giovedì 13 ottobre 2011

La commissione Europea vara la nuova PAC?

Grande confusione sulla nuova CAP (Common Agricultural Policy), ieri la Commissione Europea ha partorito la prima stesura per la nuova politica agricola. Per l'Italia ciò si dovrebbe tradurre in un taglio ai contributi.
Secondo Roger Wite, portavoce del commissario Ue all'agricoltura Dacian Ciolos, gli aiuti Ue agli agricoltori italiani registreranno una diminuzione del 6%, pari a circa 285 milioni di euro, tra il 2013 e il 2020.
Il Ministro Romano di dichiara insoddisfatto e fa capire che da qui in avanti inizierà la vera trattativa.
Per l'ex assessore siciliano Giovanni La Via, la proposta sarebbe poco innovativa.
Dieci i punti chiave della riforma, un pò vaghi in verità, li trovate qui i italiano.

Sinteticamente, da quello che ho capito attraverso resoconti di giornali stranieri (in italiano solo chiacchiere ho letto sinora), la proposta verte su questi passaggi principali:
1) messa a riposo del 7% della superficie aziendale (come il famigerato set aside?);
2) per i seminativi avvicendamento con almeno tre colture;
3) tetto agli aiuti (max 300.000 €). Con tipico humour inglese, i britannici commentano che soltanto il duca di Westminster verrebbe colpito da tali restrizioni (in effetti sembra troppo elevato come tetto).
Tutto il resto è confuso, anche la prevista distribuzione dei premi soltanto sulla base della superficie sembra essere stato ridimensionata, anche se non è ancora chiaro come.
Si tratta a quanto pare di un documento di 1500 pagine che ancora va vagliato con attenzione. Nei prossimi giorni sicuramente ne sentiremo ancora parlare.

Intanto sul mercato dei cereali ancora volatilità, ieri caduta del 5% del grano sul mercato di Chicago. Secondo un nuovo rapporto USA le stime di produzione dei cereali sono superiori alle attese e le scorte ai massimi da 10 anni.
Il solito squallido balletto di voci e numeri giornaliero, che certamente non rende più facile l'attività agricola.
Ma ho l'impressione che dovremo farci il callo.



13 commenti:

  1. Riposo al 7% ?hai notizie piu precise in merito?

    Ho letto i dieci punti:

    http://www.agrinews.info/L-rsquo-Ue-presenta-la-nuova-Pac_news_x_9922.html

    sono cosi sintetici e vaghi ancora..

    A una prima frettolosa valutazione mi pare che i punti 2,3,5,6,7,8,9 recepiscano obbietivi che nella pac attuale , appartengono al 2° pilastro ,sono facoltativi, progettati e incentivati dai psr ( nelle regioni che li hanno attuati)

    Non ho capito, della nuova pac, se è ancora prevista la suddivisione dei 2 pilastri se si e con quali obbiettivi e finanziamenti..qualcuno ne sa qualcosa?

    RispondiElimina
  2. Proverò a scrivere un post appena posso per fare il punto della situazione

    RispondiElimina
  3. caro granduro,bravo,pero io vorrei portare qui su questo sito una discussione piu ampia.vorrei allargare la discussione a tutti i cerealicoltori.visto che per i prossimi 2 anni continueremo comunque a riscuotere i contributi pac e visto che in italia produrre un qt di grano costa mediamente 20 , scioperiamo,non seminiamo.vedrete come i signori della trasformazione andranno in panico, al solo pensiero di andare in giro per il mondo a comprare grano a suon di dollari.dalle mie parti cominciano a partire i contratti di figliera,io stesso da 2 anni ne stipulo uno con la barilla,ma il prezzo base no va oltre i 29 euri,poco piu che le spese.sto pensano di mandarli a quel paese.maledetti speculatori.l unica soluzione e lo sciopero della semina.

    RispondiElimina
  4. Caro Mimmo

    29 €/q in Sicilia ce lo sogniamo la notte.
    Qui, prezzo medio al momento intorno ai 25 €/q (che in assoluto non sarebbe neanche male, secondo il mio modesto parere, trovo però inaccettabile la differenza con il resto d'Italia).
    Io però ho costi di produzione molto più bassi dei vostri, intorno ai 250-300 €/ha l'annata scorsa (riferirsi al quintale è del tutto fuorviante). Forse sono l'unico in Italia da quello che leggo in giro, ma te lo posso facilmente dimostrare, se vuoi.

    Per il resto porta pure discussioni ampie e supportate da dati, ma non scivolare in facili derive populiste, te ne prego. Non è il posto giusto, te lo assicuro.

    RispondiElimina
  5. http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/16U5/16U518.pdf

    RispondiElimina
  6. http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/13/Fondi_europei_rischio_patto_degli_co_8_111113052.shtml

    RispondiElimina
  7. oggi a ROMA incontro con CIOLOS,http://www.asca.it/news-AGRICOLTURA__CIA_A_COMMISSARIO_UE__AL_CENTRO_RIFORMA_CI_SIANO_IMPRESE-1068593-ORA-.html

    RispondiElimina
  8. http://www.agenparl.it/articoli/news/economia/20111122-pac-associazioni-degli-agricoltori-dicono-stop-alle-rendite-fondiarie

    RispondiElimina
  9. traggo dal link di sopra un bel passaggio:

    "Ora, se la politica tutta concorda, possiamo riconoscere la valorizzazione dell’attività dell’imprenditore agricolo che vive coltivando direttamente la campagna. Cosa che fino ad oggi non è avvenuta, generando diffusi sentimenti di scontento tra i veri agricoltori. Se finora le rendite fondiarie hanno guidato la Pac, è arrivato il momento di cambiare rotta”.

    La politica concorderà? chissà magari se la U.E. risparmia pagando soltanto i veri agricoltori, vista la crisi finanziaria...

    RispondiElimina
  10. http://www.agroalimentarenews.com/news-file/La-Pac-fa-litigare-Catania-e-Ciolos---AgroalimentareNews-com.htm

    RispondiElimina
  11. http://www.euractiv.it/it/news/politiche-regionali/4563-agricoltore-attivo-ripartizione-per-superfici-e-greening-i-dubbi-sulla-pac-2014-2020.html

    RispondiElimina
  12. conclusione significativa di Ciolos
    "Chi non fa niente, non avrà niente"
    Speriamo, perchè di solito funziona esattamente al contrario

    RispondiElimina
  13. molto interessante,http://www.agricoltura24.com/agricoltori-attivi-si-stringe-il-cerchio/p_3392.html

    RispondiElimina