Bah, come passa il tempo, già un anno dal post "Panorama varietale del duro (2011)" e siamo di nuovo qui ad esaminare le statistiche di certificazione Ense sulle varietà di grano duro in Italia.
La superficie:
la superficie sottoposta a controllo Ense è nettamente aumentata rispetto al 2011 (71813 ha vs 49599 ha). Si produrrà dunque più grano certificato. Evidentemente la strategia lobbistica dei sementieri ha ottenuto i risultati sperati (per loro), questo aumento infatti non è casuale, ne dovuto ad una folgorante rivalutazione della semente certificata da parte degli agricoltori, quanto piuttosto frutto di un astuto balzello, di cui saranno oggetto i duro-granicoltori nella prossima campagna.
Ma ecco la classifica del 2012:
1 1 Iride 8324
2 2 Simeto 7402
3 3 Saragolla 6184
4 7 Core 5035
5 6 Quadrato 3306
6 4 Claudio 3103
7 8 Duilio 2432
8 Pietrafitta 2097
9 5 Levante 2050
10 Anco Marzio 1722
11 Rusticano 1354
12 9 Arcangelo 1331
13 Achille 1227
14 San Carlo 1209
15 10 Svevo 1086
16 Creso 1065
17 Aureo 1051
18 Orobel 1032
Ho riportato soltanto le varietà che hanno superaro i 1000 ettari. Qui la lista completa di tutte le varietà controllate.
Nella seconda colonna la posizione nel 2011.
Le mie considerazioni (siciliane)
Confermato dunque il podio dell'anno precedente ma con una superficie controllata per ognuna di loro molto superiore:
Iride, una sicurezza (ottime rese anche quest'anno), mentre Simeto ha arrestato l'emorragia di ettari in corso da qualche anno (ed in quest'annata in Sicilia ha fatto molto bene, guadagnandosi probabilmente qualche altro anno di gloria).
Saragolla, oggetto di un aumento molto marcato delle superfici negli ultimi anni, non ha mantenuto il trend di crescita (personalmente continuo ad apprezzarlo, anche se quest'anno in Sicilia con l'ottimo decorso agronomico, tra le varietà si sono manifestate differenze molto modeste, e lui che è molto rustico non ha dato più delle altre).
Boom di Core sia in termini di classifica che di superfici più che raddoppiate (ottime produzioni anche per lui qui da noi, sembra una varietà promettente, da provare almeno al Sud).
Di molte altre non so dirvi direttamente, ma spero che altri vorranno intervenire con la consueta competenza.
Evidenzio soltanto alcune curiosità:
il Duilio tiene botta ed aumenta di quasi 1000 ettari rispetto all'anno passato (pensate dovrebbe essere del 1984, la decana della top ten);
il temuto, dalla pubblica opinione, Creso è soltanto 16°;
Aureo è tra le poche varietà che non aumenta in termini di superficie, mentre Svevo cala, ma la Barilla non doveva puntare sul mercato italiano?
In termini di superficie, buon aumento anche del Pietrafitta.
Ultima in classifica generale (non riportata) la varietà Obelix (nome tutto un programma) con mezzo (1/2) ettaro.
ciccio e tirex li aggiungerei, 19 e 20 posizione!
RispondiEliminachi vuole votare per le varietà non incluse nella lista a destra, pigi su "altro" ed invii il nome della varietà sui commenti di questo post.
RispondiEliminaNe terrò conto nel computo finale.
iride: eccezionale
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