lunedì 21 luglio 2014

Raccolta 2014 del Duro in Sicilia

Ho atteso un po' prima di postare le mie sensazioni (nulla di più) sulla raccolta 2014 del grano duro in Sicilia (completata da pochissimo), perché, già come l'anno scorso, si è manifestata una elevata disformità nella Regione che ha reso difficoltoso elaborare una stima complessiva di massima. Due anomalie climatiche si sono presentate ed hanno significativamente influenzato l'annata agraria del Duro.






Grazie al Sias, un servizio agro-meteorologico della Regione Siciliana che funziona discretamente (un mezzo miracolo in Sicilia) vi posto le mappe pluviometriche riguardanti la prima anomalia riscontrata ed il loro commento relativo (redatto prima del Raccolto).


Persistente anomala distribuzione delle precipitazioni da maggio 2012 a aprile 2014 

Non ha dato segni di interrompersi, nei mesi recenti, l'andamento meteorologico che dal 2012 vede una distribuzione delle precipitazioni regionali persistentemente anomala rispetto al clima, con elevati quantitativi sulle province occidentali e valori decisamente inferiori su tutto il settore sud-orientale.

All'origine di questa distribuzione sta la tipologia di perturbazioni che si sono alternate con maggiore frequenza anche nell'ultimo periodo invernale - primaverile: netta prevalenza di perturbazioni atlantiche, con infiltrazioni di aria fredda raramente giunte a basse latitudini, minimi depressionari attivi soprattutto sul Tirreno e solo raramente sullo Ionio. Nei 12 mesi da maggio 2013 ad aprile 2014 si è così ripetuta una distribuzione quasi identica già vista nei 12 mesi precedenti: precipitazioni mediamente superiori alle medie climatiche nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo, specie nella sua parte occidentale, inferiori invece nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa





Rispetto alla situazione dell'aprile 2013, nel 2014 la situazione risulta meno critica nelle province di Siracusa e Ragusa, dove i quantitativi totali negli ultimi 12 mesi sono stati più elevati rispetto ai 12 mesi precedenti, e comunque superiori a 400 mm/anno, mentre ad aprile 2013 aree significativamente vaste si trovavano al di sotto di tale soglia.

Il deficit pluviometrico sta tuttavia avendo comunque un impatto rilevante, in particolare su frumento e foraggere, dal momento che dopo la perturbazione di fine gennaio-inizio febbraio, nei successivi 3 mesi quasi tutte le aree della Sicilia orientale hanno cumulato valori di pioggia inferiori a 100 mm, anche se relativamente ben distribuiti durante i mesi di febbraio, marzo ed aprile

Dunque, per due anni di seguito si è manifestata una anomalia pluviometrica molto particolare. Piogge abbondantissime nella parte Occidentale dell'Isola (anche 1000 mm), piovosità media nella parte centrale e deficit idrico nella parte Orientale, prevalentemente nel Catanese (minimi a 350 mm).

Così anche quest'anno abbiamo assistito a produzioni molto buone o buone in Sicilia Centrale e sul litorale del Canale di Sicilia (intorno ai 35-40 q/ha mediamente ma con punte molto elevate intorno ai 60 q/ha), da scarse a discrete (20-30 q/ha con punte massime di 40 q/ha) nelle due parti estreme dell'isola e per motivi opposti, dal lato Ovest troppe piogge, dal lato Est troppo poche. Qualche problema anche Sicilia Centrale tuttavia, dove qualche pioggia tardiva, in alcune zone limitate (?) ha determinato fenomeni di slavatura delle cariossidi.

Ma non basta un altro evento eccezionale ha caratterizzato l'annata: l'inverno particolarmente caldo...così le malattie fungine (in particolare ruggine gialla oltre alla solita Septoria) hanno colpito precocemente e pesantemente soprattutto nella parte Occidentale molto piovosa (più ancora del 2013), approfittando del deleterio mix caldo-umido. Per le varietà particolarmente suscettibili è stato un massacro in taluni casi, con pesi specifici da paura inferiori ai 70 kg/hl, determinati da cariossidi estremamente striminzite.




Marcata anomalia termica in Sicilia nel mese di febbraio 2014 


Come l'andamento meteorologico faceva supporre, l'analisi dei dati ha confermato che il mese di febbraio 2014 rientra tra i più caldi della storia meteorologica della Sicilia, ed è il più caldo dall'avvio delle rilevazioni della rete SIAS. 









In questo contesto, a livello varietale ottime sono state le perfomance raggiunte dal Core, ad esclusione degli areali più aridi (dove a mio modesto avviso, la varietà si adatta male). Mentre nelle zone più occidentali piovosissime, quest'anno il Core ha mostrato una capacità di adattamento spiccata alle condizioni di eccesso idrico come anche di resistenza alla patologie, con rese molto migliori della concorrenza più in voga.

Questa maggiore resistenza potrebbe essere causata da un portamento più eretto delle foglie della pianta (che si riscontra visivamente) rispetto ad altre varietà che ha consentito un maggiore arieggiamento della coltura. Dunque sicuramente una varietà da tenere in gran considerazione.

Di converso in questi stessi areali, quanto e più piovosi, malissimo è andato il Simeto, varietà diffusissima in molti territori, a causa di una sensibilità alla ruggine molto elevata...raggiunti pesi specifici veramente molto scarsi dove la varietà non è stata trattata con fungicidi, pratica invero poco diffusa da quelle parti. 
In generale benissimo le varietà molto tardive (annata molto tardiva nel complesso con una primavera lunghissima), che però sono sempre meno diffuse, mentre tra il discreto ed il buono Iride, Saragolla e Duilio.
Nelle zone più fresche e tardive di montagna, il Simeto si è ben difeso.

Nelle zone aride Orientali e Sud Orientali sono andate bene, come spesso capita, le varietà molto precoci...Iride e Saragolla (che va a nozze con inverni poco rigidi) in particolare.


A livello qualitativo buona la granella della Sicilia Orientale e Centrale (salvo fenomeni episodici di slavatura), male quella della Sicilia via via più Occidentale. Generalmente migliori le varietà molto tardive.

A spanne direi  che la produzione media regionale non dovrebbe scostarsi molto da quanto registrato l'anno passato, dunque intorno a 0,8 milioni di tonnellate. Prossimamente spero di poter pubblicare qualche dato più affidabile e documentato.



P.S.: il sito del Siasi è http://www.sias.regione.sicilia.it/

30 commenti:

  1. Grazie. L'anno scorso però si parlava di 690.000 tonnellate (almeno secondo il bollettino AGRIT del Ministero, nel frattempo abolito per ragioni di spending review a favore dell'ISTAT, che invece può tranquillamente aspettare ottobre per le sue sparate random). Pensi che il recupero della Sicilia orientale e interna possa aver cambiato il dato, rispetto al supposto disastro del 2013? Grazie, IL KRUKKO

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    1. l'anno scorso non mi risulta alcun disastro...fu una annata con luci ed ombre...soltanto che 2 anni prima fu una annata eccezionale per cui il confronto era impietoso...personalmente io ho sempre ritenuto che 2 anni fa raggiungemmo quasi un milione di t, mentre l'anno passato 0,8, come anche quest'anno più o meno. Per Istat nel 2013 in Sicilia 0,8 milioni di t. So bene che non sono dati molto affidabili...ma in linea di massima ritengo che la produzione 2013 e 2014 in Sicilia sia stata più o meno equivalente, in termini assoluti fai tu..

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    2. Ok grazie, avevo il sospetto che le 200.000 tonnellate che mi mancavano all'appello del raccolto 2013 erano distribuite tra Puglia e Sicilia. Però continuo a ritenere uno scandalo che le stime del raccolto continuino ad essere appannaggio di amatori come noi due. Fai un bel posto di denuncia, che lo riprendo quanto prima.

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    3. ho sentito dire che l'Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana sta provando a monitorare la produzione regionale attraverso un questionario telefonico che sta interessando numerose aziende agricole...per cui magari da quest'anno avremo qualche dato locale basato su metodi statistici...vedremo e speriamo in un miglioramento complessivo della produzione di dati affidabili in tutta Italia, a cominciare dai prossimi dati Istat che come hai ben evidenziato lo scorso anno, sono spesso deficitari.

      http://durodisicilia.blogspot.it/2013/10/grano-duro-la-statistica-ufficiale-da-i.html

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    4. monitorare la produzione regionale è un lavoro che potrebbe portare benefici in termini di "prezzo locale" se letto con il dato del consumo interno regionale

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    5. Salve amici

      Confermo che nella mia zona, ovvero zona del Dittaino (EN), la produzione di grano, a livello quantitativo è stata ottima. Inoltre vi dò riscontro della buona performance della varietà Core. L'unico aspetto negativo è rappresentato dalla pioggia che ha dato motivo ai commercianti di deprezzare il pur valido prodotto ottenuto.
      Avviandomi alla conclusione, mi scuso se vado fuori tema con la seguente domanda:
      Qual'è il modo per conoscere, nella maniera più attendibile possibile, l'attuale prezzo di mercato della veccia e/o della fava per uso zootecnico? Ne ho in magazzino sui 400 q.li, già puliti e insaccati.

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    6. purtroppo il prezzo delle leguminose da granella in Sicilia è sempre oscuro (forse a Settembre si capirà meglio)...dobbiamo anche qui ringraziare le Camere di Commercio Siciliane che non danno nessuna quotazione.

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    7. considerando che nella zona di dittaino la semina delle leguminose avviene per lo più mediante seme non certificato .io ti consiglio di fare come i commercianti locali e vendere la tua leguminosa a chi è in cerca di seme magari prima fai una prova di germinabilità.ti racconto un annedito alcuni anni fa ho venduto pisello proteico a 21centesimi inizio campagna per poi comprarlo dallo stesso commerciante a 40 centesimi per uso zootecnico ma l'ho cercato come seme

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    8. vi sembra corretto che il prezzo del nostro grano è il più basso d'italia?

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  2. zona di Palermo varietà quadrato ottima di proteine, colore e quantità, iride neolatino e core discreti, simeto rimandato, orzo ottime produzioni, avena pessima "la più scarsa degli ultimi decenni

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  3. qualcuno può darmi un consiglio per eliminare la gramigna?
    seminerò grano duro e il mio conto terzista mi ha consigliato di non ripassare ma di effettuare un trattamento disserbante in pre- semina. Che prodotti consigliate?
    Grazie

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  4. Risposte
    1. ho letto da qualche parte che consigliano di dare con il glifosate anche l'urea....che ne dici?
      mi puoi dare un'indicazione dei prezzi e dei costi ad ettaro per il trattamento?
      grazie per la gentilezza

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    2. oppure mi hanno consigliato il glifosate 360% + un additivo

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  5. secondo me cambia poco,dipende dal costo al litro della confezione ,più è concentrato meno ne dai....sui prezzi non ti so dire di preciso,l'ultima bottiglia da litro mi pare di averla pagata 8 euro,dovresti chiedere le taniche da 20litri per avere un prezzo migliore

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  6. la gramigna va trattata in questo periodo in quanto dovrebbe trovarsi in infiorescenza usando le dosi necessarie (peresempio di glifosade 1,5-2 litri per ogni 100 di acqua)il prezzo dovrebbe essere intorno ai 120-150 euri per 20litri.Dalle mie parti il costo di un trattamento in presemina e di circa 15-20 euri l'ettaro (escluso diserbo).usando L'urea tecnica che è idrosolubile potresti accellerare l'effetto del diserbo.Io personalmente non aggiungo nulla e mi regolo con le dosi in base al terreno che vado a trattare.

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    1. grazie....chiedo un'altra cortesia......l'appezzamento è di circa 30 ettari.....è opportuno che lo diserbi tutto oppure basta diserbare solo le zone infestate?

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    2. dalle mie parti chi fa semina su sodo fa il glifosate nel mese di ottobre x seminare nel terreno pulito e l'erba secca......

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    3. Questo discorso della semina su sodo potrebbe essere interessante...
      se qualcuno ha delle informazioni nella zona del tavoliere, e avesse la buona volontà di mettere giù un bilancio approssimativo (costi da una parte, rese e ricavi dall'altra) farebbe una cosa molte utile per tutti...

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    4. il bilancio approssimativo è abbastanza semplice da fare:nella zona di foggia ci sono grossi terzisti che seminano su sodo a 80-100 euro ettaro(in questo costo è compreso lo spandimento del concime localizzato assieme al seme) a questo c'è da aggiungere il trattamento seccatutto che è indispensabile a mio modo di vedere prima della semina,e il costo x trasportare seme e concime in campo ,che non so se è compreso nel costo ad ettaro della semina

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    5. Ma dopo la semina è tutto identico rispetto al sistema tradizionale?

      E sulle rese come sono messi?
      Avevo sentito pareri contrastanti....

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    6. dopo circa 20 anni che semino,sono arrivato ad una considerazione e cioè..........che nessuno dice la verità!!!! quindi l'unico modo che c'è x vedere se ne vale la pena oppure no è fare na prova in uno proprio campo(meglio ancora se x più anni) e poi potrai trarne le conseguenze...

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    7. Questo è poco ma sicuro!
      Anche io penso che la gente abbia la tendenza a spararle un po' grosse.. salvo qualche rara eccezione.

      Effettivamente la prova andrebbe fatta per più anni perché ci vuole qualche anno prima che la cosa possa ingranare bene... anche per questo mi interesserebbe l'esperienza di qualcuno che usa da un bel po' questa tecnica sul grano duro.

      Tu non hai mai provato? Conosci qualcuno che avrebbe voglia di spiegarci?

      orzo

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    8. da diversi anni nelle mie zone alcuni effettuano semina su sodo .in verità questa tecnica non nasce per risparmiare sui costi ma è una vera e propria tecnica agronomica che diminuisce i problemi legati all'erosione del terreno .I costi a ben vedere non diminuiscono di molto rispetto a un magese perchè se è vero che si risparmia per le lavorazioni e anche vero che si usa più seme e più concime.p.s. punto di partenza per adottare questa tecnica è la dotazione dell'attrezzatura necessaria(seminatrice per semina su sodo, erfice per appianare le "feritorie del terreno prima della semina ecc...forse si risparmia qualcosa se le lavorazioni sono effettuate da conto terzisti

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    9. dimenticavo,a proposito di dire la verità; qualcuno di voi ha sentito mai parlare di MICOTOSSINE ?

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  7. Per essere più preciso per i nostri illustri commercianti

    riporto le quotazioni degl' ultimi due mesi di altamura. ...

    Sappaimo tutti che non c'è più sordo di chi non vuol sentire!!!!


    25/07/2014

    307 €/Ton

    310 €/Ton



    18/07/2014

    N.Q.

    N.Q.



    11/07/2014

    N.Q.

    N.Q.



    04/07/2014

    N.Q.

    N.Q.



    27/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    20/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    13/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    06/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    30/05/2014

    N.Q.

    N.Q.



    23/05/2014

    285 €/Ton

    288 €/Ton

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  8. le rese sul sodo se l'annata è piovosa possono essere come sul magese o sull'avvicendamento leguminosa.

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  9. X anonimo,posso aiutarti io,siamo della stessa zona e dovrei provarla anche io.Sono indeciso tra laseminasodo(a falcioni) e una tradizionale(a disco).Se qualcuno ha usato laseminasodo è pregato di esporne i pro e i contro.

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  10. dicono che vanno meglio quelle a disco,io ho visto un modello argentino mi pare,e ha davvero tanti utili accorgimenti x una semina perfetta

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