sabato 7 settembre 2013

In discesa libera la quotazione del Duro Canadese

Iniziata la Raccolta di grano (duro) in Canada ed i prezzi vanno giù in maniera decisa. I primi resoconti stimano la  più elevata produzione di grano (tenero + duro) degli ultimi 22 anni, di qualità peraltro buona.

Così il vecchio raccolto viene liquidato celermente, per fare spazio nei silos, ed il prezzo inevitabilmente cala. Si calcola che le scorte di grano canadese siano del 15% più basse rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, proprio a causa delle ottimistiche attese per la nuova produzione.


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Ieri, venerdì il Duro Canadese ha avuto, in un contesto di debolezza persistente, un calo netto che lo ha portato a valere 259 $CAN/t. Fatti i dovuti conti, ciò vuol dire che ad un farmer Canadese, una tonnellata di grano duro al 12,5 % di proteine viene pagata in questo momento circa 188 €/t. Una vera miseria!
Se non ci fosse di mezzo il grande Oceano Atlantico, ed i costi di trasporto non fossero in costante aumento, saremmo invasi da prodotto a costi irrisori.



Customize ChartNegli USA, nel frattempo, il declino della quotazione del Duro sembra essersi stabilizzato intorno ai 6,7 $/bu. Negli Stati del Nord infatti le rese e la qualità del durum sono previste molto buone. Così tenendo conto del valore del dollaro USA e del peso del bushel, il  prezzo del Duro corrisponde, oggi, a quello Canadese ovvero 188 €/t.




Negli ultimi giorni anche il Duro Francese, dopo un sussulto al rialzo, ha mostrato segni di cedimento. Il blè dur FOB nel Mediterraneo quota 270 €/t scarsi, in ribasso di circa 5 € rispetto ad inizio settimana.

A Chicago intanto il prezzo del wheat, bene o male, resiste intorno ai 6,5 $/bu. Sebbene le stime e le previsioni sulle prossime raccolte ottime di wheat e mais si moltiplichino a livello globale, la finanza ancora non ne è pienamente convinta. Di seguito una tabella (pigia per ingrandire) della Amis (Agricultural Market Information System), un ente intergovernativo per la trasparenza del mercato dei cereali istituito dal G20, che riassume le previsioni concordi di USDA, IGC e FAO sulle prossime produzioni globali di grano e mais (riviste in ulteriore aumento, peraltro).




In Italia peninsulare, in fondo, il prezzo sta tenendo, ma per quanto ancora, viene da chiedermi? 
Va considerato tuttavia, almeno per il grano duro, che le eventuali forniture abbondanti provenienti dal Nord America dovranno fare i conti con costi di trasporto in continua crescita. Il prezzo del barile intorno ai 110 $ dovrebbe influire abbastanza sul prezzo all'arrivo negli scali Mediterranei, tenendo conto delle enormi distanze.

Un elemento di incertezza, almeno per la  produzione Canadese, risiede nella possibilità che le stime produttive sul grano, indistinte tra tenero e duro, possano determinare degli errori di valutazione. Come già accaduto in Francia dopo la raccolta si potrebbe scoprire che i farmer hanno seminato molto più tenero, a scapito del duro, di quanto si suppone.
Nel complesso però meglio non prendersi in giro...troppi elementi negativi per essere ottimisti per la attuale campagna di commercializzazione.

P.S.: Occhio alla Crisi Siriana che potrebbe ulteriormente rimescolare le carte!


18 commenti:

  1. non ho mai venduto il grano a settembre,ma penso che stavolta farò una vendita consistente nei prossimi giorni,come dice il proverbio:meglio feriti che morti

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  2. gino agricoltore pugliese7 settembre 2013 alle ore 19:07

    mi sa che il dado è tratto, per quest'anno, ammesso che abbiano sbagliato un solo elemento di previsione su di una zona, tutti gli altri più o meno saranno corretti. Quindi se siamo fortunati il prezzo rimarrà inalterato altrimenti.......!!!! io il mio grano l'ho venduto ma voglio prioprio vedere come andrà a finire a natale.

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  3. gino,ma tu se non sbaglio,non eri tra quelli che dicevano che il prezzo sarebbe aumentato?..ora dici che hai venduto tutto.....

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  4. Ho venduto tutto per fronteggiare un nuovo acquisto e comunque un po mi sono intimor dalle notozie di mercato.

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  5. A quanto avete chiuso il grano?

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  6. gino agricoltore pugliese11 settembre 2013 alle ore 11:27

    voglio porre all'attenzione di chi di chi segue questo blog un fenomeno, non di poca importanza, nelle ultime settimane si è scatenata la corsa all'acquisto di grano tenero da parte dei grandi importatori: vedi Egitto, Siria, Cina etc. Inoltre gli USA hanno impennato le esportazioni rispetto allo scorso anno nello stesso periodo (vedi agrimonay)qualcuno comincia a parlare di previsioni magre per l'emisfero meridionale, vuoi vedere che di colpo qualcosa cambia.
    Ho venduto su foggia a 27 euro

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  7. il fatto che la quotazione del wheat di Chicago non scenda sotto i 6,5$/bu (che è una quotazione discreta rispetto alle previsioni di una superproduzione come quella che si prospetta) fa pensare che i giochi non siano del tutto conclusi.
    Direi che è difficile che si abbia una inversione di tendenza ma non impossibile.

    Per tornare al duro:
    Qui il commento settimanale dei francesi sul grano duro:
    http://www.terre-net.fr/marche-agricole/culture/marche-physique-ble-dur/a2b1531
    "Sebbene il mercato del duro ha beneficiato della ripresa dell'attività di esportazione nei paesi del Nord Africa, i prezzi si sono ritirati a causa delle migliori prospettive del Nord America. Infatti, mentre il 25% della superficie è stata raccolta dagli Stati Uniti, i primi echi sembrano molto soddisfacenti, con buone rese, di un bel colore e un livello di proteina corretto. Scenario ottimista anche per il Canada, dove i raccolti iniziano in questi giorni. Tuttavia, tra superfici in calo e declino dello stock a livello internazionale la disponibilità di duro dovrebbe essere limitata. Sul mercato Americano per diverse settimane si è riflessa una visione positiva (basata sulle prospettive di buone rese ndr), ed è quindi senza sorpresa che il mercato francese sta rallentando di conseguenza."

    In alcune piazze francesi il blé dur è calato a 25 €/q stamane.


    Io al momento ho venduto poco. Il prezzo è calato troppo velocemente dalle mie parti, subito dopo la trebbiatura. Così a questo punto attendo e rischio. In Sicilia con le nostre quotazioni infime abbiamo poco da perdere secondo me. Sebbene al peggio non ce fine, come si dice.

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  8. a me hanno proposto 26,5-27 euro il duro,20 euro il tenero,16-17 euro l'orzo e 13 euro l'avena,cosa ne pensate?

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  9. Oggi Foggia ha perso 10 cent al quintale, cifra molto esigua, ma che potrebbe avere un'importanza psicologica importante (tanto per dire che "è in diminuzione"... magari sbaglierò, ma mi aspetto già il commerciante che scuote la testa e per chiudere ti propone 1 euro meno della scorsa settimana).

    Il prezzo di 27 ad oggi non mi sembra affatto male (ma che grano era? buono? buono mercantile? peso specifico?)

    Orzo V.

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  10. Gino agricoltore pugliese12 settembre 2013 alle ore 08:32

    80 ps 12di proteine

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    1. Mi sembra un ottimo prezzo, considerato il momento, per grano con quelle caratteristiche.
      Io in giro ho sentito parlare già di 26... se non meno.
      orzo

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  11. se guardate l'ultimo listino di Altamura vi renderete conto che è stato proprio il calo del Canadese a portare giù tutto.
    http://www.associazioneamc.it/

    Da molto tempo non assistevo ad uno scarto nell'andamento di fino e mercantile, vedi anche Bologna, cosa ne pensate?
    Molta roba di qualità modesta quest'anno in Italia?

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  12. il mio grano è tutto al di sopra di 81 di p.s. mentre le proteine vanno dai 11,7 a 12,8 ,quindi credo sia di buona qualità,parlando con il direttore della mia cooperativa lui pensa che fra un mese il duro potrebbe aumentare un po,io sono scettico e glie l'ho detto

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  13. nel giro di un mese, saremo fortunati, se i prezzi rimarranno gli stessi di oggi...

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  14. A Foggia, il mio commerciante, telefonicamente, mi ha offerto 25euro al quintale. Credo che se domani dovesse confermarmi il prezzo venderò tutto.

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  15. qualcuno conosce le quotazioni drl trifoglio alessandrino in Sicilia?

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