domenica 1 dicembre 2013

Grano Duro Globale: il punto della situazione


Una bella carrellata di dati globali sul grano duro potrebbe fornirci qualche elemento di riflessione per la campagna in corso, come anche per la prossima. Tutti i dati sono aggiornatissimi all'ultimo rapporto IGC.


La prima serie di diapositive, che vi propongo, proviene dal Forum sul grano duro del 13 Novembre svoltosi a Minot (ND).

I punti salienti che ho tratto dalla relazione sono:
1) La produzione mondiale di Duro 2013 è risultata maggiore del 6% rispetto al 2012.
2) Produzioni stabili o in aumento in tutti i paesi tranne USA ed Algeria. Produzione enorme in Canada.
3) Il commercio mondiale di grano duro aumenterà del 3% rispetto al 2012.

Evoluzione della Produzione Mondiale per Paese

Distribuzione Geografica



Scorte



Produzione USA in calo, ma soprattutto superficie



Confronto tra contenuto proteico delle granelle USA e Canadese. Nel 2013 ai minimi storici per entrambi.


La fonte originale con tantissime informazioni sul raccolto USA la trovate qua.



Dall'ultimo rapporto sul Duro dell'Istituto di statistica agraria francese invece ho tirato fuori questo:
1) Negli ultimi anni, dopo un crescita costante, si sta assistendo ad una crescente disaffezione dei francesi verso la coltura del blé dur. Superfici a Duro previste in calo anche l'anno prossimo. A causa del prezzo basso e di crescenti difficoltà ambientali, ci sarebbe, a sentire una associazione di durogranicoltori francesi, una tendenza a privilegiare tenero ed orzo.

 2) La produzione francese di Duro destinata quasi interamente all'estero.


3) I principali paesi esportatori mondiali di Duro ed evoluzione negli ultimi anni (Canada assoluto dominatore)

In Italia non abbiamo ancora un dato affidabile sulla nostra produzione nazionale, ne tanto meno conosciamo le caratteristiche qualitative medie della granella nazionale. 
In Sicilia esiste un consorzio di ricerca regionale che si occupa del monitoraggio della granella, ma nel 2013 ancora nessun risultato pubblicato...così si brancola nel buio, e nel frattempo si prendono decisioni politiche, ma senza alcun elemento oggettivo di conoscenza, basandosi soltanto sul sentito dire. 



Per quanto riguarda le quotazioni mondiali del wheat di Chicago, si è avvertita negli ultimi giorni una certa ripresa dei prezzi. Sembrerebbe che una delle cause, sia l'improvviso calo delle stime del prossimo raccolto argentino da parte degli enti governativi sudamericani contro le previsioni internazionali.  Si è scatenata una querelle politico-diplomatica, ben riportata da Agrimoney qui



Fonti per il post

http://www.igc.int/grainsupdate/igc_sd_update.pdf

http://agreste.agriculture.gouv.fr/IMG/pdf/conjsynt221201310cult.pdf

http://gain.fas.usda.gov/Recent%20GAIN%20Publications/Italian%20Grain%20and%20Feed%20%20Report%202012_Rome_Italy_5-9-2012.pdf

http://www.igc.int/en/downloads/gmrsummary/gmrsumme.pdf

http://www.ndwheat.com/uploads/resources/920/cropoutlook2013durumndwc.pdf

http://www.ladepeche.fr/article/2013/10/10/1727354-castelnaudary-ble-dur-la-mise-en-garde-de-la-profession.html

20 commenti:

  1. Mi chiedo se si puo fare attivita agricola se per fare reddito bisogna aspettare la disgrazia di un altro

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    1. già, nel contesto attuale di concorrenza globale è così, ma non soltanto nel settore agricolo...

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    2. Veramente è sempre stato cosi-vita mia-morte tua-

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    3. assolutamente no, la politica dei prezzi che si faceva sino a qualche decennio fa nella CEE ad esempio, rendeva del tutto indifferente un accadimento dall'altra parte del Mondo.

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    4. ipotizziamo una economia chiusa ed autosufficiente...cosa gliene può fregare se dall'altro capo del Mondo vi è una siccità?

      In passato le economie nazionali erano chiuse (spesso quelle totalitarie) oppure iper protette (come la CEE) con prezzi politici di intervento, dazi e tariffe. Ciò rendeva la domanda-offerta globale irrilevante o limitatamente influente. Eventuali fluttuazioni erano dettate principalmente dal mercato interno.

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    5. Assolutissimamente siiiiiiii...non mi credi?

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    6. ti credo...ma solo perchè temo una lezione politico-economica delle tue di almeno mezzo ettaro di testo.

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    7. Paura eeee-nò,sarò brevissimo-trattasi di un pensiero filosofico vecchio quando il mondo,e piu o meno pare che funzioni cosi-

      Tuttavia,volendo potremmo aprire ,una disquisizione filosofica,sul suo significato,naturalmente senza tralasciare gli aspetti culturali socio-economici del contesto in cui ci misuriamo,tenendo ben presente la dimensione universale dell'uomo all'interno del creato,partendo dalla creazione fino ai giorni nostri,senza tralasciare i momenti storici narrati secondo le vecchie scritture,come la bibbia,i vecchi manoscritti agnostici,i vangeli,la storia della torre di babele gli egizi i babilonesi,naturalmente l'impero romano,il medio-evo il risorgimento,l'avvento dell'umanesimo,ma soprattutto il nuovo mondo da esso scaturito-che ne dici, qualche parola, sul marxismo,sul liberismo ,il capitalismo la vogliamo spendere?è del tutto ovvio che non si possono ignorare 2 guerre mondiali,il comunismo,e dei vari regimi totalitari del xx° secolo ne vogliamo parlare?ecco giusto per fare 2 chiacchiere-sempre se vuoi|||altrimenti cosa dire,a questo pensiero filosofico ne aggiungo un altro- è,sulle disgrazie altrui che si fondano le proprie fortune-anche questo non mio,ma posso testimoniare che in questo caso è cosi..

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    8. Mimmo io credo che l'azione dello Stato (io non sono un antistatalista ideologico, non sopporto soltanto quello attuale italiano) debba evitare (e nella storia è accaduto almeno in altre nazioni più organiche ed organizzate) che alle fortune di uno corrispondano le disgrazie di un altro.

      In assenza di Stato, con il libero mercato senza regole (cioè la competizione globale moderna) è ovvio che l'unico principio operante è il vita mea, mors tua. Si chiama anche Darwinismo sociale, ma io preferisco credere (ma quante volte ci si aiuta disinteressatamente tra di noi agricoltori) che sia possibile costruire società e comunità, dove ci sia aiuta l'un l'altro.
      Se credessi nell'ineluttabilità del vita mea, mors tua, non avrei messo su questa baracca...o pensi che abbia un secondo fine?
      e tu perché commenteresti allora? perché ci dai i tuoi consigli sulle tue esperienze di coltivazione. Siamo concorrenti...vita mea, mors tua...

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  2. Addio semina ....... Nella sola giornata di oggi nella zona di Foggia sono caduti 72 millimetri di pioggia a fronte dei 577 caduti dall'inizio dell'anno, e chissà quant'altra ancora ne verrà giù. Credo che molti terreni rischiano seriamente di non essere seminati

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    1. capisco il momento di scoramento...anche in Sicilia in alcune zone 100 mm tra ieri ed oggi...ma c'è tutto il tempo per seminare ancora...il meteo peraltro dovrebbe migliorare nei prossimi giorni e per un certo periodo...credo anche da voi...suvvia ogni annata ha le sue difficoltà climatiche

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    2. Non posso che confermare il dato sulle precipitazioni di oggi (ma consolatevi, nel subappennino, invece, peggio ancora, ne sono caduti quasi il doppio).
      E le previsioni per domani non lasciano ben sperare (da dopodomani invece questa perturbazione dovrebbe finire).
      Probabilmente GV ha ragione sul fatto che molti terreni non potranno più essere seminati... però non è detta l'ultima parola.

      orzo

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  3. si dice dalle mie parti che chi disperanza vive disperato crepa ,per riallacciarmi al primo anonimo ,dove ci sono terreni argillosi la situazione e grave si rimederà con ceci se si puo su i terreni sciolti non doverbbero esserci seri problemi agr abruzzo

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  4. Complimenti granduro, ottimo lavoro e ben documentato.

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    1. Grazie...qualche copia-incolla dai posti giusti...
      ma in Italia (ed in Sicilia in particolare) perché non si mettono in rete pubblicamente le relazioni dei convegni (almeno quelli divulgativi)?...visto che, almeno dalle mie parti, ne fanno almeno uno alla settimana soltanto di argomenti agricoli, sponsorizzato da Regione Siciliana e/o PSR.

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  5. Dalle nostri parti si è seminato sino a tutto gennaio anche prima settimana febbraio con ottimi risultati. Il ritardo comunque c'è ed inizia a preoccupare nei terreni pesanti e nelle aree collinari della daunIa dove gli inverni sono molto più freddi

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  6. bari oggi ha fatto + 60 cent

    Comunque, ragazzi, non vorrei dire ma gli stock sono ai minimi negli ultimi 5 anni.... e principalmente nelle mani dei canadesi (che quanto proteine, quest'anno hanno fatto il record negativo).
    Se fossi un mulino, qualcosina ai prezzi attuali cercherei di comprare... ma magari sono troppo ingenuo.

    Grazie granduro per le interessanti informazioni che hai riportato.
    orzo

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    1. ottima notizia...preferirei che i commenti sulle quotazioni si facciano sul post precedente
      http://durodisicilia.blogspot.it/2013/11/occhio-che-il-duro-da-segni-di-vitalita.html

      in modo da averli tutti raggruppati...copio-incollo il tuo lì...

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  7. Gli eventi climatici che stanno colpendo pesantemente Canada e State Uniti condizioneranno Pastifici e mulini a fare incetta di scorte??? Il rialzo del duro delle ultime settimane e conseguenza di questi eventi o di altro? Agli amici del blog una succinta risposta. ...

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