domenica 28 aprile 2013

Dure prospettive?

Ok, se preferite mantenere un cauto ottimismo per il prossimo mercato del grano duro, saltate a pié pari questo post, perché i dati che vi presenterò non sono certo confortanti.





Intanto questo venerdì è uscita la consueta previsione sulla prossima campagna cereali in Europa. La tabella sotto (pigia per ingrandire) rappresenta la stima della Ce per l'imminente campagna (2013-14). Il Durum wheat prodotto in Europa è previsto a 8,8 milioni di tonnellate.


Nella tabella sotto invece trovate i dati della campagna di commercializzazione in corso (2012-2013) che sta per concludersi (a giugno). Durum wheat a 8,5 milioni di t. Ciò indica che per la prossima campagna dovremmo avere una produzione di Duro, in Europa, superiore sia alla precedente che alla media storica recente.
I dati storici del grano duro prodotto in Europa, visionabili sul sito della CE, infatti sono i seguenti: 8.1 mio di t nel 2007-2008, 10 nel 2008-2009, 8.6 nel 2009-2010, 8.9 nel 2010-2011, 8.3 nel 2011-2012.

Ma l'aumento Europeo era nelle aspettative. A parte l'Italia Centrale, tutte le zone più o meno tradizionali di duro Europee sembrano andare molto bene al momento (a partire dalla Spagna, che invece l'anno passato ebbe un tracollo, mentre in Italia, la Puglia, sembrerebbe avere ottime prospettive).

Così l'aspetto più preoccupante ed inaspettato sembrerebbe provenire piuttosto dai nostri concorrenti più agguerriti: i Canadesi. A quanto pare infatti le intenzioni di semina di duro da quelle parti, contro le più accreditate previsioni, sembrano in aumento. Al momento Stats Can prevede una superficie seminata pari a 5.1 milioni di acri nel 2013, contro i circa 4.7 dell'anno precedente ed i circa 4 mio di acri di due annate fa.



Ovvio che un eventuale mix di buone produzioni Europee e Canadesi non potrebbe che avere un effetto dirompente sulle quotazioni del grano duro.
Comunque sia, siamo qui ad osservare gli eventi, niente panico, CE e Stats Can ci hanno abituato anche ad errori grossolani...soprattutto per il Canada la questione, io credo, è ancora molto aperta.

P.S.: Altamura nel frattempo ieri ha perso qualcosa...

12 commenti:

  1. Interessante analisi, comunque secondo me è presto perché queste stime siano attendibili.
    In puglia, nei prossimi giorni previste temperature fino a 32 gradi, se si avverano sarebbe una pessima notizia perché non possono che avere un effetto deleterio sulle rese....
    orzo v.

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  2. I dati che indicano che da qualche hanno a questa parte le importazioni di cereali sono in discesa ,indicano un cambiamento nel modo d'investire dei grandi acquirenti,i motivi forse sono da ricercare nel riassetto dei bilanci bancari,le quali non finanziano piu certe operazioni,oppure non danno piu garanzie solide ai venditori esteri,se le cose potrebbero stare cosi,le maggiori produzioni estere ,specialmente exstra UE potrebbero essere insignificanti-

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  3. Skandiski. In molte zone della Puglia vi é carenza idrica...se continua cosi la produzione media pugliese non sara' delle migliori.

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    1. Skandiski. San Tommaso...non ti fidi?! Ad esempio il subappennino dauno meridionale...verso la Campania e Basilicata.

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    2. giusto per circostanziare...sono arrivate foto di campi meravigliosi da alcune zone della Puglia...

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    3. Scandiski. Si ci sono campi meravigliosi, ma ci sono anche quelli pessimi e quelli assetati. Come tutti sanno siamo nel periodo decisivo...

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    4. Secondo me le foto risalgono a qualche settimana fa, poi le cose sono cambiate, in tutto aprile a FG è caduto circa 1 cm di pioggia... considerato che già marzo era stato poco piovoso (invertendo un trend che tra autunno e inverno aveva visto la puglia inondata di acqua) si può capire la situazione.

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    5. le foto provengono dalla zona Sud della Puglia, credo che lì oramai l'annata sia fatta...certo se nel Tavoliere la situazione è critica, potrebbero esserci grosse sorprese per la produzione nazionale...grazie per le news di prima mano...continuate ad aggiornarci se potete...

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  4. Il driver della prossima campagna non sarà l'offerta (gli eventuali incrementi canadesi sono compensati dalle minori produzioni di Italia, Marocco, Francia e soprattutto USA), ma la domanda, in particolare quella nordafricana. Il mercato nel suo complesso dovrebbe essere in equilibrio. Eventuali ribassi dei prezzi non dipendono tanto dai "fondamentali" quanto dalle dinamiche degli altri cereali (che effettivamente sembra debbano partire in ribasso).

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  5. gino agricoltore pugliese29 aprile 2013 alle ore 20:03

    il tenero oggi è in forte recupero se continua così perchè in Canada dove oggi si semina dovrebbero piantare il duro invece del tenero?
    oramai da un paio di anni nel mondo la forbice fra i due cereali si è ridotta notevolmente. Il tenero ha una resa del 15-20% in più del duro. Attenzione alle intenzioni di semina!!!!

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  6. I canadesi possono anche avere in mente di seminare più duro ma per il momento la stagione è ancora freddissima e quest'anno, quando si scioglierà la tantissima neve, sono previste inondazioni eccezionali che ritarderanno le semine ancora di più

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