mercoledì 16 luglio 2014

La miccia turca è accesa, il prezzo del Duro esploderà?

Bene, il prezzo del Duro continua ad aumentare un po' dovunque, soprattutto in Francia (335 €/t per il FOB), ma finanche in Sicilia si avvertono i primi rialzi (anche se per la sempre scandalosa CCIAA di Catania siamo bloccati ai 23 €/q).
Ma quando mai si è visto aumentare il prezzo del Duro in fase di Raccolta (!!!) e con quotazioni del wheat internazionale in netto ribasso?...qualcosa di anomalo sta accadendo...terreno fertile per questo blog.

Svelo subito che l'anomalia potrebbe chiamarsi Turchia.
Qualche mese fa leggendo la relazione di Romacereali fui incuriosito dall'impressionante grafico sotto sulle importazioni di Duro in Turchia (misi da parte il grafico per tempi migliori). 1 milioni di tonnellate di import di Duro nel 2013 rispetto ad un passato quasi irrilevante possono anche, in una situazione normale, influenzare un mercato piccolo come quello mondiale del Duro. In una situazione particolare come quella che si sta delineando (e che proverò a spiegarvi nel post) potrebbero anche sconvolgerlo.





















Un attimo però...facciamo un piccolo passo indietro, dobbiamo prima capire a cosa è stato dovuto questo aumento delle importazioni negli ultimi anni. 
Un deficit produttivo? No certamente, basta dare una occhiata qui per rendersi conto che la produzione nazionale turca di Duro si è attestata regolarmente sui 3 milioni di t negli ultimi anni.
Ed allora? 
Sembra trattarsi di maggior consumo per la trasformazione industriale. Dobbiamo considerare che in una economia, come quella turca, che cresce a livelli del +9 % di PIL annui si sta affermando le produzione e la esportazione della produzione di pasta secca industriale.
Già un paio di anni fa la Turchia era diventata il secondo esportatore di pasta del Mondo.




















Ma ultimamente è un crescendo impetuoso, tanto che l'ultima giornata mondiale della pasta è stata celebrata ad Instanbul lo scorso Ottobre.
Il boom della pasta in Turchia è realtà, costi di produzione molto bassi e possibilità di export sia verso l'Unione Europea che i mercati emergenti dell'Asia o Africa la rendono un luogo ideale per una strategia aggressiva di sviluppo sui mercati mondiali. I Turchi sembrano puntarci parecchio (vedi qui), come anche la nota multinazionale del settore.

In tutto questo, si sa, il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Così proprio quest'anno, di consolidamento del mercato della pasta, la raccolta turca di grano sembra avere più di qualche problema.
Già l'immancabile Agrimoney aveva segnalato qualche timore a Maggio, ed ora sembra che complessivamente la produzione di grano 2014 sarà del 20 % minore rispetto al 2013. Se il decremento fosse lineare anche per il Duro, si tratterebbe di un mezzo milione di tonnellate di deficit sul mercato turco.

Ora pensate, una nazione in crescita industriale sfrenata con contratti di pasta per l'esportazione in mezzo Mondo da rispettare ed una produzione nazionale di granella scarsa, cosa è costretta a fare?

Comprare sul mercato internazionale, strategia già in atto nel 2013 peraltro, e comprare caro ed amaro dall'unica fonte Mediterranea disponibile, il blè dur francese ai prezzi FOB che si stanno registrando in questi giorni (335 €/t !!!). Ce lo dicono i francesi qui, questo è un fatto.

Dunque non è l'anemico mercato nostrano a muovere il mercato del Duro nel Mediterraneo, nuovi e aggressivi competitor si affacciano alla ribalta pronti a seppellire le rendite di posizione dell'agro-industria italica. Per noi produttori al momento è un vantaggio, più si abbassa il costo del prodotto trasformato (la pasta) e maggiore sarà il consumo di Duro nel Mondo, a tutto vantaggio della domanda di materia prima (la granella) che almeno finora è stata limitata nella sua diffusione e coltivazione.

Insomma inserite la miccia Turchia in una situazione produttiva mondiale deficitaria (Algeria in primis) sia sul piano quantitativo che qualitativo ed il gioco dei rialzi, anche speculativi (why not?) è fatto... come vi dicevo va sciolto soltanto l'enigma Canada (manca un mese oramai), se qualcosa andasse storto in NordAmerica  il Duro potrebbe diventare davvero molto molto prezioso in questa campagna di commercializzazione. 
Previsti atteggiamenti fortemente speculativi da parte di chiunque ed in qualsiasi parte del Mondo nel frattempo.

Altre fonti per approfondire:

http://om.ciheam.org/om/pdf/a22/95605361.pdf

http://link.springer.com/article/10.1023%2FB%3AQUQU.0000031322.60288.ed#page-1

http://gain.fas.usda.gov/Recent%20GAIN%20Publications/Grain%20and%20Feed%20Annual_Ankara_Turkey_3-28-2014.pdf

http://www.freshplaza.com/article/121585/Turkey-Long-expected-rain-disastrous,-damaging-agricultural-crops

72 commenti:

  1. Se non lo scrivevi tu questo post, avrei dovuto farlo io! A parte gli scherzi, volevo solo aggiungere un paio di cose:
    - mi dicono che i danni alle colture canadesi non sono poi così estesi, per cui non ripeteranno sicuramente il record dello scorso anno, ma dovrebbero essere comunque sopra i 4 milioni di tonnellate;
    - la Francia non è l'unico venditore del Mediterraneo, c'è anche la Grecia, ed è proprio lì che i turchi stanno comprando (ultima quotazione: 275 euro/t fob)
    - il fatto è alla Turchia (che non è mai stato un grosso esportatore) è venuta a mancare un'altra fonte d'approvvigionamento: la Siria, la cui area di coltivazione è contigua alle regioni del Sud-Est dove si coltiva il duro.
    Infine una considerazione: gli aumenti ci stanno, ma sono di natura speculativa. Penso che in autunno ci sarà un assestamento, anche perché le prospettive degli altri cereali non sono buone (parlo dei prezzi). Si è mai visto il duro che vale 120 euro/t più del tenero? Si, si è visto, ma per poche settimane nel 2008.
    Saluti, IL KRUKKO

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    1. ottime e sensate integrazioni, grazie Krukko per il tuo intervento.

      Sui punti da te sollevati, ti dico la mia:

      - sai come sono scherzosi i canadesi a volte, sino ad un mese dalla scorsa raccolta la produzione stimata era 1,5 milioni di t inferiore alla realtà. Per cui ancora molto può accadere secondo me.

      -verissimo, ma anche gli Italiani comprano dalla Grecia al momento, e dalle mie informazioni in prevalenza...mentre i turchi cercherebbero granelle di qualità superiore a quelle greche, da quel che ho letto. Comunque sia sono sul mercato e lo agitano, su questo si concorda.

      -sugli scambi pregressi di durum tra Siria e Turchia non sono così sicuro per la verità.

      In generale segnalo che secondo un report USDA sulla Turchia (ma un pò datato di marzo 2014), la produzione di durum wheat 2014 sarebbe a 1,9 mio di t, contro una media di 3 milioni. Dunque il deficit turco potrebbe essere molto rilevante.

      http://gain.fas.usda.gov/Recent%20GAIN%20Publications/Grain%20and%20Feed%20Annual_Ankara_Turkey_3-28-2014.pdf

      La tua conclusione, sullo spread tra tenero e duro, è molto ragionevole, tuttavia sappiamo che i mercati talvolta si comportano in maniera del tutto anomala ed imprevista...l'assestamento al ribasso non è inevitabile, per quanto non improbabile....teniamo conto che neanche nel 2007 vi fu un aumento così pronunciato del Duro in fase di raccolta (anzi si mantenne a prezzi bassi e molti produttori svendettero il prodotto sotto la trebbia). Stiamo a vedere...questa è l'annata in cui o ci si fa male o si brinda. Speriamo di brindare...

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  2. Penso che brinderemo. Quando parlo di assestamento non vuol dire necessariamente un calo. Qualcuno sta facendo i budget a 330/340 euro/t.

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  3. Intanto, anche AGREX ne approfitta, con una botta de vita che non si era mai vista nella pur breve (e finora abbastanza deludente) storia dello strumento finanziario agricolo "made In italy".

    C'è stata una esplosione delle contrattazioni negli ultimi giorni: per il future in scadenza sett 2014, 21 contratti chiusi negli ultimi 3 giorni contro zero contratti chiusi nei precedenti sei mesi e mezzo...

    orzo

    PS. ottima analisi!

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    1. Meno male che ad Orzo non sfugge nulla, io avevo colpevolmente già rimosso AGREX....rilevantissima la tua osservazione sugli scambi e sulla quotazione in aumento nettissimo su AGREX....perchè non ci fai un post con qualche immagine?
      Soffiamo sul fuoco del rialzo...

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    2. Troppo buono...
      diciamo che in realtà a me sfuggono parecchie cose, e quando per caso trovo qualcosa che sfugge a te (questo sì evento rarissimo) ecco che mi inserisco e integro....

      E' facile mettere una piccola ciliegina su una bellissima torta già preparata praticamente alla perfezione!

      ps. Sul post, ne riparliamo...

      orzo

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  4. 21 contratti = 1050 tonnellate = 10.500 quintali = circa 300.000 euro. Vuoi che non si trovi qualcuno disponibile a scommettere sul rialzo? Male che gli va, perde 15/20.000 euro sul mercato fisico, ma li recupera sui futures. Altrimenti, se il "fisico" va oltre 297 euro/t, ci guadagna perché ha acquistato il grano per settembre a prezzo già definito.

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    1. Sì però guarda che i 21 contratti li devi moltiplicare per 5, perché ci sono 5 scadenze diverse...
      In tutto un centinaio di contratti in 3/4 giorni... e sono circa 5000 tonnellate, un po' meno dell'1% della produzione 2014 di tutta la provincia di Foggia.... non mi sembra poco, o meglio, non mi sembra poco se lo confronti col prima (che era zero!)

      Bisogna però vedere se questo exploit dura o è solo un fuoco di paglia....

      Comunque, lo sai meglio di me, i futures dovrebbero servire proprio a quello che dici tu...

      orzo

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    2. Contratti azzerati: http://www.borsaitaliana.it/borsa/derivati/agrex-futures/contratti.html?isin=IT0011209027&lang=it

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    3. Fuoco di paglia quindi?
      Comunque ragazzi, io un'occhiata a questo agrex ogni tanto ce la darei...

      orzo

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  5. maahhhhh.......io continuo ad essere scettico( e comunque contento x i rialzi chiariamo),mi sa ..mi sa tanto di ricordare ciò che successe a inizio giugno 2011,il grano passò dai 25 ai 33 euro in dieci giorni salvo poi ridiscendere nei successivi quando molti andarono a vendere prendendo comunque un buon 30 euro a differenza di quelli come me che si intestardirono nel non vendere sotto la trebbia x poi prendere i 27 l'anno dopo..........le notizie che so io sono che i mulini stanno ritirando il grano che è a terra sui piazzali mentre x quello rinchiuso nei silos non sono interessati al momento.....traetene voi le conseguenze,detto questo se dovessimo arrivare ai 33 euro a fine luglio mi sa che una bella vendita non si potrà non fare.
    p.s: krukko,qualche consiglio sull'avena e sulla favetta bianca sai darcelo? grazie

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  6. gino agricoltore pugliese17 luglio 2014 alle ore 18:44

    se la pasta la continueranno a fare con il duro e i dati produttivi sono veritieri 2 + 2 fa sempre 4. tutti i paesi produttori di duro hanno prodotto almeno il 15-20 % in meno di grano (tranne il Canada che deve ancora trebbiare) Se non ricordo male le scorte si aggirano attorno ai 3-5 milioni di tonnellate che dovrebbero essere tutte in mano ai canadesi, visto che la francia è a secco. Se i canadesi a settembre non raddoppiano la produzione(cosa poco probabile) La pasta la dovremo fare con il grano tenero!!!
    Il Consumo di duro è di circa 38 mil. di T. siamo sotto forse di 4-5

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  7. Se esploderà lo sapremo solo a fine agosto quando avremo informazioni più attendibili dal Canada. Al momento possono solo guardare al Fob port nouvelle e sperare che continui a salire. Credo che nel giro di un paio di settimane prima della chiusura estiva il duro prenderà almeno un 1 - 1,5/q. Io credo che aspettero' sino a settembre anche se 32 - 33 sono un prezzo soddisfacente per un prima vendita . Giovanni non gufare ! :-)

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  8. stasera il blè dur FOB di La nouvelle interrompe la corsa al rialzo e ritraccia a 330 €/t..., però stamane il "rendu" aveva raggiunto i 330 €/t alla banchina, massimo dell'anno.
    Ci può stare...

    Giovanni ha ragione nel 2011 in effetti ci fu un aumento del Duro proprio in questo periodo legato a problemi produttivi negli USA (seguito poi da un lento declino)...però in un contesto di aumento deciso del wheat-
    Quest'anno per la prima volta da molto tempo wheat e Duro hanno preso strade diverse (anche nel 2007/08 aumentavano entrambi seppur con il Duro a livelli elevatissimi), ciò vuol dire che la finanza è tagliata fuori da questi aumenti (i future sul Duro sono ridicoli ad oggi e poco adatti alla speculazione finanziaria pura), quindi ciò che sta accadendo dovrebbe essere legato prevalentemente alla disponibilità fisica di prodotto a livello globale. Il futuro dipende dal Canada io credo, probabilmente a questo punto ci potrebbe essere una pausa di riflessione dei francesi come degli importatori in attesa di notizie dal NordAmerica.

    Intanto Agrimoney ci segnala una stima aggiornatissima della produzione Europea (cioè Italia, Francia, Grecia e Spagna) di Duro a 7,2 milioni di t contro i 7,9 milioni di t dell'anno scorso.
    http://www.agrimoney.com/news/strat-grains-underlines-fears-for-eu-wheat-quality--7276.html

    Non c'è un solo Stato nel quale sono segnalati aumenti del Duro al momento (mi pare)...anzi vorrei aggiornare la tabella (ormai datata) di Romacereali che ho inserito in questa pagina
    http://durodisicilia.blogspot.it/p/blog-page_11.html
    con gli ultimi dati per quantificare il saldo (mancano parecchie tonnellate Gino ha ragione)...se qualcuno ha notizie delle produzioni di Duro di posti strani tipo Kazakh, Messico etc...me li invii...Orzo conto su di te...

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  9. Come previsto Altamura su, più un euro quintale.

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  10. @Svevo E non quotano il fino... Mi sa mi sa che chi riesce a tenere brinda a sett. Grazie di questo blog. Meglio di tutte le sigle sindacali.

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  11. Di fino ce n'è veramente poco. A settembre la situazione potrebbe anche cambiare con la produzione canadese. Chi non ama il rischio potrebbe pensare di iniziare a vendere qualcosa. La tendenza è al rialzo nel brevissimo almeno un altro paio di settimane ma sinceramente per settembre non azzardarei previsioni.

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  12. Milano invariato. Mi dicono di contratti fatti per il canadese 14% s.a. 70% vitrei a 330 euro/t messo su camion. I greci hanno abbassato la testa, gli va bene 290 cif. Qualcosa mi dice che si ferma.

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  13. Intanto bari in aumento...

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  14. dalle mie parti si sente aria di vacanza sul mercato reale,mulini e commercianti dicono:ci vediamo a settembre.....e da voi? le quotazioni ufficiali vengono pagate oppure no ?

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  15. Dalla mia esperienza le quotazioni non vengono mai rispettate ci devi togliere sempre un paio di euro agr abruz

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  16. Aspettiamo Foggia. Vediamo se si va in vacanza con un rialzo o con una battuta di arresto che consente a qualche commerciante di fare affari sulla paura del ribasso. Le informazioni del krukko non ci lasciano molte speranze, mi sento che si ferma tutto sino a settembre

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    1. Però , però non mi ero accorto che il francese sport la nouvelle è veramente arrivato a 34 e/q. Forse c' è spazio un un altro rialzo.

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  17. evidentemente il nostro caro amico anonimo gode nel tenerci sulle spine:sa la quotazione di foggia ma non ce la dice!!!sul sito ancora nessuna novità.......

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    1. qualche commento sopra un anonimo ha riportato uno stringato +0,5

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  18. quotazione grano duro camera di commercio fg più 0.50.fino euro 31, buono mercantile slavato 30.mercantile slavato 29.50

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  19. camera di commercio catania e il giornale la sicila da anni quotano prezzi del grano frutto della media delle contrattazioni di alcuni grossi commercianti della zona i quali trattano tutto il nostro grano come se fosse buono mercantile (naturalmente senza analizzarlo)quotando oggi 23-24-25

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  20. il comportamento della camere commercio catania e giornale la sicilia (che ha fatto perdere parecchi soldi negli anni a noi cerealicoltori), solleva un problema direi strutturale del sistema ovvero mancano in sicilia sistemi di ammasso differenziato moderni che sono il punto di partenza per poter parlare di qualità e giusto prezzo

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  21. il problema in sicilia è solo uno:la mafia....non tanto e non solo quella delle estorsioni e dei ricatti,ma peggio ancora,quella insita nella cultura,quel lassismo,quel fatalismo,che vi impedisce di passare dal lamenatarsi al prendere delle iniziative concrete x cambiare la vostra società

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  22. noi cerealicoltori siamo sempre con gli occhi al cielo e uno sguardo rivolto ai mercati,ma mi domando quanti centesimi perdiamo, quanta redditività perdono le nostre aziende per il fatto di essere siciliane?

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  23. Purtroppo anche in puglia siamo indietro anni luce sulla realizzazione di un vero ammasso differenziato !!!

    orzo

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  24. Io sono pugliese e non riesco a spiegarmi un differenziale cosi marcato con la Puglia. Chi mi aiuta ?

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  25. potresti avere ragione ma ti assicuro che lottare contro un sistema consolidato da decenni non è facile perchè è il nostro punto di partenza,e se poi aggingiamo la nostra scarsa redditività che non ci permette di fare gli investimenti necessari per dare dignità ad un settore che lo meriterebbe ecco che è veramente difficile; cio non significa che non lottiamo ogni giorno nel nostro piccolo ma che purtroppo non riusciamo a lottare tutti insieme

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  26. caro svevo io posso provare a spiegare l'ingiusta differenza di prezzo tra grano siciliano e pugliese ma prima se concesso mi premeva farti una domanda e cioè a quanto ammonta il valore di un titolo medio in puglia per un cerealicoltore .il nostro valore medio è di circa 250 euro .

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    1. Siamo intorno ai 400 euro ma fra qualche anno entro il 2019 saremo tutti intorno ai 320. Però non vedo cosa c'entra questo con il mercato di un prodotto che segue altre logiche.

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    2. io prendo molto meno.....

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    3. ti sembra giusto e poi in europa parlano di concorrenza leale ;con la vecchia pac ma vedremo anche con la nuona queste disparità rimarranno anche all'interno delle stesse aree regionali

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  27. io non voglio fare polemica,anzi sono sinceramente dispiaciuto x le vostre problematiche,che sono le stesse di tutta l'italia ma ancora piu gravi,però se ritenete che le camere di commercio siciliane mantengono artificiosamente basso il prezzo del vostro grano,mi sembra pure giunta l'ora che vi facciate sentire!peraltro già in passato su questo blog si è parlato del differenziale del prezzo del grano tra la sicilia e la puglia,dovuto in larga parte ai costi di trasporto ed in parte minore x manovre poco chiare...

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  28. Un differenziale così alto si spiega solo in un regime di monopolio.Unico operatore che acquista indisturbato e che non teme la concorrenza perché forse gli altri hanno paura visto che avrebbero convenienza a venire a comprare da voi a prezzi più due bassi. Altra ipotesi un cartello di soggetti che impongono le loro condizioni e che non permettono ad altri esterni di entrare.Non credo che il fenomeno sia determinato dalle cciaa ma da chi compra.

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  29. il fenomeno è determinato da chi compra e la cciaa rileva solo questi comportamenti "al ribasso".proviamo a capire i motivi di tale differenza.uno fra tutti è il fatto che in sicilia si consumano, circa 400.000t di grano e se ne producono 800.000circa per cui si esporta circa la metà di produzione in teoria nel posto più vicino che è la puglia.siccome per trasportare il grano dalla sicilia alla puglia ci vogliono 3euri q questo è il motivo secondo commercianti,sementieri,mulini e pastai per cui il nostro grano deve valere 3euri meno al q. se guardiamo le piazze di ismea catania e foggia viene fotografata questa differenza.in realta in sicilia in varie parti della sicilia è raro che ad un agricoltore venga pagato il grano con riferimento ismea per cui ai 3euri dobbiamo aggiungere altri 2euri in quanto soprattutto molti commercianti pagano il grano come se fosse tutto mercantile non differenziando gli ammassi.se notate la forbice tra il fino e il mercantile a catania e 2euri a differenza di foggia 1euro(il fino a catania è 12,5 proteina , foggia 12.) Tutte frottole consolidate .se è vero il primo punto ,perche vengono tolte i tre euri del trasporto ai consumi siciliani ,al seme reimpiegato nei nostri territori,alle filiere che si vantano di produrre con il nostro grano ,alle paste esportate negli stati uniti ecc.... se dobbiamo ragionare con questa logica allora il gasolio in sicilia dovrebbe costare meno che altrove ma non è cosi.a proposito da qualche anno in sicilia si coltiva il tenero con riferimento bologna ma nessuno ragiona di aggiungere 5euri q di trasporto.alcuni mulini raccontano di comprare il fino nelle puglie perchè qui c'è ne è poco (vedi dati consorzio ballatore)pagando 3euri per il trasporto(prezzo foggia più 3euri), ciò significa che in sicilia tutti possono adottare dei comportamenti in tutta libertà anche se questi offendino e tolgono dignità al lavoro di noi cerealicoltori.Dimenticavo che in sicilia perdiamo un'altro euro perchè i prezzi di riferimento vengono presi molto spesso franco arrivo. spero di essere stato chiaro. svevo vorrei farti una domanda:dimensioni medie aziendali in puglia e costo medio di 1ettaro di terreni che si prestano solo alla cerealicoltura. ps non è vero che porteranno il valore a 320 euri uguali per tutti(cerealicoltori italiani)al 2019,questa uguaglianza da me cosi tanto desiderata è cosiderata dalle lobby una rivoluzione

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    1. Ti ringrazio sei stato molto esaustivo nella risposta. Sicuramente i costi di trasporto incidono ma come hai detto rappresentano solo il 50 % del differenziale. Il resto sono me rappresenta un extra guadagno che riescono a fare i vostri commercianti e mulini siciliani sulle vostre spalle a meno che Sicilia si produce solo mmercantile ma io non ci credo. Comunque quest anno ti posso assicurare che di fino in Puglia ce n'è veramente poco quindi metterei da parte il fattore qualità.

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  30. in puglia e basilicata si pagano anche 40000 euro x un terreno irriguo e 20-25000 x uno in asciutto...e da voi in sicilia?

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  31. zona entroterra 1 ettaro in asciutto vale 10000-15000; irriguo 30000 ,(qui concorrono diverse variabili)

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  32. x cerealicolo.
    mi sembra pochino che il costo di trasporto da catania a foggia sia solo di 3 euro.

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  33. Sui prezzi ti ha risposto Giovanni, anche se secondo me i prezzi di cui parla sono quelli ante crisi. Anche il mercato immobiliare in agricoltura ha subito una flessione. Siamo sulla media di cui 25 - 30.000 ettaro irriguo e sui prezzi 15 - 20.000 ettaro asciutto. I valori riportati da Giovanni mi sembravano troppo alti per seminativi. Sicuramente qualche scambio a quei valori ci sarà stato ma sono situazioni limite.

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  34. no svevo,ti posso garantire (purtroppo,visto che vorrei acquistare...)che questi sono prezzi medi di terreni di qualità medio buona situati in prossimità di strade statali,è chiaro che nelle aree interne o terreni più scadenti il prezzo scende anche se non di molto,alcuni anni fa si sono fatte compravendite di terreni irrigui anche a 50000 euro,stranamente sono scesi di più quelli e meno gli asciutti,e non ho ancora ben capito il perchè....

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  35. dai dati del consorzio ballatore sembrerebbe che il fino in sicilia 12,5 proteina rappresenti circail 10-15% del nostro raccolto e che questa produzione si concentri nel palermitano.dalla mia esperienza posso dire che con un minimo di impegno e grazie alle condizioni metereologiche favorevoli negli ultimi sei anni ho superato queste percentuali e mi trovo nella sicilia centro orientale.addirittura quest'anno stendo a crederci mentre lo scrivo ma è vero ho avuto 350q 13,3 proteina. a tal proposito mi sapete dire quanto valeva questo grano in sicilia sotto trebbia? risposte con dati certi grazie

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  36. non conosco i costi reali di trasporto ma da noi c'è la consuetudine di dire 3euri per puglia e 5euri per bologna che fra l'altro è il differenziale dei vari borsini

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  37. quali sono le dimensioni medie aziendali in puglia? in Sicilia corregetemi se mi sbaglio è di 50 ettari?

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  38. Di sicuro inferiore a meno che tu non ti riferisca solo alle aziende cerealicole di una determinata provincia. Se parliamoci dimensione media in Puglia siano sui 5 ettari (abbiamo un gran numero di ppiccole aziende ) mala situazione è molo differenziata per provincia e per settore. I dati li trovi nell' ultimo censimento agricoltura 2010. Comunque credo che il dato di più 50 ettari aziendali in Sicilia sia sbagliato perché la regione con la sua media aziendali più alta è molo la Sardegna (12 ha).

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    1. mi riferivo alle sole aziende cerealicole,

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    2. Anche in questo caso non credo che la dimensione media superi i 10-15 ettari. Abbiamo un gran numero di aziende cerealicole molto piccole. Ho provato a consultare il censimento agricoltura ma non trovo ancor un dato riferito ale sole aziende cerealicole. Comunque ho guardato quello di alcuni comuni a prevalente o quasi intera ceralicoltura e siamo sui valori che ti dicevo. Proverò a consultare di nuovo anche se rispetto alla precedente versione hanno complicato e peggiorato la consultazione del data fare house

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  39. Comunque una buona notizia Bologna più 30 centesimi quintale sia sul duro che sul tenero

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  40. cerealicolo, quest'anno in puglia le proteine contano poco (o meglio, diciamo che i commercianti fanno finta di non guardarle, forse perché mediamente i valori erano buoni), alla fine pagano solo in base al peso ettolitrico (e alla slavatura).

    orzo

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  41. dai noi (Umbria Marche) con minimo 11% di proteine anche 280 partenza centro di stoccaggio.

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  42. Oggi quota Altamura..speriamo bene.

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  43. secondo voi un grano 13,3 di proteina,82 peso specifico, in sicilia che prezzo dovrebbe avere oggi?è considerato un grano forte come quello francese o canadese?

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    1. Almeno 290. Grano forte dipende dalla bianconatura.

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  44. Scusate ma questa la devo postare:
    Vincenzo Divella, amministratore delegato del gruppo Divella e storico importatore di grano duro, ha evidenziato che «è arrivato il momento di pensare più alla qualità che alla quantità con contratti di filiera», rimarcando tuttavia che «in Puglia è impossibile firmare contratti e fare qualità poiché mancano impianti di stoccaggio di grano duro»

    Fonte: http://www.agricoltura24.com/01NET/HP/0,1254,54_ART_8561,00.html

    Senza commenti

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    1. forse qualche suo amico stoccatore ha necessità di ammodernare gli impianti e quindi ha lanciato un messaggio nemmeno troppo velato alla classe politica in occasione dei nuovi bandi por 2014\2020..

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  45. tutti dicono è arrivato il momento della qualità e della filiera ,ma eliminando qualche realtà non esistono in sicilia e a quanto pare neanche in puglia le strutture per realizzarle.
    credevo che quel grano (proteina13,3 )valesse almeno quanto quello francese(32-33) in più a km. o perchè non è cosi?

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  46. non ho con me i dati dell'indice di bianconatura in quanto i rilevatori di "scansione ottica" adatti allo scopo sono stati da poco brevettati in sicilia e se ne vedono pochissimi ma comunque ho il campione e potrei visivamente capirci qualcosa se mi fornisci i parametri di bianconatura come indice di grano forte.comunque vorrei esprimere una sensazione e farti una domanda:l'indice proteico non è inversamente proporzionale all'indice di bianconatura? può un grano proteico 13'3 avere un indice alto di bianconatura?

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  47. scusate un mio amico siciliano mi ha detto che ha venduto grano fino a 26 euro, mi chiedo se sia possibile.

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  48. scusate un mio amico siciliano ha detto che ha venduto grano fino a 26 euro è possibile?

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  49. si possibilissimo e se il prezzo si intende franco partenza può reputarsi " fortunato" ,considerando che qui non si fa ammasso differenziato altri amici siciliani vendono lo stesso fino a 24euri.-25euri.

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  50. continua il lento declino delle quotazioni di grano tenero.....mi verrebbe voglia quasi quasi di acquistarne un po e sperare di rivenderlo tra qualche mese a prezzi più decenti,secondo voi si può fare,o è una attività commerciale non prevista x noi agricoltori? sottolineo che ho il regime iva ordinario,se qualcuno ne sa di piùlo ringrazio sin d'ora

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  51. 25/07/2014 Allarme rialzo!!!

    Altamura in data odierna quota + 3 Euro Quintale.

    307 €/Ton

    310 €/Ton

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  52. Per essere più preciso per i nostri illustri commercianti

    riporto le quotazioni degl' ultimi due mesi di altamura. ...

    Sappaimo tutti che non c'è più sordo di chi non vuol sentire!!!!


    25/07/2014

    307 €/Ton

    310 €/Ton



    18/07/2014

    N.Q.

    N.Q.



    11/07/2014

    N.Q.

    N.Q.



    04/07/2014

    N.Q.

    N.Q.



    27/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    20/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    13/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    06/06/2014

    N.Q.

    N.Q.



    30/05/2014

    N.Q.

    N.Q.



    23/05/2014

    285 €/Ton

    288 €/Ton

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