martedì 18 ottobre 2011

Ultime sul grano duro dai mercati glocali

Il mercato internazionale del grano duro attraversa una fase laterale, come direbbe un fine analista finanziario desideroso di impressionare il proprio pubblico. In pratica, non ha una direzione precisa ed oscilla attorno ad un prezzo.

Vediamo un pò come:

Negli USA, pianure del Nord, Dakota e Montana per intenderci. Il prezzo (durum wheat al 13%) oscilla intorno ai 12 $/bushel. Dopo aver raggiunto la scorsa settimana i 12,5, ha ripiegato gradualmente tra gli 11,5 ed i 12, tornando ai valori di circa 15 gg. fa.
In Canada: dopo una partenza post trebbiatura in aumento, sino a 62 $Can/q (CWAD 13 % partenza porto di San Lorenzo FOB), siamo rientrati agli attuali 56 $Can/q.
Complessivamente prezzi in discesa nel Nuovo continente, che insieme ad un apprezzamento dell'euro nell'ultimo periodo avrebbero dovuto deprimere il prezzo anche in Europa.
Ed invece tra ieri e oggi, tutti le piazze francesi, in controtendenza guadagnano circa 0,8 €/q. Il mio riferimento quota 34,3 €/q. 

L'Italia la faccio commentare a voi, che state nel continente, ed avete il polso della situazione.

In Sicilia, prezzo stabile, almeno sembra. 
La Camera di Commercio di Catania  di nuovo impallata al 3 ottobre. 
Domani esce Enna e vediamo un pò il vaticinio.

Importazioni di duro in Italy
L'USDA parla di noi (e non lo fa spesso, devo dire). 297.000 bushel di grano duro USA, è arrivato in Italia la scorsa settimana. Previsto un trend di 300.000 bushel la settimana in questa fase (ma è più o meno, nella norma).
Anacer come oramai di consueto, comunica i dati dell'importazioni di cereali in Italia.
Ebbene nei primi sette mese del corrente anno l'Italia ha pagato, per importare cereali, circa il 46 %  (circa 600 milioni di €) in più rispetto all'anno passato. Il dato specifico delle importazioni di duro è così composto: 1,11 milioni di t contro le 1,24 milioni di t dell'anno precedente (in discesa dunque), ma in termini di valore ciò ha comportato un aggravio di costo del 19%, raggiungendo i 269,3 milioni di €.
Una breve nota in italiano qui.


12 commenti:

  1. per quanto riguarda il contratto baronia io l ho citato ma non controllato direttamente,sperando di fare cosa gradita,se qualcuno conosce contratti di figliera interessanti sono tutte orecchie,io al momento mi affido a quello barilla,euro29,14.50 proteine ,varieta AURO, annata 2010.2011 valore proteico medio 15.4,media produzione con 3 concimazioni azotate pari a 166unita qt42.70 per ettaro su 18 ettari,media peso specifico 83 prezzo minimo 29 poi per effetto crescita quotazione alla trebbiatura mi viene riconosciuto euro 35,avessi fatto media proteica 15.6 avrei preso un altro EURO al qt. Per quanto riguarda gli aiuti comunitari dovremmo sederci intorno ad un tavolo e disquisire per alcuni giorni su un modello di sviluppo economico DROGATO appositamente da meccanismi di sovvenzioni in modo tale da concentrare enormi quantita di DENARO nelle mani di pochi,,BANCHE,,per consetire loro di fare le grandi speculazioni e tenere sotgto ricatto i popoli che LAVORANO,in FRANCIA il psr 2007-2013 e stata la causa principale dei suicidi tra gli agricoltori,se continuamo a essere schiavi di questi meccanismi,le nostre terre finiranno comunque in mano a qualche speculatore,poiche il sistema economico attuale e basato sulla speculazione.AMICO grano duro vedo che con il pc ci sai fare continua atenerci informata sui movimenti delle quotazioni,GRAZIE.

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  2. ops mi scuso, per meglio precisare,lo stato francese insieme al PSR aveva creato un doppio finanziamento,,piu investi piu aiuti avrai,, il crollo dei cereali e la forte esposizione con le banche anno portato alla disperazione la stragrande maggioranza degli agricoltori la cui categoria nel 2008 era al primo posto per suicidi.viviamo strani giorni,che sembrano infiniti,la stragrande maggioranza delle aziende italiane son frutti di sacrifici di piu generazioni,io tra entrare in una banca per chiedere credito e lasciare incolti iterreni preferisco la seconda ipotesi.questi strani giorni stanno per finire ,certo ci vorra ancora,ma il meccanismo ormai e rotto bisogna solo aspettare il peggio.Ma e opportuno ricordarsi che per vivere la materia prima viene dalla terra e si chiama ,,CIBO,,.

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  3. sono dati sensibili e non dovrei darli,tuttavia caro GRANODURO ti dico che i miei aiuti pac equivalgono a un reddito annuo di metalmeccanico,questo perche dispongo di un azienda medio grande,se ci vive un metalmeccanico potrei fare lo stesso pure io senza sporcarmi le mani,eppure non li gradisco,li ritengo la causa del mio malessere,vorrei vendere i miei prodotti a un prezzo giusto,vorrei che il contribuente europeo,, anziche pagare tasse inutili per poi ritornare nelle mie tasche con gli aiuti pac,,pagasse il mio prodotto quello che vale.Sicuramente questa e una visione romantica delle cose,ma eliminato questo meccanismo fine della speculazione,,esemp,, alcuni soggetti estranei al settore negli anni scorsi anno impegnati gli aiuti pac con dei mutui per accrescere le loro proprieta, tanto loro vivevano d altro,ma l agricoltore vero vedendosi svendere il suo prodotto con gli aiuti ci ha dovuto mandare avanti la baracca,risultato,,contadino sempre piu povero,speculatore sempre piu potente e prepotente,grazie alle tasse pagate dalla collettivita .PS non sono disperato,ma inacazzato.PS mettete in rete le vostre pratiche di coltivazione del duro, vorrei confrontarle con lemie per vedere se posso migliorare,maledetta passione per laterra ,ha ragione mia moglie ,finira per. uccidermi .di qualcosa bisogna pur morire.CIAO

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  4. Mimmo
    mi sembri un filosofo, più che un agricoltore, certamente l'economia non è il tuo forte.
    Il tuo prodotto non ha un valore monetario intrinseco in sè, ne mai lo avrà.
    Il suo valore è deciso dal mercato in base alla domanda ed all'offerta in linea di massima, salvo speculazioni comunque di breve durata.
    Non c'è altro. Il tuo anelito di vedere riconosciuto un valore, secondo te, più giusto al tuo prodotto, è propaganda di bassa lega che spesso sento in bocca agli agricoltori più inconsapevoli (ed appunto incazzati) di come funziona il meccanismo economico. Ma è pura illusione, retaggio di una cultura sessantottina. Almeno io rifiuto questo tipo di impostazione.

    Io vorrei soltanto essere messo in grado di competere ad armi pari con gli agricoltori degli altri paesi, il prezzo che si forma nel mercato globale in linea teorica è la remunerazione più giusta per il tuo prodotto.
    Tieni conto che se l'agricoltore gode molto, molta gente muore di fame.
    Insomma gli aiuti sono il giusto compromesso in questo mondo (economico) così confuso, per sanare la distorsione tra cibo a basso costo (benessere diffuso) e reddito per gli agricoltori.

    Sui suicidi dei francesi hai ragione, ma le cause sono ancora più articolate di quelle che giustamente riporti. Sta lavorando una commissione d'inchiesta parlamentare per capire le ragioni.

    Il tuo sistema di coltivazione è agli antipodi rispetto al mio.
    Il mio è a bassissimo costo. Basato sulle rotazioni con leguminose sempre, niente concimazione fosfatica, azoto max 60 unità/ha, niente fungicidi, la qualità non me la pagano quindi è infima (proteine max 11,5%), ma la produzione la faccio (in media 35 q/ha/anno).
    Svolgo tutte le operazioni colturali in proprio (che è fondamentale).
    Con un costo di 275 €/ha (in media), ed una PLV per ettaro di 35 x 25=875 €/ha. Mi rimangono circa 600 €/ha. Ne semino a grano circa 100 ha all'anno. Fai tu i conti. Insomma a me anche 25 €/q starebbe bene (mi da fastidio che soltanto in Sicilia è così basso, ma questo è un altro discorso), se i costi non crescono a dismisura come sta succedendo. Ma ogni annata ha la sua Storia.

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  5. caro granoduro,una volta essere addittato come filosofo era un onore,spero di interloquire con una persona che si rifa ai vecchi principi,battute a parte,prima ti faccio i miei saluti.la mia aziendina e di cirac 100 ettari,l anno scorso ho sperimentato il contratto barilla su 18 ettari con i risultati gia descritti.semino esclusivamente su rotazione,ceci,pisello prot,favino e sulla,miglior risultato sulla sulla,interro le stoppie quindi almeno 15 unita di azoto le perdo,la mia azienda si trova nel chietino a 400mtslm,totalmente autosufficcente,media produzione negli ultimi 10 anni qt40con simeto e duilio ,il secondo piu costante come produzione,morfologicamente i miei terreni sono collinari e argillosi,piu del 40% e esposto alle intemperie invernali che da noi viene dai balcani e lascia il segno,per 1 ettaro di terreno lt 153 gasolio x0.88,aratura lt 45,.1ripasso lt 15,sfinitura lt10,semina lt8,rullatura lt8,1 concimazione lt5,diserbo lt5,2 concimazione lt5,trebbiatura lt30,trasp. cereali presso stoccaggio lt10,movimentazioni varie e spostamenti lt 12. tot. euro 135.grano da seme kg 270,cartellinato auro x66,1 concimazione a fine dicenbre qt2 urea x38,2 concimazione qt 2 nitr amm x28,3 concimazione aprile qt 2 nitr amm x28,diserbo totale ,atlantis euro 40 x ettaro.tagli



    ando trattore E 12,tagliando trebbiatrice E 3,ammortamento trattore E 5.80,amm aratro E10,amm attrezzi vari E10,ammortamentotrebbiatriceE 28 manutenzione straordinaria su 15 anni E 17,ore di lavoro complessivo 14,x E 10,spero di meritarmeli,poi ci sarebbe la manutenzione ordinaria ,straordinaria piu vari permessi per la trebbiatrice che riesco ad ammortizzare con il contoterzi,euro 2700 oneri previdenziali,fanno altri E 2.70 per ettaro,non sono un economista,vero,ma questi soldi a fine campagna li devo tirar fuori,ecco perche mi appoggio alle filiere,.potessi lavorare io ai tuoi costi,festa tutti i giorni. ,

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  6. ops rettifico L UREA 1.5 anziche 2,scusate ma e un po tardi.

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  7. Interessante il confronto dei due metodi.... proprio all'opposto, appunto.

    x mimmo70: con tutta questa roba che ci butti dentro, possibile che concime di fondo non ce ne metti? LOL

    Tra parentesi: non si potrebbe aprire un post giusto per queste discussioni "tecniche"? Magari si riesce ad avere qualche buona idea per la prossima semina.

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  8. Mimmo stasera ti darò il dettaglio dei miei conti.
    Ed eventualmente aprirò un post adatto su costi e tecniche colturali.

    brevi news economiche

    Grano duro
    Negli Usa, stabile con leggera tendenza al ribasso.
    In Francia ribasso secco. Il mio riferimento a 32,5 €/q (-1,8€/q rispetto a due giorni fa).

    In Sicilia, stabile almeno per Enna.

    Per i siculi

    le quotazioni di alcune leguminose che mi sono giunte all’orecchio in questi ultimi giorni.
    Granella di sulla 31-33 €/q
    Favetta 25-30 €/q.

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  9. ciao sonotenero,anche io chietino zona frentana (mimmo di dove sei),di professione son metalmeccanico fiat,la mia azienda agricola di famiglia e di circa 30 ettari,,cerealicola,,dove sta scritto che il cibo deve essere a buon mercato,quale scienziato ha formulato questa tesi,se devo produrre a cifre simboliche,allora anche le materie prime le devo acquistare a prezzo simbolico,a te risulta che i concimi,gasolio,diserbanti,macchine agricole etc.si aquistano a cifre simboliche?io dopo la mazzata dei 13 euro,ho lasciato perdere,intasco la pac e vado in ferie,a proposito bella la SICILIA,fanculo il grano,fanculo i costruttori di macchine agricole e tutti gli speculatori del settore,me compreso che mi ero illuso di poter fare l agricoltore,fanculo pure quelli che il giorno vogliono il piatto di pasta a basso costo,non mi parlare di famme nel MONDO,la causa non sono io,le derrate alimentari restano nei campi,perche in una economia di mercato chi non puo permettersi un reddito,muore di fame ,conosciamo bene gli autori di tale nefandezze,dove sta scritto che un agricoltore che vuole investire deve aspettare i psr,dove sta scrittoche un ragazzo che vuol fare l agricoltore deve aspettare i psr,sui conrtibuti pac concordo con mimmo,sono la vostra disgrazia ,non si e liberi di fare azienda cosi,mimmo e un innovatore, ha capito come funziona e cerca di sfruttare il vanto che tira,pero granoduro se io dovessi ritornare a produrre grano farei peggio di te,altro che proteine ,con quello che pagano io dentro i silos ci c..... pure, l anno prossimo il duro viaggera tra i 15 e i 20,perche si prevede unn ritorno di fiamma della crisi a livello globale,mi raccomando questi 4 euro che avete guadambiato quest anno fateveli rifregare subito.granoduro ho visto il servizio di presa diretta il tuo conterraneo piangeva miseria come il resto della categoria,forse sara un incapace come me,fatto sta che 200 ettari stavano a spasso,e pure le campagne di fronte,non puoi dargli qualche dritta per abbassare i costi,mai trattori li comperi o teli regalano,il gasolio lo comperi ho ai una raffineria ,scusa se mi permetto,dici di seminare 100 h a grano avrai bisogno di almeno 100000 euri di attrezzature aquistandoli usati,ai contato di ammortizzarli in un centinaio di anni,si romperanno pure ogni tanto i ricambi li trovi per strada,dalle mie parti parti ai trattori si effettuano i tagliandi ogni 150 ore e costano,pure dalle tue?e i contributi inps li pagate voi o ve li pagano i marziani,qualche capannone ce l avrai,un po di manutenzione gliela fai no,semini il tuo grano,comunque sono sempre 50 euro,scusa l ironia, mi sono permesso,perche penso che tu sia una persona intelligente,e quindi ti starai facendo 2 risate anche tu,e solo che ituo 300 euri a ettaro mi sembrano un po pochi,poi tu mi dimostrerai che io come al solito in questo campo non sono ferrato,in quanto a te mimmo mi piacerebbe conoscertivist che siamo forse compaesani,ma con quei costi stai attento,potresti fare la fine del TOPO,mi auguro come al solito di sbagliarmi ,qui da me piove ,preparati che la prossima settimana si inizia ,e che dio vi aiuti.

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  10. Caro Mimmo70
    sono appena rientrato dopo una giornata di lavoro (da noi tempo buono, forse arriva stanotte il malotempo),
    tra un pò torno al capannone per preparare il trattore per domani.
    Devo dire che dopo una iniziale diffidenza, dettata da una serie di argomenti faciloni con cui ti sei presentato (per come la vedo io).
    Ora, apprezzo tantissimo il tuo spirito di collaborazione verso il blog.
    La tua disamina precisa dei tuoi costi colturali e della tua tecnica, è a mio modo di vedere molto utile.
    Abbiamo poco in comune, in quanto a tecnica colturale, ma ciò vuol dire poco, ambienti diversi necessitano spesso di tecniche diverse. Ma un aspetto mi ha colpito, anche tu non fai concimazione fosfoazotata alla semina. Nella mia zona non la fa quasi più nessuno da anni. Senza che si sia notato alcun decremento produttivo. Due anni fa , dopo molti anni, per essere sicuro della sua inutilità, la ho praticata in un piccolo appezzamento, senza tuttavia aver alcun beneficio. Peraltro il classico 18/46 è uno dei concimi più cari del mercato (sento dire anche 70€/q), eliminarlo dalla tecnica colturale è fondamentale per ridurre i costi e semplificare le operazioni colturali. Quasi tutti i terreni argillosi siciliani sono ricchi di fosforo totale, l'agronomia ci dice che l’importante è la quota di fosforo assimilabile (molto bassa invero secondo le analisi, e il fosforo totale è inutilizzato dalle piante), tuttavia io (e non solo io) produco bene da anni grano e legumi senza dare alcun apporto fosfatico, e senza apparente detrimento di fertilità. Naturalmente nessuno si prende la briga di verificare cosa succede a livello chimico, ma questo è un altro discorso.
    Per il resto scusami, ma stasera ho poco tempo, tra l’altro più tardi vorrei scrivere un post su una notizia abbastanza importante che è uscita oggi.
    Che ne dici per facilitarmi il lavoro, di scrivere in word ordinatamente la tua tecnica con i costi colturali per farne un post da pubblicare nei prossimi giorni ed alimentare un dibattito sugli aspetti agro-economici della coltura del grano duro?
    Ciao e grazie ancora per la passione che ci metti, e che spero vorrai trasmettere al blog.

    Tenero
    Il cibo a buon mercato è la base della pace sociale (se non lo comprendi, mi dispiace, ma così è). Nessuno lo ha prescritto, ma io preferisco guadagnare meno e vivere tranquillo, piuttosto che tornare agli scontri sociali delle epoca dei baroni in Sicilia. Quando noi agricoltori cominceremo a guadagnare bene, vorrà dire che il Mondo ha dei seri problemi (io non me li auguro, per quanto sia pronto a tutto).

    La terra abbandonata in Sicilia? Si, sono degli inetti. E’ non ho difficoltà a dirlo. Tra l’altro aggiungi un certo disprezzo verso il lavoro agricolo da parte del siciliano medio, e capirai come ci siamo ridotti a questo punto in Sicilia. Chiaro non sono rose e fiori, ma io non vedo, in questo momento nella società, attività autonome che rendano molto più dell’agricoltura. C’è da fare sacrifici è indubbio, ma si può fare. Molto meglio di tanti altri lavori.

    Circa i miei costi colturali, ti dimostrerò che si può fare tranquillamente con le cifre che ti ho fornito, almeno nel mio territorio.
    Ma non stasera. Più tardi se riesco posto un articolo che mi sembra interessante, tu nel frattempo se vuoi continuare a partecipare al blog, cerca di assumere un atteggiamento più sobrio e pacato. Visto che sostanzialmente hai fallito la tua attività imprenditoriale, dovresti essere più umile e meno sbruffone, se sei qui per capire gli errori commessi.

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  11. bravo granoduro,tienici informati,oggi sto oziando,piove,le ultime quotazioni del duro rischiano di rovinarmi la semina sotto il profilo emotivo,hai ragione,i miei terreni a distanza di qualche chilometro tra di loro necessitano di attenzioni diversi,naturalmente ogni padrone conosce il vizio del propio asino,figuriamoci tre l ABBRUZZO e la SICILIA,per quanto riguarda l apporto fosfatico,e una vecchia tecnica che serviva a non fare allettare i grani primitivi che erano molto alti,poi il 18/46 era ottimo per il ringrano,oggi non ha piu senso almeno da noi poiche quest 2 fattori non esistono piu,comun que a trovarlo a basso costo il pre semina con apporto azotato nelle zone fredde male non fa,aiuta la germinazione ,fa sviluppare subito la foglia e la pianta resta piu rigogliosa,ma siamo in un perioodo di vacche magre e bisogna fare di necessita virtu,sono molto favorevole a costruire un blog dove ognuno possa portare le sue esperienze colturali non si sa mai trovassimo la formula quasi perfetta per la coltivazione delle varie culture,bisognerebbe pubblicizzarlo a livello mondiale ma io mi acconterei a livello nazione ,onorato di apportare le mie conoscienze,ma il lavoro piu duro lo devi fare tu io con questi strumenti ci prendo poco,da noi si e costituito da 2 anni il CADA consorzio d abbruzzo mi ha proposto dei contratti con il duro varieta SARAGOLLA mi pare d aver capito che tu lo abbia coltiva se si con quali risultati e come si comporta durante sfioritura,non ti stancare ,mi raccomando,quello che non fai oggi domani se puoi fallo fare ad un altro,ciao.per tenero.paesa faa luu bravee ,qua siamo ospiti,non farmi fare brutte figure,anche se non ai tutti i torti, comunque e meglio se non ci conosciamo,io quelli part time li digerisco poco,comunque ti ringrazio lo stesso visto che non rompi le scatole con il tuo prodotto,occhio che prima o poi grazie alla crisi ti togliamo anche quei contributi,tieniti pronto perche se non sei rincoglionito totale potresti fare l agricoltore pure tu,nel frattempo obbedisci senza fiatare al tuo padrone in pullover,e ditegli di cambiarselo almeno ,sarete pure in crisi ma sembra un CENCIARO.fai il bravo capito?

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  12. Mitico mimmo70... davvero onnipresente.... sarà che si fa un po' fatica a leggere i tuoi commenti (ma com'è, hai i tasti dell'apostrofo e del punto che ti si sono guastati, o preferisci non usarli perché così fai più in fretta a scrivere?? ;-)

    Non volermene comunque; in effetti è un'impresa arrivare al fondo dei tuoi commenti, ma ho capito subito che hai una bella esperienza in materia (io sicuramente ne ho di meno.... ma anch'io per dirti è da diversi anni che sto facendo delle prove per eliminare il 18/46, però con risultati contrastanti....).

    Comunque se riusciamo a mettere insieme un gruppo per condividere le varie esperienze, anche se in posti diversi e con tecniche diverse, penso che sia davvero un grandissimo risultato.

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