Finita la mia trebbiatura. Nella foto ultime fasi della raccolta del cece. E’ andata bene, lunga ma soddisfacente, come credo nella media in tutta la regione Sicilia. Una volta tanto siamo stati un po’ fortunati anche noi.
Purtroppo a dispetto delle mie intenzioni circa l’implementazione del mio impegno verso il blog, mi sono già reso conto che il lavoro agricolo incombe. Ho già iniziato l’aratura con trivomere, il ciclo ricomincia. Non ci si ferma mai, sperando ogni anno di fare sempre meglio.
Così per oggi, vi dovrete accontentare di una rapida carrellata di alcune notizie internazionali degne di note degli ultimi giorni eccole:
Sebbene sino a pochi giorni fa la stampa specializzata USa ci raccontasse che la superficie seminata a duro del North Dakota fosse del 44% rispetto alla media e che le semine si fossero interrotte, nell’articolo linkato invece si annuncia un dato completamente diverso. Semine effettuate al 99% per il duro!? Mah?!
Secondo questa agenzia siamo al 78% in N.Dakota.
ND farmers expected to harvest less wheat
Qui invece la situazione è di nuovo molto negativa.
Il caos regna sovrano, mi astengo sull'argomento, oramai da qualsiasi commento.
Si vedrà a breve chi la conta giusta.
Aumentano le stime di produzione di grano russo, grazie alle piogge tardive che però dovrebbero ridurne il livello qualitativo.
Per chi volesse approfondire gli scambi di grano in corso sulla borsa di Minneapolis.
In Italy:
Ennesima beffa della politica ai danni degli agricoltori;
Una recensione del libro di Bressanini pro-OGM "Pane e Bugie". Il titolo è una specie di confessione subliminale.
Avrei voluto dedicarvi più tempo, ma temo che sinchè non andrò in pensione difficilmente lo troverò, poche speranze dunque per una futura implementazione dei contenuti del blog.
Au revoir
P.S. Prego vivamente coloro che mi riconosceranno dalla foto in alto (i miei vicini essenzialmente), di evitare di divulgare le mie generalità via web, devo ancora togliermi qualche sassolino dalle scarpe in tutta tranquillità.
come sei romantico?! :-p
RispondiEliminaNioone
domanda o affermazione? non ho ben capito.
RispondiEliminaLe faccine poi,per me, sono un mezzo mistero.
Avrei bisogno di un dizionario per capirne il significato.
era una battuta. sarebbe una linguaccia simpatica
RispondiEliminaNioone, sono poco romantico in realtà.
RispondiEliminaTu, però piuttosto che cazzeggiare sul web, perchè non pensi all'azienda di famiglia. Alzati le maniche e comincia a lavorare, non è più il caso di perdere altro tempo.
ma mica sto cazzeggiando...lavoro lavoro e pure troppo.
RispondiEliminaNioone
OK, allora scusami.
RispondiEliminaIl lavoro non ha mai fatto male a nessuno, se fatto con criterio.
Un giorno alla settimana però, conceditelo. Ti ricarica.
Ciao
Salve, vedo molto interessante la coltivazione del cece nel nostro territorio.
RispondiEliminale chiedo se è possibile saperlo:
1) la quantità di seme utilizzato per ettaro ;
2) La concimazione utilizzata sia in semina, sia in copertura;
3) Il precedente colturale;
4) La resa ettaro, destinazione d'uso, qualità e utilizzi della paglia. Grazie
Vero, è interessante. Ma non bisogna esagerare.
RispondiEliminaAlle domande non sarei tenuto a rispondere, visto che lei non è un produttore di grano duro, bensì un propugnatore di pastoie (che sono anche utili quando devi far pascolare cavalli riottosi) purtroppo soltanto burocratiche, nel suo caso.
http://corvigo.blogspot.com/2011/07/prescrizione-dei-fitofarmaci-3.html?showComment=1311009113874
Ma tornando ai quesiti:
1) La quantità di seme può variare in relazione alla varietà utilizzata, al terreno, alla epoca di semina, al metodo di semina, alla capacità dell'operatore, all'avvicendamento etc..
2) La concimazione può essere utile (ma non sempre), può essere anche in parte azotata ma non sempre, principalmente fosfatica ma non sempre). Le dosi variano in relazioni a svariati fattori. I tempi di somministrazioni variano anche essi in relazione a vari fattori.
3) Solitamente grano duro, ma non è una regola assoluta.
4) La resa può variare, in base alla mia esperienza, da 4 q/ha a 40 q/ha. In ragione di vari fattori per i quali potrei scrivere un trattato. La destinazione d'uso è anch'essa variabile. La paglia che io sappia non si utilizza, ma non posso escludere risvolti sorprendenti anche per me (non si finisce mai di imparare anche alla mia vetusta età).
Spero di averla almeno in parte soddisfatta.
Cordialità