martedì 8 ottobre 2013

Filiere Durogranicole

Il resoconto dell'incontro annuale della Filiera Grano Armando con gli agricoltori mi ha impressionato. Sembrerebbe qualcosa di serio ed organizzato. Intanto qui in Sicilia la Filiera del CALV incontra i produttori tra qualche giorno.


da Agronotizie un estratto (articolo completo qui)

Agricoltori, stoccatori e partner della filiera “Grano Armando” si sono dati appuntamento ad “IncontrArmando” per la presentazione del nuovo contratto di filiera 2013/2014. Si tratta dell’evento annuale organizzato dalla De Matteis Agroalimentare presso il proprio stabilimento di Flumeri (Av) per incontrare tutti gli attori della filiera “Grano Armando”, la pasta 100% italiana che quest’anno ha raggiunto i 2 milioni di confezioni vendute ed una copertura su 1.100 punti vendita in tutta Italia.
Grazie ad un protocollo innovativo definito secondo le migliori pratiche agronomiche, l’azienda irpina è riuscita a creare una filiera integrata 100% italiana per la produzione di Pasta di alta qualità e ad assicurare agli agricoltori una maggiore redditività ed un ulteriore incremento in caso di superamento di alcuni obiettivi qualitativi delle produzioni di grano duro (in particolare il contenuto proteico).
L’evento è stato l’occasione d’incontro e di scambio informativo per i titolari delle 702  aziende agricole provenienti da 8 regioni e 17 province del centro-sud Italia che in soli tre anni hanno ingrossato le fila della Comunità Armando fino a raggiungere ben 7.300 ettari di grano duro firmato “Armando” nelle varietà Pietrafitta, Quadrato e Torrebianca.
Presenti al “Pala Armando” i protagonisti di questa filiera cerealicola: i 702 agricoltori che hanno sottoscritto il contratto nella passata stagione, i 33 stoccatori e i partner del progetto: Syngenta e Coseme.
Alcuni lettori (come Gino, se non sbaglio) che aderiscono a questa filiera, magari potranno confermare la bontà dell'iniziativa o esprimere eventuali perplessità, nei commenti. Sarebbe interessante capire se questa strada è percorribile per un produttore (tenendo conto dei maggiori costi e dei benefici) oppure si tratta di marketing fine a se stesso.

Qualche giorno fa erano anche presenti dei link nell'articolo con la presentazione dei risultati produttivi e qualitativi 2013 molto dettagliati e con il disciplinare di produzione spiegato nei dettagli. Qui i link rimossi, peccato!


Mentre in Sicilia, in prossimità di Enna:
Si svolgerà venerdì 11 ottobre la riunione di Filiera presso la sede della PRO.SE.ME. azienda sementiera ennese leader nel settore cerealicolo con le sue varietà di grano duro Simeto e Core, e con una consistente quota di mercato non solo in Italia, ma anche in paesi quali Algeria, Turchia, Grecia, Spagna e Bulgaria. Da sempre attiva nel campo del miglioramento genetico è ormai una realtà imprenditoriale consolidata.
Il tema dell’incontro sarà: “ PRO.SE.ME. sostiene la filiera – dal seme… al grano… alla pasta”.
Lo stesso accenderà i riflettori sugli anelli della filiera, per mezzo della quale garantisce all’industria agroalimentare una produzione sostenibile e di qualità, in quanto per rilanciare i consumi alimentari occorrerà rafforzare necessariamente le sinergie della filiera grano duro-pasta.
A partire dalle ore 17,30 diversi relatori prenderanno parola all’interno dell’importante incontro presso l’aula convegno della sede PRO.SE.ME. in c.da Grottacalda, e che vedrà centinaia di agricoltori locali e non, presenti al convegno.
Aprirà l’incontro l’amministratore delegato della PRO.SE.ME. srl Roberto Angileri presentando i dati commerciali dell’azienda, seguirà l’intervento del ricercatore della PRO.SE.ME. il Prof. Fortunato Calcagno su dati agronomici e performance varietali, a seguire il Dr. Emilio Gaspari amministratore delegato del pastificio Cerere, il quale presenterà il gruppo Calv e il contratto di filiera 2013, successivamente interverranno il Dr. Venora e la Dott.ssa Lo Bianco della Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, infine prenderanno la parola il Dr. Salvatore Greco, Technical Field Manager di Syngenta, il quale esporrà l’importante tematica della concia delle sementi parte indispensabile per le semine innovative e per ultimo il Dr. Renzo Stradi dell’Agm srl, sulla nuova proposta di concimazione organica.

Qualche vecchia conoscenza del blog all'incontro.
Spero che esca un comunicato sul web che illustri pubblicamente i risultati della Filiera e le proposte per il prossimo anno. Male che vada qualche corrispondente si trova.



12 commenti:

  1. Per quanto riguarda Armando, pure apprezzando gli sforzi intrapresi e le proposte contrattuali per gli agricoltori, c'è un'incongruenza: 2 milioni di confezioni vuol dire 1.000 tonnellate di pasta. Ossia circa 1.350 tonnellate di grano duro, che ad una resa media di 30 q.li/ha equivalgono a 450 ettari seminati, con Armando, Pietrafitta ed Quadrato. Nell'articolo citato sono menzionati 7.300 ettari. Il restante 93% dov'è finito? Gli agricoltori sono stati premiati ugualmente?

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  2. i miei amici e colleghi che hanno aderito a questo contratto mi dicono che i pagamenti e le premialità sono state pagate come da contratto,peraltro stiamo parlando di piccoli quantitativi poco significativi,bisognerebbe vedere con quantitativi maggiori se le industrie manterranno lo stesso atteggiamento o cadranno nel solito vizietto di voler speculare sulla nostra pelle.... i miei dubbi su questi contratti sono due:il primo è il costo maggiore del seme che nel caso del quadrato e del pietrafitta mi sembrano ingiustificati,il secondo è la possibilità di raggiungere le 14,5 di proteine,io su maggese di pomodoro,con le dovute concimazioni e con il trattamento fungino ho fatto x due anni consecutivi grano bianconato e solo 12 di proteine...quindi spiegatemi voi come si fa a fare del grano proteico..

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  3. Giovanni
    per il proteico ci vuole Mimmo, che sono sicuro interverrà appena possibile.
    Intanto puoi dare una occhiata ad un suo vecchio post:
    http://durodisicilia.blogspot.it/2011/12/grano-duro-proteico-italians-do-iteat.html

    Anche Walter è molto bravo...non lo sento da un po', spero intervenga.

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  4. gino agricoltore pugliese9 ottobre 2013 alle ore 11:18

    se si raggiungono i parametri prefissati i premi ti vengono riconosciuti tutti. Il problema è ottenere le proteine. Lo scorso anno, annata grassa dalle mie parti, le proteine erano basse 12% facendo tutte le concimazioni da protocollo. Quest'anno non penso di aderire visto la maggiore produttivita in quintali delle altre varietà.

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  5. Ma con mille tonnellate di pasta venduta, a spanne, secondo me, non ci ripagano nemmeno i costi sostenuti per la pubblicità battente fatta sulle reti televisive nazionali e testate giornalistiche. Chi finanzia questo progetto? Se sono soldi pubblici, saranno altre risorse destinate all’agricoltura che finiscono in altre tasche?

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    1. Si esatto i soldi vengono dal PIF Campania, ma mi sa che non hanno ancora preso un euro. Comunque nel PIF ci sono anche gli investimenti (Misura 121) di qualche azienda agricola campana, se non vado errato.

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    2. Scusate ecco l'aggiornamento: http://www.agricoltura.regione.campania.it/psr_2007_2013/pdf/DRD_285-30-07-13.pdf (se andate in fondo al documento c'è il finanziamento, approvato in via provvisoria, ma non è per la promozione, è per ricerca & sviluppo).

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  6. Agr Abruzzo il contratto lo fatto per tre anni mi anno consigliato la varieta quadrato ho pagato il grano da seme ma le proteine neanche non lo fa neanche a piangere cinese dicevano che dovevamo seminare quelle tre varieta scritte nel post in occasione della varieta armando che prometteva un esplosione di proteine e quantita ma a quanto pare ad oggi questa varietà ancora non é costituita.da come la vedo io questi contratti servano solo per i de matteis per accedere ad dei contributi stanziati per pruomovere la filiera i cosidetti pif ma in tasca a noi come al solito non ce niente

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  7. Aderii 2 anni fà-fummo invitati io ed altri presso il mulino baronia di Avellino,andati li trovammo tanti agricoltori,anche delle mie parti,poichè l'invito fù fatto in primis ai commerccianti,i quali organizzarono interi autobus,a spese di chi,non so,per portarci li-Noi una piccola comitiva,ma con buone capacità produttive-il mio commerciante mise subito le mani avanti,se aderite,io vi fornisco la logistica,ma il contratto ve lo gestite voi autonomamente-mmmmmm-Esso,è un soggetto che si occupa soprattutto di grano di qualità,e queste varietà,a lui non risultavano performanti come il contratto richiedeva ,quindi non voleva grane-
    Il convegno lo aprì l'assessore all'agricoltura regione campania(ndr) il quale,annunciò subito che il progetto armando,sarebbe rientrato nei fondi pif-pip-non sò,come cazzo si chiamano,ma a quel punto capii il perchè della presenza di tanti agricoltori e non-c'erano anche gli altri soggetti Syngenta e Coseme e i soliti bla bla bla bla-Chiacchieratina con la proprietaria della coseme(bel donnino ) presentazione coi vari rappresentati di zona e via-
    Finì con una bella abbuffata di pasta(ammetto che era buona) e poi tutti a casa-
    Io non ero entusiasta di questo progetto,comunque per rendere il programma produttivo piu elastico e incitato da terzi,seminai anch'io alcuni ettari di quadrato-l' annata (2012)sotto il profilo quantitativo è stato straordinario,quindi anche per il quadrato niente male,picchi fino a 60qt xht,ma anche gli altri non scherzarono-idem saragolla ,orobel e iride,aureo a rimorchio con media 52qt x ht-

    Il problema furono le proteine 12,qualcosa- non ricordo bene-e il contratto andò a farsi benedire-idem per gli altri agricoltori che aderirono-io mi salvai perche feci un pre contratto con il cada che era superiore al minimo della filiera armando,quindi consegnai anche il quadrato al cada rimettendoci qualcosa in meno-

    Premetto che io non rispetto il disciplinare redatto da loro,ma non lo faccio neanche con l'AUREO-differenza ,l aureo raggiunge i 14 senza tanti problemi,su precessione di sulla e favino anche 15,80 ottenuti,-
    Ogni hanno,inserisco varietà nuove nei miei campi,ma le proteine le ho viste solo con l'aureo,con gli altri niente-almeno questo è quello che accade nel mio areale,dove produrre duro non è un'impresa difficile-
    Cè qualcuno che ha preso bastonate anche con l'aureo,-forse in alcuni areali,ci sono le condizioni giuste per far esaltare queste varietà della filiera armando,sui miei terreni nò-Io lavoro con contratto barilla,(non chiedetemi di esibirlo,pioichè barilla non fa contratti con i singoli agricoltori)lo gestisce direttamente il commerciante,e siccome l'aureo ,quando ha uno sviluppo armonioso ed omogeneo presenta una granella che la riconoscereste tra altre mille varietà,capita che non tutte le partite ,magari raggiungono ì 14 di proteine,ma ci sono pure quelle da 16,allora se la media della massa critica rientra nei parametri,colui che per tanti motivi a fatto meno di 14 (è capitato anche a me),prende comunque il prezzo base,e chi supera i 15.50 ha un premio aggiuntivo per ogni punto percentuale in più di proteine-almeno questo è il meccanismo di gestione da parte del mio commerciante-gestire una filiera non è cosa semplice,ci vuole professionalità e capacità volumetrica-io la filiera armando l'ho vista gestita da quelli che definisco -MEZZE-CALZETTE-mi spiace ma non puo funzionare-alcuni stuccatori non hanno neanche il macinino per misurare le proteine-

    PS-non innamoratevi dell'aureo-non è adatto al ringrano,è suscettibile agli attacchi fungini(anche se poi si riprende bene) e qualcuno ha preso anche qualche bastonata sotto il profilo produttivo-è una varietà da prendere con le pinze,ma vale la pena provare-anche in assenza di una filiera-

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  8. Da quello che leggo, direi che non è una strada percorribile la filiera Armando...siamo nel Paese dei venditore di fumo...bah...è triste osservare che quelle poche risorse pubbliche rimaste, sembrerebbero ancora andate sprecate.

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  9. Io come Armando preferisco di gran lunga questo qua, della insuperabile coppia Jannacci-Gaber:
    https://www.youtube.com/watch?v=985ll33DMfs
    orzo v.

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  10. Da un' attenta analisi, come al solito ho dedotto che queste filiere beneficiano tutti tranne noi agricoltori vi spiego meglio:
    ARMANDO goloso di contributi PUBBLICI fa la filiera per accedere al PIF.
    Lo STOCCATORE promuovendo tali contratti si assicura un margine sicuro.
    L'AGRICOLTORE che si lascia abbindolare arricchisce ARMANDO, lo STOCCATORE,SYNGENTA,Ecc facendo impennare i propri costi dei fattori produttivi, per poi venderlo ugualmente a prezzo di mercato, dato che arrivare a 14.5 di proteine è un vero terno al lotto!
    TALI CONTRATTI A MIO AVVISO SONO UNA VERA PRESA IN GIRO.

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