lunedì 20 ottobre 2014

Psicosi da penuria di Duro in Francia

In collaborazione con Svevo vi presentiamo una intervista (tradotta dal francese) scoppiettante, sul mercato del Duro, al Ceo della Panzani, la principale industria pastaria francese e la seconda in Europa.
Mettetevi comodi e gustatevela parola per parola, soprattutto se avete ancora in mano la vostra preziosa produzione di Duro 2014.








"Non ci sarà abbastanza duro per soddisfare la domanda," Xavier Riescher, Direttore Generale della Panzani Group Francia 

Gli industriali della  pasta suonano l'allarme per l'impennata dei prezzi del grano duro e il rischio di carenza di  prodotto sul mercato. In un'intervista a LSA, Xavier Riescher, CEO di Panzani, fa il punto della situazione.

L'Unione delle Industrie della Pasta Alimentare e Semole (USIFPAF-CFS) ha allertato le autorità pubbliche sulla carenza di grano duro. Quanto è grave la situazione?
Xavier Riescher: Questa estate, il raccolto duro è stato eccezionalmente basso in Francia, in Europa e nel Mondo. In Francia, la produzione è inferiore del 40% rispetto al raccolto di due anni fa: quella dell'Europa è di 7.000.000 tonnellate contro le 8.000.000 dell'anno precedente.
Inoltre il Canada, il cui raccolto è stato completato una settimana fa, ha anche sofferto dato che la produzione è di solo 3,8 milioni di tonnellate (sappiamo che sarebbe 4,8, leggendo l'intervista più avanti sembra che tenga già conto della quota di Duro Canadese non utilizzabile per l'alimentazione umana ndr) contro i 6.000.000 dello scorso anno. Ora, il Canada rappresenta i 2/3  del commercio mondiale di grano duro. A livello mondiale, la produzione di frumento duro quest'anno raggiungerà i 33 milioni di tonnellate (legge il blog anche lui??), mentre il consumo mondiale è di 38 milioni di tonnellate. Mancano quindi 5.000.000 di t, che saranno parzialmente compensato da scorte (fino a 2 milioni di tonnellate), scorte che sono storicamente basse perché scenderanno al 15% della produzione, mentre il limite di sicurezza è del 20%. In conclusione, per dirla chiaramente, non ci sarà il frumento duro sufficiente a soddisfare la domanda e mancheranno 3 milioni di tonnellate di frumento duro per le esigenze di consumo mondiale.

Quali sono le conseguenze di questa carenza?
X.R. : Ci saranno compromessi a seconda del Paese. Alcuni paesi dell'Africa sostituiranno il grano duro con riso o con miglio. Altri paesi dell'Africa, della Turchia e dei paesi del nord Europa come la Germania per esempio, potranno utilizzare tutto o parte di grano tenero per fare la pasta, pratica totalmente illegale in Francia, Italia e Spagna, perché le paste ottenute sono appiccicose e di scarsa qualità. Per gli altri paesi, sarà penuria. In Francia i distributori stanno già subendo le conseguenze, alcuni non ricevono più consegne dai loro fornitori. Questa crisi ricorda quella del 2007 che  colpì tutti i cereali. La GDO non riceverà le consegne oppure a prezzi inaccessibili.

Qual è la qualità di grano duro raccolto?
X.R. : Ha piovuto durante la fioritura e al momento del raccolto. Il raccolto presentava una elevata percentuale di grano germinato che non passa attraverso le macchine. Alla fine, si tratta di un terzo della produzione francese, ovvero 500.000 tonnellate classificate come mangime. Questo è vero anche per il Canada, dove il 25% del raccolto non sarà utilizzabile per l’alimentazione umana (le considerazioni del blog erano esatte dunque ndr). Il grano duro di qualità è merce rara  e questo spiega la fiammata dei prezzi.

Siete coperti contro queste fluttuazioni di mercato?
X.R. : Nessuno è coperto contro un fenomeno di tale portata. A differenza del frumento tenero, non c'è un mercato a termine (Agrex neanche è considerato ndr) e, ad eccezione delle cooperative, nessuno ha una un capacità di stoccaggio necessario. Oggi c'è il panico. Un trader ha annunciato al suo cliente che deve spostare la sua consegna al prossimo anno. Tutto il Mondo è in cerca. Siamo ogni giorno sul mercato per cercare di acquistare duro!

Dove vi rifornirete?
X.R. : Panzani acquista soprattutto in Francia, Spagna e Canada. Compriamo 500.000 tonnellate all'anno. In Francia la produzione è stata pari a 2,5 milioni di tonnellate l'anno scorso e solo 1,5 milioni di quest'anno. Va detto che gli agricoltori hanno notevolmente ridotto le superfici a frumento duro in favore di colture più redditizie e meno sensibili, come il mais nel sud-ovest o il riso in Italia (!?!?!!Conoscenza dell'Italia un pò vaga ndr). L'Italia ha raggiunto il suo livello più basso dal 1945, in termini di superfici coltivate a Duro.

Il Sindacato degli industriali invoca la necessità di un piano di Emergenza. Cosa vi attendete esattamente dal Governo?
X.R. Ci aspettiamo in primis che si renda liquido il mercato a monte, per favorire il settore industriale francese prevenendo che alcuni attori agiscano seguendo una logica speculativa. Poi chiediamo di promuovere la coltivazione del grano duro attraverso sussidi. Dietro a  questo, ci sono problemi per il piatto di base favorito dai francesi, la pasta, un prodotto che ha il 98% di penetrazione, consumata fino a 8 kg pro capite, e che è il più economico al chilo di tutti. E’ fondamentale che continuiamo ad avere una industria che protegge gli agricoltori e promuove la produzione in Francia. Soprattutto, chiediamo che l'aumento del prezzo delle materie prime si ripercuota immediatamente, in conformità alla legge Hamon (in Francia esiste un listino bloccato annuale per i prezzi dei prodotti alimentari, la legge Hamon consente una deroga a questi prezzi nel caso in cui si manifesti un aumento improvviso delle materie prime ndr), con il suo obbligo per i distributori di rinegoziare i prezzi nei due mesi successivi al forte aumento dei prezzi.

fonte

In Italia tutti muti come pesci. I nostri agro-industriali hanno già fatto la scorta, oppure semplicemente preferiscono far finta di nulla per evitare ulteriori impennate delle quotazioni, nella speranza irrealistica che si tratti di un fuoco di paglia?
Comunque sia conviene...tenere Duro!



P.S: Chi è il Gruppo Panzani
http://www.panzani.com/uk/spip.php?article394
http://fr.wikipedia.org/wiki/Panzani

34 commenti:

  1. onestamente mi sembra un po troppo drastico ed allarmista,di sicuro la produzione canadese(sia x qualità che x quantità) ha scombussolato i piani a lungo termine degli acquirenti ma da qui a dire che non c'è grano x sfamare tutte le persone il passo è decisamente lungo.....riguardo al raffronto col 2007 io sono stato uno dei pochi fortunati ad aver venduto il grano a fine gennaio 2008 a 50 euro,ricordo altri miei amici che puntavano a prezzi ancora + alti e poi si sono ritrovati a marzo a vendere il grano a 35 euro il quintale mentre la quotazione ufficiale era ancora di 43.....della serie: quando parte una speculazione al rialzo prima o poi questa termina e la caduta è altrettanto rovinosa..

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  2. Inizio a credere che la situazione sia veramente critica se gli industriali francesi arrivano a chiedere alle istituzioni di promuovere la coltura del grano duro con sussidi agli agricoltori. Se il principale gruppo industriale pastario francese si preoccupa per questa situazione di mercato e lancia l'allarme sulla penuria di grano duro nell'annata corrente e su un livello delle scorte che scenderanno sotto i livelli di sicurezza, io gli credo, anche perchè i dati anche se non ufficiali sono quelli. Non vedo sinceramente il motivo per il quale intervenire pubblicamente e chiedere addirittura l'intervento pubblco se non ci fossero forti tensioni. Gli industriali italiani interverranno anche loro tra qualche settimana ma solo per dire che saranno costretti ad aumentare il prezzo della pasta. Le analogie con il 2007/2008 ci sono tutte anche se lo sbilancio allora fu determinato più da un aumento dei consumi che da una minore produzione. Comunque alla fine allora come ora mancavano due tre milioni di tons e le scorte erano al minimo. Sarebbe interessante analizzare con un approfondimento le analogie e le differenza tra le due annate; chissà grano duro vuole occuparsene preparando una bella tab. di raffronto tra le due annate commerciali.

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  3. si però svevo il punto che io ho sottolineato è un altro:il 2007-08 ci fu prima un boom delle quotazioni e poi dopo pochi mesi ci fu un calo repentino che poi durò negli altri due anni,il tutto prima di raccogliere il grano 2008.....siamo in una fase di aperta speculazione e quindi le quotazioni seguono altre logiche rispetto a quelle normali..

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  4. Svevo
    tieni conto che pubblicare un post ben fatto costa impegno...non mi posso permettere in questo momento presemina di approfondire eventuali analogie con il 2007/2008, che non hanno una ricaduta diretta sull'analisi dell'andamento del mercato attuale.

    Da quel che io arguisco si tratta comunque di fenomeni diversi nelle cause e penso anche nell'entità.
    Io credo che non raggiungeremo le vette del 2007/08, nè ci avvicineremo in Italia (ricordo che le quotazione arrivarono a 55 €/q), anche se questa volta probabilmente il deficit di Duro globale è anche più ampio della volta precedente (ma con ampie possibilità di sostituzione più o meno legali a prezzi molto convenienti, l'occasione fa l'uomo ladro come si dice).

    La Francia e le voci che da lì giungono vanno prese con le molle quest'anno, perchè lì vi è stata una annata particolarmente avversa, in un contesto di forte riduzione delle superfici a Duro che avviene da alcuni anni.
    Chiaro che l'industriale francese della pasta teme ciò ed soffia sul fuoco dell'emergenza sperando che venga ripristinato il premio accoppiato anche per il grano duro in modo tale da potersi approvvigionare almeno in parte in patria nei prossimi anni.

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    1. Sui Francesi, concordo perfettamente,Panzani ,dove eri negli 2 anni,quando i francesi riducevano le superficie seminate a duro?bee adesso paga pegno-
      -in italia le cose vanno un po diversamente-http://www.tofood.it/2014/10/08/1716/-qualcuno,un mio amico,ralf68,stima la produzione italiana sui 4,8mlt.-sarebbe interessante leggere la sua tesi,ma per ragioni" tecniche" non posso trascriverla,ma vi assicuro che ci siamo molto molto vicino-Ulteriori aumenti sono obbligatori-
      1-perchè la produzione mondiale è deficitaria rispetto agli altri anni-
      2-bisogna incentivare in qualsiasi modo le semine a duro,altrimenti l'anno prossimo potrebbero essere dolori veramente-quindi avanti con gli aumenti-

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  5. Interessante intervista di questo personaggio con nome spagnolo e cognome tedesco che però fa il Ceo di un'industria francese che produce pasta all'italiana :-)))

    Ottime anche le ndr che avete riportato, mi hanno tolto davvero le parole di bocca (il riso più redditizio in Italia??? Adesso??? Ma dai... E poi in molte delle zone vocate a grano duro il riso è assolutamente improponibile....)

    Se mi date il suo email, provo a scrivergli e a spiegargli che esiste il mitico agrex... chissà che non lo fanno decollare davvero.

    Effettivamente, l'idea di Svevo potrebbe essere buona, ma non è mica un lavoro da poco... anche per un mito come granduro. E anche il periodo di presemina non aiuta!

    Nel merito dell'argomento, tenderei anche io a dire che i francesi hanno una visione un po' "di parte" (e la loro parte questa volta non è tra le migliori)... e che le vette del 2008 sono lontane... ma è anche vero che questi fenomeni speculativi sono difficilmente prevedibili (e difficilmente gestibili soprattutto nella fase di discesa... come ha fatto notare in Giovanni).
    Comunque staremo a vedere!!!

    saluti a tutti
    orzo

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  6. Dio buono, tutti commercianti sono stì bloghettari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Granduro, se ci sei batti un colpo. Ccàà, a schifio sta finendo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Non si capisce più niente, il duro qualcuno dice che sale, qualche altro lo tiene fermo, ma, si può capire se sale o scende????????????????????

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    1. ti ho già risposto nel tuo precedente commento identico.

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  7. Che dire? Il duro in Francia quota ormai tra i 340 e 360 euro/t (parlo del mercato interno). E' giusto che un utilizzatore "domestico" si preoccupi. Il richiamo al premio accoppiato è stato da sempre un vessillo dell'Italmopa. Giusto o sbagliato? Secondo me sbagliato, ma vabbè.
    Devo aggiungere che secondo me l'impennata attuale del grano duro non è assolutamente comparabile al 2008. All'epoca aumentarono tutti i cereali e i semi oleosi, per via della domanda in crescita (Cina, bioetanolo USA ecc.). Invece adesso cresce solo il grano duro, perché i fondamentali dell'offerta sono negativi.

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  8. Ho sentito alcuni amici che, intenzionati a vendere si sono recati dai commercianti cui hanno consegnato il loro grano e ...... si sono scontrati con offerte massime non negoziabili ovviamente ivati di 30€ per lo slavato e 31€ per quello raccolto prima delle piogge (Piazza prov di Foggia), nonostante la quotazione di mercoledì scorso sia di almeno due euro più alta. Sono curioso di sentire il seme a quanto lo venderanno.

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  9. provincia di Palermo e Agrigento oggi pomeriggio mi offrono commercianti locali 31 + iva ,venerdì neanche 28, che sta succedendo

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  10. Palermo

    16-10-14

    Frumento duro - Buono mercantile - n.s. 287,50 €/T + 5,5%

    Franco magazzino - partenza



    Palermo

    16-10-14

    Frumento duro - Fino - n.s. 297,50 €/T + 5,3%

    Franco magazzino - partenza



    Palermo

    16-10-14

    Frumento duro - Mercantile - n.s. 277,50 €/T + 5,7%

    Franco magazzino - partenza

    Granduro, le quotazioni Ismea, a sentir alcuni durogranicoltori Agrigentini e

    Palermitani " Tutti con produzioni sui 1000 q.li annui " riferiscono che le quotazioni

    Ismea del 16 u.s. non sono in linea con i prezzi praticati dai commercianti al

    buio. ... Tu, che pensi in merito?????????????

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    1. non lo so...io mi limito a documentarvi ciò che leggo nel Globo. In Sicilia non c'è nulla da documentare sono solo voci inattendibili che si rincorrono.
      Penso che siamo vittime della nostra ignoranza e arretratezza.

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  11. Spero proprio che all'anonimo copia e incolla di tutti i borsini del mondo si dia una risposta a tono. ...

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  12. A me oggi a Mussomeli (cl) hanno offerto 27 €/q. Stessa quotazione a Villalba, Valledolmo e Castronovo. Pochi secondo quanto leggo nei vostri commenti. Che i commercianti vogliano specularci?????

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    1. il grano è in conto deposito presso il commerciante oppure lo hai tu?

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    2. Io rappresento un piccolo molino, vi posso assicurare che oggi il grano al di la delle quotazioni ufficiali non si trova a meno di 34

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    3. Credo che l'anonimo delle 10:54 abbia centrato il problema...
      in queste situazioni, per chi ha il grano in conto deposito, sale esponenzialmente lo "spread" tra prezzo proposto e prezzo ufficiale (per non parlare del prezzo "effettivo"!).

      Ricordiamoci che il motto di parecchi commercianti è "piatto ricco, mi ci ficco".

      Nonostante che l'anonimo del 20 ottobre 2014 15:05 abbia tacciato noi "blogghettari" di essere dei commercianti, non è esattamente così.... mi sa che stava seguendo un altro blog... ;-)

      orzo

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  13. Ragazzi mi anno detto oggi che ai mulini lo scarico e per37€ QL che ne pensate

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  14. Caro orzo, credo che bloghettari si scriva con una sola " G " , poi, per quanto concerne il prezzo effettivo pagato dai commercianti, come tu sai è un rebus, perchè sono molti i paramentri che si affastellano nella definizione effettiva del prezzo ultimo!!!!!! Credo che lo Spread in alcuni casi possa raggiungere i 3€. Q.le. ...

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    1. Caro Anonimo bloghettaro, datti un nickname che sei troppo simpatico.

      Forse hai ragione tu, ci vuole una sola g, ma anche con due secondo me va bene uguale... anzi, a dirla tutta, essendo una parola derivata dall'inglese, dove la g è comunque dura, non dovrebbe essere necessario nemmeno metterci la h.

      A dire il vero, prima di postare il mio commento, avevo anche cercato sul dizionario della Crusca (che qui fra l'altro siamo pure in tema) ma la parola non l'ho trovata.... peccato! la prossima volta cercherò più attentamente.

      Ciao!
      orzo

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  15. Il conto deposito incide almeno un paio di euro; possono cercare di approfittarne in questa situazione e togliere dal prezzo di listino ivato tre euro ma non di più. Alla fine in questa situazione a Foggia per il fino in conto deposito pagano 30,50 - 31,50 €/q dipende dai commercianti e dai clienti.

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  16. Ma dal prezzo della camera di commercio di foggia, i vostri commercianti aggiungono l'iva??
    Es: grano duro mercantile quotato dai 31 a 31,5 al quintale....a questo prezzo ci tolgono mediamente 1€/quint. per il trasporto....sarebbero 30+iva = 31,2€

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  17. Al lordo del trasporto (le spese di trasporto possono far riferimento ad un soggetto diverso dal commerciante o dalla cooperativa) solo per il deposito tolgono 2-3 euro quintale. I prezzi 31 - 32 euro quintale sono comprensivi dell' IVA e al netto delle spese per il deposito.

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  18. vola intanto il FOB francese a 417,79 €/t...si brinda a champagne, quest'anno?

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  19. Bari oggi +15 euro/ton
    Milano +40 euro/ton

    Intendi un chilo di grano duro per una bottiglia di champagne, vero? ;-)

    orzo

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    1. Agricoltore tarantino21 ottobre 2014 alle ore 19:02

      Il balzo a Milano é molto significativo (373,00 max fino) a mio avviso...vediamo foggia domani e soprattutto altamura venerdi

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    2. non esageriamo....io comunque uno champagne virtuale lo ho stappato nel nuovo post...a Natale speriamo di stappare qualcosa di più tangibile.

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    3. Agricoltore tarantino21 ottobre 2014 alle ore 23:55

      Lunedi nella mia zona si poteva chiudere il conto deposito a 31-32 euro/t...se venerdi altamura si dovesse quantomeno allineare a milano potremmo chiudere (non sono così pazzo da chiudere adesso!) ad almeno 35euro/t...non dovrei (dovremmo) gioire? :-)

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    4. Agricoltore tarantino23 ottobre 2014 alle ore 01:36

      Foggia ha risposto a Milano...vediamo Altamura se sale ancora o si allinea...nel frattempo me la godo! :-)

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  20. azzo ! Mi sa che a Dicembre si festeggia sul serio. Grande festa sul blog.

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  21. Caro Svevo intanto adesso mi pare che festeggiano i commercianti, sopratutto a spese di chi ha già venduto e deve acquistare il seme a prezzi oggi già proibitivi ( questa mattina mi sono stati chiesti 60€ per la seconda cartellinata ; non voglio pensare domani che mi chiederanno) . Comunque, grazie a questo blog, non ho venduto nulla e quindi lieto di festeggiare, speriamo;
    P.s. Svevo ho trovato il Monastir in zona, provenienza Nord Italia

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    1. Anche AGREX chiude col botto, oggi +6%.... ha chiuso più contratti oggi di quanti ne abbia fatti negli ultimi 3 mesi.
      Che i francesi siano venuti a sapere?

      Interrompo un attimo i festeggiamenti per una comunicazione di servizio: GV (e Svevo eventualmente), se mi dite dove l'avete trovato e a che prezzo, mi fate un piacere.... il mio email è orzovestito@gmail.com

      Grazie
      orzo

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    2. I commercianti mi sa che festeggiano sempre. L'aumento dei prezzi del grano da seme è conseguenziale all'aumento del grano da macina: non è un caso se sino alla scorsa settimana nessuno di loro voleva parlare di prezzi. Nei prossimi giorni andrò a prenotare il grano da seme e ti faccio sapere quanto mi sparano. Certo 60 €/q è una cifra notevole, un aumento al quale seguiranno altri aumenti ingiustificati delle altre materie prime come il concime.
      Per quanto riguarda il Monastir fai riferimento a chi già lo vendeva a Foggia in esclusiva l'anno scorso o è una situazione nuova ?

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