sabato 27 ottobre 2012

Ora tocca al gasolio agricolo!

Diavolo d'un Monti, appena qualche giorno fa al Forum di Coldiretti, così si esprimeva: "Grazie ad agricoltori nostro Paese unico al mondo", suscitando entusiasmo tra i media sussidiati (Il Sole 24ORE ad esempio  titolava "Monti difenderà l'agricoltura italiana") e tra i sindacati di regime (Soddisfatti da disponibilità Monti).



Finalmente dopo tante incomprensioni il nostro Premier ha preso coscienza dell'importanza del comparto primario? Già, infatti, l'ultima Finanziaria (legge di stabilità) sembra dedicata proprio all'agricoltura.
Sorvolo sull'aumento delle rendite catastali, e varie questioni fiscali, di cui vi ho parlato in un precedente post. E vi aggiorno su un aspetto che sinora non era stato evidenziato.
RIDOTTE DEL 5% LE ASSEGNAZIONI DI CARBURANTE AGRICOLO
A  partire dal 1 gennaio 2013 i consumi standardizzati di gasolio in base ai quali vengono effettuate le assegnazioni di gasolio "UMA" vengono ridotte del 5%.
Urka, in pieno stile Montiano, come la goccia che scava la roccia, sta attaccando le imprese agricole su tutti i fronti andando ad erodere, senza troppo rumore, il già striminzito margine che la globalizzazione, quando va bene ci risparmia.
Però dobbiamo ammettere che è in gamba e studia con dedizione. Peccato che nessuno gli abbia spiegato che le sue mansioni non sono quelle del liquidatore!

Per il resto dei provvedimenti anti-agricoli vi rimando a questo articolo.


19 commenti:

  1. Caro Granduro...non ci resta che piangere...

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  2. A Vigo dico non ci resta che imbracciare oltre che i forconi anche dissotterrare le asce di guerra contro i burocrati nostrani , gli eurocrati e le banche . Se nella costa ionica non pioverà entro la prossima settimana molti di noi non riusciranno neanche a seminare e Monti si attaccherà al tram...non gli resta solo di mandare gli esattori di equitalia a prendersi qualche vecchio attrezzo .... poichè i terreni sono già pignorati dalle banche.

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  3. è un buffone tecnocrate come molti altri. Le sue manovre sono da matricoletta della facoltà d economia. Siamo dinanzi all ennesimo lobbista che spreme la povera gente.. gia perche è un governo debole con i forti e forte con i deboli. Berlusconi è il primo buffone, ma l altro ieri quando ha sparato a zero su monti, equitalia, imu, tasse varie, adducendo che siamo in uno stato di "estorsione fiscale", dove regna la polizia tributaria, gli ho dato ragione. Certo lui ci ha massacrati, ma ilo caro Monti che non ha mai lavorato in vita sua, ci sta stritolando, ma non solo noi agricoltori. Quindi basta, e ora di alzare la voce, anche perche le nostre associazioni di categoria sono in connubio con questi qui, e non fanno proprio niente, oltre che a rubare soldi vari per tesseramenti etc..

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  4. agricoltore abbruz non sono per niente d accordo sul taglio del gasolio agricolo,pero ce da dire anche che molta gente ne fa un uso differente

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  5. questo individuo ha le ore contate-scommettiamo che non mangia il panettone?per il mio compaesano-non è che il 5% lo tagliano solo a chi ne fa un altro uso,ma anche a tè che è peggio-

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  6. purtroppo i furbetti che utilizzano il gasolio agricolo per riempire i serbatoi delle loro auto (vedi maxi sequestro del mese scorso in Sardegna) hanno portato a questo taglio (che ad oggi esembre sia passato al 10%)
    A questi signori il mea culpa !!!
    purtroppo ci rimettiamo tutti soprattutto i piccoli agricoltori destinati a chiusura certa

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    1. trovo inaccettabile questo ragionamento. Se ci sono i furbetti che vengano perseguiti individualmente, piuttosto che alzare i soliti polveroni contro intere categorie.

      Riducendo l'assegnazione del 10% non si sanerà certo l'uso inopportuno del gasolio agricolo, ma certamente si danneggeranno tutte le aziende.

      Penso che si tratti di alibi governativi per inasprire il prelievo fiscale e scaricare la responsabilità verso vaghi colpevoli che non verranno mai individuati.

      I furboni sono i nostri governanti che non tutelano (pur rimpinzandosi di tasse ed imposte) chi si comporta onestamente e responsabilmente, ma anzi lo penalizzano.

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  7. a questa gente potete dare anche l anima,non gli basta-non sono i furboni il motivo di questo taglio-piuttosto è la speranza di Monti che si vada dal distributore e anziche pagare il 35% di accise si paghi il 65%-
    qui i veri furbi sono loro-tagliano e tassano,ma il debito pubblico continua ad aumentare,allora la vogliamo raccontare la verità al popolo?dove vanno a finire le nostre tasse?qualcuno si decide a sezionare il debito pubblico voce x voce e dire chi è che si sta fregando i soldi?
    per chi non lo sapesse il debito pubblico cresce solo per il cumulo eccessivo degli interessi,non per la spesa corrente-la vogliamo finire con questa storia che una nazione non è padrona di stampare la propria monetà?la vogliamo finire di ergere un privato (banche)al di sopra di una nazione?lo stato deve avere la supremezia su tutto e su tutti,altrimenti è anarchia e allora ognuno fa come gli pare,compreso utilizzare gasolio agricolo per andare a passeggio-
    comunque siamo quasi alla fine,nel 2013 la germania sarà in recessione e allora in europa tutti con le pezze al culo,e allora forse si fara qualcosa-

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  8. vero che paghiamo molte tasse per gli interessi. Del resto lo spread rappresenta proprio questo.

    Ma ciò è dovuto al fatto che abbiamo fatto troppo debito nel passato più o meno recente.
    Se io voglio vivere al di sopra delle mie possibilità e vado da un usuraio per avere soldi in prestito è evidente che presto o tardi non godrò della necessaria fiducia per ricevere ulteriori crediti, come non avrò la liquidità sufficiente per pagare gli interessi sui debiti pregressi.
    Semplicemente questo è successo all'Italia.
    Ora secondo alcuni, come tale Barnard, il problema è invece causato dal fatto che lo stato italiano non sia più nelle condizioni di stamparsi il denaro.
    Ma il denaro è semplice pezzo di carta, se i soggetti commerciali con i quali scambio merci non ne riconoscono il valore, vale meno della carta con cui è fatto.
    Per questo viene gestito dalle banche e costantemente contrattato sul mercato che gli da un valore sulla base di vari indicatori più o meno realistici.
    Stampare denaro non risolve nulla, se non sei gli USa con il suo arsenale militare o quantomeno una potenza economica rispettabile e capace di garantire i propri impegni.
    Non ci sono ricette facile per uscire dalla crisi.
    Per me o si lavora di più (o quantomeno si diventa incredibilmente efficienti, cosa ancor più difficile) in un contesto globale, oppure si consuma di meno(o con forti vincoli)in un contesto locale.
    Tutto il resto è fuffa.

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  9. non incominciamo con questa storia che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità-il discorso è complesso,staremmo delle ore a discutere,fatto sta ,che senza un facile accesso al credito al consumo avremmo fatto le stesse cose,con piu tempo magari,ma non avremmo visto crescere i prezzi cosi come è successo-creando un economia fasulla e di conseguenza un debito fasullo,quindi inesigibile-



    basta anche con questa storia che dobbiamo lavorare di più-quante ore al dì una persona deve lavorare per essare competitivo?dobbiamo fare i giorni di 72 ore,le settimane di 30 giorni e 1 anno di 60 mesi?
    un tizio diceva di lavorare 25 ore al giorno,cio era possibile perche lui incominciava un ora prima-ecco possiamo fare anche cosi-ma per fare cosa?qui non manca la merce ,ma bensi i soldi,perchè qualcuno ha deciso di impossessarsene e di immetterli nel circuito economico con un meccanismo perverso-dedito a creare debito per tenere sotto controlli i governi e di conseguenza i popoli-questa è la verità-si terrorizza il popolo con teorie astratte,costringendolo ad autoschiavizzarsi in nome di teorie pazze-in effetti tutte le nazioni europee e non ,hanno tagliato il sociale e la spesa pubblica senza fermare la crescita del debito pubblico-allora si puo sapere chi si sta fregando i soldi?

    la proprietà della moneta è del popolo che lo accetta,non di chi lo impone,ci sono popoli che non usano ne dollari e ne euro senza essere potenze belliche,eppure vivono dignitosamente,senza spaventarsi di teorie astratte-vedasi BRASILE -cè chi ha fallito rinnegando il dollaro e sono protagonisti nel mondo- ARGENTINA-il tanto vituperato CHAVEZ ha ridato dignità ad un popolo sbattendo la porta in faccia al dollaro-la verità è che dove cè un popolo cè un polo consumistico di notevole importanza,e chi produce ambisce vendergli il proprio manufatto,la moneta con cui paga è una cosa secondaria-
    io non dico di stampare banconote e di distribuirli con le pale,ma un paese deve essere padrone di avere una propria politica monetaria,con la quale riequilibrare certe distorsioni in ambito concorrenziale con altre nazioni,poichè ogni paese è diverso da un altro-fosse per me rimetterei le frontiere,altro che comunità europea e globalizzazzione,ognuno padrone in casa propria-

    a proposito del lavorare di più,se non ti fosse ancora arrivata notizia,ti avviso che arrivati ad un certo punto si muore e basta,quindi felice tù di lavorare 25 ore al dì,felici tutti,ma non può valere per tutti-oltre al lavoro cè anche qualcos altro da fare-e visto che il tempo a disposizione è contingentato,ebbene razionarlo con intelligenza,usarlo solo per lavorare non mi pare una scelta lungimirante-ma questa è una mia opinione-

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    1. quoto al 100% il seguente passaggio

      "io non dico di stampare banconote e di distribuirli con le pale,ma un paese deve essere padrone di avere una propria politica monetaria,con la quale riequilibrare certe distorsioni in ambito concorrenziale con altre nazioni,poichè ogni paese è diverso da un altro-fosse per me rimetterei le frontiere,altro che comunità europea e globalizzazzione,ognuno padrone in casa propria-"

      Per il resto, "lavorare di più" non perchè piace a me, ma semplicemente perché in un mercato libero globale nel quale ti arriva un oggetto prodotto con un costo di manodopera 10, il tuo prodotto con costo 20, non potrà mai essere competitivo. Ed il basso costo non è dovuto soltanto a politiche fiscali meno oppressive, ma anche al fatto che c'è gente nel Mondo pronta a lavorare 14 ore per pochi dollari.

      A questo punto solitamente mi si tira in ballo il discorso della qualità (così ti prevengo qualora lo volessi tirare fuori): sono balle, perchè i nostri concorrenti producono a costi minori degli occidentali anche roba di altissima qualità, a cominciare dai vari oggetti culto della Apple.

      Così finchè non ristabiliremo le barriere doganali (proprio come fa il Brasile che citi) e bloccheremo o limiteremo di accesso di merce estera, saremo costretti a cinesizzarci, oppure pian piano chiuderanno tutte le attività produttive in questo Paese.
      Naturalmente ciò avrà altre ripercussioni, ma appunto non si può più avere la botte piena e la moglie ubriaca. Gli anni ruggenti sono finiti...

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    2. Ma lavorare di più per cosa?
      C’è un eccesso di offerta. Con le macchine la capacità produttiva si è centuplicata. Il problema oggi mi sembra sia la mancanza di lavoro. “Lavorare meno lavorare tutti”, basta fondo un partito e questo sarà il mio slogan. Deciso.
      La storia ha sempre bocciato le barriere doganali mi pare.

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    3. lavorare di più per abbassare il costo del lavoro sul prodotto. Questo è quello che accade nei paesi emergenti. Questo è quello a cui ti porta la globalizzazione.
      Ma non segui le vicende di Marchionne? Pensi che lo faccia per vincere il titolo di Mister Antipatia.
      Se stai nel mercato globale non ci sono alternative.

      Se lavori meno nel mercato globale, non lavori proprio. Puoi fondare il partito e vincere le elezioni come Grillo, salvo poi scoprire che morirai di fame tu ed i tuoi elettori(mantenendo le frontiere aperte si intende).
      Se hai dubbi su questo passaggio ti spiego perché.

      Non mi pare che la storia abbia bocciato le barrieredoganali,l'Europa è nata proprio per creare un sistema protezionista comune, e funzionava benissimo.

      Le barriere doganali sono state bocciate dal grande Capitale internazionale, e dal loro punto di vista hanno fatto benissimo.

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    4. Nei paesi emergenti sono schiavi. Quello non è lavorare. Mi sembra che i primi che noi mondo occidentale abbiamo fatto emergere stiano scricchiolando ben bene.
      Marchionne ha definitivamente chiuso la Fiat in Italia ha pure rovinato la 500 allungandola che tra l’altro non produce qua. In compenso ha ciucciato parecchi soldini per lui che ha portato in svizzera.
      Che io muoia di fame è difficile. Vengo da una famiglia che comperava solo il sale lo zucchero e la pasta secca. Il resto si faceva tutto in caso. Posso ricominciare domattina. Problemi zero.
      Sulle barriere doganali ho già detto nell’altro commento dove ho dimenticato che c’è anche un’altra grossa azienda qui in zona, ancora in espansione nonostante i 1600 dipendenti che tratta di trasformazione alimentare e vende prodotti alimentari. Tra l’altro il fondatore che ho avuto modo di conoscere è figlio di mezzadri. Anche loro mandano prodotti all’estero.

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    5. Bene (cioé male) diverremo schiavi anche noi allora. Sarà un processo più o meno lungo. Del resto quando è iniziata la globalizzazione, c'è lo hanno detto che ci sarebbe stato un livellamento tra paesi occidentali ed emergenti.
      Ci è piaciuto credere che sarebbe stato verso l'alto, ovvero che i cinesi sarebbero diventati agiati come noi.
      Per come la vedo io, se non avviene un evento traumatico, diventeremo noi come loro.

      Marchionne ha approfittato della globalizzazione, e quindi della libertà di esportare capitali come meglio credeva, ed ha trasferito la propria attività nei paesi in via di sviluppo, pagando operai a due lire, e negli Usa dove Obama gli ha aperto la cassaforte.
      Con la globalizzazione il capitale va dove gli conviene, e se ne sbatte del fatto che ha dei debiti di gratitudine verso Stati o comunità che in passato lo hanno beneficiato.

      Bèh, certo se lavori non muori di fame.

      Ma vedi in qualsiasi crisi, c'è qualcuno che fa i soldi, per varie ragioni.
      Come anche nelle fasi storiche floride c'è qualcuno che fallisce.
      Se tu vuoi interpretare la realtà partendo dal singolo del tizio che conosci, non la comprenderai mai.
      Soltanto dati e statistiche, se naturalmente esatte e non manipolate, ti possono permettere di analizzare oggettivamente la realtà.
      Ed i dati al momento dicono indiscutibilmente che mediamente le cose in Italia non vanno niente bene. Se il tizio figlio di mezzadri è un genio degli affari, non cambia nulla nell'ottica generale.

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  10. il lavoro?siamo in una società basata sul consumo,se non si consuma non si produce di conseguenza gli operai vanno a spasso-per consumare ci servono i soldi,ma se questi non ci sono avoia-

    la madre di tutte le disgrazie si chiama FACILE ACCESSO AL CREDITO AL CONSUMO questo meccanismo viene studiato ed introdotto nei primi anni 70 negli usa,il meccanismo serve a contrarre stipendi e salari trasferendo la ricchezza nelle mani di pochi i quali grazie a tale manovra dispongono di incenti quantità di denaro con la quale fare le speculazioni e dare vita ad una nuova stirpe di capitalisti feroci e spietati, fino a quando al blocco occidentale vi era contrapposto il blocco sovietico,il tutto era regolamentato-poi ,caduto il blocco sovietico,il sistema finanziario viene deregolamentato, questo meccanismo si espande in tutto l occidente,e successivamente in tutto il mondo "globalizazzione" affinando sempre di piu tecniche speculative raffinate che ci hanno portato al disastro attuale-ora fino a quando si trattava di fare solo i soldi,ci poteva anche stare,ma questi sono dei sadici pervertiti,non piu appagati dal solo denaro hanno deciso di acquisire anche il diritto di vita e di morte sulle persone,poichè questo è il vero potere per loro-e allora ,una volta concentrata nelle mani di pochi soggetti enormi quantità di denaro,con il quale si corrompe le istituzioni,si e dato inizio ad un impoverimento generalizzato dell occidente ,il cui effetto è quello di tenere sotto controllo e ricattare come vogliono i popoli-VEDASI GRECIA-il debito è il nuovo strumento di schiavitù moderna-

    ora si puo fare di tutto e di piu,ma senza reinserire regole,e riaffermare il primato dello stato sui singoli soggetti,tutto questo non finirà,e sarà sempre peggio-ed io sostengo che è meglio morire di fame-evento comunque difficile-che morire di lavoro,cosa piu realistica da subire-lavorare di piu non serve a niente,possiamo cinesizzarci quando vogliamo noi,ma qui non è la cina,quindi se la prospettiva e questa siamo gia spacciati-
    MARCHIONNE-un finanziere,non un industriale,negli usa ha utilizzato la tecnologia FIAT sviluppata con i soldi degli italiani,e i dollari concessi da obama,per fare una cosa mediocre-altro che capitalismo,parassitismo-in brasile lavora con i soldi brasiliani,in serbia ha costruito un campo di concentramento anziche una fabrica,in italia ne potremmo fare a meno,ma ci vuole un governo con gli attributi.

    rimettiamo le dogane,armiamo i confini,e chiunque cosa o persona che non parla italiano, se vuole entrare da noi deve pagare-altrimenti fuoco-a volontà-altro che globalizazzioni-

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    1. Mimmo ma guarda che la pensiamo allo stesso modo.
      Quando dico che continuando con la globalizzazione si dovrà lavorare di più, non te lo dico perchè me lo auguro, ma perchè il meccanismo porta inevitabilmente a questo risultato.

      Io la globalizzazione la aborro, e sono per il ripristino delle dogane, se leggi l'altra discussione con Toni, parlo proprio di mitra spianati alle frontiere.

      Tuttavia, siccome non vivo di sogni, penso che non vi sarà nessun ritorno rapido al protezionismo economico, e che continueremo sulla strada della globalizzazione in un declino italico più o meno veloce.
      Quindi l'unico modo che intravedo per tirare avanti più possibile, sperando che nel frattempo il sistema si sfasci, è quella di lavorare con migliore efficienza.
      Tu dici meglio morire di fame. Io no.
      Quando hai una famiglia e delle responsabilità non hai molte scelte da compiere, ti devi adattare. Poi sinchè c'è vita, c'è speranza...

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  11. http://www.agricoltura24.com/il-gasolio-agricolo-paga-le-societa/0,1254,54_ART_6238,00.html-questi non sanno piu cosa inventarsi,ormai ragionano intorno agli spiccioli-pezzenti morti di fame-ecco come ci hanno ridotto-

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