La notizia ancora non è ufficiale, ma stamane su la Sicilia campeggiava una intervista al Presidente di Confagri Sicilia Diana che annunciava l'introduzione, su tutto il territorio nazionale, dell'obbligo di utilizzo di semente certificata in relazione al percepimento degli aiuti art. 68 Regolamento (CE) n.73/2009.
Le implicazioni potrebbero essere numerose, prima di commentare ed analizzare le possibili ripercussioni, attendo di visionare i documenti ufficiali prodotti dalla Conferenza Stato-Regioni.
Leggiucchiando qua e là, ho scoperto come ha fatto Assosementi a vincolare l’erogazione, di un premio comunitario destinato a benefici ambientali, all’utilizzo di semente certificata. Sembrerebbe che abbia commissionato alla società Horta una ricerca che dimostrerebbe la relazione tra utilizzo di semente certificata e riduzioni delle emissioni di CO2 (-10,5%).
RispondiEliminaUhm, sarebbe interessante dare una occhiata a questo studio, perché io a primo acchitto, non lo capisco proprio. La semente aziendale è a Km 0 praticamente, mentre la semente certificata a volte fa il giro del Mondo (in pedalò, probabilmente visto i risultati).
Mah? Misteri della Scienza. Meglio non indagare oltre.
Ho letto anche che l’assessorato Agricoltura Sicilia, avrebbe anche espresso delle perplessità sulla semente certificata (immediatamente bacchettato peraltro dalla stampa dei piani alti, vedi informatore Agrario n.22/2011). Giusto Assessore, ma evidentemente è mancata la fermezza necessaria (ancora nessun documento ufficiale dalla Conferenza Stato-Regioni, peraltro).
Peccato, un’altra occasione perduta per aiutare noi agricoltori in trincea.