sabato 2 febbraio 2013

Il Duro tiene botta


Giornata pesante, 140 sacchi di urea si fanno sentire...ahia...quanti commenti stasera...anche una mail...uhm...il nuovo responsabile della newsletter Obiettivo Cereali dell'Informatore Agrario. Sembra simpatico ed anche competente...non ci crederete ma il post "Newsletter Obiettivo Cereali: un brivido sul mercato del duro!" non è passato inosservato nelle alte sfere di IA.


Auguri, dunque al nuovo responsabile di Obiettivo Cereali e complimenti all'Informatore Agrario che ha saputo rinnovarsi anche sulla spinta del gruppo di agricoltori 2.0 di questo blog (avete un peso, se non lo avete capito, e non solo in questo caso). Tornerò a leggere le newsletter di IA, confidando nel fatto che dall'altra parte non ci siano più i marziani...na-no, na-no...se qualcuno lo ricorda...
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Per il resto, vi segnalo un comunicato interessante della CIA sulle semine di duro dell'annata in corso:
(AGI) - Roma, 1 feb.- La Cia rende noti i primi dati interni sull'andamento della campagna agraria 2013-2014: buone prospettive nel Mezzogiorno per quantita' e qualita', mentre preoccupa la situazione delle aree centrali, che pagano l'ondata di maltempo nei mesi scorsi. Rischi concreti dal punto di vista economico e ambientale. Nel 2013 crollano le superfici a grano duro al Centro Italia, mentre si mantengono pressoche' stabili nel Mezzogiorno. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha effettuato una prima indagine sull'andamento della nuova campagna di semina.

  In particolare, al Sud si prevedono invariate le aree coltivate a grano duro rispetto all'annata agraria precedente, rimanendo quindi intorno ai 925 mila ettari -spiega la Cia -.
  Un dato che si preannuncia positivo non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo, grazie alle buone condizioni climatiche durante la fase di semina. Completamente diversa la situazione nelle aree dell'Italia centrale, dove le piogge torrenziali, quando non alluvionali, tra novembre e dicembre hanno di fatto ritardato, se non impedito del tutto, le operazioni di semina -osserva la Cia-. Dalle nostre prime stime, infatti, sembrerebbero non inferiori al 30 per cento i cali di superficie a grano duro nelle aree interne della Toscana, mentre sul litorale tirreno toccherebbero addirittura riduzioni fino al 60 per cento rispetto all'anno scorso. Dati ancora provvisori - puntualizza la Cia - ma che, se confermati, porterebbero a una significativa contrazione delle superfici coltivate a grano duro al Centro Italia rispetto ai 320 mila ettari della scorsa annata. Con effetti disastrosi dal punto di vista economico per le aziende agricole, soprattutto in un momento in cui i prezzi di listino si prevedono remunerativi, anche a seguito della diminuzione della produzione mondiale (35 milioni di tonnellate). Ma il crollo delle superfici coltivate desta preoccupazione anche sotto il profilo paesaggistico e ambientale, considerato che gran parte delle semine delle aree interne del Centro avviene su colline scoscese a forte rischio di abbandono e di dissesto idrogeologico. Il nostro auspicio -conclude la Cia - e' che le migliorate condizioni climatiche possano ancora favorire le semine tardive. Nel frattempo e' assolutamente vitale accelerare tutte le pratiche di sostegno alle aziende agricole colpite dal maltempo estremo e che hanno visto riconosciuto lo stato di calamita'. (AGI) .

Toni, Mimmo, Walter voi che siete durogranicoltori dell'Italia centrale, e commentatori abituali del blog, che ci dite sulla situazione dalle vostre parti?

11 commenti:

  1. confermo i dati della Cia, nella mia zona, centro Italia, zona interna, le semine di duro e di tenero sono sotto il 50%, personalmente ho anticipato le semine, grazie anche alle previsioni meteo a lungo termine, ed ho messo tutto a dimora! Purtroppo continua a piovere e non penso sarà possibile seminare ora, molti ripiegheranno con l'orzo primaverile.

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  2. Concordo con Walter: in zona Terni, Viterbo collina e Perugia Sud stiamo a -50% e forse anche più. Chi ha potuto seminare durante le brevissime "finestre" ha seminato il tenero. Toscana litorale: un disastro, si parla di -70%. Siena: -60% (ma forse è esagerato, in Val d'Orcia tutto sommato non è andata male). Nelle Marche invece sembra tutto ok, soprattutto nelle parti litoranee delle Valli.

    Guardando fuori dalla finestra continua a piovere e fa pure caldo, temo che oramai ci sia poco da fare. Non resta che sperare nel girasole.

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  3. Previsioni meteo a lungo termine ?
    Esistono previsioni meteo a lungo termine???

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    1. fino a 10 giorni oramai sono quasi certe e se prevedono molta acqua, come è successo per i primi di novembre, sinceramente faccio il possibile per metterlo a dimora e così e stato!!!

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  4. metto il link del diagramma gfs impostato sulla mia zona:
    http://www.lineameteo.it/spaghi.php?lati=42.5&longi=12.8
    per domani è prevista anche neve, poi pioggia mercoledì, in seguito dovrebbe esserci una settimana discreta.

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    1. grazie del link Walter, io non lo conoscevo, può tornare utile anche a me....
      Comunque (gfs o non-gfs) le previsioni oltre i 7 gg non sono gran che affidabili.... come vedi anche tu, 'sti grafici (anzi, come dicono loro, sti spaghi) divergono tutti dopo 4-5 giorni.

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    2. anche 7 giorni non sono da buttare, se pensi che fino ad una decina di anni fa ci affidavamo alle uniche previsioni dell'aeronautica che sbagliavano anche a 2 giorni!!! durante la fienagione era sempre un calvario, oggi difficilmente, se si seguono le previsioni, si fa marcire il fieno in campo!!

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    3. Certo che non sono da buttare, tutt'altro... Sono comunque utilissime.

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    4. credo siano la più utile ed economica innovazione degli ultimi anni per l'agricoltura. Propongo le previsioni a lungo termine per il Nobel per la Pace...

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  5. egualiare la produzione degli ultimi 2 anni a parità di superfice sarà quasi impossibile ,poichè trattasi di 2 annualità con produzioni superiori alle medie degli ultimi 10 anni-

    Nel mio areale,semine abbondanti,leggermente superiori all anno precedente,si parla di ringrano dopo 6-7anni,il prezzo ,e le rotazioni degli ultimi anni hanno spinto anche il ringrano,terreni incolti neanche l ombra-
    le dimensioni medie e piccole delle aziende hanno permesso di seminare in un periodo molto ristretto e con cadenza perfetta,1°decade di dicembre-gli ultimi giorni di dicembre e i primi di gennaio all insegna del bel tempo hanno permesso anche la 1° copertura azotata-sembra girare tutto per il verso giusto-

    non cominciamo con gli allarmismi inutili-puo capitare che in qualche zona le cose non vadano per il verso giusto,ma bisogna vedere anche che impatto ha quella zona sulla superficie e sulla produzione nazionale-finisce che in puglia facciano un record produttivo per riequilibrare le perdite di altre regioni-
    se qualcuno non se ne fosse ancora accorto,coltivare orzo oggi è piu remunerativo del duro e siamo ancora in epoca di semina-
    la cia??? insieme agli altri farebbe meglio a stare zitta-se proprio vogliono fare qualcosa si occupassero dei problemi degli agricoltori(VEDASI TRISTE VICENDA DELLA REINTRODUZIONE DEL GRANO CARTELLINATO)anzichè dare i numeri al lotto-cialtroni incapaci-

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  6. Dalle mie parti hanno approfittato di una pausa di bel tempo a inizio anno. Scirocco e temperature miti per ultimare le semine. Vedremo, comunque tanta pioggia, troppa.

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