Tuttavia, la stessa IGC ha abbassato ancor di più la stima delle produzioni di grano di ben 5 milioni di t, a 667 milioni di t, a causa della siccità che ha colpito molte zone del Sud degli USA, dell’Europa ed alcune dell’ex Unione Sovietica.
Complessivamente condizioni meteorologiche sfavorevoli stanno influenzando negativamente le prospettive produttive del grano. Le scorte tuttavia sembrano destinate a rimanere ad un livello rassicurante.
Il rapporto tra scorte ed utilizzo, una misura della disponibilità di prodotto e del suo prezzo potenziale sarà pari al 27.7 %, ben sopra al livello di 21.3 % del 2007-2008, che contribuì all’impennata dei prezzi del grano.
Oggi, i futures del grano sono stati protagonisti di una seconda giornata di forti guadagni, in relazioni alle condizioni di semina estremamente umide del grano primaverile. Alla borsa di Minneapolis, il grano è stato scambiato a 10.78 $/bushel (circa 28 €/q), prezzo massimo dal luglio 2008. A causa dei continui ritardi di semina nel Northern Plains.
In Francia, gli analisti di Arvalis, hanno stimato un calo delle produzioni francesi di grano tenero del 10%.
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