lunedì 9 luglio 2012

Come è andata? Post consuntivo.


Prendo spunto dalla mail di Toni, (Marchigiano vi ricordo), per creare un post dove chi vuole, a prescindere dall'areale di coltivazione, può comunicare le proprie rese e le proprie impressioni. So che  molti di voi già lo hanno fatto in precedenti post. Se volete riportare o aggiungere qualcosa di nuovo su questo post, fate pure.




La prima mail di Toni:

Ho trebbiato due ringrani, achile  e claudio anche se l’ho trasportato e pesato io non ho fatto i conti bene ma dovrei essere intorno ai 45 q.li/ettaro, meglio il claudio anche se visivamente faceva più impressione l’achille . Non me li aspettavo. Siamo passati poi all’iride, prima di essere interrotti, quello bulato da me sempre bistrattato già da prima della semina, dovrebbe superare i 50, poi vedremo quello sulla medica. In giro rese disomogenee, tendenti al basso, con picchi d’eccellenza su rotazione con medica, Anco Marzio oltre 65. Premiati gli agricoltori attenti e le zone più alte ed esposte. Verso il mare parlano di rese fino a 75 q.li ettaro ma sono un pochino scettico, spesso gli ettari sono come la pelle dei “coini”.

Ti mando una foto del claudio stavolta visto dall’alto, credo  tu lo riconosca, in fondo dove è più scuro era stratosferico e una dalla trebbia.


La seconda mail:
Rettifico i dati, il più produttivo è stato il Claudio (45), Iride (43) e Achille (41). Sulla medica le produzioni peggiori 40 scarsi. Qui in zone basse, vicino ai fossi avevo seminato l'Achille più tardivo che doveva essere resistente al freddo invece spighe vuote o molto danneggiate. A vista doveva fare faville e invece. Purtroppo non è colpa sua ma di una stagione davvero barbara. Danni pure dal caldo improvviso e molto prolungato che ha affienato i tardivi sulle terre più leggere.


Ho finito di trebbiare anche io proprio stamane  i ceci. Sinteticamente, le mie rese medie aziendali sono state di 44 q/ha per il duro, 17 favino, 12 granella sulla, 12 cece (delusione!). Tutto ciò inquadrato prevalentemente in un areale tipico della collina interna siciliana.

Il vero problema dei seminativi siculi, a mio parere è la mancanza di alternativa al grano che tranne nelle zone ortive, sono veramente di scarso valore commerciale. Una bella Brassica ci vorrebbe, probabilmente. Purtroppo manca il mercato, agronomicamente non ci sarebbero problemi.

La varietà di duro record, da me, è stata Core 58 q/ha, però era obiettivamente sul terreno migliore. 
Punte massime toccate da agricoltori credibili: 70-75 q/ha, principalmente con Iride e Simeto. 
In generale come già sapete ottima annata in Sicilia, gli stoccatori che conosco mi hanno parlato di un 20-30% in più rispetto all'anno passato, che già era stata buono. 
Anche il cece generalmente è andato bene al di là del mio magro bottino. Insomma complessivamente annata da incorniciare ancor di più se aumenta il prezzo del grano.  

Infine Chicago sempre tonica (al momento +4% sul tenero ed ancor di più sul mais), domani vi aggiornerò sulle quotazioni specifiche del duro internazionale.


P.S.: Appassionante l'evoluzione del sondaggio varietale, che trovo verosimile anche tenendo conto della distribuzione della coltivazione del duro nella Penisola. Noto che negli ultimi giorni sale il Claudio, segno che arrivano voti da zone via via più a Nord. 


P.S.2: Un successone il sondaggio sul mercato del duro, al momento ben 107 votanti con il 57 % in rialzo, ed il 43 % in calo. Lo riproporrò prossimamente.

44 commenti:

  1. Zona centro ital. Iride media 59 ql/ha, con punte che si avvicinano ai 70, 7 ha di Tirex, di cui la metà allettato i primi di giugno, 480 ql, quello rimasto in piedi ha superato gli 80 ql/ha, mai vista una produzione del genere, concimato con 200 unità di azoto e due anni fà messo tanto letame, sinceramente ho esagerato con l'azoto!!

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  2. ma da voi i 25 quintali per ettaro non esistono?non credo a niente di queste cazzate.ciao.fulvio.

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  3. Walter
    perché non ci descrivi un pò il Tirex, che caratteristiche ha? A quali ambienti si adatta meglio secondo te?
    Parlavi di malattie fungine tempo fa, su i tuoi terreni, mi pare? Bene secondo me è stato il letame. Te lo volevo dire ai tempi...
    Il letame è una bomba biologica, soprattutto quando immaturo, ho visto con i miei occhi terreni letamati ingiallire con macchie larghe ettari.

    anonimo Fulvio
    ed allora che ci segui a fare? Saremmo una massa di mitomani, dunque? E' stata un'ottima annata in molte parti d'Italia, ma sappiamo che nel Foggiano si è andati anche a 15.
    Siamo tutti anonimi, non ci sono motivi validi per inventarsi dati nel contesto del blog.
    Ciao

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  4. non ho nessun interesse a scrivere cavolate, anzi potrei anche evitare di scrivere e tenermi il tutto per me!!!
    sinceramente è il primo hanno che lo semino, era solo per prova!
    Il terreno dove l'ho messo non era uniforme, passava da argilloso a sabbioso e non ho visto grandi differenze, la nostra zona, essendo interna, nel mezzo degli appennini è abbastanza umida, qualche temporale si presenta quasi sempre a maggio e giugno, quei 100mm nel mese di maggio si raggiungono sempre e una 70mm a giugno, anche se delle volte creano abbastanza danni. Quello che mi ha stupito è la grande resistenza alle malattie, l'iride per esempio, è stato molto rovinato dalla septoria e si sono presentate molte chiazze bianche da mal del piede, mentre il tirex è rimasto perfetto, non si sono presentate malattie! premetto che faccio due trattamenti fungicidi, il primo con il diserbo ed il secondo in spigatura con aggiunta di concime fogliare e di solito con il primo trattamento unisco anche un nanizzante per evitare l'allettamento, però quest'anno è rimasto in magazzino in quanto a marzo c'era una forte siccità e il grano sembrava che non partisse, per non aggravare la situazione non l'ho usato, poi dai primi di aprile ha piovuto per due mesi!! grande rimpianto per non averlo usato, da quello che ho visto poteva essere quasi un record!!!

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    1. Ottima descrizione e tecnica colturale molto sofisticata. Da quello che mi dici il Tirex potrebbe essere anche una ottima varietà da ringrano.
      Ultime curiosità, rispetto a Iride più precoce o tardivo?
      Quanto ti viene a costare il nanizzante ad ettaro?

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    2. Ciclo identico a iride, nanizzante 25 euro, il costo di un quintale di grano, penso che se si vuole spingere ne vale la pena!!!
      Per l'anonimo, in zona ne conosco molti che quando ti vedono entrare svariate volte nel terreno ridono e ti dicono " tutti soldi buttati" poi quando loro trebbiano si lamentano sempre per le misere rese! personalmente faccio anche prova parcellari con diverse densità di semina, dosi diverse di azoto, momenti diversi di concimazione, perchè in agricoltura c'è sempre da migliorare, per esempio, basta sbagliare il primo apporto di azoto e già ti ritrovi con mezza spiga e dopo può dargli quanto azoto ti pare ma i chicchi per spiga non possono aumentare!!!

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  5. Annata unica da record-
    media aziendale 54qt x ettaro,migliore resa con saragolla qt63 x ettaro,iride 58qt-aureo 52qt,catervo 50qt-duilio 47qt-

    migliore per caratteristiche -aureo- PS 86-proteine 15-glutine 11.5-
    migliore performante di sempre -duilio-sta facendo aumentare la sua media produttiva su un trend ventennale-
    mediamente nel mio areale si è attestata una media tra i 50-45qt x ettaro-
    siamo diventati tutti bravi agricoltori?no,le condizioni atmosferiche sono state fondamentali per avere questi risultati,naturalmente chi è stato attento e si è impegnato è stato lautamene riconpensato,se lo sciagurato ha fatto 45qt x ettaro,mi sembra giusto che il diligente abbia preso qualche tonnellata in più-dare 80 unita di azoto non puo rendere come chi ne da 200-mi sembra ovvio-

    X fulvio-questa è un annata eccezzionale,molto difficilmente si ripeterà,tuttavia l italia è molto variegata sotto il profilo geografico,e magari in qualche zona le cose sono andate diversamente,ci stanno sicuaramente anche i 25qt x ettaro nonostante si sia stati diligenti,capita anche da noi in alcune annate particolari-è questo il vero motivo per cui sui terreni difficili continuo a seminare DUILIO,è l unico che in 20 anni con la buona e cattiva sorte non è sceso mai sotto i 30qt x ettaro,le altre varietà aspetterò la cattiva annata per giudicarle ,però quest anno non posso che lodarle-

    bravo Walter ,dalle mie parte si dice che il lavoro fatto bene combatte la cattiva annata,quando le cose vanno bene siamo tutti bravi,ma la differenza si vede nei momenti difficili.

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  6. Foraggi secchi oltre 60 qli/ha e raccolti tutti asciutti, grano duro 25 qli/ha con ps 85 e prot 11.8, veccia 14 qli/ha granella, orzo 48 qli/ha. Sulla e trifoglio ancora da raccogliere. Sono soddisfatto. Solo frutto del lavoro. Adesso speriamo di spuntare dei bei prezzi.

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  7. Si tratta di tecniche colturali estremamente intensive, che sicuramente in un'annata come questa (e con il prezzo attuale) hanno dato i loro frutti. Ho i miei dubbi però che in generale siano davvero convenienti dal punto di vista economico; se non altro c'è la soddisfazione personale di avere un bel campo.
    Sarebbe utile provare a fare, magari in un post dedicato, due conti delle spese a cui si va incontro facendo così (come granduro aveva fatto per metodi più "classici" in un post di qualche tempo fa).
    In ogni caso ammetto che c'è sempre da imparare!

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    1. Facevo riferimento al discorso di Walter ovviamente.

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    2. Walter però giustamente ci ha introdotto la sua tecnica, descrivendoci il suo ambiente. Piogge a Maggio ed a Giugno!!! E' evidente che nulla ha a che fare, ad esempio, con l'ambiente siciliano, e che la sua tecnica quindi non sarebbe esportabile qui.
      Come peraltro se lui facesse ciò che faccio io. Ovvero soltanto 50 unità di azoto per ettaro in unico passaggio, probabilmente neanche raccoglierebbe.
      Mi sono reso conto che un confronto economico ha un senso, tra diverse tecniche, soltanto all'interno di un ambiente simile.
      Il confronto economico fatto ai tempi con la tecnica di Mimmo, era probabilmente fuorviante.
      Tuttavia da una tecnica articolata come quella di Walter possono essere estrapolate alcune azioni utili anche per altri ambienti.
      Ad esempio giusto la prima che mi è venuta in mente: terreno con pietre, timore di forzare la coltura per paura che alletti e non la si possa raccogliere. Un bel nanizzante, magari miscelato al diserbo, potrebbe anche essere una ipotesi.
      Insomma appunto, venendo a conoscenza di ciò che altri provano, possono venire idee utili in mente.

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    3. in zona se non si usano i fungicidi, si raccoglie grano per alimentazione del bestiame! nel periodo della fioritura, 9 anni su 10, ci sono sempre piogge e nebbie che favoriscono la fusariosi della spiga. Poi ci sono anche i terreni dove si và con 120 unità di azoto, terreni poco profondi ricchi di pietre, che puoi dargli anche l'oro, ma più di 50 ql non faranno mai! di seguito un link dove troverete come si guadagnano soldi veri con il frumento tenero.

      http://www.agannex.com/top-crop-manager/breaking-the-guinness-world-record-for-wheat-yield-232-bu/ac

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    4. In effetti è vero, tutto dipende dalla zona e dalle condizioni pedoclimatiche.
      Noi nel foggiano non abbiamo mai utilizzato fungicidi, non sapremmo cosa farcene. Poi quest'anno non ne parliamo neanche.
      Però in zone del genere io vedrei meglio il grano tenero, alla fine non ha rese decisamente più alte? E anche per il prezzo, mi sa che quest'anno rischia di essere superiore a quello del duro....

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  8. Agricoltore Tarantino9 luglio 2012 alle ore 23:16

    Provincia di Taranto, sup. aziendale Ha 18; media 40 Q.li ad Ha. Semina fine novembre, raccolta effettuata il 10 giugno.

    Varietà utilizzate Iride ed Alemanno su favino! Alemanno alla prima esperienza...buono! Operazioni effettuate: Aratura trivomero a luglio, frangizzollatura a fine ottobre e semina di precisione a novembre. Non ho spinto troppo in azoto solo 2 q.li di urea a fine gennaio, nessun trattamento (infestanti zero fortunatamente!).

    Mi consigliate il ringrano? Che varietà? Terreno forte, ottimo per vigneti ed agrumeti!

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  9. Agricoltore Tarantino10 luglio 2012 alle ore 00:22

    Vediamo i costi: Aratura, frangizzollatura, semina e concimazione euro 170,00 ad ha.
    2,5 Q.li di semente cartellinato a 45euro a q.le. - sub tot 112,50 euro/ha.
    2 Q.li urea a 44,5 euro a q.le sub tot 89,00 euro/ha.
    mietitrebbia 75,00 euro più iva pari a 82,50 euro/ha.
    spese generali 20,00 euro/ha.
    Tot. costi 474,00 euro ha

    Ricavi extra: paglia 4 euro a balla. In media 15 balle ad ha (paglia abbondante quest'anno!) sub tot. 60,00 euro/ha.
    Ricavo possibile vendita grano duro (quot. attuale 25 euro/q.le- resa 40 q.li7ha) Euro 1000,00
    Tot. ricavi 1060,00 euro ha

    da considerare altresì:da un lato contributi pac ad ha, dall'altro imu e tasse in generale (compresi 3.300,00 annui oneri contributivi).

    Conclusione:

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    1. tecnica simile alla mia, ma diserbo non ne fai?!

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    2. Agricoltore Tarantino10 luglio 2012 alle ore 13:29

      No...grazie alle operazioni di lavorazioni del terreno e alla semina abbondante riesco a tenere a bada le infestanti. Quest'anno erba 0, qualche pianta di favino qua e la come residuo della scorsa annata, ma niente di che...anche perchè quest'anno il clima ha distrutto il favino in tutta la zona, rese max 8-10 q.li. Quindi il clima particolare ha distrutto anche quel po' di residuo...diserbo naturale! Se posso evitare ingressi nel terreno...

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    3. Agricoltore Tarantino10 luglio 2012 alle ore 15:05

      Mimmo 70: Quelli suindicati sono i MIEI costi ed i possibili ricavi vendendo a 25euro a quintale(non ho venduto a 26euro sotto la trebbia, figurati adesso!. Spero in un rialzo a settembre-ottobre per raggiungere almeno i 28-30...un rischio, ma ci proviamo!)
      Detto questo, ho solo espresso in modo neutro i dati matematici inerenti la produzione della cultura. Altre considerazioni (ammortamenti macchinari/strutture prescindono dalla mia valutazione! anche perchè per quanto mi riguarda ho risolto a monte molti problemi! Con una azienda di soli 18ha a seminativo per le lavorazioni del terreno a conti fatti mi conviene di più il contoterzista, costa meno! Chiaramente ognuno ricerca la soluzione più adeguata alla propria azienda...se avessi 300ha userei, come nel passato per altre colture(vigneti) mezzi in proprio, ne varrebbe la pena!)
      Cio' premesso, stando ai miei calcoli, anche a voler considerare un ricavo netto di 1000 euro ad ha (pac compresa), a lordo di tasse e oneri contributivi, è chiaro che non stiamo parlando di guadagni tali "far campare la famiglia da nababbi"!!! Quindi, non solo ti capisco, ma sono d'accordo con te quando lamenti la scarsa reddittività delle produzioni...ma purtroppo il "mercato" cerealicolo di fatto è plasmato su aziende di grandi dimensioni (1000 euro ad Ha per 18ha pari a 18.000 euro di ricavo nevo, a lordo tasse e oneri; 1000 euro ad ha per 200ha pari a 200mila ha di ricavo netto, a lorodo tasse e oneri!!!) e non credo che le cose possano cambiare!!!

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  10. mimmo 70:

    la differenza produttiva tra il saragolla o iride con le varietà da contratto, visti i prezzi medi annuali, necessitano di un premio di qualità di almeno 4 euro\ql.
    Se hai preso meno di 4 euro\ql non conviene il contratto (senza considerare se vi sono vincoli agronomici più onerosi col contratto).

    Da me è andata meglio con il claudio (oltre 50 ql\ha su rotazione),poi pietrafitta,saragolla,miradoux ed infine quadrato.
    Annata ottima per il Simeto. Il saragolla ha sofferto molto più del claudio.Miradoux bastonato dal caldo di giugno.Appena possibile inserisco dati e spese ad ha.

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    1. Io una volta che semino,applico la stessa tecnica per tutte le varietà,stesso azoto,stesso diserbo e se vedo qualche campo malato intervengo a prescindere dalla varietà-con il duilio mi sento piu sicuro sui terreni difficili,ma l aureo ad esempio sto imparando a conoscerlo e lo spingo sempre di più-

      tra le due varietà la differenza di costo è di 72.50E per il seme,(qt 3 di duilio E90, qt 2,5 di aureo E162,50,quest ultimo ha un alto potere di accistimento,il duilio nò-)in più tra gli 11-20 E per il trattamento,in tutto diciamo 90E,se prendo la mia media decennale che è intorno ai 44qt X ettaro(media innalzatasi proprio con questa annata)la differenza è :90:44=2.045E al qt,in questa annata dove l aureo ha superato i 50qt la differenza è ancora meno,poi 1/3 di semina la eseguo con il seme dell anno precedente,e la differenza si abbassa ancora di più-
      disciplinare?io non vado a dire ad un chirurgo come operare,e nessuno deve dirmi come coltivare i miei campi,è mio interesse assoluto far si che i miei campi producano il meglio possibile e sotto il profilo qualitativo e quantitativo,un esempio-io arrivo a 200 unità di azoto ,loro lo sconsigiano,loro dicono di trattare ,io lo faccio solo se vedo il manifestari delle malattie-a me piace imparare,non essere comandato-sono il primo a chiedere informazioni per migliorarmi,ma poi mi regolo di conseguenza,-
      vedo che ognuno di noi ha la sua tecnica per calcolare i costi,ma ebbene ricordare che la matematica non è una opinione,

      PS-concordo sul fatto che alcuni contratti sono costruti più per vendere qualcosa che per premiare aspetti qualitativi-ed è per questo che vanno esaminati e letti sopratutto in quei righini microscopi e sbiaditi-

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    2. mimmo vorrei sapere solitamente la differenza tra le varietà da disciplinare e le altre in resa.
      A quanto ammonta il premio per ogni quintale.
      Hai fornito la cifra circa la maggiore spesa.
      Da quanto dici si può affermare che la differenza produttiva supera almeno i 5 ql per ettaro che significa aggiunte le maggiori spese un divario di 200 euro ad ettaro.
      Su una produzione di 50 ql dovresti avere un premio di 4euro a ql.
      Puoi pubblicare almeno tu un contratto di filiera?

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    3. A.P.-la mia media aziendale è fatta su 10 anni di attività-la mia azienda è molto disomogenea sotto il profilo geografico,su alcuni terreni non azzardo varietà diverse dal duilio,l aureo lo sto coltivando da 3 anni,si sta comportando bene,quest anno ha avuto una media di 52qt x ha,ma su 10 anni?ne riparleremo tra 7-il record della mia azienda è detenuto dal simeto-qt 80 x ha su precessione tabacco e meloni,ma da alcuni anni non lo coltivo più,rese disomogenee e facilmente suscettibile alle malattie-questo per dire che a mè non interessano i purosangue,ma bensi quelli rustici e resistenti,il mio obbiettivo è avere una media sopra i 40qt x ha,ed è su questo dato che è imperniata la mia azienda,poi se faccio di più tanto meglio-i 30E garantiti dalla filiera x40qt ad ha,è un altro dato su cui si regge la mia azienda,a me non interessa vendere unn anno a 40E e poi 2 anni a 20E,meglio 3 anni a 30E-il mio obbiettivo è mantenere queste medie,sia quantitative che di prezzo,più questa media resiste negli anni,più la mia azienda cresce di reddito e di investimenti-tutto questo ragionamento perche a prescindere dalla vrietà,coltivare duro dalle mie parti costa tra 19-17E con media di 35-40qt x ha-perchè 35-40qt anziche i 44qt,che sono la media della mia azienda?perche se faccio qualche investimento e firmo qualche cambiale voglio essere sicuro di poterla onorare,poi se capita come quest anno tanto meglio,niente cambiali e soldi liquidi in mano,ma l annata cattiva è sempre dietro l angolo,non decidiamo noi quando addavenire- e quando essa arriva si fa notare,eccome, in poche parole la mia azienda la vorrei lasciare ai miei figli,non giocarmela d azzardo-
      forse sulle medie mi sono espresso male-la mia media aziendale è data su 10 anni da tutte le varietà messe insieme-quest anno il duilio ha reso meno di tutti,ma su 20 anni la sua media è salda sul podio-magari fra qualche anno lo sostituiro con uno di queste varietà nuove,ma questi ultimi dovranno dimostrarmi dati alla mano di essere degni di tale operazione-
      il contratto?secondo te un grande trasformatore,viene a sottoscrivere un contratto con un agricoltore italiano?no non esiste proprio-le cose funzionano cosi-uno stoccatore chiede a B.di voler lavorare con lei-essa manda un suo agente dallo stoccatore,controlla che esso sia in grado di fornire un certo quantitativo e di poterlo differenziare per caratteristiche-se è tutto a posto gli propinano il contratto-lo stoccatore successivamente si rivolge agli agricoltori più attenti e professionali e propina loro il contratto-diciamo che la patata bollente se lo tiene in mano il commerciante,io nonn sono obbligato a far un bel niente,devo solo fornire quella varietà(e vi assicuro che è veramente diversa dalle altre) con minimo proteico 14%,se mi dovesse arrivare un offerta superiore per quel prodotto,il padrone sono io e faccio come mi pare-è un rapporto di fiducia e di rispetto tra agricoltore e stoccatore-
      le medie da me citate sono essenziali per la sopravvivenza della mia azienda,non fatevi ingannare da quest annata straordinaria,arriveranno giornate cupe,e allora ne riparleremo-io la notte amo dormire sonni sereni-

      PS i contratti di filiera sono diversi tra di loro,e alcuni non servono a nessuno solo a chi li propina-

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    4. Puoi pubblicare il tuo contratto?
      Non ho capito dal tuo post come viene regolato il prezzo.
      Puoi illustrare meglio come viene definito il prezzo?

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  11. gino agricoltore pugliese10 luglio 2012 alle ore 11:46

    tutta l'italia festeggia solo nell'agro di manfredonia e cerignola sul tavoliere delle puglie si piange. Qui le rese sono state bassissime 10-15 ql per ha. Io ho effettuato tutte le tecniche culturali che il buon agricoltore deve fare, dalla rotazione al seme conciato, alla concimazione pre e post al diserbo, sul fungicida mi sono fermato perchè oramai era già tutto compromesso.
    Puoi essere bravo quanto vuoi ma ciò che comanda sono le precipitazioni specie in primavera, o una abbondante scorta in inverno, ciò che da noi non c'è stato. quando piove siamo tutti bravi, ma senza acqua si muore!!!!

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    1. vero, senza piogge, c'è poco da fare...
      Per fortuna negli ultimi 10 anni qui in Sicilia, piove, ma ricordo annate nelle quali neanche si trebbiava...

      Coraggio, capita al Sud ogni tot di anni, io già me la aspetto anche da noi, prima o poi.

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    2. Sottoscrivo pienamente quanto scritto da Gino: con la pioggia sono tutti bravi! E senza pioggia non si può fare niente.

      Comunque la siccità non è una prerogativa del Sud o della Sicilia... l'anno scorso è capitata in Francia... purtroppo è così.

      Speriamo che il prossimo anno non si ripeta e la situazione torni alla normalità!!!

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    3. La siccità francese è stata molto relativa, nulla di paragonabile a quello che succede al Sud-Italia. L'anno passato hanno seminato 418.000 ettari a duro e raccolto 2 milioni di t, per una resa media nazionale di circa 4,7 t/ha.
      Ogni anno in Francia annunciano sciagure climatiche irreversibili e poi alla fine tutto torna normale.

      http://agreste.agriculture.gouv.fr/IMG/pdf/conjinforap201205cult.pdf

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    4. Guarda che c'erano dei dipartimenti dove razionavano l'acqua potabile (e lo so non per sentito dire, ma perché ho vari amici che ci abitano e ci lavorano). Cosa mai vista prima.

      Poi il fatto che tu citi la resa media non vuol dire assolutamente niente!
      Come quest'anno in Italia c'è chi ha fatto 70 q/h e c'è chi ha fatto 15 q/h, la media sarà sui 45, ma intanto chi ha fatto 15 si è preso una bella bastonata, e non è che va a bussare a casa di chi ha fatto 70 dicendogli "ma guarda che la media nazionale è questa....".

      I francesi sono sciovinisti ma non hanno l'abitudine di lamentarsi se non ce n'è motivo.
      Il documento a cui fai riferimento mi sembra non aggiunga nulla di nuovo: hanno avuto delle gelate invernali, ci hanno riseminato sopra in primavera. Ti sembra davvero così strano?

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    5. Orzo sono parecchi anni che razionano l'acqua nel Sud della Francia. Ma la loro percezione della siccità è molto diversa dalla nostra.
      Diciamo che prima avevano fiumi d'acqua ed ora qualcosa in meno. Ma nulla di paragonabile alla sete, almeno sicula.

      Se la media nazionale passa da 50 a 48, io farei fatica a parlare di siccità in Francia, poi fai tu...
      La vera siccità bisogna viverla però, prima di generalizzare. In Sicilia negli anni di siccità dei primi anni 90 su tutto il territorio regionale le medie erano intorno a 15, ed in alcune aree neanche si trebbiava. Ora siamo a 35. Il danno maggiore fu che l'erogazione della integrazione grano, ai tempi, era basata sulle medie territoriali (quindi risultava più bassa rispetto ad altre regioni italiane). Ed ancor oggi dopo 20 anni, i contributi Pac sui seminativi, storicizzati su quegli importi, sono tra i più bassi in Italia.
      Ne paghiamo ancora lo scotto...scusami ma generalizzare sulla siccità con quello che ho visto in vita mia, qui, mi infastidisce.

      Il documento cui faccio riferimento riporta i dati delle superfici seminate negli ultimi anni semplicemente, per darti contezza dei numeri che citavo.

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    6. Guarda che quest'anno l'acqua nel sud della Francia non è affatto razionata.

      In base ai dati statistici che puoi trovare anche tu, la primavera del 2011 in Francia è stata la meno piovosa degli ultimi 50 anni.
      Ci sono delle zone della Francia (sto parlando del Nord e dell'Ovest, non del profondo Sud) che non hanno visto una goccia d'acqua per diversi mesi.

      Che la media nazionale sia passata da 50 a 48, ti ripeto che non vuol dire gran che: ci sono persone che si sono trovate esattamente nella stessa situazione in cui si trovano Gino (e gli altri) oggi.
      Allo stesso modo come quest'anno in Italia la media nazionale sarà più alta del solto, che
      vantaggio ne può avere chi ha raccolto 15 o 20 q per ettaro?

      Capisco che voi in Sicilia di siccità siete (vostro malgrado) esperti, non capisco perché pretendiate in qualche modo averne il monopolio...

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    7. Ho cercato i dati francesi del 2011 di cui tu parlavi.
      A leggere Wikipedia, Besancon, luogo maggiormente colpito dalla siccità, nel 2011, cumulò totali 664 mm.
      Nella primavera 2011: 43 mm a Marzo, 27.7 ad aprile, Maggio 54 mm.
      Un vero dramma!

      http://fr.wikipedia.org/wiki/S%C3%A9cheresse_de_2011_en_Europe

      Io ti parlo di 250 mm/anno in alcune zone della Sicilia prima del 2000. A livello di Africa SubSahariana.
      Tanto che per molti anni ed ancora qualcuno lo fa, si affermò la pratica del maggese nudo come rotazione al grano. Due anni di pioggia per un raccolto.

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    8. Besancon luogo maggiormente colpito dalla siccità?
      Ma dove l'hai visto? Su wikipedia??

      Il report completo a cui facevo riferimento lo trovi qui:
      http://www.developpement-durable.gouv.fr/IMG/pdf/Bilan_de_l_annee_hydrologique_2011.pdf
      Se hai la pazienza di leggertelo, vedi che Besancon non c'entra proprio nulla con le aree maggiormente colpite, anzi.

      Comunque non ne voglio fare una questione di principio... e non andrei avanti con la discussione, anche perché alla fine stiamo parlando di due cose diverse: non si può paragonare la Francia alla Sicilia, sono due mondi diversi, con molto poco in comune.

      Ma ti assicuro che per loro è stato un problema enorme, anche se alla fine hanno avuto la fortuna che è durato solo pochi mesi.

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    9. e tu dove hai visto mancanza di una goccia d'acqua per diversi mesi?

      faccio fatica a riscontrare un solo dato di precipitazioni in mm, nel documento che mi hai fornito. Però magari è colpa mia. Riscontro soltanto dati relativi rispetto a medie storiche. Le solite cose fumose alla francese, come ti dicevo: siccità relativa.

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    10. Secondo me lo vedi abbastanza chiaramente dalle figure a pagina 4.
      Se i dati relativi non ti convincono, ma vuoi i dati assoluti, ti devi mettere a spulciare la banca dati http://climat.meteofrance.com, ad esempio qui:
      http://climat.meteofrance.com/content/2011/4/25366-48.pdf
      (ammesso che tu creda ai loro dati...)
      Per quanto mi riguarda, se mi dicono che ci sono regioni che hanno ricevuto meno di 8 mm in un mese, per me vuol dire quello che ho scritto.
      Poi, se hai delle antipatie nei confronti dei francesi, questo è un altro discorso.

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    11. credo ai loro dati e confermo che non mi sembrano da siccità seria. Hanno avuto una primavera relativamente poco piovosa inserita in una annata con piovosità complessiva normale. Ma nessun periodo completamente asciutto ho riscontrato. Le rese medie di molte colture sono state ottime, leggermente più basse del normale. Credo che il dramma della siccità sia esistito soltanto nella mente dei giornali popolari francesi. Come per noi del Sud una piccola nevicata sembra chissà cosa, per loro una inusuale distribuzione delle piogge diventa siccità.

      http://www.agreste.agriculture.gouv.fr/IMG/pdf_meteo1107note.pdf

      In Marocco quest'anno hanno sofferto seriamente, la loro media nazionale di cereali è stata di 10 q/ha. Ecco un buon esempio di siccità, paragonabile a quelle siciliane del passato.


      No nessuno antipatia, per 1/12 sono francese. Saprò pure valutare le differenze tra due territori e mentalità che conosco per averci vissuto anni. Ho vissuto i razionamenti idrici sia in Francia che in Sicilia. Sarebbe ingiusto per la Sicilia, se asserissi che l'entità dei due fenomeni è lontanamente paragonabile.

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    12. Continuo a non condividere.
      E' vero che nel complesso gli è andata di lusso perché e durata pochi mesi, ma dei miei amici mi avevano fatto vedere delle foto di campi ingialliti, più o meno come li ho visti quest'anno nel basso tavoliere.

      Ho sentito però dire che c'è stata una grossa disomogeneità, qualcuno è andato bene-anche meglio del solito- qualcuno male. Secondo me questo ti spiega che la resa media è più o meno la stessa. Però ripeto: anche quest'anno la resa media di grano duro in Italia sarà molto alta.... vaglielo a dire a quelli di Manfredonia, Cerignola e dintorni.

      Certo, il Marocco è un altro discorso. Però per un paese africano la siccità credo che uno se la possa in qualche modo aspettare, no?

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    13. Chiaro, in Francia concimano come i dannati, basta un mese secco per stressare la coltura e lessare i campi.
      Tutta la loro tecnica è tarata su un ambiente piovoso.

      Un mese secco in Sicilia, è la norma, avviene praticamente ogni anno. Per questo non spingiamo mai la coltura al massimo. E riusciamo a superare il problema.

      Insomma mi sembra esagerato condividere con la Francia sventure proprie del Sud-Italia e dell'Africa. I Francesi spero mi perdoneranno.

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  12. Granduro, se sapevo che facevi un post con la mia mail avrei scritto un pochino meglio. Quando parlo di tempo barbaro mi riferisco a due gelate che abbiamo avuto quest'anno, tutte e due rilevatesi dannose. La prima, il 9 aprile, ha agevolato la diffusione del mal del piede, la seconda, udite bene il 17 maggio, con punte nelle zone basse anche di meno 4, ha danneggiato le spighe che sono rimaste vuote o quasi.

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  13. si, ma così appare molto più autentica. E mi pare che i lettori abbiano apprezzato.

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  14. Anche a me la gelata del 17 maggio ha paralizzato il Saragolla ed il quadrato e non il Claudio, pietrafitta e miradoux.
    Il caldo ha stroncato il miradoux.
    La zona collinare della Puglia ha subito lo stress della siccità ma non in maniera marcata come il tavoliere.
    Peccato per quelli della pianura.
    Aratura fine agosto,erpicatura fine settembre e prima della semina.
    Semina inizi novembre.
    2,5 ql ad ettaro di grano e 1,5 ql a ettaro di 18-46. Nitrato 1,5 inizi gennaio, 1,5 inizi febbraio, 2,5 fine marzo.
    Ottimo colore del Claudio, bianconato su maggese. Serviva altro azoto.
    Se pioveva servivano almeno altre 50 unità.
    Diserbo prima della levata.
    Varietà utilizzate: Saragolla, Pietrafitta,Claudio,Quadrato e Miradoux.
    Saragolla circa 38 ql\ha,pietrafitta circa 45ql\ha,quadrato circa 35 ql\ha, miradoux poco oltre 40 ql\ha. Claudio (quasi tutta la superficie aziendale) varia dal minimo di 43 ql ad un massimo di 59 ql\ha.
    La differenza tra le varietà è stata eseguita nella stesa particella.
    Pietrafitta e quadrato primo anno.
    Miradoux 2 anno. Saragolla 3 anno.
    Un temporale in più e superavo il record del 2008.

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    1. A.P. tu mi avevi chiesto dell’Achille. Avrai già letto le mie rese che sono state inferiori al Claudio. L’ho usato su ringrano pluriennale senza aratura, due passate, molto superficiali con profondità progressive ad incrociare con coltivatore-ripuntatore (romagna), vibro e semina con 46/48 1,5 q.li ettarto. Tre concimazioni solo con urea metà gennaio – inizio marzo - inizio aprile (più diserbo Logran) rispettivamente kg. 70 – 90 – 140 e tendeva ad allettare. Su medica tre passate di ripuntatore poi fresa e semina. Concime inizio marzo e aprile solo urea kg. 60 e kg. 80/90 no diserbo, pure qui allettamento scongiurato di un pelo. Semina 4 novembre, densità quella consigliata, su tre campi rispettivamente kg/h 180, 190 e 200. Non si sono notate differenze, ha notevole accestimento molto rustico, mal del piede meno degli altri, non abbiamo avuto altre malattie peso specifico come gli altri. Contro: varietà molto alta, acino piccolo il gelo l’ha danneggiato parecchio. Molto bello da vedere. Visto le tue concimazioni ho paura che vada giù! Spero di essere stato utile. Ciao.

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  15. Ho visto un campo sperimentale nella piana ed era favoloso ma se le rese sono state modeste quest' anno e tende all'allettamento comeil duilio non mi garba più tanto.
    Se riesco ad ottenerne qualche quintale lo provo ma parto già scoraggiato.
    Mi sembra che abbiamo più o meno lo stesso clima, forse appena più rigido il tuo.
    Quanti giorni di ritardo porta tra fioritura e maturazione rispetto al claudio?

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    1. Forse tre giorni. Ma sai tre giorni a Giugno ci contano. Non so da te ma noi abbiamo trebbiato circa una settimana prima per il gran caldo secco. Be per le produzioni, considerando che era relagato vicino ai fossi e su un quinto ringrano ha sempre superato bene i 40 ettaro e da me non è stata una buona annata aveva tante spighe vuote o parecchio danneggiate dal gelo. I vicini hanno fatto tutti peggio quindi se lo provi
      occhio all'azoto, tutto qui. Da vedere è bellissimo confermo.

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  16. Volevo solo informarvi che in Basilicata, precisamente nelle zone limitrofe al capoluogo Matera sono tre mesi che non piove.
    Le rese ad Ha sono state veramente scarse, abbiamo avuto una forbice che va dai 10 ql Ha a massimo 25/30 ql Ha.

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