lunedì 28 maggio 2012

Trebbiatura, prime impressioni e prime voci (Aggiornato)

Oggi ho iniziato anche io la trebbiatura del duro (ma la foto è di repertorio). Ebbene la risposta c'è. 
Eccovi le mie sintetiche (vista l'ora e la giornata) impressioni.





Due appezzamenti, i più precoci ed esposti, di una decina di ettari. Entrambi varietà Saragolla: il primo ha raggiunto una media di circa 36 q/ha, quando storicamente non aveva mai superato i 30 q/ha. Il secondo si è attestato intorno ai 40 q/ha, con rese pari al record storico per l'appezzamento. 
La granella si presentava sana, anche se non completamente asciutta ma lo stoccatore non si è lamentato; la qualità commerciale non la ho misurata, ma certamente non era eccelsa ed io non la inseguo.
Se lo volessi liquidare, qui in Sicilia al momento, dovremmo essere intorno ai 23 €/q. Ma ancora pochi scambi, attendiamo qualche giorno per un dato più rappresentativo.

Aggiornamento

Questa è la foto che ho scattato giorno 20/05/2012. Primo campo trebbiato che ho visto, quest'anno.
Si tratta della zona tra Gela (sullo sfondo) e Butera, in provincia di Caltanissetta. Oggi lì attorno è tutto trebbiato.




Era peraltro lo stesso campo a cui feci una foto passando di lì, i primi di aprile.



Non si nota tanto in questo campo, ma quest'anno le stoppie e la paglia sono di colore rosato. Segno evidente della ottima fase di maturazione delle piante senza stress e senza malattie.
Nella zona, ottima annata un po' con tutte le varietà.

Sul prezzo, al momento si compra intorno ai 24 €/q.

Sulla precocità: è dovuta alla diffusione di varietà sempre più precoci ed a una certa tendenza ad anticipare la semina in queste zone. L'anno passato non si manifestò, perché per tutto il mese di maggio piovve incessantemente. Quest'anno, questo territorio è stato risparmiato, sebbene abbia piovuto, la scorsa settimana, in molte zone della Sicilia.
Per i "non siciliani" chiarisco che la situazione pedo-climatica sicula è molto variabile, in alcune zone tardive si trebbierà a Luglio. Complessivamente le rese dovrebbero essere superiori alla media in tutta l'isola, per quello che vedo.


14 commenti:

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    1. No per il prezzo!

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    2. Certo, mi riferivo alle rese.

      In ogni caso, hai un'idea di come come mai è così precoce quest'anno? Ma è generalizzato o è solo qualche appezzamento? O è il saragolla che è più avanti degli altri? Ed è solo in Sicilia? Dalle altri parti l'andamento è più normale o sono già tutti pronti alla mietitura?

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  2. agricoltore pugliese30 maggio 2012 alle ore 10:40

    Vorrei capire come mai in Sicilia il Grano Duro è il più economico d'italia? sono convinto che la qualità sia buona, sara forse per motivi logistici o perché gli intermediatori hanno margini di guadagni più alti o per tanti altri motivi occulti. a 23 euro al ql per 30 ql ad ettaro non si coprono neanche le spese. Io in Puglia l'orzo l'ho venduto ad un prezzo simile a quello del grano duro siciliano come è possibile?

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    1. X gli agricoltori pugliesi

      Ho letto sulla newsletter dell'Informatore Agrario una notizia sugli incendi in Puglia.
      E' vero?

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    2. Mah... non mi risulta. l unico incendio rilevante è successo a Mesagne, ma erano circa 6 ettari di grano andati a fuoco. oltretutto si pensa ad un atto intimidatorio.

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    3. http://www.foggiatoday.it/cronaca/incendi-campi-di-grano-provincia-foggia.html

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  3. Vorrei capirlo anche io. Potrei fare soltanto delle ipotesi che lasciano il tempo che trovano.
    Sono alcuni anni che si manifesta questa situazione. Ma tutti evitano accuratamente di affrontarla (Istituzioni, Camere di Commercio, Giornali). L'anno passato si è arrivato ad un differenziale di 6 €/q!!!

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  4. In sicilia era scontato, quest'anno, un aumento delle rese, il clima è stato favorevole! mentre qui al centro la situazione è pessima, prima la siccità poi tanta pioggia! la septoria ha fatto un disastro, ora il mal del piede sta concludendo l'opera!!!

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  5. Quest anno in italia,a mio parere le rese saranno disomogenee sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo-
    nel mio areale,basso chietino fascia adriatica sui 400-500slm,abbiamo questa situazione-
    i terreni esposti a sud,promettono rese da record,mentre sul versante nord,esposto alle intemperie balcaniche,la differenza la fa la varietà e la concimazione,ma tutto sommato rientreranno nella media,anche sè il duilio,resistente alla fusariosi e ben concimata promette bene-
    i problemi si presentano sul quadrato(quest anno molto coltivato per via del contratto con baronia)è ricomparso il mal del piede e la septoria,
    il simeto ,dove è stato coltivato con dovizia e ad esposizione sud è bellissimo,
    il mio miglior campo è il saragolla,guai a lui se non fa 50qt x ht,è raro vedere un campo di quella qualità,e devo dire che girando tra i campi,dai miei colleghi non è da meno-

    e adesso veniamo alle note dolenti-dalle mie parti chi non ha concimato a dovere,quest anno và per mosche,e alcune varietà non hanno superato la fusariosi.
    L aureo è nella norma .
    Girando un po, i campi piu brutti li ho visti nel teramano,mentre lunga la fascia adriatica marchigiana romagnola fino a bologna,dove sono stato a fine aprile ho visto dei bei campi,però ad oggi avrebbero potuto subire anche variazioni negative.

    Per mancanza di seme,ho seminato alcuni ettari con l iride,questa varietà non mi aveva sodisfatto,poco peso specifico e cariosside piccola,anche se molto produttiva,a vederlo oggi ha una spiga enorme e tutta bella piena,persino il creso si presenta bene,a dimostrazione che qui da noi il clima è stato favorevole,peccato per la troppa siccità di marzo,anche se il bel tempo di marzo ha permesso a molte varietà di superare la fusariosi e di ricostituirsi sotto il profilo vegetativo.

    In conclusione,nel mio areale a parte qualche varietà suscettibile alle malattie fungine,e alla cattiva concimazione da parte di alcuni scriteriati,il resto è tutto in ottime condizioni,anzi migliore dell anno scorso,che fù ottima.

    Adesso speriamo di poterlo raccogliere,vendere e incassare i soldi,poiche da questi parti,si era ricostituito un consorzio agrario(che doveva collaborare con coldiretti-coop),che ad oggi non ha ancora pagato i conferitori dell anno scorso,chi sà quale santo mi ha salvato,poiche io conferii e vendetti subito,e dopo 60 giorni incassai,chi invece aspetto a vendere sperando che il prezzo migliorasse ,niente,alcuni miei colleghi sono andati dagli avvocati.
    Qui fino a quando non incassi i soldi,il prodotto non è tuo.

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    1. Fate molto attenzione a questo fattore,l aggravarsi della crisi potrebbe creare seri problemi di insolvibilità,qui da noi è fallito anche un grande mulino,fortunatamente trasformava principalmente grano tenero,coltura esigua per il nostro territorio,ma altrove stanno piangendo,.

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    2. Sì, Mimmo,
      mi risulta che di molini a duro ce ne siano sempre meno a chi si venderà il nostro grano? Anche in Toscana la situazione finanziaria è a dir poco tragica. Girano voci che si esporterà un grosso quantitativo dalla Sicilia in Spagna. Sapete niente?
      Ciao
      Andrea

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    3. ho visto anch io passando per quelle zone molte disomogeneità dei campi, ed in piu un conoscente della zona mi disse che le pioggerelline di meta- fine maggio certo non hanno aiutato il grano in fase di fioritura. Qui nell agro romano la situazione è molto simile, anche se molti campi sono stati completamente atterrati dal vento forte della precedente perturbazione. che prezzi si spuntano ora li, a raccolto vicino, piu o meno?

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