lunedì 22 settembre 2014

Ancora in rampa di lancio


Direi che l'aereo stenta a decollare...però vista l'attuale tempesta sulle materie prime agricole (wheat sotto i 5$/bu, mais a livelli infimi), noi durogranicoltori possiamo ritenerci ampiamente fortunati (date una occhiata al grafico da brividi del wheat a lato) a mantenere le quotazioni locali inalterate e su livelli soddisfacenti.

Ma attenzione il mercato del Duro Internazionale è in ebollizione a causa dei danni da cattivo tempo che (come già sappiamo) si è presentato in prossimità della raccolta, in Nord-America.



Negli States il valore del Durum Wheat Index è arrivato a 9,80$/bu, con punte in Montana di 11$  al moggio.
Un occhiata al confortante grafico sotto vi darà una idea immediata della crescita del prezzo negli USA e del confronto con l'anno passato.


Articolo allegato qui.

Ed anche in Canada il Durum è salito a 309,70 $CAN/t il consegna Dicembre.



Mentre il CWAD n.1 al 13,5% di proteine (sull'umido) è in ascesa ancora più netta ed è arrivato a quotare al porto di S.Lorenzo 470 $/t, guardare per credere l'articolo qui (molto interessante).


Ma in Italia di questa roba di primissima scelta non ne arriva quasi mai e quest'anno ancora più improbabile visto i prezzi e la rarità.
Il tempo impietoso che ha bersagliato le pianure del Nord del N.America sino alla scorsa settimana ha lasciato il segno....secondo il Ministro dell'Agricoltura del Saskatchewan il
 79 per cent of the provincial durum crop will fall into the bottom two grades
Dunque, la prima notizia è che il Ministro dell'Agricoltura discute di problemi reali in Canada, mentre la seconda più importante è che la parte prevalente del grano duro Canadese subirà un abbassamento di categoria qualitativa di due livelli, che potrebbe portarne una buona parte verso il feed per l'alimentazione animale (riducendo ancor di più il già esiguo Duro disponibile, a livello globale, per l'alimentazione umana).

In termini assoluti sembrano confermate tuttavia le stime produttive di 5 milioni di t, per il Duro Canadese (ma sono un po' scettico, se guardate con attenzione la foto a lato di campi del Saskatchewan vi renderete conto di quante aree di ristagno sono andate perse).


Mentre l'USDA aumenta di un pochino la produzione USA, ma su valori trascurabili.

Comunque vada i Canadesi già prevedono che le elevate scorte attuali (2013/2014) sono un fatto occasionale e che i riporti finali di campagna saranno molto simili a quelli più bassi della annata 2012/2013.

Il prezzo francese intanto galleggia sui massimi a La Nouvelle (341,86 €/t), mentre nei porti Atlantici che riforniscono il Nord Africa il prezzo sale a più di 351,86 €/t.
E già il NordAfrica in acquisto senza paura tiene le quotazioni del Duro sempre in tiro.


Una tabella con le esportazioni 2014 di Duro Canadese nel Mondo ed in Italia, in attesa dei dati di Agosto e Settembre che secondo me saranno in netto aumento.



Ora si miete a spron battuto in Canada, sperando di recuperare terreno (al 15 settembre eravamo ancora al 23% di raccolto complessivo rispetto ad una media quinquennale del 43%, con il Duro all'8%) il tempo si è aggiustato...a breve si avrà una idea più esaustiva di quanto effettivamente il cattivo tempo abbia lasciato il segno.



In conclusione continuo a pensarla come voi, mai visto un sondaggio così netto, prezzi del Duro in aumento entro Natale....anche da noi.










4 commenti:

  1. Ottima sintesi del periodo. L'impostazione è buona nonostante il prezzo bassissimo del tenero e nei prossimi due mesi prevedo un moderato aumento. Non sappiamo le coperture di cui dispongono gli operatori nazionali(mulini e pastifici): nello scorso luglio hanno comprato molto e a Settembre è arrivata merce dall'estero; molti potrebbero alcuni avere scorte sino a Novembre - Dicembre. Sino alla scorsa settimana mi riferivano che manca la domanda ma con quei prezzi sul mercato internazionale il duro deve salire: le scorte locali aziendali prima o poi finiranno.
    Comunque il problema è il prezzo troppo basso del tenero che fa da calmiere: con questa forbice saranno in molti ad abbandonare il tenero per il duro e questa aspettativa non aiuta.

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  2. il Durum sta facendo il botto negli USA, oggi si tratta a 11,75 $/bu franco partenza, venerdì della scorsa settimana a 10 $, stavolta decollate sul serio.
    Non ve lo dovrei dire, ma questo blog mi sta simpatico. Auguri a tutti coloro che hanno tenuto.
    Import

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  3. secondo me gli aumenti in italia non scatteranno prima di gennaio:fino ad allora i mulini lavoreranno i conti deposito e approritteranno di chi deve vendere x necessità parlo delle cooperative e dei privati che devono liquidare i propri clienti,poi da gennaio,anche causa chiusura dei porti di imbarco sui grandi laghi,chi vivrà vedrà.....

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  4. non si può stare tranquilli un attimo

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