Non ho molto tempo, vi segnalo rapidamente due notizie: Casillo è stato assolto dalle accuse di aver importato grano all'ocratossina dal Canada, ed il Ministro Catania ha preso una posizione molto netta nei riguardi dei beneficiari della PAC. Di seguito i link.
Qui e qui link su Casillo:
Un Casillo ecumenico qui.Il grano non era avvelenatao. Assolto il re delle farine Francesco CasilloGiovedì, 5 luglio 2012 - 11:30:00"Il fatto non sussiste”. Francesco Casillo, uno dei massimi produttori europei di farine, è stato assolto dall’accusa di aver importato dal Canada grano avvelenato. La vicenda era iniziata nel settembre 2005, quando nel porto di Bari viene sequestrata una partita di grano duro di 58 mila tonnellate, trasportata dal Canada con la motonave Loch Alyn, battente bandiera di Hong Kong. Il grano risultava contenere ocratossina, una sostanza cancerogena. Pochi mesi dopo, il 10 gennaio 2006, la Guardia di Finanza arresta Casillo. Adesso, dopo una battaglia legale durata più di sei anni, la piena assoluzione. “Il fatto non sussiste” perché le analisi eseguite sul grano sequestrato non sarebbero state condotte in modo corretto.Proprio sulle lacune delle analisi si era basata la difesa di Casillo, condotta dagli avvocati Carmine Di Paola e Andrea Di Comite. Il nodo della questione è legata al campionamento alla base delle indagini di laboratorio, troppo ridotto rispetto alle norme.Oltre a Casillo è stato assolto anche Alessio Di Maggio, ex responsabile dei laboratori Samer della Camera di Commercio di Bari. L’accusa nei suoi confronti era quella di aver falsificato le analisi sul grano per tentare di scagionare Casillo. Anche in questo caso “il fatto non sussiste”.Il Pm Antonio Savasta aveva chiesto quattro anni di carcere per Casillo. L’imprenditore di Corato era accusato di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, un reato meno grave rispetot a quello ipotizzato in un primo momento: avvelenamento di sostanze alimentari. Il percorso giudiziario è stato infatti complesso. Due anni dopo l’arresto, il pm chiuse l’inchiesta con la richiesta di patteggiamento. La difesa aveva concordato di modificare il reato da doloso (cioè intenzionale) a colposo (legato alla responsabilità di Casillo). Una modifica che avrebbe portato a due mesi di reclusione, sostituiti con poco più di 3 mila euro di multa. Nell’ottobre 2008, però, ancora una sterzata giudiziaria: il gup Teresa Ciancaspro ritiene inadeguata la pena e rimanda a nuove indagini. Concluse con il giudizio: “il fatto non sussiste”.
Ed ecco il Ministro Catania, che ogni tanto esce dal torpore. Interessante, bisogna capire però cosa intende per Imprenditore Agricolo.Se fosse inteso in senso restrittivo sarebbe una Rivoluzione.
(AGI) - Roma, 5 lug. - "Le risorse della Pac, e su questo ci metto la faccia in prima persona, andranno solo a chi fa agricoltura. Non faro' mediazioni: non piu' una lira a chi non e' davvero imprenditore agricolo, a chi non vive di agricoltura". Lo ha detto il ministro dell'agricoltura, Mario Catania, rivolgendosi alla platea dell'assemblea nazionale Coldiretti. Sulla Politica agricola comune, "sto facendo un negoziato molto difficile e il Governo mi sta aiutando nella sua interezza", ha spiegato Catania aggiungendo che il negoziato in corso a Bruxelles "tiene a mente in modo chiaro gli interessi dell'agricoltura italiana". In particolare quelli di "uno sviluppo rurale diverso rispetto a quello fatto finora e che deve essere ricentrato sulle esigenze delle imprese. Basta con soldi persi su robe che non ci interessano - ha concluso il ministro - e non sono l'impresa agricola".
Il problema dei contributi ai soli agricoltori è da una vita che ne sento parlare , ma non prendiamoci in giro è proprio ai agriburocrati che conviene sono loro che alimentano i falsi agricoltori perchè li foraggiano, infatti vogliono tagliare i contributi ai piccoli, i grandi sono organizzati in lobby sanno prima di tutti gli altri come muoversi, infatti si stanno attivando a trasformare le ditte individuali in società , dove inseriscono una figura di comodo IAP che cede la qualifica alla società, se vogliono fare le cose per bene devono dare i contributi a chi produce realmente e non sui titoli....di carta. Un agricoltore leggermente istruito
RispondiEliminacomprendo, ma le cose per bene non sono mai rientrate nelle possibilità dei governi italiani degli ultimi decenni.
RispondiEliminaMi basterebbe che i numerosi beneficiari della PAC che stanno comodi nelle loro poltrone, e spesso conoscono i loro stessi terreni soltanto per sentito dire, cessino di ricevere i contributi per il semplice motivo di averli un tempo oramai lontano coltivati.
A parte ciò credo che Catania stia preparando il terreno per l'amara possibilità che circola sulla prossima PAC, ovvero riduzione seria del budget europeo. Ho già raccolto numerosi articoli sull'evento che pubblicherò quanto prima. In quest'ottica gli Stati dovranno fare delle scelte. Catania in linea di massima sembrerebbe non essere del tutto ostile agli interesse dei produttori.Ma vedremo, dopo anni di sterili dibattiti e redazione di bozze a livello europeo, ora la politica agricola Europea deve fare sul serio, il tempo stringe...