mercoledì 29 ottobre 2014

Mugnai nel panico anche in Italia

I mugnai chiedono un incontro urgente al Ministro Martina. L'impennata del prezzo del Duro e la possibile crisi di approvvigionamento mettono in fibrillazione il mondo agro-industriale. Converrà seguire attentamente la vicenda per capire quali misure intendono proporre per affrontare il problema della penuria di grano duro. 

Sapete come vanno queste cose, non vorrei che alla fine il produttore fosse immolato come un capro espiatorio sull'altare del sacrificio.


ALIMENTARE: INDUSTRIA MOLITORIA MINACCIATA, SUBITO INCONTRO CON MARTINA
Italmopa: a rischio approvvigionamento di frumento duro (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 28 ott - Italmopa, l'Associazione Industriali Mugnai d'Italia aderente a Federalimentare-Confindustria, denuncia che l'esito quanti-qualitativo del raccolto italiano 2014 di frumento duro e la forte contrazione dei livelli produttivi registrata a livello comunitario e internazionale hanno accentuato il profondo squilibrio, di natura strutturale, tra offerta e domanda di una materia prima che non presenta alternative per la produzione della pasta alimentare. La grave situazione delineatasi, afferma una nota, espone gli operatori industriali dell'intera filiera a gravissime ripercussioni economiche, minacciando l'esistenza della stessa filiera frumento duro nazionale, anche in virtu' dell'insufficiente sviluppo di strumenti di gestione dei rischi. Italmopa chiede un incontro urgente al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina per individuare misure anche strutturali in grado di salvaguardare la filiera del frumento duro che costituisce un patrimonio per il comparto agroalimentare nazionale e per l'economia italiana.
com-red
(RADIOCOR) 28-10-14 14:59:19 (0480) 5 

38 commenti:

  1. Si tratta del solito discorso, i più forti battono i pugni sulla scrivania di chi governa e molto spesso ottengono quel che vogliono.
    A noi coltivatori manca sempre la voce di chi ci dovrebbe rappresentare e tutelare i nostri interessi. Speriamo che in questa occasione siano svegli !!!
    Domenico

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  2. Seguiamo con attenzioni gli sviluppi e aspettiamo un documento con le richieste al Ministro Martina. Interessante il riferimento agli strumenti di gestione del rischio, proprio in questo periodo in cui stiamo molto parlando di future sul grano duro, ma trovo strano il fatto che il mondo delle imprese della pasta in particolare le medie e grandi non abbiano strumenti per coprirsi dalle impennate sul prezzo della semola. Una prima soluzione d'urgenza come indicano anche i Francesi dove c'è esattamente la stessa situazione, è un adeguamento in proporzione del prezzo della Pasta, ma sarà difficile da farlo digerire al consumatore in tempi di crisi e con una grande distribuzione che non vuole rinunciare ai suoi margini. Spero però che vengano indicate anche misure strutturali come l' incentivazione della produzione di duro anche rivedendo le norme sulla diversificazione nelle aree vocate e dazi temporanei sull'importazione della pasta extraUE che arrivano sottocosto (dumping). Comunque io continuo a ritenere che a Gennaio, con i primi dati sulle semine Europee, nel caso di un'annata di produzione 2014/2015 nella media (tempo permettendo) degli ultimi cinque anni, il mercato si raffredderà e torneremo i rapidamente nel giro di due tre mesi ai livelli di Luglio 2014. Riconosco che al momento c'è un'urgenza che riguarda sopratutto le PMI europee nel settore della Pasta e che bisogna intervenire. Stiamo a vedere.

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  3. ma che c... vogliono? aumentino il prezzo della pasta e non rompano ......
    gli italioti possono sempre prenderla come un altro aumento di tasse del pd....

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  4. L'anomalia non è nei livelli di prezzo raggiunti o che speriamo raggiungerà, ovviamente a rialzo, il grano duro nazionale. Chi ha memoria ricorderà che alla fine degli anni novanta il prezzo medio del grano era intorno alle 40.000 Lire al quintale e addirittura nel 98 sfondò quota 50mila lire, mentre il costo per produrlo e di tutti i beni di consumo erano in proporzione ad oggi molto ma molto più bassI, basti pensare al gasolio agricolo che in quegli anni era intorno alle 300-350 lire il litro. A distanza di 15-16 anni tutto si è più che raddoppiato e il prezzo del grano duro è rimasto sostanzialmente sempre lo stesso.
    Mi chiedo inoltre se Italmopa e annessi e connessi quando l'anno scorso ci dannavamo per seminare a causa delle insistenti piogge distruggendo macchine e noi stessi si ponevano il problema di quanto costa produrre un quintale di grano e non solo in termini economici;

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    1. Secondo me ti sbagli in quegli anni il prezzo del frumento era 300-350 £/kg.
      Alfetta

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    2. Non ricordo se arrivò a 50.000 £/q ma sicuro superò i 40.000 £/q. GV si riferisce quasi sicuramente alla piazza di Foggia forse tu ti riferisci ad un'altra piazza. Abbiamo visto purtroppo che tra la Puglia e la Sicilia in particolare con Catania c'è una grande differenza.

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    3. visto che siamo in vena di ricordi,io ricordo nell'84-85,all'epoca avevo 10 anni,il grano si vendeva a 50000 lire\quintale ed un pranzo nuziale si pagava 70000 mile a persona,ora un pranzo nuziale si paga anche 150 euro,fate voi l'equazione.......

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    4. Che memoria! Io ero molto più grande e non lo ricordo. In tema di paragoni il nonno utilizzava sempre le scarpe. Con un quintale di grano compravi un buon paio di scarpe, ora ce ne vogliono almeno ..... :-) Bei tempi con 20 ettari di seminativi a grano viveva dignitosamente una famiglia adesso se non hai un secondo lavoro sei alla canna.

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  5. Il prezzo della semola di grano duro da 430/ton di giugno e' gia' a 600 euro / ton
    Significa il 40% di aumenti. I pastifici dovrebbero dunque aumentare i listini da 0,78-0,80 /kg a oltre 1 euro / Kg. Siamo certi che i grossi acquirenti di pasta ( GDO, grossisti, Importatori, ecc. ) in Italia e all'estero accetteranno questi aumenti ?

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    1. Bisogna aumentare altrimenti il settore dei pastifici imploderà ! Ma se imploderanno i pastifici ....... grolla tutto il settore.

      Per la serie ... muore sansone con tutti i filistei !!

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    2. L'aumento della pasta sarebbe una logica conseguenza della situazione di mercato che può essere presa in autonomia dagli industriali, cosa si vuole dal Ministro?
      Incontro sospetto.
      Tradex

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    3. Beh, è una partita difficile per i pastai. Se aumentano vedrai la bandiera gialla urlare all'untore affamapopolo. Se non aumentano, devono smettere di lavorare. Poi c'è anche il problema di come aumentare: in qualsiasi caso sorgerà il sospetto di cartello. Non è una lobby molto forte, quella dei pastai.

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    4. Dici...io penso che i pastai non vogliano aumentarla la pasta, perchè sanno bene che un ulteriore aumento, in una fase critica per i consumi alimentari come questa, porterà un ulteriore contrazione del consumo di pasta in favore di altri generi alimentari similari o quantomeno ad una ulteriore riduzione degli sprechi da parte del consumatore.
      Credo che il loro intento sia quello di provare a stoppare i possibili nuovi aumenti della materia prima per evitare il tracollo del loro fatturato.

      Coldiretti è il peggior nemico dell'agricoltore, ma probabilmente non ha tutto questo peso, in un momento poi in Italia in cui i sindacati sono presi a fischi e piriti da tutti.
      Tradex

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  6. Il ministro per essere coerente con il suo governo, dopo che ha dato 80 € a chi guadagna meno, 80 € alle neo mamme, dovrebbe fissare anche il prezzo del grano ad 80€ al q.le per aiutare gli agricoltori, altro che intervenire per bloccare l'aumento dei prezzi.
    Quando il grano è costato € 13\q.le non è interessato niente a nessuno, ma dicevano che faceva parte del rischio imprenditoriale.

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  7. BRAVO GLAVE, SI VA A POLEMIZZARE SE UN PACCHETTO DI PASTA COSTA 60 CENT OPPURE 1,00 EURO SCATENANDO, COME SEMPRE, L'IRA DELLE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI E DEGLI ORGANI D'INFORMAZIONE, PUR ASSICURANDO UN PASTO AD UNA FAMIGLIA.
    MENTRE UN BARILE DI GREGGIO (DI MADRE NATURA) IN MANO AI CARTELLI DEL PETROLIO A 100 EURO NON SCANDALIZZA NESSUNO.
    PER QUANTO RIGUARDA I PASTIFICI NON PREOCCUPIAMOCI TROPPO PERCHE' SOPRAVVIVERANNO E TROVERANNO ANCHE IL MODO PER SFRUTTARE IL MOMENTO, VEDI INTERVENTO TEMPESTIVO DI ITALMOPA.
    SPERIAMO CHE QUESTA CONGIUNTURA FACCIA METTERE INTORNO AD UN TAVOLO I RAPPRESENTANTI DELLE VARIE CATEGORIE COINVOLTE PER ASSICURARE UN PREZZO DEGNO AL NOSTRO GRANO DURO
    CB

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  8. Tra l'altro se aumentano ora il prezzo, con il cavolo che quando tutta torna alla normalità poi il prezzo scende....quando il prezzo era 13/14 € e ci rimettevo nessuno mi ha salvato le chiappe....idem quando il mio grano è finito nelle mani di un commerciante è fallito portandomi via tutto il raccolto di un anno.....ora dopo anni di guadagni questi signori possono pure rimetterci per una volta, non è detto che devono avere sempre il profitto!!
    ORA LASCIATECI IN PACE!!!

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  9. Cazzate quelle che dici : se il prezzo della pasta non aumenta immediatamente perche' la grande distribuzione mettera' ostacoli e se il prezzo della semola continuera' ad aumentare molti pastifici chiuderanno battenti, ci sono gia' 3 richieste di cassa integrazione al sud . Agnesi ed altri al nord sono a rischo di chiusura e hanno gia' licenziato moltissimi operai. Negli ultimi 10 anni i pastifici da 90 si sono ridotti a 65 ..dove vedi tutti questi profitti per i pastifici ? Inoltre mi spieghi come mai dite che il grano duro quest'anno e' aumentato di circa il 20 % mentre il prezzo della semola e' gia' aumentato del 38% ...Non e' forse questa la prova che esistono speculazioni quando il grano va in mano ai grandi molini e ai grandi commercianti ?

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    1. ma con chi ce l'hai? modera il linguaggio, in questo blog prima della infestazione di industrialotti ignoranti, si è sempre discusso con pacatezza.
      Ma dove hai letto che il grano duro è aumentato del 20%?
      Siete ad un livello di comprensione della realtà da trogloditi, il vostro fallimento è inevitabile.
      Grazie comunque, il vostro isterismo ci da la misura di quanto aumenterà ancora il frumento, il mio sta bene dove sta.

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    2. C'è l'aveva con me forse che avevo detto che le aziende avevano avuto profitti per anni....
      Beh sicuramente ci sono pastifici che chiudono, ma ci sono tanti altri che crescono, e aumentano le proprie quote di mercato sia in italia che all'estero... VUOI UN ESEMPIO????
      PASTIFICIO LA MOLISANA!!!! Acquisito nel 2011 con quota di mercato dello 0.3 % a livello nazionale, ora sta al 3.2%...
      L'EXPORT?? cresciuto del 75% nel 2012 e del +60% nel 2013.....
      Sicuramente è merito di chi sa gestire un azienda, ed è per questo che molti (come dici tu) chiudono.....e chiudono perchè non sanno fare il loro mestiere!!! Purtroppo per molti c'è la convinzione che i guadagni vadano sperperati, senza mettere risorse da parte per i tempi difficile che arrivano per tutti (e noi ne sappiamo qualcosa)....quindi visto che le cose non possono andare sempre bene, ci sta che per una volta mettono le mani sui risparmi!!!

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  10. Chi avete qualche kg di grano siete troppo presi di euforia non capite che se si fermano i pastifici il vostro prezioso grano lo potete tenere bello stretto, perché non ci sono consumi...

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  11. continuo a non capire ste polemiche sterili tra agricoltori e industriali veri ( o presunti tali guardando gli ultimi commenti)sappiamo bene come andrà a finire : ad un certo punto il mercato si bloccherà e a fronte di quotazioni invariate i mulini pagheranno un prezzo nettamente più basso recuperando in parte o in tutto quandto stanno pagando in più ora.....però il tono della polemica mi fa capir3e che ci sono ancora ampi rialzi all'orizzonte almeno x il momento,molto bene quindi! ;)

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  12. Polemiche sterili-
    Chi di globalizzazione ferisce di globalizzazione perisce-
    Il governo può fare ben poco,ma questa è l'occasione giusta per riportare al centro dell'attenzione i contratti di filiera,manna dal cielo per industriali e sementieri,quindi gli attori del comparto buttano benzina sul fuoco-
    In nome dell'emergenza,si può mettere mano ai PSR,e tirare fuori ulteriori aiuti al settore a parto che si usi seme certificato e si aderisca ad una filiera,i signori non accettano,che in queste fasi di speculazioni loro non possono guadagnare nulla,ecco la motivazione di tale incontro-
    La pasta può anche aumentare del 20/30%il consumatore non se ne accorgerebbe neanche,cosa sarà mai un aumento di 0,50Eal kg,ma veramente volete farci credere che siamo un paese di morti di fame che non abbiamo 0;50E al gg.da spendere in più per mangiare?con un kg di pasta ci si sfama 4 persone,l'aumento sarebbe di circa 15/20 centesimi a porzione,finiamola di prenderci in giro-
    La verità è che sulle emergenze e sulle disgrazie di alcuni che fondano le fortune altrui,e questa è l'occasione giusta per sementieri pastai e mugnai-
    Il bello deve ancora venire-
    Il nemico,del mio nemico è amico mio-
    Vi è in atto un cambiamento climatico,l'inverno che addavenire si presenta ancora più aggressivo di quello passato,non è detto che in nord america e altri parti del mondo ,italia compresa non si ripeta un'annata analoga a quella passata,se fosse così,ai voia a strillare alla speculazione-
    Non vi ammalate per tanto poco,del consumatore non gliene frega niente a nessuno,sono altre le motivazioni che fanno sparlare questi signori,vorrei proprio stare lì quando Martina o chi per lui,stringendo le spalle dirà a questi signori..ma che possiamo fare,siamo in europa,siamo nell'era globalizzata-
    Disgraziati quando in nome di essi ci avete dato 4 soldi con la scusa che arrivava il grano canadese a 4 soldi ,andava tutto bene,adesso?

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  13. questi sono gli effetti della globalizzazione fino ad ora li piangeva solo il produttore adesso li piangono i pastai e i mulini che fino ad ora si sono fatti i baffi a scapito nostro!

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    1. I grandi mulini non piangono e neanche i grandi pastifici che hanno i mulini interni. Sono le PMI posizionate nel segmento del primo prezzo in particolare che sono in difficoltà. Per gli altri è solo l'occasione giusta per aumentare i prezzi della semola e della pasta subito e a lungo.

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  14. Agricoltore Tarantino30 ottobre 2014 alle ore 14:44

    Grano duro francese ancora in rialzo
    http://www.terre-net.fr/marche-agricole/culture/marche-physique-ble-dur/a2b1531
    Notizie ottime per noi produttori anche dal resto del mondo...

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  15. Concordo anche io con mimmo e gli altri, basta polemiche sterili...

    Segnalo (per chi non lo sapesse ancora) che negli ultimi giorni si è risollevato un po' anche il wheat di Chicago, in seguito a varie notizie pessimistiche che si sono susseguite:

    http://www.agrimoney.com/news/agrokultura-warns-on-drought-harm-to-russia-wheat--7655.html
    http://www.agrimoney.com/news/drought-hit-us-wheat-makes-disappointing-start--7650.html

    Chi è quello che aveva investito in ETC? Contento?

    orzo

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  16. abbastanza,grazie §;) e anzi,di a quelli di agrimoney che profetizzavano il wheat a 300 dollari\bushel meno di un mese fa.......di andare a prendere x i fondelli qualcun altro non me,di nuovo grazie orzo ;)

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    1. si certo,mi sarò sbagliato a scrivere,ma non cambia la sostanza,,spesso moltio commenti ed analisi sono creati ad arte per condizionare i mercati,meno di un meno fa sembrava che mais e grano in america dovessero scendere a prezzi infimi,ora i prezzi stanno salendo xla lentezza nella raccolta....mi ricorda quando goldman sachs nel 2012 profetizzava i 2000 dollari l'oncia x l'oro e intanto lei lo vendeva...poi nel 2013 con il prezzo a 1200,profetizzava un ulteriore crollo a 1000..ed intanto lei lo comprava....mi ricorda tanto un vecchio detto:un prete diceva ai suoi parrocchiani:fate come dico io ma non fate come faccio io,mi raccomando

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  17. Anche Bologna oggi chiude a + 4 !!!!!!

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  18. bravi bravi quanti strioni che urlano contenti per i rialzi del loro grano ....tanto i commercianti vi daranno 3 lire in piu' e poi se lo rivenderanno d'accordo con i molini big con margini del 200% .. magari riesportandolo sotto forma di semola in Nord Africa o in Turchia....e poi tutti ancora diremo che c'e' carenza di grano in Italia...sveglia !!

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    1. Nelle imprese dei mortali vi son beni e vi son mali, ma gli affari del grano fanno l’ uomo delirar.

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    2. Agricoltore Tarantino31 ottobre 2014 alle ore 00:07

      Caro anonimo delle 18.45...a me personalmente che altri ci guadagnino mi sta pure bene...l`importante e` che il mio (nostro) lavoro sia remunerato il giusto...in tal senso posso dirti a quanto ammontano le tre lire in piu` di cui parli... o meglio, lo scopriremo insieme domani...il mio accordo sul conto deposito, infatti, e` agganciato al valore medio (min-max) del buono mercantile del listino Altamura...sara` quello il prezzo che mi pagheranno quando decidero` di vendere...rispetto ai 26-27 euro pagati sotto la mietitrebbia credo di aver investito bene il mio tempo a seguire e partecipare a questo blog.Tutto il resto e` noia...direbbe Califano!

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  19. gli affari del grano gli hanno fatti qualche settimana fa con il G12 ad Amburgo ...svegliateVi !! Svevo ha ragione , I grandi mulini non piangono e neanche i grandi pastifici che hanno i mulini interni...anzi direi che se la stanno ridendo...alla faccia di tutti gli altri...compreso quella del bifolco che definisce industrialotti i piccoli pastai e che non riesce a vedere al di la' del proprio misero orticello

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  20. Anonimo delle 20:59, dicci , che cosa proponi per far si che chi ha dormito e non ha venduto finora, si ridesti;

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  21. Credo vendere adesso faccia bene ..perche' a gennaio e' possibile un leggero calo delle quotazioni ....La dimostrazione della tua domanda e' il vero punto...ovvero che i piccoli e medi imprenditori ( sia agricoli che industriali ) devono farsi i conti giorno per giorno...mentre le grandi aziende che guidano e comandano i mercati si stanno gonfiando le tasche ....

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    1. Non so se le quotazioni caleranno o meno; certo non continueranno su questi livelli; andremo verso una stabilizzazione della quotazione almeno sino alla prossima primavera senza forti correzioni. Ti voglio però evidenziare che se noi vendiamo, non significa che il nostro prodotto venga effettivamente venduto sul mercato e trasformato in semola da immettere subito in commercio. I commercianti e/o i mulini, possono liquidarci e decidere di trattenerlo in tutto o in parte o venderlo proprio a quei gruppi commerciali che vogliono speculare su ulteriori rialzi. A fare ritenzione non siamo noi agricoltori o comunque anche vendendo il nostro grano al commerciante o al mulino il fenomeno della carenza di grano duro sul mercato potrebbe continuare ancora.

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    2. Concordo pienamente. Per questa ragione io sono fautore dei contratti di filiera. Così si vende sempre, non c'è ritenzione e soprattutto non si fa ingrassare nessuno inutilmente. Poi magari non avrai venduto tutto al prezzo massimo, ma nemmeno a quello minimo.

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