martedì 26 marzo 2013

Spighe di grano duro con reste arricciate: cosa ne pensate?


Vi sottopongo alcune immagini di spighe alterate di grano duro inviatemi da Edoardo. 
Personalmente mai visto nulla di simile..anche se avrei una ipotesi per giustificare l'anomalia. Ma voi che ne dite? Avete mai osservato una alterazione simile? E se si, in quali condizioni?
Di seguito il testo della mail di Edoardo ed altre immagini...



Varietá Maestrale, seminato il 3 novembre. Seme di prima

Zona Catenanuova (Enna)

Diserbo effettuato: Traxsos + Manta Gold (Solo 1 litro) + bustina (probabilmente quella verde illegale)

Anche nei campi con Atlantis + ½ Granstar Power ho riscontrato lo stesso problema.

Non è stata fatta nessuna concimazione di fondo ma solo una concimazione ureica al momento del diserbo.

La diffusione della problematica è di 2-3 spighe per metro quadro.


Dopo il diserbo si è avuto un abbassamento considerevole di temperatura con delle gelate notturne.

Il grano al momento del diserbo era in stress per carenza di concimazione.

Tu cosa ne dici? Io penso che il grano ha subito troppi stress e quindi la spiga non è riuscita ad uscire facilmente fuori dalla foglia bandiera. Oppure la semente era virosata.












10 commenti:

  1. la stessa cosa mi è successa, l'anno passato, su un pezzo di iride che aveva anticipato di molto la spigatura e prima di spigare ha subito diverse gelate notturne! se non ricordo male poi quelle spighe hanno prodotto poche cariossidi!! controlla durante il riempimento cosa succede, se mettono pochi chicchi probabilmente la colpa è del freddo!

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  2. Secondo me è più probabile l'ipotesi che le reste non siano riuscite ad uscire dalla foglia bandiera. Alla base della lamina fogliare della foglia bandiera, infatti, si vede un disseccamento. Questo può darsi sia stato causato dall'accumulo di qualche sostanza tossica e abbia portato alla necrosi la zona e ostruito il passaggio delle reste.
    Non mi sembra che ci siano sintomi di virosi.
    F. Di Grigoli

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  3. anch'io avevo notato che le spighe facevano fatica ad uscire! però come dicevo, il problema si è verificato solo su una piccola parte, trattata con gli stessi prodotti, ma essendo in una zona riparata ed assolata, aveva anticipato la spigatura di 15 giorni rispetto al resto.

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  4. Dalle foglie macchiate mi sembra vi sia una presenza importante di septoria o fusariosi(non visualizzo bene),un cattivo funzionamento della fotosintesi insieme alle gelate hanno ritardato l apertura della foglia ostruendo la fuoriuscita della spiga-come dice walter metterà poche cariossidi-
    L unica varietà,che non ha mai presentato questa anomalia(almeno nei miei campi)è il duilio-perché ,almeno dalle mie parti la septoria fusariosi o ruggini,non lo scalfiscono neanche-
    L azoto ureico nelle zone fredde amplifica il fenomeno,poichè le zone fredde non sono per l urea,il quale per trasformarsi costantemente necessita di temperature moderate-invece in ambienti freddi la sua trasformazione avviene a scatti,creando scompensi nutritivi alla pianta,poi l attacco fungino complica la fotosintesi creando scompensi evolutivi alla piantina foglia compresa-
    Con molte probabilità,quella spiga piu che ingiallire,tentderà a sbiancare(fusariosi)
    almeno questo è quello che avviene dalle mie parti-

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    1. condivido in toto anche a me sembra che ci sia un attacco di fusariosi ed il Duilio e' piu' resistentecredo che trattero' con fungicida a doppia azione

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  5. come si nota dalle immagini, la spiga non riesce ad uscire dalla foglia a bandiera e si apre la strada lateralmente, c'è un restringimento che potrebbe essere causato da un indurimento dei tessuti, in conseguenza alle basse temperature. Il frumento presenta un attacco di septoria, ma non penso sia la causa!! il fusarium (mal del piede) non crea problemi del genere, di solito le spighe che sbiancano escono regolarmente e non hanno le reste arricciate.
    Granduro, come agronomo, facci sapere cosa ne pensi!!!!

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  6. Buongiorno,
    le ariste arricciate sono il risultato di una spigatura faticosa.
    Il tessuto che compone le auricole della foglia bandiera, per svariate cause, ha subito un processo di sclerotizzazione.
    La perdita della normale elasticità ha di fatto creato un collare che ostacola la normale apertura della foglia, almeno nelle fasi iniziali della spigatura quando cioé sono le ariste e la parte distale della spiga a fuoriuscire.
    Nel mio areale (collina interna palermitana) capita sovente di incontrarle nei miei campi: fenomeni comunque isolati, per fortuna dato che dubito che la funzionalità delle ariste sia ottimale.
    Ho comunque sempre controllato di persona la granella che si matura in simili spighe e non ho mai notato drammatiche differenze con la granella di una spiga "normale".

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  7. Concordo con l'ipotesi di anonimo delle 12:36 e di "Di Grigoli".
    Secondo me trattasi di necrosi (anche parziale) dei tessuti della guaina fogliare. Ciò ha determinato una difficoltà di estrusione della spiga.
    Se il problema, come ipotizzo, è di natura fisico-meccanica, la spiga sarà funzionante e produrrà normalmente (anche se le alterazioni delle reste potrebbero causare un minimo deficit produttivo).

    Le cause? Io ho un sospetto. Durante i primi di Gennaio mi ritrovai a passare da quelle zone e mi accorsi che la coltura era molto (troppo)avanti rispetto al decorso medio stagionale (già si trovava in levata).

    In quella zona infatti, prossima al catanese, si è manifestata in questa annata una siccità molto intensa sino a fine Gennaio.
    vedi dati Sias http://www.sias.regione.sicilia.it/frameset_news_71.htm

    In pratica dopo un autunno poco piovoso, dopo la semina (3 Novembre) vi è stato soltanto un colpo d'acqua significativo. Così le piante seppure emerse perfettamente avevano subito un periodo di 2 mesi e mezzo di assoluta mancanza di piogge.
    Ciò in alcune zone più colpite della Sicilia Orientale stava portando alla morte la coltura, in altre dove la semina fu ritardata a problemi di emergenza. In altre ancora(come la zona di Catenanuova), la mancanza di pioggia ed il bel tempo hanno accelerato incredibilmente il ciclo colturale del grano, facendo si che si trovasse a fine Gennaio incredibilmente precoce ed indebolito dalle condizioni inusuali di stress idrico, oltre che esposto a ritorni di freddo quali si sarebbero poi verificati. Una situazione climatica estrema, secondo me ha traumatizzato la pianta facendo sì che parti dei tessuti venissero danneggiati.

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    1. facciamo cosi-io non ne capisco nulla ma voglio fare un ragionamento-
      -effetto dovuto alla siccità,e come mai è presente anche da noi?
      -effetto freddo-e da noi e piu a nord come dovrebbe essere allora?
      -la pianta ha sicuramente subito uno stress,ma allora dovrebbero esserci delle chiazze localizzate,anziche la presenza di alcune spighe per metro quadrato,quasi fossero distribuite con una certa logica -
      -quelle spighe produrranno mena granella,vi invito a controllare a maturazione
      -come mai io sul duilio non ne ho mai viste ,mentre su varietà spinte per le proteine,cioè con una foglia a bandiera piu consistente si?sia essi con gestazione precoce o tardiva?
      e guarda caso questa caratteristica rende la foglia piu attaccabile dalle malattie fungine-come le foto dimostrano,e la presenza di septoria è abbastanza accentuata-io quelle spighe le ho visto anche sbiancare,caratteristico colore del mal piede,ma il mal del piede si presenta a macchie anche estese non su una sola spiga -
      Vorrei sapere da Edoardo con quale precessione colturale è intervenuto su quel terreno,la sua conformazione ,(se argillosa o no)e quali tipi di concimazione ha effettuato-
      la pianta ha sicuramente subito uno stress,dato da piu fattori messi insieme,ma ha determinare il fenomeno è stato un elemento scatenante localizzato su singola foglia e visto la vicinanza stretta con altre spighe il singolo episodio è da ricercare anche nel DNA della specie-
      sappiate che questo fenomeno è presente dappertutto ma non su tutte le varietà-
      maaaaa

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  8. Innanzitutto Buona Pasqua a tutti! E grazie per il prezioso aiuto. Vediamo di aggiungere qualche informazione. Voglio precisare che il campo è di un mio amico a cui io, a volte, mi permetto di dare qualche consiglio.
    Mi correggo col dire che la concimazione di fondo è stata fatta e se ricordo bene con un YaraMila SuperSemina. Le ragioni degli stess idrici e termici, penso che li abbia spiegati bene Granduro. La zona di Catenanuova (En) è una zona dove si semina sempre nel periodo dei morti. I campi situati a fondo valle (come quello preso in esame) sono sempre caratterizzati da attacchi fungini.L`anno scorso ho trovato rugini, due anni fá oidio. L`umidità della zona è spesso elevata e durante il giorno ci sono forti escursioni termiche. Ho suggerito di fare un trattamento (eseguito Sabato 23 Marzo) con una strobirulina di ultima generazione, l ‘Acanto. Oltre l`effetto curativo della molecola vorrei valutare l`effetto greening tipico delle strobiruline. Vediamo se riusciremo a bloccare la Septoria ed a ripristinare al meglio l`attività fotosintetica della foglia bandiera. L`applicazione è stata eseguita solo su 6 ettari. Vedremo se ci saranno differenze con il non trattato.

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