lunedì 15 settembre 2014

#Campo Libero...da agricoltori?

Sempre la solita Storia: erano i giorni dello spread ai massimi, l'emergenza fiscale, l'arrivo del Salvatore della Patria (Mario Monti) con l'inevitabile inasprimento fiscale che tra i tanti provvedimenti rivalutò le rendite catastali dei terreni agricoli per la determinazione delle imposte dirette.

Oggi passata l'emergenza è il momento dei provvedimenti necessari per la ripresa economica...così recentemente è stato convertito in Legge il cosiddetto Decreto "Campo Libero"...«per liberare le energie dell'agricoltura italiana e favorire questo settore dentro la fase di rilancio del paese» a sentire il Ministro Martina.

Dunque si prefigurerebbe un netto cambiamento di rotta rispetto all'aumento fiscale sulla attività agricola finora praticata dagli ultimi governi, vediamo come:

Mario Monti nella L.n. 228/2012 stabilì per i periodi di imposta 2013,2014, 2015 una rivalutazione dei RD e RA (ai fini del calcolo dell'Irpef) sui terreni agricoli del 15 % per tutti i contribuenti, e del 5% per CD ed IAP. Provvedimenti una tantum necessari per superare la grave crisi finanziaria che attanagliava la Nazione, si disse ai tempi.

Bene, cioè male...ma ora il Governo Renzi ha modificato tali aliquote nel Dl n. 91/2014 (convertito in Legge n. 116/201 e pubblicato in S.O. n. 72, relativo alla G.U. 20/8/2014, n. 192).
Saranno diminuite per rilanciare la competitività delle aziende, ridurre la tasse, aumentare i margini di guadagno? Macchè...Mario Monti era davvero un dilettante al confronto:
nel 2014 i redditi catastali continueranno ad essere rivalutati del 15 e del 5% rispettivamente per i contribuenti ordinari e professionali (e va beh, era già stato deciso), ma nel 2015 si passerà allegramente ad una rivalutazione rispettiva del 30 e del 10 %!!
Dal 2016, e per ogni anno a seguire, vi sarà inoltre una rivalutazione costante del 7% dei redditi agricoli per tutte le categorie di contribuenti!!!



Non ci si può credere, avete ragione, cionondimeno date una occhiata qui, all' art. 7 comma 4:

4. All'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n.  228,  il  comma 512  e'  sostituito  dal  seguente:  «512.   Ai   soli   fini   della determinazione delle imposte sui redditi,  per  i  periodi  d'imposta 2013, 2014 e 2015, nonche' a decorrere dal periodo di imposta 2016, i redditi dominicale e agrario sono rivalutati rispettivamente  del  15per cento per i periodi di imposta 2013 e 2014 e del 30 per cento per il periodo di imposta 2015, nonche' del 7 per cento a  decorrere  dal periodo di imposta 2016. Per i terreni agricoli, nonché  per  quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti  e  dagli imprenditori  agricoli  professionali   iscritti   nella   previdenza agricola, la rivalutazione e' pari al 5 per cento per  i  periodi  di imposta 2013 e 2014 e al 10 per cento per il periodo di imposta 2015. L'incremento si applica sull'importo risultante  dalla  rivalutazione operata ai sensi dell'articolo 3, comma 50, della legge  23  dicembre 1996, n. 662. Ai fini della determinazione dell'acconto delle imposte sui redditi dovute per gli anni 2013, 2015 e  2016,  si  tiene  conto delle disposizioni di cui al presente comma.». 

Insomma nel 2015 bella stangata (immotivata) soprattutto per gli agricoltori non professionali (30%), poi dal 2016 a regime si colpiranno tutti indiscriminatamente (ma vedrete che da qui al 2016, insorgeranno altre novità spiacevoli). 
Va considerato anche che per la prima volta dopo molti anni, C.D. ed I.A.P. non vedranno riconosciuto alcun vantaggio fiscale (pur costretti a versare contributi previdenziali sempre più esosi) rispetto alle categorie non professionali...un cambio di rotta non da poco per le imperscrutabili strategie del legislatore. Oppure è un semplice allargamento della base imponibile...alla fin fine l'unica strategia per lo Stato sembra quella di incassare quanto e più possibile. 


Ed intanto i valori fondiari dei terreni continuano ad andare giù!





Vedi anche:

http://www.camera.it/leg17/465?area=4&tema=1092&Le+misure+per+il+settore+agricolo+contenute+nel+D.L.+n.+91%2F2014


http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/06/24/14G00105/sg


http://www.agenparl.com/?tag=campolibero&print=print-page


http://www.memento.it/notizie/modifiche_alla_rivalutazione_dei_redditi_dominicale_e_agrario_n6368.aspx

http://www.inea.it/documents/10179/62368/mercato%20fondiario%20e%20affitti.pdf

6 commenti:

  1. muto.... non dire niente. hanno accantonato la prevista (dalll'ultimo DEF) imu sui terreni dei comuni montani e collinari.
    dobbiamo quindi piangere... con un occhio?

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    1. vero è...lo avevo già segnalato nel precedente post politico...tuttavia con questo andazzo, facile che la tireranno fuori alla prima occasione...l'agricoltura è il bankomat degli ultimi Governi.

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  2. Siamo allo strozzinaggio. Sono pretese assurde ! Un 7% fisso l'anno di rivalutazione delle rendite agricole è da folli; è inaccettabile in una fase economica di riduzione del valore del mercato fondiario e di riduzione dei margini di utile per le imprese. Si può accettare l'idea di un adeguamento di vecchie tariffe, com'è ampiamente avvenuto, ma un 7% fisso l'anno è una mostruosità Speriamo ci sia un errore !

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  3. Lo sciopero fiscale di massa a parere dello scrivente, rimane l'ultima arma letale da utilizzare per defenestrare questo pseudo-governo-parlamento costituito da condannati se pur in primo e secondo grado, da corrotti, da criminali anticostituzionali che non meritano quando sarà ora nessuna indulgente pietà. ...

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  4. Non abbiamo potere contrattuale. Mi spiego: le forze di polizia minacciano lo sciopero ed ecco che escono 900 milioni di euro. Infatti le FFPP che si fermano fanno paura a tutti sti politici cagasotto. Se si fermano i poliziotti chi gli fa la scorta? Chi li proteggerà dal lancio di uova che si meriterebbero. Se invece scioperano gli agricoltori chi se ne frega. A loro non portiamo alcun problema. Anzi mandano i poliziotti, ormai tranquilli, contro i forconi. In conclusione se non ci muoviamo con una protesta che blocchi il paese non ci sentiranno mai.

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    1. si, ma lo sciopero fiscale potrebbe anche impensierirli....

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