venerdì 3 ottobre 2014

Tenere Duro...paga?

No, non era uno scherzo o una valutazione superficiale come più di qualcuno già temeva...a quanto pare il prezzo del Duro salirà sul serio anche in Italia. Per chi si fosse perso le puntate precedenti consiglio di rileggere "Pronti al decollo" e "Ancora in rampa di lancio". Mentre per le ultime novità continuate sotto.







Iniziamo mettendo in ordine i recenti elementi rialzisti del mercato:

1) U.S. Durum Wheat dell'indice di Minneapolis in salita netta e costante da molti giorni, ieri eravamo a 10,89 $/bu,  con prezzo obiettivo 12 $/bu.























2) Ice Future canadese grano duro, in aumento anch'esso seppur ritardato rispetto all'US Durum, ha comunque raggiunto, il consegna ottobre, i 320 $CAN/t proprio ieri. Nei prossimi giorni con Svevo dovremmo pubblicare un articolo molto interessante dei canadesi che spiega la discrepanza tra prezzi Nord-Americani.


3) Il blé dur francese FOB ha rotto gli argini e si pone stasera a 353,79 €/t il a La Nouvelle (cioè per il bacino del Mediterraneo), mentre a La Pallice (361 €/t) il Duro diventa ancora più prezioso a fronte della grande domanda Nord-Africana (Marocco ed Algeria sono in deficit netto).


Ed in Italy? Nulla sino a qualche ora fa, ma sono sicuro che qualche commerciante più scafato già comprava a man bassa da alcune settimane...poi lo spietato mercato globale inevitabilmente ha tuppuliato (bussato in siculo) alla porta dei nostri agro-industriali:



ed Altamura (che è spesso molto sensibile al mercato internazionale) è andata su di 0,5 €/q, in tutte le categorie anche lo slavato peso ettolitrico 75. A proposito ma non ci hanno sempre detto che sotto i 76Kg/hl non era conveniente macinare il Duro? 
Proprio vero che quando la merce scarseggia anche il metallo meno nobile diventa...oro.

Sì, la merce scarseggia, infatti a parte il dato consolidato della produzione mondiale ai minimi storici, anche se la Tunisia ha fatto di tutto per rovinare la festa con una superproduzione nazionale (come opportunamente segnalato da Svevo), oggi il Canada ha svelato un pò le carte...e come era facile aspettarsi, dopo 20 giorni di neve e pioggia in pre-raccolta, le stime produttive, rispetto a quelle più ottimistiche del mese scorso (vedi qua), si sono ridimensionate....circa 200.000 tonn in meno rispetto al mese scorso, circa 1,8 milioni di t rispetto al 2013.



E' evidente che la produzione canadese 2014 non sarà soddisfacente sotto gli aspetti quantitativi (resa media 25 q/ha, vedi tabella riassuntiva sotto) e qualitativi a fronte di una domanda Europea di Duro importato che la stessa Commissione preannuncia già molto elevata.

Così molto Duro incommerciabile già raccolto in Saskatchewan, a causa dei danni da fusariosi. Problemi seri di qualità segnala Agrimoney in Canada. Ma anche negli USA non si è da meno.
Gli stoccatori Nord-Americani hanno appeso questo cartello all'ingresso:
 Due to quality concerns, durum will be tested before unload.  Please have representative samples dropped off at main office.

Più o meno, "Nessuno scarichi il Duro, senza prima avere effettuato le analisi".

L'andamento del prezzo del Duro sembrerebbe a senso unico nei prossimi mesi, e per tutte le categorie...molini e pastifici si adegueranno alla merce (scarsa) sul mercato. Io tengo Duro...







P.S.: Spigolando qua e là, materiale raccolto durante la settimana

Il Marocco acquista ben 330.000 t di durum USA
http://www.agrimoney.com/marketreport/pm-markets-ag-commodity-markets-rebound.-but-can-it-last--2808.html

Indennità di raccolto francese.
http://www.lafranceagricole.fr/var/gfa/storage/fichiers-pdf/Docs/2014/bareme-gibier.pdf

Analisi preliminari USA, fanno intendere che le proteine ci saranno, ma mancherà tutto il resto.
http://www.uswheat.org/newsEvents/doc/A5BDA29B1AE06AD785257D5F004CF892/$File/HR_2014-09-26.pdf?OpenElement

Duro raccolto in Saskatchewan al 68% il 29 settembre.
http://www.agriculture.gov.sk.ca/cr141002

36 commenti:

  1. Diciamo pure che -da quando esiste- Altamura è stata sempre la piazza più reattiva tra le altre sonnacchiose piazze italiane quotanti il grano duro... buon segno, anzi ottimo.

    D'altronde leggo in uno dei link segnalati sopra che il PS medio del grano duro USA è 77... e con quello che lo vogliono pagato, il nostro PS 75 (slavato e tanto disprezzato a inizio campagna) farà gola a molti al prezzo attuale!

    Direi che qui ci vorrebbe un bel sondaggino per capire quanti hanno ancora da vendere, e quanto...

    saluti a tutti!
    orzo

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  2. Altamura, oggi 3 ottobre 2014 quota + 5 €. la Ton.

    Cosa dire dell'anonimo delle ore 19.53 del 2 ottobre 2014 che,
    con molto garbo (nel difendere Granduro) prospetta con largo
    anticipo la quotazione a rialzo del Durum Wheat.
    Furtuna o cosaltro???????

    Altamura, 3/10/2014:

    03/10/2014 305 €/Ton 308 €/Ton

    26/09/2014 300 €/Ton 303 €/Ton

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    1. scusa, non ho capito se è l'anonimo delle ore 19.53 del 2 ottobre 2014 che prospettava qualcosa con grande anticipo o sei tu che capisci le cose con grande ritardo....

      il durum USA è da 1 mese che sta salendo... l'hai letto il post? l'hai vista la figura n.1?

      orzo

      PS Ma tu sei quello solito dei copia e incolla dei listini di altamura?

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  3. io non ho venduto niente di niente e non intendo farlo x il momento,mi aspetto nelle prossime settimane aumento anche sul favino oltre all'avena che quest'anno è merce assai rara e richiesta almeno dalle mie parti...sul tenero sembrerebbe che in america abbia toccato i minimi e da li possa iniziare a risalire seppur lentamente

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  4. Orzo, mi sempri un pò adirato, in sicilia qualcuno ti direbbe: pare ca t'abbruscia!!!!
    Da queste parti il più fesso capisce più di tè!!!! Pertanto, con molto garbo ti dico di stare sereno.

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    1. E' chiaro che il tuo commento dichiaratamente offensivo mira a scatenare una risposta anti-siciliana che non farò perché in Sicilia (a parte te) ci sono persone che ammiro e stimo molto.

      Il mio modesto parere è che -se questo è il tuo contributo al blog- puoi anche tenere spento il pc.

      Pertanto, ti dico anche io di stare sereno...
      orzo

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    2. anonimo delle 23:40
      penso capirai che di commenti offensivi e provocatori non ne abbiamo alcun bisogno. Il tuo precedente è uno di questi.

      Cerchiamo tutti quanti di commentare con un minimo di accortezza per favore, evitando diatribe sterili, ripetizioni di commenti, commenti fuori luogo, fuori argomento...credo sia nell'interesse di tutti per un buon funzionamento del blog ed una partecipazione attiva ai temi proposti.

      Ma già lo sapete perché solitamente tutto fila abbastanza liscio...continuiamo così, grazie.

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  5. Non avete fatto cenno al cambio che abbiamo accennato nell'altro post ;)
    Ormai EUR/USD 1.251 (minimo da 2 anni!!) con ancora ampi margini di ribbasso..
    Nel mentre la Fed (Federal Reserve) smentisce le voci di un possibile aumento dei tassi nel breve termine, ora si parla dal secondo trimestre del 2015.
    Quali potrebbero essere gli effetti?
    L'apprezzamento dell’USD potrebbe essere un fattore di sostegno ulteriore per la zona euro (e non solo), incoraggiando le esportazioni e aumentando l’inflazione (al di sotto dell'1.20???)

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    1. vero...ma non è facile dare una lettura ai cambi....in generale un rafforzamento del dollaro ha sempre depresso i valori delle commodity (come in effetti sta accadendo)...tuttavia il Duro quest'anno si muove per i fatti suoi, e l'aumento del dollaro potrebbe dunque essere positivo perché aumenta il prezzo della merce importata...non si è visto però sinora un effetto chiaro del cambio sul prezzo del Duro importato...in questo post ci si è concentrati sui fondamentali del Duro che io ritengo l'aspetto più rilevante e poco diffuso dai canali di informazione italiani, ma come sappiamo ci sono mille altri fattori che condizionano il mercato (vedi Russia, Medio Oriente quant'altro) ma sappiamo anche che per valutare quelli ci sono tanti analisti finanziari professionisti che se ne occupano...tuttavia non penso che l'andamento dell'economia Euro possa spostare più di tanto l'andamento del prezzo del Duro nel breve periodo....in fondo stiamo parlando di un bene di prima necessità ed a domanda relativamente anelastica.

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    2. Beh bisogna tenere presente che chi ha comprato grano d'oltremare "per avanti", il dollaro lo aveva fissato a suo tempo. Ci vorrà tempo per avvertire gli effetti della svalutazione dell'euro. Sul mercato "fisico" degli altri cereali qualcosa si sta già muovendo.

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    3. questi acquisti in avanti secondo me sono molto limitati ed ininfluenti, tenendo anche conto che non esiste un sistema di scambio future che dia garanzie sugli scambi in avanti del Duro e del fatto che gli acquirenti italiani stanno con le pezze nel sedere (almeno quando si tratta di pagare i produttori che pagano all'indietro, siamo arrivati anche a 180 gg di ritardo dei pagamenti da parte di alcuni pastifici, sento di dire)...in altre occasioni abbiamo notato variazioni repentine del canadese venduto in Italia, soltanto su voci delle produzioni canadesi, vedi l'anno scorso a settembre quando andò giù improvvisamente sulle voci della mega produzione...evidentemente l'anno scorso nessuno aveva acquistato in avanti?...mi viene difficile crederlo.

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  6. gino agricoltore pugliese4 ottobre 2014 alle ore 10:45

    Il più grande commerciante al mondo di duro si chiama CASILLO, dove a Corato POSSIEDE UNO DEI PIù grandi mulini d'italia, la borsa di Altamura è guidata da Casillo, Se il prezzo del duro aumenta il primo a trarne vantaggi sarà proprio Casillo, che sicuramente avrà stoccato tanto grano!!!!! Anche i grossi commercianti qualche volta possono essere dalla parte degli agricoltori che hanno tenuto doro!!!!!

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    1. Ad Altamura non comanda Casillo, però in generale hai ragione. Tra lui e i commercianti hanno comprato molto canadese in primavera a prezzi molto più bassi di adesso. I molini hanno fame di grano proteico, e ciò sostiene (almeno per ora) anche i prezzi delle qualità inferiori.

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  7. Ottimo lavoro, complimenti. Ormai non sbagli un post. Sono convinto come voi che se si è iniziata a muovere Altamurna stiamo finalmente decollando. Parlano di borsino, ma in realtà ho capito che è diventata borsa di riferimento anche per Foggia. Anche l'anno scorso anticipava le tendenze (sia al rialzo che al ribasso) di almeno una settimana, se non due rispetto a Foggia. Non so se sarà un volo d'alta o bassa quota ma stiamo finalmente staccando le ruote dalla pista di decollo: dentro il carrello " Si vola.

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  8. Agricoltore tarantino4 ottobre 2014 alle ore 14:03

    concordo in toto

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  9. Questa mattina , in previsione di un aumento del grano, mi sono recato da un noto sementiere della prov. di Foggia per acquistare il seme e..... come immaginavo mi ha detto che per il momento non può vendere ancora niente perché ,parole sue, "ci sarà sicuramente un rialzo abbastanza marcato dei prezzi". Nonostante le mie insistenze e offerta di pagamento per contanti non ha voluto fornirmi un prezzo, rifiutando di fatto la vendita. A voi le dovute considerazioni. Credo che sveccero' il mio.

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  10. prezzo della seconda riproduzione conciato di ottima qualità in Sicilia si aggira intorno ai 50cent/kg ,non so se i nostri sementieri hanno marciato sugli aumenti di questo periodo resta il fatto che è un prezzo di partenza troppo alto considerando il nostro mercato del duro e soprattutto ora che non vi è l'obbligo per il premio accopiato
    cerealicolo

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    1. a questi prezzi del frumento in Sicilia pare impossibile, sembra più un auspicio Proseme. Se gli va bene lo venderanno a 40, salvo impennate di prezzo del grano da macina, che tutti noi auspichiamo. :-)

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    2. Proseme non vende R 2 ad agricoltori che non aderiscono alla Filiera.
      Il nostro prezzo di R 2 a chi vuole sottoscrivere il contratto e' 55 euro Ivato al quintale f.co azienda agricola e prodotto conciato C 3. Il prezzo e' compreso dell'assistenza tecnica post semina che i nostri clienti hanno già collaudato. Sicuramente in giro potranno esserci offerte più' vantaggiose sia di seme ed anche di granella. Al convegno di Sabato mi pare di essere stato chiaro sulle scelte. Trattoria la Granella o Ristorante La Semente. Si può' mangiare bene anche in trattoria ma quelli che vengono nel nostro ristorante, ritornano e pur spendendo di più ( ?? ) ci attestano che sulla qualità' e purezza varietale meritiamo quello che chiediamo. Se siamo lontani di anche 10 euro a quintale, per un'azienda di 10 ettari sono 200 euro in più', il costo di una visita tecnica in campo, ma noi forse facciamo qualcos'altro.
      Roberto Angileri - Amministratore Delegato Proseme

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    3. ritornano perchè la vostra filiera è probabilmente la cosa meno barbara che ci sta in Sicilia per vendere il frumento (chissà forse perchè in realtà è gestita dai polentoni)...quanto è apprezzato veramente il vostro seme lo vedremo quest'anno in regime di libero mercato, ed ancora meglio nel prossimo, sempre che le vostre associazioni di categoria nel frattempo non si inventino qualche nuova diavoleria per renderlo obbligatorio.
      Nel frattempo sembra che la concorrenza straniera si applichi molto nella selezione varietale anche del grano duro con tecniche molto avanzate, consiglio a voi costitutori italiani di concentrarvi sullo sviluppo varietale piuttosto che in manovre politiche di basso livello.
      GM

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    4. Non abbiamo obbligato mai nessuno, noi gente del sud, i polentoni mettono semmai i capitali e stanno salvaguardando 50 posti di lavoro di gente siciliana. La prego, prima di fare affermazioni gratuite, di informarsi con i nostri clienti e non fare il paladino sindacale su qualcosa che non conosce. Capisco caro GM ( il non qualificarsi è già una storia ), viste le sue considerazioni, che a Lei non va giù l'obbligatorietà ma quest'anno sarà libero di comprare cosa desidera, il meglio per la Sua azienda, e se la differenza di 13 euro ad ettaro rappresentano un costo insormontabile per il suo bilancio economico, ne faccia pure a meno. Ritengo che anche senza di Lei, Proseme, nei 250.000 ettari che vengono coltivati in Sicilia, troverà qualche cliente che si lascia abbindolare. Infine non sono un tecnico, ma le mie conoscenze mi portano a sapere che mentre per orzo e tenero abbiamo già presenti sul mercato varietà ibride, sul duro rimane ancora molto da lavorare. Certo se arrivo l'ibrido di grano duro, la sua libertà finirà, in quanto non potrà più riprodurre il suo grano, le verranno consigliati eventualmente fitofarmaci e fungicidi dalla stessa multinazionale che le venderà l'ibrido e forse un giorno si rifarà al vecchio proverbio " migliu u tintu provatu, ca u buni a provarisi ".

      Roberto Angileri - Amministratore Delegato Proseme.

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    5. sulla qualità dei prodotti PROSEME non c'è niente da dire,è senza dubbio la società che in questi anni ci ha dato le varietà più diffuse e produttive in italia,simeto ciccio core e via dicendo,anche sulla purezza e la lavorazione del seme non ha nulla da inividiare alla SIS o a COSEME,forse l'unico difetto,che è proprio di tutte le società costitutrici,è quello di aver messo sul mercato tante varietà mentre secondo me sarebbe meglio ridurre i cataloghi offerti a poche di esse e lavorarci ancora su da un punto di vista genetico.Riguardo al discorso degli ibridi,io non sono x nulla entusiasta all'idea peraltro molto caldeggiata da syngenta(nuova proprietaria della SIS )oltretutto ho avuto modo di vedere degli ibiridi di orzo che a parte in alcune fasi fenologiche,alla fine non hanno prodotto di più delle varietà comuni:Riguardo all'ultimo aspetto,quello del cartellino,io penso che la strada migliore sia quella della liberalizzazione o non dell'obbligo,è giusto che ognuno di noi decida liberamente cosa seminare ,peraltro se un agricoltore decide di avvalersi di prodotto selezionato è giusto che paghi un sovrapprezzo,io sono sempre stato convinto che il lavoro di ognuno di noi debba essere giustamente remunerato e quindi anche x le aziende costitutricideve valere lo stesso principio,forse si potrebbe fare come in francia dove,se non ricordo male,le aziende sementiere vengono direttamente sovvenzionate dalle stato e non dagli agricoltori tramite il costo dei cartellini,quindi di tutto abbiamo bisogno in questo periodo storico tranne di queste polemiche sterili tra agricoltori e sementieri,l'unico punto di perplessità che mi viene da sottolinearle dottor angileri,è l'aumento del costo del grano prebase e 1r,ho sentito ad esempio che il saragolla quest'anno costa 100 euro e forse anche + al quintale ,prezzi che francamente scoraggiano anche i più volenterosi agricoltori e piccoli sementieri dal continuare un discorso di selezione e riproduzione dei grani,mi auguro che non incorriate nell'errore tipico di chi di fronte ad una diminuzione delle vendite reagisce aumentando i listini a chi continua ad acquistare determinati prodotti,non devo certo sottolinearle che questa strategia commerciale porterebbe solo ad una ulteriore diminuzione delle vendite....

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    6. Proseme ha costituito negli ultimi anni molte varietà' che saranno immesse nel mercato gradualmente ( basta vedere il nostro catalogo sul sito www.proseme.eu ), ma ultimamente punta su Simeto, prima in Itala, Core, terza in Italia, Mimmo e Credit da lanciare a supporto.
      Syngenta ha acquistato la Produttori Sementi Bologna ( Iride e Saragolla le varietà' più' diffuse ) ma in realtà' collabora anche con Sis, in quanto ha delegato la ricerca francese Benoist di proprietà' Syngenta, che permette a Sis, ad esempio, di avere il Bologna, grano tenero leader indiscusso in Italia. Tra i leader, sicuramente, Proseme, e' Davide contro Golia, ed oggi con una struttura molto snella e senza connotati di multinazionale con relativa rete vendita, per il momento con un po' di presunzione non stiamo a guardare. Per quanto riguarda gli ibridi di orzo, confermo, lo ha detto Lei, che varietà convenzionali ( es. il nostro Dingo ) hanno prodotto di più'. Per quanto riguarda la Francia esiste Sicasov che raccoglie sul mercato i diritti sulla proprietà' intellettuale. La certificazione in Francia si ferma alla R 1 e l'agricoltore che vuole reimpiegare il suo grano ( semences de ferme ) paga le royalties al titolare della varietà'. Infine per il prezzo del Saragolla non so rispondere, non e' una nostra varietà'. Il listino proposto ai Sementieri sulle nostre varietà' e' più' basso. Lascio ai sementieri la loro libertà' di proposta al cliente. Sulla R2 in filiera mi sono già' espresso.

      Roberto Angileri - Amministratore Delegato Proseme

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    7. a Roberto Angileri

      vista la sua consueta disponibilità ad interloquire con noi granicoltori 2.0, e la centralità delle aziende che lei rappresenta nella durogranicoltura siciliana e non solo, che ne pensa se le pongo alcune domande sulle prospettive del nostro settore?
      Le invierei una mail con una decina di domande su argomenti che riguardano la nostra granicoltura e sulle quali penso che lei possa dare un contributo di conoscenza rilevante e da una angolatura diversa rispetto a quella di noi agricoltori.
      Lei potrà rispondere con tutta calma quando avrà tempo.
      Successivamente pubblicherò un post autonomo con l'intervista.
      Mi dia un eventuale cenno di assenso, anche alla mia mail
      granodurosicilia@gmail.com
      Saluti

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    8. si ,in effetti ho confuso PSB con SIS ma la sostanza non cambia molto,a proposito dl dingo,io semino spesso l'orzo,non ricordo di averlo usato,ma in generale noto che le varietà polistiche,ed il dingo dovrebbe essere una delle più utilizzate,sono molto delicate durante la fase di maturazione e raccolta,mi spiego meglio:sgranano assai facilmente anche solo con il vento per non parlare di piogge violente e grandine come è accaduto qwuest'anno almeno qui da noi in basilicata e puglia,si potrebbe fare qualcosa x selezionare dei geni o nuove varietà più resistenti?? stesso discorso dicasi x l'avena........ad esempio ho notato che il favino bianco è più resistente(oltre che più produttivo) di quello nero,credo che si possa fare lo stesso discorco di selezione e miglioramneto anche sull'orzo senza grossissime difficoltà....grazie

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  11. Anche Bari si muove al rialzo di 0,3 €/q, ma solo sulle categorie inferiori: mercantile e le due invenzioni dell'anno, il mandorlato e lo slavato. Sembra che il grano buono al momento non lo vuole nessuno.

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  12. il rialzo sembra avere vigore, in Francia il blé dur aumenta in maniera significativa, buone prospettive anche da noi.

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    1. Lo sai che per mestiere non mi sbilancio mai, ma credo proprio che abbia preso il via una bella ondata di rialzi, visto che anche mais e tenero si stanno stabilizzando. Potrebbero esserci rialzi graduali fino 30-40 euro/ton da adesso a primavera, poi si vedrà.

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    2. potrebbe aumentare anche qualcosa di più, i francesi hanno le antenne, sono molto bravi e si stanno sbilanciando forte,
      al momento io vaticino almeno rialzi del Duro per 2-3 €/q nel giro di un mese...Tenere Duro più possibile credo sia scelta scontata...e non mi dispiace per chi non ci ha creduto...pochi invero a giudicare dal risultato del sondaggio. Ma credo che il blog sia una riserva indiana, al di fuori, hanno venduto quasi tutti quando hanno visto Chicago crollare nelle settimane scorse.

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  13. Frumento duro extracomunitario

    FDEC - Canadese n. 3

    Quotazione del 10 ottobre 2014

    355 €. Ton.

    Il Mercato asfittico Italiano sul chi va là!!!!

    La settimana prossima potrebbero innescarsi fenomeni di forte rialzo. ...

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  14. Associazione Granaria di Milano - Borsa dei Cereali
    LISTINO PREZZI DEL: 14/10/2014 16:55
    Valori espressi in EURO/TONN.
    DENOMINAZIONE 07/10 14/10 VARIAZIONI
    MIN MAX MIN MAX MIN MAX
    FRUMENTI DURI NAZ.
    FINO NORD 313,00 323,00 323,00 333,00 10,00 10,00
    BUONO MERCANT. NORD 303,00 311,00 313,00 321,00 10,00 10,00
    MERCANTILE NORD 290,00 300,00 300,00 310,00 10,00 10,00
    FINO CENTRO 313,00 323,00 323,00 333,00 10,00 10,00
    BUONO MERC. CENTRO 303,00 311,00 313,00 321,00 10,00 10,00

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  15. Si muove anche AGREX, la cosa si fa seria.
    ma nessuno esulta?

    TRADEX

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    1. Sì, il blog è deserto, è strana sta cosa...
      probabilmente sono andati tutti ad acquistare agrex ;-)
      orzo

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  16. Be finalmente Foggia ha fatto + 1,5€/quintale sul fino (33€/q) e 1 €/q sulle altre categorie. ..... Si vede che siamo sotto semina!!!!!!

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  17. Orzo hai ragione ! Il blog in questi giorni è deserto. Tutti stanno a guardare cosa accadrà sulle borse merci italiane e sopratutto stiamo pensando la stessa cosa: quanto durerà e cosa più importante quando vendere? Quello che sta avvenendo è stato previsto nei mesi precedenti grazie al contributo del blog che non ha perso nulla di quello che è accaduto sul mercato da giugno sino ad oggi. Ora penso che il silenzio è legato proprio alla domanda sulla durata del fenomeno e su quali aspetti considerare per provare a capire come si evolverà il mercato nei prossimi due tre mesi. Io personalmente prevedo un rialzo almeno sino a fine Novembre di 3 - 4 €/q dopo servirà il dato sulle semine del duro invernale che credo prima di fine Dicembre - Gennaio non avremo e come andrà il tempo in Canada. Se si bloccheranno le esportazioni per 5-6 mesi come l'anno scorso, forse il rialzo dopo una fase di stasi potrebbe proseguire anche con un dato d'incremento delle semine del duro che qualcuno già prevede almeno del 10% in Europa (?). Comunque il blog sta per pubblicare un'interessante articolo del direttore generale del principale gruppo francese nel settore industriale della pasta (Panzani) dal quale emerge una profonda preoccupazione per la carenza di grano duro sui mercati.Conferma quello che già sappiamo ma aggiunge alcune informazioni nuove molto interessanti. Buona giornata a tutti .

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    1. Ciao Svevo!!
      Non vedo l'ora di leggere questo articolo dei francesi e le nuove informazioni che contiene...
      Il tuo scenario è verosimile... concordo con te sul fatto il blog non si è lasciato scappare proprio nulla! Veramente un ottimo lavoro.
      orzo

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