venerdì 28 settembre 2012

28 Settembre 2012 - Cereali Bulls a Chicago

Una settimana di calma piatta sui mercati internazionali non mi aveva ispirato alcun post sui consueti argomenti commercial-finanziari. Ma stasera una chiusura col botto di Chicago, mi ha costretto a tornare  nella trincea web. In dettaglio, di seguito, ho provato a sintetizzare i dati più rilevanti ai nostri fini di attoniti e speranzosi durogranicoltori delle lontane provincie italiche.



I Fatti
Dopo una serie di rapporti scontati, l'USDA ha battuto un colpo ben assestato con un report sulle scorte Statunitensi stimate ancora più esigue del previsto in un contesto di calo significativo delle scorte anno/anno. 
Nello stesso giorno l'IGC, ha pubblicato l'ultimo rapporto sulle scorte mondiali di mais e grano viste ancora in calo rispetto alle stime del mese scorso, e sempre all'interno di un trend in calo anno/anno. 
Insomma, mi sembra abbastanza per regalare una giornata memorabile agli investitori del mercato delle commodity (wheat a 9 $/bu in rialzo del 5%), anche perché ciò ha preso in contropiede un clima generale che negli ultimi giorni si era fatto sempre più ottimista (sull'entità di scorte e produzioni). 

I Dettagli
Partiamo dal primo rapporto:
Il dato esplosivo è stato il corn, stimato con un riporto di scorte del 12% inferiore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Nel complesso le scorte sono così ammontate a 988 milioni di bushel (circa 25 m di t), più basse di 125 m di bu rispetto alle stime degli analisti. Da qui il panico.
Esalta ancora di più gli investitori il fatto che le scorte siano nelle mani dei farmer in azienda, mentre quelle off-farm presso gli stoccatori sono in calo del 17% anno su anno.
Così sembra ovvio che i farmer USA che detengono circa 1/3 (delle scorte totali) del prodotto non lo molleranno facilmente, vista la grave siccità che li ha colpiti. Insomma i farmer si potrebbero rifare con gli interessi della annata disastrosa sotto il profilo produttivo. 

La quotazione del wheat è andata su, insieme al corn, anche se il riporto delle scorte è risultato più basso soltanto del 2% rispetto all'anno passato. Ma abbiamo già visto negli ultimi mesi che wheat e mais si sono mossi spesso all'unisono. 
Incredibilmente appena stamane, il wheat aveva toccato i livelli minimi degli ultimi mesi, poi il rimbalzo inaspettato e rapidissimo (tipo il film una poltrona per due, se ricordate)

La soia è stata vista anch'essa in ribasso nella stima delle scorte, ma molto meno di quanto previsto, così oggi la sua quotazione è aumentata moderatamente (al momento 2%). E ben sotto i massimi di qualche settimana fa.

Ma da cosa è stata dettata questa discrepanza rispetto le attese? A quanto pare il presupposto calo dei consumi di mais e wheat in presenza di quotazioni elevate non si è determinato. Domanda molto forte, insomma, anche a questi prezzi (e secondo me ha molto influito il calo del valore del dollaro delle ultime settimane).

Ed il duro?
No, per il duro le scorte sono aumentate del 6% (ma sapendo che grossi guai ebbero l'annata precedente non è neanche tanto). Le vendite infatti sono già ammontate a 39,7 mi di bu in rialzo del 79% anno/anno.
Il grosso delle scorte circa 2/3 è ancora nelle mani dei farmer. Ecco il dettaglio:


Durum Wheat Stocks by Position - States and United States: September 1, 2011 and 2012
[Included in All wheat]
-----------------------------------------------------------------------------------------
                 :               2011                :               2012                
                 :-----------------------------------------------------------------------
      State      :    On     :    Off    : Total all :    On     :    Off    : Total all 
                 :   farms   : farms 1/  : positions :   farms   : farms 1/  : positions 
-----------------------------------------------------------------------------------------
                 :                             1,000 bushels                             
                 :                                                                       
Montana .........:  10,500       2,205      12,705      15,500       2,122      17,622   
North Dakota ....:  23,500       9,438      32,938      26,500       6,771      33,271   
                 :                                                                       
Other States ....:     900      17,185      18,085       1,100      15,768      16,868   
                 :                                                                       
United States ...:  34,900      28,828      63,728      43,100      24,661      67,761   


Sulle quotazioni del duro ancora non abbiamo alcun riscontro, suppongo che negli USA domani (quando leggerò la chiusura di stanotte), vi sarà un certo effetto trascinamento, mentre ieri sera per avere un riferimento aveva chiuso debole a 7.85 $/bu. Tace anche il Canada.

Ecco il famoso rapporto USDA, denominato Grain Stocks Report


Corn Stocks Down 12 Percent from September 2011
Soybean Stocks Down 21 Percent
All Wheat Stocks Down 2 Percent

Old crop corn stocks in all positions on September 1, 2012 totaled 
988 million bushels, down 12 percent from September 1, 2011. Of the total 
stocks, 314 million bushels are stored on farms, down slightly from a year 
earlier. Off-farm stocks, at 675 million bushels, are down 17 percent from a 
year ago. The June - August 2012 indicated disappearance is 2.16 billion 
bushels, compared with 2.54 billion bushels during the same period last year.

Old crop soybeans stored in all positions on September 1, 2012 totaled 
169 million bushels, down 21 percent from September 1, 2011. Soybean stocks 
stored on farms totaled 38.3 million bushels, down 21 percent from a year 
ago. Off-farm stocks, at 131 million bushels, are down 21 percent from last 
September. Indicated disappearance for June - August 2012 totaled 498 million 
bushels, up 23 percent from the same period a year earlier.

Based on an analysis of end-of-marketing year stock estimates, disappearance 
data for exports and crushings, and farm program administrative data, the 
2011 soybean production is revised to 3.09 billion bushels, up 37.5 million 
bushels from the previous estimate. Planted area is revised up 70,000 acres. 
Harvested area is revised up 140,000 acres to 73.8 million acres. The 2011 
yield, at 41.9 bushels per acre, is up 0.4 bushel from the previous estimate. 
A table with 2011 acreage, yield, and production estimates by States is 
included on page 17 of this report.

All wheat stored in all positions on September 1, 2012 totaled 2.10 billion 
bushels, down 2 percent from a year ago. On-farm stocks are estimated at 
573 million bushels, down 9 percent from last September. Off-farm stocks, at 
1.53 billion bushels, are up 1 percent from a year ago. The 
June - August 2012 indicated disappearance is 908 million bushels, up 
27 percent from the same period a year earlier.

Durum wheat stocks in all positions on September 1, 2012 totaled 67.8 million 
bushels, up 6 percent from a year ago. On-farm stocks, at 43.1 million 
bushels, are up 23 percent from September 1, 2011. Off-farm stocks totaled 
24.7 million bushels, down 14 percent from a year ago. The June - August 2012 
indicated disappearance of 39.7 million bushels is up 79 percent from the 
same period a year earlier.

Barley stocks in all positions on September 1, 2012 totaled 197 million 
bushels, up 12 percent from September 1, 2011. On-farm stocks are estimated 
at 112 million bushels, 20 percent above a year ago. Off-farm stocks, at 
85.3 million bushels, are 4 percent above September 2011. The 
June - August 2012 indicated disappearance is 83.4 million bushels, 
19 percent above the same period a year earlier.

Oats stored in all positions on September 1, 2012 totaled 85.0 million 
bushels, 8 percent above the stocks on September 1, 2011. Of the total stocks 
on hand, 34.1 million bushels are stored on farms, 10 percent higher than a 
year ago. Off-farm stocks totaled 50.9 million bushels, 7 percent above the 
previous year. Indicated disappearance during June - August 2012 totaled 
34.0 million bushels, compared with 42.9 million bushels during the same 
period a year ago.

Old crop grain sorghum stored in all positions on September 1, 2012 totaled 
22.9 million bushels, down 16 percent from a year ago. On-farm stocks, at 
1.16 million bushels, are down 43 percent from last year. Off-farm stocks, at 
21.8 million bushels, are down 14 percent from September 1, 2011. The 
June - August 2012 indicated disappearance from all positions is 35.6 million 
bushels, down 32 percent from the same period a year ago.

Old crop sunflower stocks in all positions on September 1, 2012 totaled 
194 million pounds, down 25 percent from a year ago. All stocks stored on 
farms totaled 27.3 million pounds and off-farm stocks totaled 167 million 
pounds. Stocks of oil type sunflower seed are 101 million pounds; of this 
total, 21.8 million pounds are on-farm stocks and 79.3 million pounds are 
off-farm stocks. Non-oil sunflower stocks totaled 92.8 million pounds, with 
5.50 million pounds stored on the farm and 87.3 million pounds stored off the 
farm.

This report was approved on September 28, 2012.

L'ultimo rapporto IGC invece lo trovare qui, e leggendo le tabelle della colonna a destra, lo troverete già molto comprensibile.
In sintesi: produzioni e scorte di mais e grano mondiali in calo sia rispetto all'anno passato sia rispetto alla stima del mese scorso.
Credo che la debolezza delle quotazioni dell'ultimo periodo sia terminata anche per il duro. In queste condizioni il prezzo non cala. 
Si potrebbe tornare a a salire, dunque anche da noi?
Ne riparliamo lunedì sera, con qualche elemento in più.


25 commenti:

  1. gino agricoltore pugliese29 settembre 2012 alle ore 10:06

    se ci sarà il gran botto questo è il momento buono, ultimamente da noi il duro è calato leggermente e via la corsa alle vendite.
    Ma ci fosse qualcuno che vende quando aumenta!!!!
    La mia è solo sensazione, ma quando i 2/3 degli agricoltori avrà venduto solo allora il prezzo schizzerà ci vuole tanta fortuna e un pò di coraggio

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  2. Al momento il duro continua a stentare parecchio, ieri sera è salito appena a 7,91 $/bu negli USA (neanche +1%, mentre in Canada la situazione sembra stabile).
    Lunedì vediamo la Francia, in ogni caso questo rialzo significativo e supportato di Chicago bloccherà ulteriori movimenti al ribasso anche da noi. Per il botto(cioé almeno +5 €/q) io continuo a vederla difficile, però con un mercato nuovamente rialzista, chi non ha venduto può tranquillamente stare alla finestra e sperare nel terno al lotto.

    Resto sempre ammirato dalla quantità di informazioni dettagliate quasi in tempo reale fornite dai servizi pubblici USA. Noi italiani affrontiamo il mercato senza sapere nulla di quello che ci gira intorno. Se non voci messe in giro per fare confusione. E meno ancora di noi ne sanno i nostri Amministratori. E questo è uno dei motivi per cui non vengono mai prese decisione ponderate.
    La trasparenza e la completezza dei dati statistici dovrebbero essere alla base dell'operato politica e degli attori del mercato, ma non è cosa nostra, continueremo a raccontarci quello che più crediamo ci faccia comodo, salvo alla fine pagare il conto.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Meglio degli USA il Canada

    Laerte Odisseo

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  5. Skandiski
    Altamura -70 cent./ql (questa volta proprio ingiustificato).
    Molto strano, prezzo della semola invariato, i cruscami +50 cent.....

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  6. Non so se il Canada è meglio, ma senz'altro è ottimo.

    Altamura è scesa, ma in passato era stata anche la più pimpante. Ora sembra essersi riallineata a Foggia.
    Penso che la prossima settimana, esaurita la coda della precedente debolezza e della corsetta alla vendita che si è verificata, ed assorbito il nuovo sentiment internazionale, i ribassi termineranno.


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    1. Skandiski
      penso la stessa cosa....salvo novità!

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  7. Io non ho ancora venduto, seguo costantemente le vostre analisi che trovo abbastanza oggettive, spero di fare bene a resistere. Grazie per tutte le preziose informazioni

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  8. Personalmente ho preferito vendere, non per paura delle quotazioni a livello mondiale ma per la delicata situazione europea, troppe frottole, penso che prima o poi la bolla scoppi, basta guardare quello che è successo l'altro giorno in spagna, a riguardo i nostri tg, sia pubblici che privano hanno omesso informazioni a riguardo, tutto pilotato dal nostro "caro" governo!!
    La mia opinione, come già scritto in un altro post, è che per i prossimi tre mesi i prezzi rimarranno invariati, con possibili piccoli aumenti, mentre per l'inizio del 2013 mi aspetto aumenti considerevoli, non escludo i +5 euro su tutti i cereali, staremo a vedere!!!

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  9. Ormai il problema non è tanto l'euro in più , che attenzione di questi tempi fa sempre comodo, ma è anche stare attenti a chi si vende , io ho venduto circa 1 mese fa ad un CAP e forse non prendo neanche un centesimo perchè è commissariato , mi tocca fare anche le azioni legali ed anticipare soldi al legale. Cornuto e bastonato...

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    1. Anonimo hai ragione. è proprio cosi. Nel settore enologico la stessa musica. Oramai i rialzi che si sono registrati negli ultimi periodi,cominciano seriamente a preoccupare, poiche le cifre cominciano ad essere impegnative, e il grado di solvibilità è veramente al limite. Di questo passo, se non si è avveduti nel confererire la merce, si rischia di prendere grosse fregature, e buchi in bilancio(gia esiguo) possono essere il colpo di grazia. attenzione molta attenzione

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  10. vero, problemi di liquidità in giro molto seri...

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  11. ehm...contro ogni aspettativa il duro non sta dando alcun buon segnale, il FOB francese del Mediterraneo in calo di circa 0.5 €/q stasera. Possibili nuovi ribassi sulle nostre piazze, a questo punto.

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    1. Skandiski. Stanno scaricando grano estero, alcuni stoccatori lo stanno immagazzindo per miscelarlo con quello italiano. Non so da quale paese provenga, so per certo ke gli autotreni fanno avanti e indietro dal porto.

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    2. dagli USA 12000 t di duro sono partite la settimana scorsa per l'Italia. Il dato cumulato dell'anno, non si discosta dall'anno precedente, comunque. Sinora 94500 t vs le 95800 del 2011.

      http://www.fas.usda.gov/export-sales/wheat.htm

      Ma ovviamente la provenienza della merce che vedi scaricare potrebbe essere la più varia.

      I dati Canadesi si fermano invece ad Agosto, ed a quella data le importazioni di duro erano in calo rispetto all'anno precedente.

      Comunque ora sta arrivando merce in quantità da fuori il Mediterraneo, questo è evidente. Vedremo come il nostro mercato assorbirà il colpo.

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    3. Skandiski
      Bari -0,50/ql

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    4. Ahia...., mi sa che questa volta il sondaggione (io ho votato rialzo moderato) sulle future quotazioni del duro a dicembre 2012 ha dato risposte sbagliate, comunque mancano ancora due mesi e mezzo, speriamo bene.
      P.S. x Granduro: ma un bel thread in futuro sull'eolico, com'è la situazione attuale in Italia a livello di incentivi e prezzi degli apparecchi, pale grandi o mini-eolico, conviene non conviene, qualcuno che ha esperienze positive o negative in proposito, credo che potrebbe essere un argomento che interessa molti anche se non strettamente collegato al grano duro.

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    5. Già speriamo bene, comuque la risposta al sondaggione può essere cambiata prima della scadenza. Io stesso mi esprimerò gli ultimi giorni.

      Ma guarda sull'eolico qui in Sicilia ne ho viste di tutti i colori, tra le quali queste:
      http://palermo.blogsicilia.it/messineo-leolico-e-il-paradiso-per-lorganizzazione-mafiosa/2852/

      Io comunque non la considero più attività agricola. E' come costruire un piccolo opificio, anche se legalmente rientra nelle attività agricole connesse. Tutto il guadagno si basa sulle tariffe incentivate statali. Molto rischioso, meglio acquistare Bot italiani sul mercato secondario, rischi lo stesso, ed hai molti meno problemi.
      In generale non so se è il momento giusto per fare investimenti straordinari in azienda, come anche sui Bot del resto.



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    6. Mi dispiace ragazzi, ma tutti gli indicatori dicono che stiamo andando giù (con il grano duro), USA, Canada, Francia, e mercati locali...ed è una debolezza propria del duro.

      Appena posso butto giù qualcosa

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  12. Il mercato in questo momento è cedente. Da alcuni dati emerge pure che nonostante le avversita a conti fatti la produzione mondiale è in aumento. Gli stati uniti stanno esportando a danno degli europei.Ma anche in questi due giorni a chicago son stati doolori in quanto a futures

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  13. Skandiski
    Foggia invariato.

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  14. Bologna prezzo duro invariato: forse la flessione è terminata. Speriamo bene iniziavo a rimpiangere i 29€/q offerti. Aspettiamo la semina e vediamo che succede.

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  15. scusate se mi sono assentato dopo il commento di due giorni fa.
    Rispetto a quel commento, il duro non ha perso ulteriori posizioni nei mercati internazionali durante la settimana.
    Tuttavia il wheat di Chicago è sceso nuovamente quasi a 7.5 $/bu.
    Spero di approfondire con qualche post, appena possibile.

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  16. Ma di che parliamo ? Il future Dicembre 2012 è a 8,57$/bu. Comunque è effettivamente sceso tutta la settimana.
    Dec 2012
    857'0 -0'4 857'4 867'4 867'4 857'0 859'0

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    1. Scusate ho scritto una fisseria ieri avrei dovuto scrivere quasi 8.5 $/bu il wheat di Chicago, mentre 7,90 circa il durum U.S. (comunque stabile).
      Hai fatto bene a correggere, grazie

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