesse -
      Ho paura che tra un po cominci a uscirvi il fumo dalle orecchie,vi state troppo concentrando su questi dati che vengono manipolati volutamente per precostituire le quotazioni di mercato-
      il duro aumenterà perchè è il weat che lo trascina,ma se dal canada arriveranno notizie rassicuranti ,be allora si sgancerà dal resto delle commoditis-a quel punto solo la sua quotazione in borsa aggancciandolo al petrolio puo fargli prendere un altra strada-
      naturalmente ebbene ricordare che la politica dell etanolo negli usa è agganciata all andamento del petrolio,se si ridimensiona la speculazione sulle commoditis(causata dell eccessiva liquidità creata dalle banche centrali)si deprezzerà il brent,verra ridimensionata la produzione di etanolo e via tutto giù-e tutto ciò è probabile,poiche le stime di crescita mondiale sono ridimensionate-
      vedete se uno che il giorno zappa la terra può stare dietro a queste menate-

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  8. http://blogeko.iljournal.it/2012/produzione-mondiale-di-grano-inferiore-al-consumo-siccita-rincaro-del-cibo-in-vista/68983

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  9. Vi segnalo che nella pagina Forum, in alto. Esiste un link in rosso che indirizza al Forum. Un lettore aveva fatto una domanda sulla pagina, che però faceva sballare il sistema degli ultimi commenti del blog.
    Insomma ho riportato la sua domanda nel forum, chi vuole partecipare al forum, si deve registrare ed a quel punto può suggerire argomenti specifici, o scambiare opinioni su temi discussi da altri.
    Potrebbe anche essere usato come bacheca annunci terreni, macchine agricole etc.. o per altre iniziative. Insomma ha grandi potenzialità, io ancora lo conosco poco, però sembra semplice. Se la cosa vi solletica provatelo. E via via lo andremo ordinando, catalogando i vari argomenti in sezioni.

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  10. magari avessi la possibilità di acquistare un centinaio di ha, mi andrebbe bene anche il terreno siciliano!!! al massimo 10 anni e chi ha abbastanza terreno sarà il nuovo benestante! se non trovano una soluzione per aumentare le rese e di molto, sarà impossibile sfamare tutti, la crescita della popolazione mondiale è troppo elevata per riuscire a produrre per tutti. Ora si cerca di seminare sempre più a nord, ma anche la desertificazione aumenta! Poi l'incognita meteo, la siccità colpisce sempre di più in tutto il mondo, se l'ondata di caldo in usa durasse ancora tutto il mese di luglio, cosa succederebbe???

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  11. Walter piuttosto penso che le problematiche relative alla fame e alle commodities sono di natura economica e speculativa piuttosto che dovute a ragioni quantitative. al nord la gente perchè mangia troppo al sud perchè mangia poco...
    grazie per le informazioni relative alle produzioni del mar nero.
    per quanto riguarda lo zappatore/economista questo gioco fa parte dell'economia globalizzata dove tutti siamo i protagonisti e dove tutti siamo vittime.

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  12. Rapido aggiornamento delle quotazioni

    chiusura ieri sera del durum wheat USA a 7,82 $/bu (quasi +2%).
    Francia stabile (anche se in alcune piazze il leggero calo che vi avevo preannunciato è stato non irrilevante), Future Canadesi su di 1$CAN/q.
    Chicago al momento a 8,52.

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  13. gino agricoltore pugliese13 luglio 2012 alle ore 17:42

    l'informatore agrario che io reputo una testata molto seria e poco precipitosa ha stimato la produzione di duro italiano intorno ai 3,4 mil di ton., quindi al di sotto dei famosi 4,2 ml. Se ci facciamo un pò di conti all'italia serve importare ancora molto grano. in spagna (dato certo) sono a - 50% la grecia e un po sotto media, e infine in francia dove il duro diminuisce, tre mesi fa si parlava di inverno killer dove il freddo avrebbe danneggiato più il duro che il tenero, ma poi quasi per miracolo forza della natura le piantine si sono riprese e le stime produttive sono aumentate ben al di sopra della media!!!!

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    1. Gino

      Io leggo la seguente sull'IA, copio-incollo

      "Il Coceral ha stimato la produzione Italiana pari a 3,688 milioni di tonnellate rispetto alla valutazione di marzo di 3,750 e a quella di 3,472 della scorsa campagna 2011-2012."

      Più avanti IA, specifica di rifarsi alla previsione del Coceral del 30/06/2012. Ed aggiunge.

      "Il grano duro, stupisce notarlo, rimane spettatore dei terremoti che succedono nel grano tenero, nel mais e nella soia.
      Il frumento duro ha evidentemente una produzione e un consumo particolare per cui, almeno per il momento, il suo mercato rimane circoscritto e non contagiato dalle evoluzioni delle altre merci."

      Cioè, sembrano scoprire solo ora che il duro ha un mercato diverso.

      http://www.informatoreagrario.it/ita/Attualita/categoria.asp?ID=ATT


      Comunque dichiarano 3,68 attuali (non 3,4 come riporti, eh Gino un minimo di attenzione), contro 3,47 dell'anno passato. Si tratterebbe sempre di un aumento. L'unico aspetto misterioso è che le altre fonti sono concordi nel dichiarare la produzione italiana dell'anno scorso tra 3,8 e 3,9 milioni di t ( e se non mi sbaglio anche tu in passato riportavi 3,8). Ora di colpo avremmo perso 400.000 t sul raccolto dell'anno scorso?!
      http://www.romacereali.com/wp-content/uploads/2012/06/Report-ROMACEREALI-2012_DEF.pdf

      Se poi vado direttamente sulla fonte Coceral, la previsione del 29/06/2012, prevede per l'Italia 3,750 milioni di t.
      http://www.coceral.com/cms/dokumente/10017773_227949/44b3be50/Final_Coceral%20grain%20estimate_2012_June.pdf

      Esattamente in contrasto con quanto dichiarato da IA.
      Leggermente confusi. Per me hanno una idea vaga di ciò di cui parlano quelli di IA.

      Gino, non so se ti rendi conto che sembri selezionare soltanto le notizie che sostengono la tua tesi.
      Si deve cercare di essere obiettivi, diffondere notizie su un possibile deficit, che poi non si manifesta, danneggia gli agricoltori.

      Sempre i dati Coceral riportano rese in aumento in Francia.
      Insomma anche per IA ed il Coceral rese in aumento sia in Italia che in Francia, fattene una ragione. (Spagna e Grecia sono abbastanza pacifiche oramai e nessuno le discute, ma in termini assoluti non valgono neanche la produzione francese).

      Cerchiamo di non fare confusione, più di quella che già c'è.

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  14. gino agricoltore pugliese14 luglio 2012 alle ore 10:00

    forse hai ragione tu granoduro ho messo i paraocchi e a tutti i costi voglio vedere il bicchiere mezzo pieno.

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    1. no problem, capisco che quando si è parte in causa è difficile mantenere il necessario distacco.
      D'altro canto sperare di influenzare il mercato attraverso il blog è velleitario. Siamo una goccia in un oceano di attori economici. Tramite il blog possiamo soltanto cercare di capire meglio degli altri il mercato, è fare delle scelte un pò più ponderate.

      Comunque ti do alcune buone notizie:
      negli Usa il duro sale a 7,87 (ieri 7,82).
      In Francia sebbene le quotazioni nelle piazze non siano aumentate si è manifestato un aumento da 1 a 1,5 €/q, sul duro già imbarcato sulle navi (le quotazioni FOB).
      In questo momento le navi francesi del Mediterraneo partono con un prezzo del grano duro già stivato di 28,5 €/q.

      Chicago ieri stabile con il wheat intorno a 8,5, sebbene ad un certo punto saliva abbastanza.
      Future canadesi stabili.

      Insomma ci sono ancora buone possibilità che aumenti Bologna al prossimo rilevamento, secondo me.

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  15. Signori possiamo fare tutte le analisi agronomiche produttive economico-politiche di tutti i paesi produttori di grano duro, una cosa sembra certa che nel futuro prossimo non ci sarà alcun aumento del prodotto, semplicemente perchè non siamo un paese influente commercialmente e finanziariamente. qui in sicilia c'erano tutti i presupposti, guardando le basse produzioni nazionali, puglia emilia toscana,le previsioni canadesi etc. . per vendere il grano a un prezzo discreto, invece 20,21,22 €/q.le spero di sbagliarmi ma per quest'anno è andata male diciamocelo chiaramente!!!!!

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    1. boh..., tutte le stime produttive del grano duro in Italia, che ho visionato e linkato, hanno previsto un aumento delle produzioni quest'anno. In primis quelle dell'ISMEA (+9%), un ente pubblico di ricerca di economia agraria italiano.
      Non che siano il Vangelo, ma giustamente chi fa il mercato, giuste o sbagliate che siano queste stime, su queste si regola, non certo sui commenti di qualche agricoltore speranzoso.
      In ogni caso le produzioni nazionali sembrano oramai quasi irrilevanti di fronte alla globalizzazione dei prezzi e dei mercati.
      Quest'anno in Italia ad esempio la produzione di tenero sembrerebbe aumentata del 17,5%, eppure il prezzo del tenero è salito.
      http://www.agi.it/food/notizie/201205181253-eco-rt10101-ismea_raccolti_in_crescita_nel_2012_per_frumenti_e_orzo

      Insomma come più volte ho affermato, quest'anno se non ci finirà male, sarà soltanto grazie al tenero ed al mais globale. Il duro non tira, forse anche perchè è legato all'Italia che obiettivamente non sta tanto bene. Ma è almeno un anno che reagisce male sui mercati, e la produzione globale al momento, ma è in continua evoluzione grazie alla raccolta dei territori nordici di fine estate ed il gioco degli emisferi, sembra in linea con l'anno passato.

      Nelle prossime settimane comunque se non vi sarà un calo del grano tenero americano, secondo me il prezzo del duro salirà anche da noi (in Italia, intendo), ed addirittura qualcosa anche in Sicilia potrebbe salire. Ma ora non voglio esagerare.

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    2. Io aspetterei ancora qualche settimana o forse meglio un paio di mesi prima di preparare bende e cerotti e dire "ma per quest'anno è andata male".

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  16. Come già preannunciatovi sabato con l'aumento delle quotazioni FOB francesi, il prezzo del duro in Francia stamane apre in rialzo in molte piazze. Anche quelle più vicine all'Italia.
    Andiamo dai 27,5 €/q (+1 € rispetto a venerdì), ai 28,5-29 €.
    Si tratta dell'aumento più deciso degli ultimi 3 mesi.

    Appare sempre più inevitabile un prossimo rialzo anche in Italia.

    Ops...il wheat intanto apre in netta salita a 8,7 sui mercati internazionali, ed il mais a 7,7.

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  17. C'è qualche link per seguire le quotazioni dei porti francesi senza attendere la fine delle giornata?

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  18. gino agricoltore pugliese16 luglio 2012 alle ore 18:47

    sembra che il mio ottimismo stia portando buoni frutti, e sul duro forse forse si è creato un cartello sottobanco visto che siamo noi italiani a chiedere grano duro al mondo.
    la domanda non si fa sentire, alle borse merci chi fa il prezzo fra gli attori ci sono ANCHE i mulini (vedi casillo)sono loro che decideranno il momento della risalit. Grano per macinare lo hanno in conto deposito dagli agricoltori, ma se il grano non aumenta non aumenta neanche la semola, se le mie sensazioni sono vere questa è la vera speculazione.
    Perché non facciamo un sondaggio fra tutti gli agricoltori per sapere chi ha venduto e chi no. Sono convinto che ci sarebbero delle sorprese

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  19. gino agricoltore pugliese16 luglio 2012 alle ore 19:40

    0re 19.35 il tenero in america quota in euro 26,40 + il trasporto penso che siamo vicini al 2008, però il duro quotava 50 euro

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  20. x anonimo

    non che io sappia...

    gino

    calcolo corretto (partendo da 8.80 circa), ma dimentichi sempre che si parla di future consegna settembre, e che il prezzo cash al momento è più basso, intorno a 8,20 $/bushel.
    Comunque si, il prezzo del tenero è elevatissimo ai livelli 2008 praticamente, ed in prospettiva porterà nuovi aumenti anche sul duro, ma naturalmente non ai livelli di quell'anno.
    Per gasarti ulteriormente ti dico anche che il tenero consegna Dicembre è arrivato a 9 $/bushel...
    Si, il sondaggio lo faremo a fine luglio, così tutto agosto avrete di che scervellarvi mentre io sto in pausa.
    Alla prossima borsa merci di Bologna per me il duro sale... Casillo volente o nolente!
    Domani farò il punto della situazione con le quotazioni del duro aggiornate.

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