martedì 12 marzo 2013

In tempo di crisi la pasta va...

Calano i consumi alimentari in Italia (-2% su base annua), ma il consumo di pasta per nostra fortuna tiene, aumentando addirittura dell'1,1% nel 2012 (+4.7% secondo altre fonti). L'Italia così rafforza il primato mondiale nel consumo di pasta  pari a 26 chili a persona l'anno. Un breve rapporto sulla situazione e le tendenze del mercato della pasta.




Andiamo con ordine, partendo dalla situazione italiana dei consumi alimentari, con la nota del Codacons, dove si evidenziano interessanti aspetti: non solo contrazione delle vendite infatti ma anche un consumo indirizzato verso prodotti commerciali economici.
Per il Codacons il dato drammatico è la discesa nel settore alimentare che registra un crollo del 2%. Se si considera, infatti, che il dato incorpora anche l'inflazione e che a novembre i prezzi degli alimentari erano saliti su base annua del 2,3%, si deduce, afferma l'associazione dei consumatori, che in termini quantitativi si tratta di tracollo più che doppio. «Non a caso - prosegue il Codacons - scendono le vendite persino degli ipermercati nonostante le offerte promozionali e le vendite sottocosto, registrando un ribasso tendenziale del 2,6%. A reggere solo i discount, ossia i prodotti non di marca. In sostanza gli italiani, pur di mangiare, devono abbandonare i brand leader dell'industria alimentare che hanno reso noto il made in Italy nel mondo»

Anche Coldiretti osserva fenomeni simili in uno studio recente, evidenziando tuttavia che il consumatore medio italiano confida sempre più nella pasta come principale elemento della propria dieta, tanto che il giornale Repubblica titola 1 italiano su 3 mangia solo pasta!!!

Ora un pò di dati per valutare la situazione globale:
Produzione (cliccare per ingrandire)

















Consumo

















Consumo procapite: Italia in Pole Position naturalmente

















Di seguito invece un pò di tendenze di mercato tratte da Euromonitor International



A livello globale il fattore vincente della pasta è il prezzo basso, secondo Euromonitor, con buona pace di tutti coloro che continuano ad indicare la valorizzazione delle produzione e la qualità a tutti i costi, come gli obiettivi da raggiungere.
Dal 2002 al 2012 cresce la vendita nei discount ed ipermercati di produzioni economiche.







Aree di espansione del consumo di pasta previste nel prossimo quinquennio Asia e Sud America, mentre in Italia addirittura si stima un calo dei consumi (che personalmente ritengo irrealistico).


















Mie personali conclusioni

Puntare su filiere efficienti (i tedeschi insegnano) per produzioni di pasta qualitativamente discrete a prezzi contenuti. In tempi di crisi come questi, la pasta può tranquillamente guadagnare ulteriori fette di mercato, consentendo uno sbocco sicuro al nostro grano duro.

1 commento:

  1. e la crisi svuota il frigo

    http://www.agricoltura24.com/e-la-crisi-svuota-il-frigo/0,1254,25_ART_6610,00.html

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