giovedì 13 settembre 2012

Rapporto Wasde - Settembre 2012


E' uscito ieri il consueto rapporto USDA sulle stime delle principali produzioni agricole nel Mondo. Francamente 'sti rapporti sembrano avere un impatto sui mercati sempre più limitato. Sembrano infatti fornire informazioni che gli operatori o già conoscono o ritengono del tutto irrilevanti, tanto che le quotazioni non ricevono praticamente alcun impulso.

Comunque il rapporto completo lo trovare qui, mentre sinteticamente vi posso riferire che le cifre più  significative riportate riguardano il mais, le cui rese negli USA sono stimate in ulteriore calo (-0.6 bu/acro rispetto ad Agosto, e per darvi una idea -25 bu/acro rispetto alla resa dell'anno passato), mentre magicamente è apparso un riporto nelle scorte iniziali di 160 milioni di bushel (a pag. 12 del rapporto) che ha fatto lievitare la disponibilità di corn negli USA, per l'anno in corso, di ben 83 milioni di bushel!!!

Giù la produzione di U.S. soia, con resa a 35,3 contro la stima di 36 di Agosto, ed una resa dell'anno passato di 41.5 (pag. 15). Ma disponibilità stabile.
U.S. wheat stabile rispetto alle stime del mese scorso (pag. 11).

In generale il rapporto avverte negli USA una significativa contrazione dei consumi che starebbe riequilibrando il bilancio degli stock, in presenza di rese generalmente in calo. Tuttavia secondo gli analisti si tratterebbe di una analisi con fondamenta troppo fragili per essere condivisibile. Le produzioni saranno in netto calo rispetto a quelle storiche è questo aspetto risulta preponderante rispetto ai giochetti contabili che secondo alcuni sono messi in atto dall'USDA.,

A pag. 11, trovate le varie classi di grano USA, con la colonna specifica del durum.

A livello Mondiale pag. 19, i dati sul grano risultano pressoché invariati rispetto alle stime di Agosto, quindi confermando il calo delle scorte finali rispetto a quelle iniziali e storiche degli ultimi anni (pag. 19).

Disponibilità di Corn e soia mondiale stabili rispetto al mese  sebbene si riscontri un calo produttivo, grazie in entrambi i casi ad un aumento degli stock iniziali!!!

Le aspettative sulle stime erano generalmente più pessimistiche, al momento cereali ben intonati a Chicago con wheat a 8.91 e mais a 7.70 $/bu.
Le previsioni di Goldman Sachs sul mercato dei cereali qui. In breve soia, grano e mais rispettivamente a 20, 10 e 9 $/bushel nel giro di tre mesi.

Insomma solite schermaglie da speculatori di giornata, ci troviamo in una incerta fase laterale, del doman non v'é certezza...

P.S.: Ringrazio tutti coloro che continuano a fornire aggiornamenti dalle varie Borse locali. Il vostro apporto è prezioso...





13 commenti:

  1. Skandiski
    Bologna: invariato.

    RispondiElimina
  2. qualcuno mi sa dire, per favore, dove posso trovare le quotazioni del girasole? ho girato un po' di siti senza alcun risultato, grazie-----------lorenzo foggia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Skandiski
      In italia, piazza bologna, l'ultima quotazione risale al 1 marzo 2012 ed era circa € 38,00/ql. Verrà riquotato tra poco, dopo il raccolto.
      In francia attualmente quota € 55,00/ql.

      Elimina
    2. Skandiski
      questo l'indirizzo:
      http://www.terre-net.fr/cours_marches_agricoles/cotations.html

      Elimina
    3. borsa merci Verona lunedi 10 settembre

      Semi di girasole nazionali - f.co part. Euro
      475,00 480,00

      Elimina
    4. grazie mille.....lorenzo foggia

      Elimina
  3. Palermo e Catania ISMEA in ribasso di circa mezzo euro.

    RispondiElimina
  4. il rafforzamento dell euro ci mette leggermente in difficolta,ma questa notizia -http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-13/lancia-acquistera-miliardi-dollari-183450.shtml?uuid=Aby179cG -potrebbe attivare una certa frenesia speculativa in borsa,e di conseguenza sulle commoditis-stiamo quasi a fine settimana,di solito in borsa si cerca di capitalizzare,invece dopo questa notizia le commoditis s inpennano-
    aspettiamo qualche giorno per captare segnali piu chiari-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In teoria la manovra USA dovrebbe produrre speculazione ed inflazione. Quindi crescita delle quotazioni anche delle commodity.
      Vedremo in pratica sulle soft commodity cosa succederà prossimamente(mentre per oro e petrolio sembrerebbe scontato un rialzo sostenuto)...
      A noi produttori potrebbe stare bene dunque questa azione della FED(io era un pò che aspettavo la notizia e non ho venduto nei giorni scorsi per vedere le reazioni del mercato).
      Magari se si associasse qualche ulteriore news negativa sulle produzioni, i prezzi dei cereali potrebbero schizzare nuovamente. A questo punto il mercato con il denaro fresco immesso nel sistema potrebbe diventare estremamente volatile. Attenzione si potrebbe riaprire una fase convulsa.

      In generale questa azione USA costringerà ciascun abitante della Terra, volente o nolente, a finanziare la loro imminente campagna elettorale. Bah!

      Elimina
  5. agri abruzz vorrei segnalare che in quest annata di siccita e di raccolti scarsi sopratutto come dicono per il mais, come per due mercati consecutivi a bologna il mais scende ,non e una cotradizione ,forse non e tutto vero cio che si dice

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che il prezzo del mais scenda in questo periodo di raccolta credo sia fisiologico.
      Quest'anno la perdita del secco è di 3 euro/ t rispetto alle prime quotazioni del nuovo raccolto ,con raccolta terminata nel nor est,in pieno corso in Lombardia e appena iniziata in Piemonte.
      L'anno scorso (annata eccezionale per il mais,in fatto di quantità e qualità) a questo punto della raccolta si erano gia stati persi parecchi euri/T rispetto alle prime quotazioni del nuovo raccolto.
      Quest'anno lLa trebbiatura è iniziata prima nelle zone del nor est colpita da siccità,con rese decisamente inferiori all'anno scorso,sia in asciutta dove è andata proprio male.ma ,anche se in misura minore in irriguo .Magari il lettore polesano, potrebbe aggiornaci in modo più preciso e diretto.
      A me è stato riferito che anche in irriguo in Lombardia e est Piemonte con i primi trebbiati si hanno rese inferiori del 15/30% rispetto al 2011 .
      Problemi di aflatossine per i raccolti del nord est,hanno abbassato il prezzo del verde sottotrebbia di circa 20 euro la t,anche in Lombardia e Piemonte (dove il clima più mite non dovrebbe avere favorito questa avversità) che viene pagato 210-215 euro a base 25% di umidità: 20 euroT in meno dell'atteso, a fronte di un secco che vale a milano 273/275 euro /t.
      Quasi tutti i centri di raccolta si stanno attrezzando con costosi strumenti atti a rilevare la presenza “generica” di aflatossine , che a differenza delle macchinette per provare l'umidità (molto meno costose) il produttore non possiede.
      Rilevandolo sul verde in entrata, i casi di valori al limite o superiori alle soglie sono molto più frequenti di quanto, si rilevi poi su prodotto essiccato ventilato e crivellato .Queste operazioni che vanno comunque effettuate, in passate stagioni hanno consentito di abbattere i valori entro i limiti . Insomma per il produttore si paventa il rischio di vedersi contestato il carico con minaccia di ritorno al mittente.Salvo di rari casi con valori di aflatossine elevati non abbatibili entro soglia con le operazioni di essicazione, e vagliatura, la questione si risolve con una contrattazione sulla penalità da scontare :di solito pari all'eventuale costo del trasporto ad altra destinazione: i famosi 20 euro/t rispetto al listino,e il tutto “si risolve” via fax o telefono.
      Qualcosa avrà da dire per il prezzo del mais ,almeno per quanto riguarda il nord ovest, oltre qualità e quantità , l'utilizzo delle scorte di grano tenero ( che ha avuto un annata particolarmente favorevole) la quantità e qualità del futuro raccolto Francese di mais
      ( previsto ottimo e abbondante da ns acquirenti negli animati “dialoghi “con i produttori)che potrebbe aiutare/non aiutare a correggere “le magagne” del mais Italiano.Stessa cosa si diceva ai veneti in riguardo al mais lombardo,ai lombardi in riguardo a quello piemontese.
      Insomma come al solito quando il mercato parrebbe aiutare, c'è sempre qualche altro evento che si mette di traverso, quasi sempre sfavorevole al produttore,soprattutto se alle prese con i cronici problemi di mancanza di strutture di essicazione stoccaggio(a cui partecipi da protagonista e non solo come utente),organizzazione,necessità di liquidità,che ne indeboliscono il potere contrattuale.

      Elimina
  6. agricolt abruzz qualcuno sa dele pruduzini di grano in brasile per ques annata?

    RispondiElimina