giovedì 31 maggio 2012

Un documento unico (ed in italiano) per capire il prossimo mercato dei cereali

Ringraziando Andrea per la precisa segnalazione, vi evidenzio un prezioso documento (in italiano finalmente) per provare a decodificare il prossimo mercato cereali.

Si tratta del report conclusivo di Romacereali, il tradizionale incontro tra gli imprenditori della filiera cerealicola, che operano sui mercati nazionali ed internazionali, per aggiornare i consuntivi e le previsioni per la prossima campagna di commercializzazione. 
L'aspetto durogranicolo è molto approfondito peraltro.

Qui di seguito un breve estratto:
L’analisi può essere ora indirizzata ad una più approfondita e distinta valutazione del comparto del frumento duro.
La campagna 2011-2012 del frumento duro sta per concludersi con un quadro produttivo che si è collocato infine a 36,7 milioni di tonnellate (+5,2% rispetto al risultato particolarmente basso del 2010-2011 ma molto al di sotto delle campagne ancora precedenti). La produzione è diminuita sia nell’UE27 (-9,9%), soprattutto in Grecia e in Francia, che negli USA (-51,7%) mentre risultati produttivi lusinghieri si sono registrati in Canada (+40%), Kazakhstan (+76,5%) e Tunisia (100,0%).
Per la campagna 2012-2013, l’area di produzione del frumento duro è attesa in crescita sia negli USA che in Canada (+13%): nell’Ue l’area a frumento duro dovrebbe rimanere sullo stesso livello della campagna 2011-2012.
La produzione di frumento duro 2012-2013 è prevista con una lieve riduzione (-2,2%), pari a 0,8 milioni di tonnellate. Si attende un buon raccolto in Canada ma anche una forte riduzione nell’Unione europea: da 8,2 milioni di tonnellate della campagna 2011-2012 si dovrebbe passare a 7,4 milioni di tonnellate, a causa del clima primaverile freddo in Francia e nei paesi centro-orientali nonché a causa della siccità in Spagna. 



Qui il report completo in pdf, corredato di ottime tabelle, imperdibile direi!


25 commenti:

  1. ci sono dei dati sovrastimati, in messico c'è una forte siccità che non si verificava da 60 anni, le produzioni saranno la metà degli anni passati! nord africa ugualmente sovrastimata ed anche in francia non dovrebbero arrivare alla produzione dell'anno passato. La produzione finale mondiale sarà tra le più basse degli ultimi anni. Quello che non torna sono i consumi, stimati in diminuzione!!! Tali stime sembrano manovrate per frenare i mercati, perchè solo in italia c'è stato un incremento negli ultimi mesi, aumento delle nostre esportazioni di pasta in cina del 60%. Comunque vediamo cosa succederà!!!!

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  2. gino agricoltore pugliese1 giugno 2012 alle ore 10:11

    Tutto sembra Tranquillo, il leone dorme,ma qualcosa di molto strano si intravede all'orizzonte.Le grosse speculazioni non le fanno gli agricoltori ma la grande finanza. I dati produttivi cambiano ogni settimana e spesso sono campati in aria. Come si Può prevedere quanto grano farà il canada se oggi solo una minima parte è nato e forse è alla seconda foglia. Come più volte ho ricordato il granaio d'Italia (il tavogliere delle Puglie) ha fatto cilecca, il centro nord forse avrà problemi di fusariosi, Però la sicilia farà raccolti record e tutto si aggiusta nel mondo si potrà continuare a mangiare la PASTA ad un prezzo molto contenuto!!!!

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    1. già,
      al momento, la finanza sembra aver abbandonato il mercato delle commodities. La discesa del prezzo del petrolio è preoccupante a questo punto, gli aumenti del grano, in generale, sono sempre legati per grosse linee all'aumento del barile di greggio. Spira aria di recessione internazionale e calo dei consumi.
      Non ci sono le condizioni al momento per aumenti radicali del prezzo, io credo. Però l'annata è lunga.

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    2. Non ho mai visto annate come questa. Un incertezza ancor piu accentuata. Penso a questo punto che tutto il sistema sia li alla finestra, in attesa di un qualche esito positivo o negativo della crisi dei debiti sovrani.L altro ieri non so se avete ascoltato Rhen, ma al di la delle solite cose, mi è parso di intravedere in lui una sfiducia nei confronti del sistema europeo, quasi a lasciar capire che il disgregamento è li dietro l angolo. Quindi penso che al momento la speculazioni tornerà a concentrarsi sugli spread e sui paesi in serie difficoltà. a mio avviso l aria pesante che si respira è data proprio da questo scenario recessivo. Ed inevitabilmente il prezzo del grano e dei cerali, sta tornando a quotazioni da fame..

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  3. Il petrolio,scende perchè si vende in dollari,e il cambio attuale,con il prezzo attuale è uguale a quando il cambio era $-E 1.40 con il brent a $115-,il mercato delle commoditis langue perchè si aspetta di capire come si rapporterà il cambio $-E dopo il voto greco-la Spagna sta per chiedere l intervento del FMI,non si dice,non se ne parla,tutti zitti e impauriti,ma l europa è ad un passo dal crak-i mille miliardi della BCE,sono serviti alle banche nazionali,a riaquistare i titoli di stato detenuti all estero,in modo tale che ogni paese riassorba il piu possibile il proprio debito e in caso di default cosi facendo si eviterebbe il contagio, la situazione è veramente grave-
    Però,dopo il voto greco,le cose potrebbero cambiare,e io penso che in un modo o nell altro la grecia vada aiutata,ne và dell europa,ma l euro continuerebbe a deprezzarsi comunque,e allora faremo i conti-

    Per quanto riguarda i consumi-si in media tengono a contrarsi,ma i derivati dei cereali come pasta,pane,sono ancora i più economici per riempire il tavolo e mangiare tranquillamente 3 volte al giorno e quindi tendenzialmente destinati ad aumentare sotto il profilo consumistico-a scapito di carni e formaggi-

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  4. Ancora peggio se il dollaro si rafforza.

    http://commodities.about.com/od/researchcommodities/a/How-The-Dollar-Impacts-Commodity-Prices.htm

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    1. la principale causa di recessione in italia è dovuta all'euro forte. Magari arrivasse al rapporto di 1 a 1, poi voglio vedere quanto gli costa, agli importatori, andare ad acquistare il grano in canada e usa !

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    2. E no ,Walter,la crisi italiana,è costituita da alcuni fattori tutti italiani-alta corruzzione istituzionale,burocrazia mastodontica,giustizia civile inesistente e quel poco che cè serve solo a difendere i furbi,infiltrazione malavitosa nel tessuto produttivo,pressione fiscale fuori controllo,classe dirigente totalmente incapace di adempiere ai propri doveri poichè scelta con metotologia mafiocratica e autoreferenziata,il merito non esiste,.-di conseguenza gli onesti e capaci ,chi ha potuto ha tagliato la corda,e gli stranieri se ne guardano bene dal venire ad investire in questa cloaca-La moneta nazionale,ti può aiutare quando tra il tuo prodotto e quello di un tuo competitor la differenza lo fà solo il prezzo,ma in queste condizioni noi non produciamo più eccellenza,ma solo robetta-
      2 settimane fà,parlai con un operaio mercedes,loro non possono andare in ferie,per via dell enorme volume di richieste di mercato,nelle fabriche fiat,si scopa per terra e si fa cassa integrazione,eppure in entrambi i casi si vende in euro-in italia il psr 2007-2013,siamo nel 2012 e in molte regioni non si spendono ancora i soldi,in Francia ,anche se hanno combinato un mezzo guaio,hanno gia assegnato i fondi da un bel pò-ecco i nostri guai-

      PS-
      22-o7-08
      weat-$798,00
      E-$ 158,00
      bologna buono mercantile-E 334,00
      IO con la mia piccola ignoranza,ho sempre preso come punto di riferimento il WEAT-fonte (bloomberg television),e a questa data vendetti perchè:

      28-06-2008
      weat-916
      E-$-160,00
      Bologna B.M. E 350,00
      da questa data fu una continua discesa per il weat ed il rapporto E-$,
      al 03-11-2008-weat-530,00 E-$128,00,bologna non lo registrai poichè non ero piu interessato.
      Il weat,come poi mi precisò granduro,è un grano tenero comune,quindi se resta alto come lo è adesso e l euro si deprezza,il duro non puo deprezzarsi sotto al weat,e in questo caso con euro debole dovrebbe essere più difficile approdigionarsi in canada-
      Adesso però,per chi ne fosse capace,mi piacerebbe se recuperasse il cambio tra $ canadese e $ Usa,di quell epoca-
      Ma siamo sicuri di essere capaci di addentrarci in simili ragionamenti?Naturalmente io parlo per mè-

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  5. Io mi riferivo a recessione internazionale. Se l'Italia va in recessione (come già lo è) il prezzo delle commodities non cambia di certo.

    Per come funziona la dinamica del cambio attualmente, quando l'euro si deprezza(ed il dollaro guadagna) le commodities scendono più che proporzionalmente.
    Al contrario se osservi tutti gli aumenti del grano degli ultimi 10 anni, vedrai che si sono manifestati con euro forte e dollaro debole.
    Nel 2007/2008 quando si manifestò il mega boom del grano, il cambio €/$ arrivò ad 1.60.

    O l'euro si rompe di brutto, o subisce almeno un trauma forte oppure il cambio debole sarà sinonimo di ulteriore calo del prezzo del grano.
    Intendo dire che se per ipotesi va 1 a 1, il grano costerà proporzionalmente ancora meno.
    Non lo dico io, ma tutte le principali dinamiche monetarie da quando l'euro esiste (l'euro non è la Lira, si comporta in maniera molto differente).
    E naturalmente c'è anche un motivo per cui questo avviene.

    Insomma stanno uscendo una serie di dati economici generali che non prefigurano niente di buono per le prospettive.

    A.Trader, penso che ci potrebbe illuminarci su questi aspetti.

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    1. Alcuni dati del rapporto tra dollaro e frumento tenero buono mercantile roma, che risponde maggiormente al frumento quotato il usa!
      gennaio 2008 $1,40 frum. 27€
      luglio 2008 $1,60 frum. 20€
      settem. 2009 $1,50 frum. 13€
      settem. 2010 $1,27 frum. 24€
      gennaio 2011 $1,30 frum. 28€
      luglio 2011 $1,45 frum. 23€
      maggio 2012 $1,25 frum. 24€

      se facciamo un grafico appare che con il dollaro debole i prezzi del frumento sono inferiori!

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    2. Walter, fai i grafici con le rilevazioni settimanali del tenero, del duro e del dollaro e poi li commentiamo (inviameli alla mail).
      Se hai ragione è giusto darti un dovuto riscontro.

      I dati puntuali tante volte traggono in inganno (potrei fornirtene una serie come la tua che giustifica esattamente la mia teoria), io ti parlo di andamenti che possono anche essere nel breve periodo non perfettamente sincroni. Non si tratta di fotocopie l'un dell'altro.
      Del resto se si muovessero esattamente allo stesso modo, quoterebbero soltanto una commodity.

      Aspetto il tuo grafico, magari mi convinci e faccio il tifo anche io per il calo dell'Euro.

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    3. Fare un grafico settimanale degli ultimi 5 anno non è una cavolata! quello che volevo dire è che il rapporto euro/doll
      non ha influito sui prezzi! da giugno 2007 a marzo 2009 il frumento è aumentato di brutto, così come il rapporto euro/doll, però da marzo 2009 a giugno 2009 il prezzo del grano è sceso moltissimo, mentre il l'euro rimaneva costante a 1,60. Da febbraio 2010 a gennaio 2011 il prezzo grano è rimasto invariato, mentre il rapporto euro/doll è salito da 1,26 a 1,50.
      Quello che voglio dire è che il prezzo lo fà l'offerta e la domanda! Per questo dico che quest'anno la situazione è strana, in quanto tutte le stime dicono che la domanda sarà superiore all'offerta, qui mi fermo perchè non sono un esperto e potrei dire anche cavolate!!!

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    4. scusate ho sbagliato qualche data!!
      da giugno 2007 a marzo 2008 il frumento è aumentato di brutto, così come il rapporto euro/doll, però da marzo 2008 a giugno 2008 il prezzo del grano è sceso moltissimo, mentre il l'euro rimaneva costante a 1,60. Da febbraio 2009 a gennaio 2010 il prezzo grano è rimasto invariato, mentre il rapporto euro/doll è salito da 1,26 a 1,50.

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    5. Walter lo ho fatto io il grafico, non mi piace lasciare le cose in sospeso. Lo pubblicherò penso lunedì. Poi lo discuteremo.

      Certo il prezzo in linea di massima lo fanno domanda ed offerta (in un mercato ideale, senza dubbio), ma i cicli economici contano e parecchio.
      Io capisco anche il tuo ragionamento (che in teoria sarebbe corretto, cioè con euro debole siamo avvantaggiati), però si deve prendere atto di certe correlazioni (che si stanno manifestando negli ultimi anni) che aiutano credo, se non a prevedere, almeno a capire certe dinamiche non propriamente intuitive.
      In questo blog si prova a discutere con i mezzi ed i limiti che ciascuno di noi ha, del mercato del grano (duro), ovviamente tutti possiamo fare errori, anche i cosiddetti esperti ne fanno. Importante però, per analizzare al meglio la situazione e trarre profitto dai nostri scambi di idee, è evitare di diffondere opinioni alimentate da speranze, simpatie o ideologie, mantenendo invece un atteggiamento sobrio e razionale almeno per quanto riguarda gli aspetti economico-commerciali del grano, che per noi produttori professionali è una cosa estremamente seria.

      A presto

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  6. Mi sono letto il report di Romacereali e l'ho trovato molto interessante e di facile comprensione. Questa settimana dagli USA non sono arrivate buone notizie sul fronte della quotazioni, è stato un mezzo disastro, speriamo che la prossima accada qualcosa che porti un recupero.

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  7. Ogni evento è legato ad un momento storico,quando ci fù l inpennata dei cereali,il cambio E-$ non c entrava,se ricordate,si vociferava che il mondo non avesse più scorte,e in più con il petrolio a 150$ si riaccese un forte interesse per i biocarburanti,e molte semine primaverili vennero investiti in granturco,anche in quegli areali dove si coltivava grano,e si prospettava che questa tendenza verso i biocarburanti dovessero aumentare sempre di più,a scapito del grano-naturalmente la speculazione fece la sua parte,poi si parlava gia degli usa in crisi,e l euro era una moneta rifugio-
    Oggi le cose sono diverse,l euro è una moneta a rischio,i contratti vengono stipulati in dollari,ma richiedono accensione di assicurazioni per tutelarsi da eventuale eccessivo deprezzamento dell euro,in più non vi dimenticate che i pagamenti avvengono da un minimo di 30gg-a 120gg,e se nel frattempo l euro fallisce?ecco i nostri importatori oltre ad accollarsi un deprezzamento dell euro,devono sobbarcarsi di altre spese accessorie,in alcuni casi devono garantire gli aquisti con conti bancari,in paesi come svizzera,con valuta in $,quindi occorre molta liquidità per questa operazione-cosa non molto semplice-
    Va ricordato che USA e Canada fanno politica delle scorte ,no perchè temono di morire di fame,ma bensi usano le scorte come regolatori per il mercato,e in questo momento,anzichè esportare e correre rischi potrebbero decidere di rimpinguare le loro scorte per non mettere in difficoltà i propri farmer,il settore agricolo in quei paesi è strategico-
    In conclusione per i nostri importatori,aquistare fuori europa è diventato complicato,aspettiamo che si inizi a trebbiare in puglia,e vediamo cosa succede-
    PS-granduro il tuo ragionamento sull euro è giusto,ma non dimentichiamoci che l euro esiste solo da 10 anni,e da 4 è nel bel mezzo,nonchè concausa della più grande crisi economica finanziaria mai verificatosi prima,la sua storia non permette di tracciare un ragionamento composito del suo effetto sulle commoditis,come ho gia detto ,l impennata del 2007-2008 fu figlia di altri fattori costruita ad hoc dalla speculazione-naturalmente questa è una mia deduzione.
    Come potete vedere,mi sto preparando per i future-Worren Baffet,mi fà un baffo-

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  8. Mimmo, prima di tirare conclusioni però fammi mostrare il grafico.
    Poi ci discutiamo su, e farai con piacere il Buffet della situazione.
    Io ho una certa teoria che vi esporrò Lunedì.

    Domani un piccolo report sull'Italia Centrale, nel quale sarai tirato in causa, non mancare.

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  9. Ops,dimenticavo che stavi per pubblicare il rapporto pellican,mi sto facendo crescere i baffi a posta,.
    PS,a prosito,visto che frà un mese circa saremo in piena trebbiatura,un bel sondaggio sulla varietà di duro,più produttiva-
    confermo che sui terreni esposti a sud,abbiamo dei campi bellissimi a prescindere dalla varietà.,quelli a nord presentano delle lacune-

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  10. Questa non ci voleva! L'Algeria a causa del buon raccolto e degli stocks elevati non comprerà più grano duro fino alla fine del 2012. Non posso darvi un link ma copio e incollo la notizia originale:
    ALGIERS, June 6 (Reuters) - Algeria will import no more durum wheat or barley for the rest of 2012 because of a strong harvest and stock-building earlier in the year, the head of the state grain agency said on Wednesday.

    "We can say we now have enough quantities of durum wheat and barley to meet our needs, so we will import only soft wheat for the rest of this year," Nouredine Kahel, head of the OAIC state grain agency, told Algerian radio.

    He also said that the domestic grain harvest this year would be between 5.6 million tonnes and 5.8 million tonnes. That was up on the previous forecast of 5.5 million tonnes.

    Algeria, an energy exporter with a population of about 37 million people, is one of the world's ten biggest grain importers.

    Last year its cereal imports reached 7.42 million tonnes, the largest amount since the country became independent from France in 1962.

    The high imports were down to a poor domestic harvest and also because officials were anxious about contagion from the Arab Spring uprisings. They wanted to make sure they had enough stocks to avoid food price rises and the resulting social unrest.

    This year was set to be another poor harvest because of drought, but a heavy snowfall in February - highly unusual for Africa's northern tip - saved the crops.

    Kahel said that the area of farmland under cereals this season was 3.3 million hectares. He said durum wheat and barley each accounted for 40 percent of this area, with the rest under soft wheat.

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    1. già vista, ma ottima segnalazione,
      secondo me è molto rilevante come notizia.

      Ma in Toscana, il grano come si presenta?

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    2. Si è vero. però chissa se si riuscirà a "bilanciare" in qualche modo lo stop dell algeria.. in alcuni casi come il marocco,vi saranno importazioni record, poiche quest anno non ha avuto per niente il clima dalla loro, una riduzione della previsione produttiva in cina ed anche il fabbisogno indiano atteso in crescita, seppur moderata.

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    3. si, ma non mescoliamo il grano generico con il duro.
      Che io sappia, in Cina ed India non importano rilevanti quantità di grano duro, o sbaglio?

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    4. Anche questo non è un bell'articolo, preoccupante!

      http://www.fao.org/worldfoodsituation/wfs-home/csdb/en/

      sembra che le ultime stime di produzione sono viste in rialzo, non tanto per il frumento ma per il mais che và a diminuire l'uso del frumento per gli altri usi non alimentari e se il prezzo del mais scende molto si porta dietro anche il resto dei cereali.
      Granduro, comunque il duro e il tenero viaggiano di pari passo, con qualche euro in più per il duro e solo nel 2007-08 ci fù il grande divario! se và giù il prezzo del tenero, il duro lo segue.

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    5. dissento sulla irrilevanza delle differenze del mercato tra duro e tenero.

      Ad esempio:
      Foggia Listino n.24 del 2011 del 22/06/2011

      grano duro fino
      325-330

      grano tenero fino
      230-240

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  11. Articolo sui futures del grano duro in Italia a questo link:
    http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=553&IDSezione=0&ID=446921

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