lunedì 18 febbraio 2013

L'art.68 in Francia, un motivo in più per non votare Silvio Berlusconi!

Ma cosa c'entra Berlusconi con l'art.68 e con noi produttori di grano duro? C'entra...c'entra...la schifezza attuale dell'art.68 è figlia della scellerata politica nordista messa in atto dall'ultimo Governo Berlusconi PdL+Lega. Se mi seguirete proverò ad illustrarvi i motivi di tale affermazione partendo dalla adozione dell'art.68 in Francia.

In Francia, l'art.68 sui seminativi è costituito da tre voci principali (una quella relativa agli assolements (rotazioni) fu operativa sino al 2010, mentre ora non lo è più), come si evince dalla tabella sotto (lato sinistro). Scartando la voce relativa alla agricoltura BIO, a noi interessa focalizzare sugli aiuti alle proteaginose (le leguminose) e l'aiuto per il grano duro (si, in Francia che coltiva circa 1/4 della nostra superficie a duro esiste un aiuto specifico per il grano duro (blé dur per i francofili).


A quanto ammontano questi aiuti in Francia?
In dettaglio gli aiuti per ettaro per la voce proteaginose (protèagineaux), (vedi sotto) sono pari a regime ad un importo massimo per ettaro di circa 200 €. Questo aiuto è molto simile al premio che prendiamo noi produttori italiani per la rotazione tra cereali e leguminose. Nel nostro caso si tratta di 100 € per ettaro massimo all'anno, nel loro di 200 € per le leguminose (in pratica ogni 2 anni). Il premio sia da noi che in Francia è soggetto ad una riduzione in base al numero delle richieste.
Le condizioni per ottenere questo contributo, in Francia, le trovate qui, ed in nessun caso è richiesto l'uso di granelle certificate.


Ma incredibilmente in Francia, lo ripetiamo, dove si coltiva una superficie a grano duro di circa 1/4 rispetto a quella italiana, esiste una misura specifica dell'art.68 rivolta esclusivamente ai produttori di blé dur!!!
Qui la circolare ufficiale del Ministero Agricoltura Francese per la campagna 2013. Sotto uno specchietto.


Molto semplicemente e molto correttamente, fatto salvo il contributo per le leguminose (pari al nostro aiuto per la rotazione), in Francia i produttori di grano duro che volessero utilizzare la semente certificata hanno la possibilità di avere integralmente finanziato l'acquisto di 110 Kg/ha di granella certificata con un bonus di 30 €/ha, che corrisponde più o meno alla differenza di prezzo tra 110 di granella aziendale e 110 di granella certificata. In pratica ciò vuol dire, in base alla densità di semina adottata in Francia, che i produttori potranno, se vorranno, acquistare una dose di semente certificata pari a circa 1/3 della loro superficie aziendale, con un contributo pubblico.
In questo modo si consentirà ai costitutori di varietà vegetali di finanziare, con denaro pubblico, la propria attività, senza che ciò gravi sulle tasche dei produttori; tutto ciò senza vincoli aggiuntivi, e senza "ricatti" di perdere la fetta più cospicua di aiuti PAC. In Francia, al contrario che da noi, hanno chiarissimo il concetto che il miglioramento varietale è un vantaggio per tutta la società, e quindi è la società, con soldi pubblici, che deve finanziarne la ricerca. Gli agricoltori in termini strettamente economici di medio periodo (per un semplice meccanismo domanda-offerta) non sono i veri beneficiati del miglioramento genetico a dispetto di tutta la valanga di propaganda che ci gettano addosso, qui in Italia da decenni, per convincerci a pagarne la ricerca.
Naturalmente se i costitutori e/o i sementieri non fossero in grado di fornire sementi perfomanti nessun agricoltore francese acquisterebbe il seme certificato, visto che non subirebbe alcuno svantaggio dal mancato uso e potrà tranquillamente produrselo in azienda, continuando a percepire l'intera PAC. 
Incredibilmente (per l'agro-industria italiota avversa ai risultati ed al merito) questo sistema funziona in Francia, nessuno si lamenta né nel fronte dei produttori né in quello dell'agro-industria, semplicemente perché si tratta di un compromesso giusto che tiene conto di tutti gli interessi in gioco; le medie produttive nazionali transalpine sono le maggiori del Mondo (superiori a 50 q/ha media nazionale) e la qualità della granella francese salvo, eventi climatici avversi, è molto buona.
Da noi invece, come ben sappiamo, l'art.68 non ha alcuna logica ed è diventato uno straordinario strumento di coercizione e spreco di risorse. Parbleu: siamo in Italia...

A questo punto una domanda nasce spontanea ma come hanno fatto quei "diabolici" francesi a creare una misura ad hoc per il grano duro, mentre noi qui, nella patria del Duro, siamo a "pane ed acqua"?
Già, dovete sapere che l'articolo 68 oltre alle misure ambientali adottate in Italia, prevede anche dei pagamenti accoppiati per alcune colture specifiche. Ed in Italia in effetti alcune colture godono di questi aiuti specifici, ma non il grano duro, sebbene esso sia la coltura in termini di superficie più diffusa in...Italia.
In Italia si, ma sfortunatamente coltivato in prevalenza al Centro-Sud!!! 
Facendo un passo indietro dobbiamo infatti ricordare che quando fu discussa  l'adozione dell'art.68 nel 2009, eravamo in pieno Governo Berlusconi, Ministro dell'Agricoltura...scusate delle Politiche Agricole... Luca Zaia, leghista (si, lui il vincitore del prestigioso premio del Blog: il peggior Ministro del Terzo Millennio). 
Ci ricorda Wikipedia:
Tra l'8 maggio 2008 e il 16 aprile 2010 ha ricoperto l'incarico di ministro per le politiche agricole nel governo Berlusconi IV.
Fu così che al momento di decidere le colture da aiutare con l'art.68 fu scelta la bietola da zucchero (60.000 ettari localizzati nel Nord al 2010), rispetto al grano duro (+ di un milione di ettari nel centro-Sud, però).

No, non è vero, stai barando...ricostruzione tendenziosa...già sento alcuni Berlusconiani DOC...tanti nella mia Terra...vittime della Sindrome di Stoccolma

Da Terra e Vita 22 Febbraio 2010:
Si potrebbe obiettare che le modifiche dell’art. 68 sono state richieste da Bruxelles; ma è stata una scelta politica italiana quella di inserire la barbabietola nelle misure della qualità, sacrificando il grano duro nelle misure ambientali.
Così scriveva il prof. Angelo Frascarelli, non certo un Meridionalista, qualche anno fa, in tempi non sospetti.

Ciò determinò il quasi collasso del settore sementiero del duro, che però prontamente si rifece, scorrettamente, su noi produttori. Homo homini lupus, quando lo Stato e le Istituzioni si fanno gli affaracci loro e lasciano gli attori economici alla mercé delle lobby più potenti.

In conclusione ricordatevi che se votate il Berlusca vi portate dietro anche la Lega Nord, e lei, al contrario di noi fessi sudisti, ha le idee molto chiare. Non farà mai la secessione, vi renderà soltanto ogni giorno più poveri facendo si che la vostra attività d'impresa, qui al Centro-Sud, sia sempre più complicata e sempre meno redditizia!

Ah...se magari, nei ritagli di tempo, qualche tecnico luminare desse una lettura al sistema francese e lo proponesse nelle sedi competenti, probabilmente farebbe un gran favore a tutta la filiera del Duro...

Au revoir


P.S.: il risultato del sondaggio: 1) Zaia, 2) Catania 3) Pecoraro Scanio...ottima scelta condivido...


IL PEGGIOR MINISTRO DELLA AGRICOLTURA ITALIANA DEL TERZO MILLENNIO?



Paolo De Castro
  4 (3%)
A. Pecoraro Scanio
  24 (18%)
Gianni Alemanno
  6 (4%)
Luca Zaia
  37 (28%)
Giancarlo Galan
  11 (8%)
Francesco S. Romano
  20 (15%)
Mario Catania
  28 (21%)

Voti fino a ora: 130
Sondaggio chiuso 

28 commenti:

  1. caro scrittore secondo me tu non capisci niente...... mi convingo sepre di piu che non sei agricoltore ne tantomeno cerealicoltore....
    In due anni li liberalizzazione del semen non certificato nei campi si e visto lo schifo con
    campi infestati di tenero ed orzo dove non si capiva dave fosse il grano duro......
    allora prima di parlare a vanvera al posto di stere diestro una scrivania , sali in macchina e giro un po per le varie provincie siciliane e ti fai un idea....

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    1. ...e tu sicuro che sei un agricoltore? Certamente però sei un maleducato, quindi tendo ad escludere che tu sia un agricoltore.
      Fermiamoci ai dati ufficiali, nell'ultimo anno secondo l'Istat in Sicilia si è raggiunto il record produttivo per il duro.
      Nello stesso tempo il prezzo raggiunto dal grano duro in Sicilia è il massimo degli ultimi 30 anni (a parte il 2007-2008).
      Dunque tutto questo tenero ed orzo (lo schifo, come lo appelli) che ammorberebbe i nostri campi, di cui riferisci senza alcuna prova, e che funesta le tue notti insonni, evidentemente non ha arrecato danno produttivo e commerciale tangibile, ai produttori di grano duro.
      Poi se tu sei incapace di farti la semente da solo, nessuno ti impedisce di comprare quella cartellinata.
      Non vedo però perché io sia costretto ad acquistarla quando sono convinto di poter farne a meno.
      C'è ancora libertà d'impresa in questo paese?

      Io porto prove e dati verificabili...non capisco cosa dovrei capire, spiegamelo tu, che hai capito tutto.

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    2. caro anonimo non e' che offendendo le persone si risolve il problema io compro seme certificato di 1 riproduzione perche' secondo me' da piu' produzione ed un piccolo premio che mi compensa la spesa iniziale ed il trasporto al commerciante a suo carico.quindi non condivido quanto scritto da granduro, ma arrivare alle offese di persone che non conosciamo c'e' ne passa ciao granduro (alle elezioni votero' Berlusconi per me' il meno peggio)

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    3. Ciao Orazio
      ma tu stipuli un contratto di coltivazione con un sementiere (conflitto di interessi sul cartellinato dunque). Ciò rappresenta un caso diverso dalla media dei produttori, ed in ogni caso può essere praticato soltanto da una parte minoritaria dei produttori.
      Diciamo che hai fatto di necessità virtù...se analizzassi la questione in termini generali ed oggettivi capiresti che per la maggior parte dei produttori è un costo suppletivo.

      In ogni caso, se il Governo si fosse mosso meglio ai tempi, oggi intascheresti 30 € ettaro in più.

      Poi che la questione con la Lega Nord, sia nei termini che riporto è cosa risaputa. Chiedere a Micciché per ulteriori informazioni.

      Il commentatore precedente credo sia un tuo compaesano. Molti produttori di semente dalle vostre parti...



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    4. A calci in culo io te la farei girare la sicilia italia compresa-
      i campi sporchi esistono da per tutto,sono il frutto di cialtroni senz arte e senza parte,e la colpa di quei campi sporchi è solo dell industria molitoria-oggi se si vuole al grano puoi fare anche i raggi x,se i commercianti ritirano porcheria è perchè i trasformatori sanno come imboscarla,altrimenti direbbero ai commercianti che quella roba se la mangiassero loro e chi l ha prodotta,poi vediamo se l anno successivo quando seminano imparano come si gestisce un campo di grano-
      tu ovviamente di grano non capisci un cazzo e farnetichi sconcezze senza senso-occupati di altro che è meglio- Tu sei sicuramente uno di quelli che pensa che basti esibire il cartellino al centro del campo seminato,per eliminare le infestanti,per spaventare i funghi della ruggine ,fusariosi o mal del piede,o per ottenere proteine e glutine-poverello ,se fino ad oggi sei andato a spasso per la sicilia continua a farlo che piu di questo non puoi-naturalmente credo anch io che sei un sementiere,goditela fin che puoi,che la pacchia sta per finire-ma tu guarda un po che gente-

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  2. Lascialo parlare l'anonimo e'uno di quelli che senza la mammella dell'obbligo era alla canna del gas.Evidentemente ha dimenticato le truffe che ci propinavano quando c'era l'obbligo.In questa italia fa veramente male leggere queste cose da chi mangia con i soldi dei contribuenti e li insulta pure.

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  3. Skandiski
    Sono allibito. Caro anonimo sementiere, quando non c'era l'obbligo si trovava del seme certificato buono.....ora fa schifo.
    Non corrisponde al vero che quando non c'era l'obbligo i campi dei "cerealicoltori" facevano schifo.
    E' la solita vecchia storia.....per salvaguardare l'interesse di qualcuno si fa pagare tutto a chi produce.
    La qualità del seme certificato la si fa solo se non vi obbligo di seme certificato...in pratica il seme lo certifichi e lo vendi solo se è di qualità.

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    1. si è proprio così bravo skandiski
      con l'obbligo, praticamente in regime di monopolio, la qualità delle sementi certificate lascia molto a desiderare, tanto è sicuro che saremo costretti a comprarle.

      Le mie motivazioni contro l'obbligo del cartellinato si sono di molto rafforzate nei due anni di liberalizzazione nei quali invece ho notato un miglioramento degli standard delle sementi cartellinate, oltre che una grande capacità acquisita dagli agricoltori di riprodursi il seme autonomamente.

      In generale gli industriali ci rompono le scatole con le liberalizzazioni, basta però che non tocchi a loro.

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  4. Buon giorno a tutti non volevo scatenare un putiferio , ma volelo far capire che il cartellino secondo me e il male minore del problema del grano duro.
    Perchè non si dice che noi agricoltori non possiamo piu concimare per l'alto prezzo dei concimi e vogli vedere orra con i diserbanti ........
    Volevo inoltre precisare che non sono un sementiero ma un agricoltore e non faccio gli interessi degli industriali .
    Voglio inoltre dire che nei due anni di seme non certificato quanti sono stati gli agricoltori che si sono rivolti a commercianti i quali si sono dotati subito di impianti svecciatoi pur di far numeri e mettendo nei sacchi chisà quale varietà.
    ancora volevo segnalare quanti furbetti quest'anno si sono seminati il suo grano e poi andavano alla ricerca di cartellini
    >> facciamoci tutti un esame di coscienza >>

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    1. contro l'aumento indiscriminato di concimi e diserbanti, noi proponiamo osservatori prezzi che rendano pubblici sul web, le quotazioni (come avviene all'estero ed in alcune realtà del Nord).
      In Italia ed al Sud in particolare, la mancanza di trasparenza del mercato ci condanna a pagare caro ciò che ci serve.
      Purtroppo le Camere di Commercio che dovrebbero per legge assolvere a questo compito sono spesso controllate dall'agro-industria, che non ha alcun interesse a diffondere questo tipo di dati.

      Io commercianti con svecciatori non ne ho visti (se li conosci denunciali, io non pago per la tua omertà). Ho conosciuto invece un pò di agricoltori che avevano acquistato lo svecciatore per farsi la semente da se, e sono rimasti fregati...

      Certo vanno alla ricerca di cartellini, proprio a causa dell'obbligo. Senza obbligo può star sicuro che nessuno cerca cartellini.
      Francamente se ad una truffa alcuni agricoltori reagiscono con un altra truffa, per quanto lo ritenga sbagliato, non mi scandalizzo.
      A meno che qualcuno non è realmente convinto che il seme certificato inquina meno di quello aziendale, perchè per questo motivo è stato reso obbligatorio, ricordo...

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    2. aaaaaa,vedo che come nelle migliori tradizioni,un bel calcio nel culo aiuta a connettere il cervello-
      certo che se preferisci buttare soldi con il grano cartellinato,è i soldi poi sono contati,è un po difficile averne anche per concimi,diserbanti e preven
      zioni fungine-e allora ecco che poi ti ritrovi con i campi che fanno schifo-ma cosa pensi che noi odiamo i sementieri a prescindere'?noi cerchiamo solo di preservare il nostro reddito il piu integro possibile,per poi investirlo in pratiche agronomiche che servono ad ottimizzare i nostri raccolti-l art 68 mi consente di coprire il 70% dell azoto che distribuisco,e a quello deve servire non a far viaggiare i sementieri in mercedes-

      sicuro di essere un agricoltore?

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    3. ...e soprattutto non vogliamo essere presi per il culo!

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    4. e confermo soprattuttoooooo-

      X Orazio-ci vediamo martedi 26 ad arcore,il cavaliere ha messo il prosecco in fresco,e mobilitato 4 baldracche del posto-festeggeremo la vittoria elettorale-porta una 24ore di pelle nera,ti servirà per metterci i soldi della restituzione dell imu-

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    5. caro Mimmo 70 preso dall'enfasi offendi milioni di persone che non la pensano come te'.a granduro posso dire che i sementieri della mia zona sono tutte persone per bene laboriose da generazioni,riguardo le sementi dalle mie parti ti posso garantire che i campi sono prive di impurita' ad ognuno le propie scelte e' valutazioni.ciao a tutti

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    6. Orazio...chiariamo io non ho nulla contro i sementieri personalmente...ne conosco un sacco che sono ottime persone ...tuttavia ritengo che l'obbligo di utilizzare seme certificato mi impedisca di operare liberamente le scelte che ritengo più opportune per la mia azienda.

      A me nessuno compra i prodotti agricoli per decreto...c'è un mercato...gli industriali parlano sempre di mercato...siano capaci di affrontarlo...se non sono capaci... almeno abbiano il pudore di non raccontarci balle...

      Comunque se il 26 è confermato...verrei anche io, a fare quattro salti...

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    7. Caro Orazio,spiegami come ti avrei offeso-
      Fosse per me,dietro la scheda elettorale farei mettere firma e codice fiscale,in modo tale che quando i governanti fanno cazzate a iosa causando i danni che hanno fatto a questa nazione,i danni li dovrebbero pagare loro e chi li ha votati-
      Amico mio,con questa crisi da far tremare le vene ai polsi c è gente che nonostante tutto continua ad arricchirsi-io non mi sono arricchito ne prima ne adesso,e sono stufo di pagare per le cazzate altrui-
      Ti voglio far presente che questo paese non si è ridotto cosi a causa dei marziani,ma da una classe dirigente cialtrona ed arraffona che qualcuno puntualmente da 20 anni a questa parte continua a votare dandogli la maggioranza parlamentare con la quale essi hanno sfasciato totalmente il paese-e io sarei quello che offende-no caro Orazio qui se ce uno che si dovrebbe offendere questo sono io,che per questi cialtroni non ha mai votato,perchè sapevo bene chi fossero e quali erano le loro intenzioni-e nonostante tutto mi si comanda di partecipare al pagamento del conto-ma io a quel tavolo non mi ci sono mai seduto,e non ho mai consumato neanche un bicchiere d acqua insieme a questa gentaglia-pero chi offende sono io-
      Allora ebbene dirsela tutta ,caro Orazio,i sementieri ti sono amici perchè ti fanno seminare l R1,magari lo fai anche su ringrano(sii sincero,tanto l avevano proposto anche a me)che poi grazie al solito modo operantis di questo paese cialtrone siete riusciti ad imporrere agli agricoltori per decreto facendo sicuramente aumentare le tue superficie coltivate a R1-bravo e ti senti pure offeso-ti proponi di votare un ciarlatano che racconta cazzate da 20 anni,e che ha fatto diventare questo paese una cloaca,addittandolo come il male minore,e fai pure l offeso,scrivi da un posto,una regione ,dove l avete fatto amministrare per 20 anni ,e vi ha portato al fallimento,chiedete a me di pagare i vostri debiti,ma l offeso sei tu-Beee fossi al tuo posto,forse anch io sarei amico dei sementieri e voterei Berlusconi,ma io non sono al tuo posto e non mangio ne a casa dei sementieri ne in quella del cavaliere,ma a dirla tutta,anche se fossi al tuo posto io con quella gente non vorrei averci nulla a che fare,perchè vedi caro Orazio,non siamo tutti uguali,e per cortesia,anche l indignazione non è tutta uguale-se ti senti offeso io non posso farci nulla,ma ebbene che tu sappia che la mia indignazione vale piu della tua -proprio perchè io e te non siamo uguali-ti faccio presente inoltre che anche tutti gli agricoltori ,operai,camionisti,muratori ,infermieri,,piccoli artigiani,(e mi scuso se dimentico qualcuno)che conosco io sono persone perbene e laboriose,ma non hanno mai chiesto al governo di fare un decreto che obblighi qualcuno a servirsi da loro-
      Non ho mai pensato di offenderti,era solo una battuta,ma evidentemente,come si dice dalle mie parti chi ha la coda di paglia se la brucia-

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    8. bravo Mimmo 70 (la mia indignazione vale piu' della tua )cosi' scrivi la dice tutta io non voglio convincere nessuno perche' non sono nessuno tanto meno te' ho semplicemente risposto all'amico granduro .siccome per me' l'agricoltura e' la mia unica fonte di reddito cerco nel mio piccolo di fare reddito se la 1 riproduzione mi porta reddito io la semino fattene una ragione anzi te la consiglio sopratutto sulle rotazioni ciao ha ....se il cavaliere dovesse vincere potremmo andarci assieme ad Arcore io per riscuotere l'imu non essendo abituato con le ventiquattrore mi porto un sacco di grano vuoto

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    9. Si, condivido quanto afferma Mimmo in linea di massima.

      Non capisco soltanto perchè i sementieri ti propongono di seminare la R1 su ringrano? Che vantaggio ne avrebbero?


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  5. L R1 si pratica anche su ringrano e ai sementieri non frega niente-il loro unico scopo è quello di mantenere il piu possibile il seme puro-a loro non interessano le proteine,il glutine e l indice di giallo,non interessa se una settimana prima del raccolto diluvia e il seme diventa bianco,tanto esso serve per la semina e un volta conciata con quella polverina colorata,te lo rifilano ai prezzi che vediamo-per fare l R1 servono campi di estensioni notevoli,proprio per tenere la varietà il piu isolato possibile da contaminazioni confinanti-normalmente i 2 mt dai confini se presente altre varietà viene trebbiato alla fine e conferito separatamente-allora ecco che se fai ringrano sulla stessa varietà a loro sta bene-al produttore anche perchè la perdita deriva solo da un calo produttivo senza tener conto delle qualità molitorie e l agricoltore che poi acquista quel seme striminzito,se lo prende in saccoccia- voi capite che invece di seminare avena orzo o altre colture con poco mercato,dopo una precessione di favino o sulla il ringrano è praticabile e poi grazie ad un prezzo piu elevato stipulato per l R1 si guadambia lo stesso,ma l agricoltore che semina acquista un pessimo prodotto,ed era quello degli anni passati,compreso qualche partita di quest annata-
    ora vaglielo a raccontare a quei tecnici che professano le qualità miracolistiche del cartellinato che è tutta una presa per il culo-

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    1. Mimmo ai sementieri conviene in primis la produzione, che è più facile da ottenere con la rotazione ovviamente. Dalle mie parti, per quel che so con il ringrano non fanno contratti di moltiplicazione. Poi se ci sono sementieri stupidi in giro per l'Italia è un altro discorso. Ma gli stupidi si trovano in ogni professione quindi non ne farei un modello di comportamento.

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    2. Sono d'accordo su tutto ciò che menzioni tranne sulla qualità del prodotto proveniente da semi striminziti oppure sbiancati da pioggie tardive. Se i semi germinano, resistono alle avversità delle prime settimane e crescono normalmente, daranno vita ad una produzione le cui caratteristiche quanti-qualitative dipenderanno dalla tecnica agronomica e (va da sè) dal loro corredo genetico.
      Dirò di più: lotti di seme "sbiancato" per pioggie tardive (durante la maturazione cerosa o anche di morte) risultano di gran lunga più rapidi nel germinare.

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  6. mimmo no cooment........sei il sapientone del blog......

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. grazie per il commento...spero che ci continuerai a seguire e commentare...

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    2. ho dovuto rimuovere il commento in seguito ad una comunicazione che ho ricevuto, da un soggetto menzionato, che si è ritenuto leso...

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  8. Skandiski

    Visto che siamo in tema di "testimonianze", ne faccio una anch'io:
    ho riprodotto seme dal prebase, posso affermare sinteticamente che..... il buongiorno si vede dal mattino.
    Chi vuole capire, capisca!

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  9. sembrerebbe che sia un sistema inquinato pero qualcuno continua a seminare e fare compromessi con i sementieri . al posto di celarsi dietro anonimi e falsi nomi perche non si trova il caraggio di denunciare . è la cosa più giusta al posto di accusare dietro le quinte, e fare confessioni del tutto gratuite

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    1. Ciao, mi sembra che Mimmo, stia proprio intraprendendo una azione simile a quella che suggerisci. Mi aspetto la tua pronta adesione all'iniziativa, a questo punto!
      Oppure le tue sono solo vacue parole?

      http://durodisicilia.blogspot.it/2013/02/qualcuno-non-ci-sta.html

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