In primis vengono riportati i dati Copa-Cogeca sulle prossime produzioni cerealicole Europee.
Tutto bene sin qui. Noi già li avevamo sul blog qualche giorno prima, tuttavia. Ma ecco che parte la follia:Meno grano tenero e mais, più grano duro. E’ lo scenario che emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati di Copa Cogeca, il comitato che riunisce gli agricoltori e le cooperative dell’Ue, sulla campagna cerealicola 2012-13 nei 27 Stati dell’Unione. La produzione totale di cereali diminuirà dell’1,4%, passando da 286,1 milioni di tonnellate a 282,1, coltivati su 56,3 milioni di ettari. In calo il grano tenero.Secondo le previsioni, se ne produrranno 125,6 milioni di tonnellate, il 2,3% rispetto alla campagna precedente. In aumento, invece, il grano duro, con 8,3 milioni di tonnellate (+2,5%). Scendono il mais, con un calo del 2,2 e 1,5 milioni di tonnellate in meno e l’orzo (-0,8). Segno negativo anche per il triticale (-7,5) e il sorgo (-16,9), mentre salgono la segale (+11,4) e l’avena (+4,3).
“Sono dati che preoccupano perché avranno ricadute sul mercato – commenta Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Brescia – visto che già oggi assistiamo a speculazioni finanziarie sui cereali che non hanno giustificazioni. Da tempo chiediamo alle istituzioni nazionali ed europee di intervenire e prevedere all’interno della nuova Pac misure contro le speculazioni che arricchiscono pochi soggetti a danno degli agricoltori e della filiera agroalimentare. Non è possibile che ogni volata si dia colpa al clima e ogni volta che esce una voce su siccità e maltempo le quotazioni schizzino in alto in maniera vertiginosa. E’ un problema enorme perché chi specula sulla finanza non può fare la stessa cosa su commodity alimentari.
No scusate, Coldiretti si sta lamentando del fatto che sta aumentando il prezzo dei cereali? Si sta lamentando del fatto che il grano tenero ed il mais anche sulle piazze italiane venga pagato qualche centesimo in più ai produttori?
Ma sono una organizzazione di produttori o sbaglio? Non dovrebbero essere ben contenti, o almeno tacere quando aumentano i prezzi dei prodotti agricoli?
Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma tante volte ci si azzecca. Certo il recente lancio di una pasta industriale con marchio Coldiretti qualche dubbio lo fa venire sul ruolo che il sindacato sta provando a giocarsi e sui nuovi interessi che potrebbe tutelare.
La volatilità sui mercati delle materie prime agricole è in realtà il grande problema dell'agro-industria più che degli agricoltori, ed un intervento Europeo sarebbe così auspicale.
Ma poi scusate, volendo analizzare in una logica di mercato i recenti aumenti, non è forse cosa normale che una prospettiva di basse produzioni, determini un innalzamento del prezzo?
Il prezzo dei prodotti agricoli non è forse generalmente basso a causa di una offerta che spesso travalica la domanda?
La parte finale non so da dove l'abbiano attinta, ma è in linea con i dati che prevedevamo: aumenta la produzione di duro in Italia. Per la verità l'anno passato mi risultavano 3,8 milioni di t in Italia, ma per ulteriori chiarimenti scrivete a Coldiretti.
Per quanto riguarda l’Italia, le previsioni danno in aumento sia il grano tenero che quello duro. Il primo passa da 2,8 milioni di tonnellate a 3,3 milioni. Il duro si attesta a quota 4,2 milioni di tonnellate, rispetto ai 3,6 raccolti lo scorso anno. In calo il mais, che scende da 10,1 milioni a 9,9 milioni di tonnellate.Bene anche orzo e avena mentre diminuiscono i raccolti di sorgo e segale. Per quanto riguarda, invece, i semi oleosi, la produzione totale europea passerà da 28,7 milioni di tonnellate a 27,8 milioni. Nel dettaglio, la soia si mantiene sostanzialmente stabile con 1,2 milioni di tonnellate, mentre il girasole cala del 3,7% (da 8,4 a 8,1 mln/tonn) e la colza del 3,1% (da 18,9 a 18,4 mln/tonn). In Italia la produzione di girasole si mantiene stabile a quota 241 mila tonnellate mentre la soia fa registrare un leggero aumento da 720 a 125 mila tonnellate.
Qui il comunicato integrale.
Inserisco anche l'ultimissima previsione francese pre-raccolta sul blé dur, aumenta anche lì, di poco ma aumenta:
Concernant le blé dur, la production progresserait aussi, à 2,1 Mt (2 Mt en 2011), en raison d’une légère augmentation de surfaces et de rendements.
Se vi interessa approfondire sui francesi date un occhiata qui e qui.
P.S: la mia solita fonte francese mi dice che il duro starebbe aumentando di un altro eurozzo/quintale dalle loro parti. Vedremo alla riapertura delle borse francesi, se vi sarà conferma nei prossimi giorni. In tal caso la prossima vittima della speculazione mondiale del duro, sarà finalmente la prima piazza Italiana: Bologna. Sperando che Coldiretti se ne faccia una ragione, e sperando che la fonte francese non prenda lucciole per lanterne...
Coldiretti aggiusta il tiro!
RispondiEliminahttp://www.lapresse.it/economia/coldiretti-crisi-contagia-il-cibo-prezzi-record-per-mais-e-grano-1.192714