All'art. 10 di un vecchio decreto legislativo di Marzo 2011 (Dlgs 23/2011) sui tributi dovuti nei trasferimenti immobiliari, era previsto che dal 1° Gennaio 2014, fossero "soppresse tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali".
In pratica, ai nostri fini agricoli, si tratterebbe della soppressione della aliquota agevolata dell'1%, sull'imposta di registro, per IAP e coltivatori diretti nelle compravendite di terreni. Un recente decreto governativo sembra avere confermato il provvedimento.
Nel recente decreto "scuola", il Governo per finanziare la politica scolastica, ha provveduto a cambiare radicalmente l'entità delle imposte di registro per gli immobili (modificando il precedente decreto del 2011), in alcuni casi favorevolmente, in altri meno.
Rivoluzione in vista per le imposte di registro, ipotecaria e catastale dal 1° gennaio 2014, per effetto del decreto Istruzione approvato dal Governo che si innesta sul «federalismo municipale» (Dlgs 23/2011, in particolare l'articolo 10).Dal 1° gennaio 2014, le aliquote dell'imposta di registro relative ai trasferimenti di prima casa passeranno dal 3 al 2 per cento. Non però per gli immobili «di lusso», che a differenza di quel che accade ora andranno a coincidere con quelli considerati tali per l'Imu, e dunque accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9: questi immobili pagheranno il 9% invece dell'attuale 7 per cento, come accadrà per seconde case, capannoni eccetera, e al 9% arriveranno anche i terreni edificabili (oggi all'8%) e quelli agricoli (oggi al 15%).Si avrà invece un generale affievolimento delle imposte ipotecaria e catastale che, in tutti i casi, passerà dall'attuale misura proporzionale (del 2 e dell'1 per cento o dell'importo fisso di euro 168, a seconda dei casi), all'importo fisso di euro 50 per ciascuna.In altri termini, data una compravendita di un appartamento del valore imponibile di 100mila euro, per imposte di registro, ipotecaria e catastale oggi si pagano 10mila euro (e cioè le aliquote, rispettivamente, del 7, del 2 e dell'1 per cento), mentre dal 1° gennaio si pagheranno 9.100 euro (9.000 + 50 + 50). Se si tratta di "prima casa", oggi si pagano 3.336 euro (il 3% di imposta di registro e due imposte fisse, ipotecaria e catastale, di euro 168 ciascuna, mentre dal 1° gennaio 2014 si pagheranno 2.100 euro).Se fin qui il quadro è favorevole, ci sono invece note dolenti per diversi altri casi. Ad esempio gli immobili vincolati per pregi storico-artistici dovrebbero passare (per imposta di registro) dal 3 al 9 per cento (salvo che si tratti di "prima casa"); gli immobili acquistati da imprese di trading per la vendita e gli immobili compresi in piani particolareggiati di edilizia residenziale dovrebbero passare dall'1 al 9 per cento; gli acquisti delle Onlus, gli acquisti di immobili all'estero, gli acquisti dello Stato o di enti pubblici territoriali dovrebbero passare da 168 euro al 9 per cento.Rivoluzione anche per le agevolazioni: l'articolo 10, comma 4 del Dlgs 23/2011, dispone radicalmente che in relazione agli atti traslativi di beni immobili a titolo oneroso «sono soppresse tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali». Dovrebbero farne le spese, ad esempio le agevolazioni concesse per gli acquisti degli Iap (imprenditori agricoli professionali), gli acquisti di proprietà "montane" e quelli di immobili nell'ambito di Piani di recupero o di Piani di edilizia residenziale pubblica.Dal 1° gennaio si passerà poi all'importo di 200 euro in tutti i casi in cui oggi l'imposta di registro è dovuta nella misura fissa di 168 euro; allo stesso aumento saranno assoggettate le imposte ipotecaria e catastale, ovviamente diverse da quelle inerenti i trasferimenti immobiliari a titolo oneroso di cui si è parlato sopra.Particolarmente colpiti risulteranno i trasferimenti immobiliari soggetti a Iva: se oggi per un acquisto immobiliare imponibile si pagano, oltre all'Iva (del 10 o del 4%) 504 euro per imposte di registro, ipotecaria e catastale, da gennaio se ne pagheranno 600.Con imposta di registro fissa di 168 euro (quindi da 200 a partire da gennaio) sono oggi tassati ad esempio tutti i conferimenti nel capitale sociale diversi dai conferimenti di immobili, tutti gli atti societari soggetti a imposta di registro, i contratti di comodato di beni immobili, gli atti costitutivi e modificativi di Onlus e di associazioni in genere, l'accettazione e la rinuncia di eredità, la pubblicazione del testamento, la procura, le convenzioni matrimoniali, le associazioni temporanee di impresa, l'atto istitutivo del trust, le convenzioni urbanistiche, il contratto preliminare, gli atti notori, i verbali di inventario.
Ai fini agricoli così, le imposte di registro per l'acquisto di terreni agricoli, prima variabili dal 15% all 1% nel caso di IAP (esisteva anche una classe intermedia per altre fattispecie), ora verranno tutte uniformate al 9% senza alcuna distinzione sulle caratteristiche dell'acquirente.
La cerealicoltura italiana, più di altri settori, per rimanere ancorata agli striminziti margini del mercato globale, a mio giudizio, deve puntare all'aumento della superficie aziendale, ed in effetti negli ultimi 10 anni, i dati hanno registrato un netto aumento delle dimensioni minime aziendali. Una imposta di registro uniforme al 9% per tutti gli acquirenti, farà lievitare il prezzo dei terreni, aumenterà il prelievo fiscale ai danni dell'agricoltore, favorirà investimenti speculativi, di compratori spesso del tutto estranei al mondo agricolo.
Non ho ancora udito alcun sindacato agricolo proferire parola sull'argomento. Tutti ancora stregati dalla Di Girolamo?
In fondo si tratta di un decreto da convertire in legge, potrebbe ancora essere modificato, se fosse genuina la volontà politica più volte sbandierata, da parte delle Istituzioni sino a qualche giorno fa, di aiutare gli agricoltori.
Oppure si tratta del conto da pagare per la soppressione dell'IMU?
P.S.: l'Italia agricola collinare e montana, non ha avuto alcun vantaggio dalla soppressione dell'Imu, visto che era già esente. Il bilancio dell'azione di Governo sarà quindi del tutto negativo per molti cerealicoltori italiani, soprattutto delle zone meno fertili.
P.S.2: Il decreto legislativo che sopprime l'agevolazione fu promulgato nel 2011, in piena epoca Berlusconiana. Il solito giochino, riduciamo le tasse da una parte, e le decuplichiamo dall'altra.
potrebbe anche succedere il contrario,e cioè visto che i prezzi dei terreni stanno iniziando a scendere,chi sarà costretto a vendere x fare soldi dovrà ancora di più diminuire il prezzo di vendita x trovare acquirenti....
RispondiElimina...per come la vedo io, il grosso dei capitali per acquistare i terreni viene fuori dal mondo agricolo (e spesso erano limitati proprio dall'imposta di registro molto elevata).
EliminaPer cui abbassando le imposte agli extraagricoli, ci sarà un aumento della domanda verso i terreni agricoli, con conseguente innalzamento dei prezzi.
In ogni caso io che sono IAP dal 1° gennaio invece di pagare l'1% pagherò il 9%, nel caso volessi acquisire un terreno. Non vedo vantaggi. Per una compravendita di 100.000 € l'aggravio di spesa sarà di 8000 €.
In più un coltivatore diretto o IAP, dovrà continuare a pagare i contributi previdenziali che costituiscono una voce passiva di costo che altre categorie non subiscono per gli stessi redditi agricoli. In pratica converrà fare l'agricoltore part-time, come molti in effetti sono.
"lasciare porte aperte" (Sciascia)...
RispondiEliminaquando ho sostenuto i vantaggi della "norma cuffaro" che, in sicilia estendeva a tutti gli acquirenti di terreni agricoli l'imposta di registro all'1%, durodisicilia saltò su come una molla, argomentando -tra l'altro- che per sostenere quell'ammanco il governo avrebbe aumentato le tasse.
adesso tutti al 9%, compresi gli agricoltori professionali.....
ma dove sta scritto che se si tassano alcuni soggetti sociali, altri saranno i beneficiari di quel guadagno erariale?
la storia recente, e no, insegna invece che si possono acquistare altri F35 o partecipare, come truppe cammellate, alle guerre dell'Impero. e in più con l'aggiunte di nuove tasse ancora: (da dove saranno presi i 140 mld che mancano da qui a fine anno?
con immutata stima per durodisicilia.
Gentilissimo
RispondiEliminati ringrazio per la immutata stima della quale non sono certamente meritevole.
Mi aspettavo questo tuo intervento che ci sta tutto.
Continuo però a ritenere che la norma Cuffaro fosse dannosa per noi agricoltori professionali, in quanto eliminava una barriera all'ingresso di capitali esterni che avrebbero fatto lievitare i prezzi dei terreni agricoli, oltre il loro reale valore agricolo.
Un agricoltore non può competere con chi acquista terreni per mero investimento finanziario (il terreno è comunemente inteso come un bene rifugio).
Tant'è che sono più di 50 anni che lo Stato tutela solo gli agricoltori, in varie forme, per l'acquisto dei terreni.
Sciascia fu Deputato della Repubblica, se avesse voluto modificare o estendere tali agevolazioni avrebbe potuto presentare un disegno di legge in tal senso. Ma non ricordo iniziative di questo tipo.
Detto ciò Sciascia, che rimane un faro per di lucidità intellettuale per la Sicilia (anche se quasi dimenticato dai più), era un liberale radicale, io no..se lo Stato non orienta e regola l'economia, semplicemente si finisce come a Monopoli nel lungo periodo, dove uno vince e gli altri falliscono.
Che la norma Cuffaro determinasse un ammanco nel bilancio della Regione, non lo ritenevo solo io, ma quel che più importa il Commissario dello Stato e la Corte Costituzionale alla quale fu fatto addirittura ricorso.
I buchi di bilancio vengono ripianati con nuove tasse o nuovi debiti, non mi pare ci siano altre possibilità. Tendenzialmente mi piacerebbe evitarli entrambi.
Chiaro che a questo punto, piuttosto che pagare il 9% tutti, la norma Cuffaro ci vorrebbe come il pane...ancora più evidente che se non verrà opportunamente finanziata dai nostri sagaci politici regionali, il Commissario dello Stato la rigetterà con maggiore veemenza. Quindi non conto minimamente sulla sua riproposizione.
io porto una esperienza diretta e cioè nella mia regione in basilicata,x acquistare un ettaro di terreno irriguo si spendevano almeno 40mila euro,in alcuni casi anche 50mila,ora se ne trovano tanti anche a 35mila euro,il calo è dovuto a tanti fattori,aumento delle tasse,affittuari che non pagano o ti rovinano i terreni lavorandoli,previsioni negative sulla nuova pac riguardo alla diminuzione dei premi percepiti ecc,io penso che questi siano elementi dominanti che stanno determinando un calo delle quotazioni dei terreni,aggiungo che rispetto a 10 anni fa non vedo grossi speculatori,notai,farmacisti,avvocati,commercialisti,acuistare terreni come nel passato,ci sono giovani che lavorano in altri settori e sono agricoltori come secondo lavoro,ma loro lavorano direttamente i campi e quindi non mi sento di considerarli speculatori e\o miei concorrenti sleali come lo erano i precedenti che ho nominato,detto questo io che sono un coltivatore diretto mi sento penalizzto da una norma come questa e spero che venga modificata
RispondiEliminaGiovanni
Eliminain Sicilia abbiamo avuto una norma che stabiliva una aliquota agevolata all'1% per chiunque, negli ultimi 10 anni.
Ebbene in questo periodo ho assistito a compravendita di terreni agricoli da parte di società di capitali, prima legate al mondo delle rinnovabili, o grandi investitori del Nord-Italia a caccia di vigneti, poi i soliti professionisti in fuga dalle banche in cerca del bene rifugio. I prezzi dei terreni sono andati alle stelle, con gran beneficio per i venditori e i mediatori immobiliari.
Negli ultimi due anni, nei quali l'aliquota agevolata (norma Cuffaro) non è stata rinnovata, ho assistito invece ad un sensibile riduzione della domanda di terreno agricolo ed un netto calo delle quotazioni (una imposta complessiva del 18% riduce e di tanto la platea dei compratori), verso cifre riconducibili ad un potenziale reddito agrario.
L'aliquota agevolata all'1% solo per per coltivatori diretti ed IAP la ritengo dunque positiva, se l'obiettivo è quello di aumentare la base aziendale, senza far lievitare il prezzo dei terreni eccessivamente (ricordo che i terreni in Italia sono molto più cari di altre nazioni occidentali) e favorire la creazione di un ceto agricolo altamente professionalizzato e specializzato.
Poi che vi siano degli ottimi part-time non vi è dubbio, ma continuo a ritenere che la legge attuale (agevolazione per C.D. e IAP) avesse una sua logica, consolidata nel tempo.
Credo sia un danno questa modifica, e mi sembra incredibile che una grande organizzazione come Coldiretti (come le altre organizzazioni di agricoltori) non proferisca parola su questa vicenda, tenendo conto che la vecchia legge sulla piccola proprietà contadina fu un suo cavallo di battaglia per molto tempo.
anche io spero venga ripristinata una aliquota agevolata x noi coltivatori e x gli iap,da noi grosse speculazioni in questi anni non ne sono avvenute forse perchè i prezzi erano già saliti negli anni precedenti,riguardo alla mancata presa di posizione da parte delle organizzazioni agricole,x il momento non mi sento di farle una critica anche perchè questa norma è spuntata a sorpresa,vedremo in seguito come si comporteranno,io ormai non ci credo più in loro,le frequento solo perchè siamo obbligati a farlo da tutte le norme da cui siamo vessati ed è praticamente impossibile gestire la parte burocratica della nostra attività in modo autonomo
RispondiEliminaForse è meglio così-la situazione sicula era singola e distorta,faceva della sicilia una terra di conquista e così e stata-ma per chi opera nel comparto agricolo le cose stavano un po diversamente-chi voleva fare concorrenza al vero agricoltore si era ben attrezzato,i liberi professionisti avevano un famigliare stretto iscritto nel comparto agricolo,e quindi acquistano terreni con soldi provenienti da altre attività e intestandoli al famigliare -IAP o coltivatore diretto-facendo concorrenza al vero agricoltore e pagano l'1%,chi invece vuole speculare ,basta costituire una SRL ,nominare amministratore un IAP e avere le stesse agevolazioni del coltivatore diretto-adesso si pagherà tutti uguali,be per il vero coltivatore diretto cambia ben poco,poichè spesso si deve accontentare solo di terreni marginali e poco appetibili agli altri soggetti,quindi basta contrattare il terreno un po al ribasso e il gioco e fatto-tanto i terreni migliori,finiscono quasi sempre nelle mani di coloro che hanno denari contanti e abbondanti,i quali senza guardare al prezzo li acquistano e basta,e sono ben pochi gli agricoltori che possono permettersi simili esborsi,almeno questi pagheranno qualche liretta in piu di tasse-
RispondiEliminaSe questa norma resta in vigore e io lo spero,chi vuole fare concorrenza al vero agricoltore,da oggi sà che oltre a offrire un prezzo superiore a quello del valore reale di mercato(tanto i soldi li ha guadambiati facilmente altrove),dovrà aggiungere l'8% in piu calcolata sul valore catastale,poi se vogliono mettere nel sacco un affittuario o un confinante,sanno che se denunciano sul rogito un prezzo maggiorato tale da spaventare l'affittuario o il confinante,quel giochetto gli costa un bel 8% in più-
Scommettiamo che questa norma verrà soppressa?
si, in effetti il trucchetto delle società con IAP di facciata, è stato utilizzato...ma non sempre era fattibile. Anzi era più semplice a dirsi che a farsi, tieni conto che in Sicilia hanno fatto carte false per estendete l'agevolazione a tutti? E quanto spasmodico interesse qui giù per la norma Cuffaro? Che fa la società di comodo, non la avremmo potuto creare anche noi siculi?
EliminaSul trucchetto delle dichiarazioni fasulle sui rogiti, dissento, ormai non è più possibile farle secondo me.
Ne è possibile inserire il valore catastale, va dichiarato il valore reale. Nell'atto va allegato l'assegno bancario che deve corrispondere al valore della compravendita, e con il controllo bancario sui conti correnti fare girare denaro in nero e contante, è molto difficile e rischioso.
Quindi quello che è,è!
Pagare tutti il 9%, piuttosto che alcuni (tra cui noi) l'1% sarebbe un vantaggio?...credo che ti meriti una medaglia di Napolitano per il tuo alto Senso dello Stato. Io che sono Siculo ne difetto e spero che l'agevolazione permanga.
Sulle società,non è complicato,anzi,-
RispondiEliminaIo non sono lontano dal tuo sentire,ma tu dimentichi un particolare-chi fà concorrenza all'agricoltore vero(poi in italia vi è una normativa vecchia che definisce la figura del coltivatore diretto) spesso sono i liberi professionisti(evasori fiscali)che in qualche cassetta di sicurezza o sotto il materasso tengono una manciata di banconote con la quale addomesticare la trattativa,e i controlli sui conti correnti vanno a farsi benedire-
Per quanto riguarda ai rogiti,spesso grazie al fatto che si paga l'1%,puoi acquistare a 100 e dichiarare 150(certo il venditore dovrà restituirti 50 ma ti assicuro che non è difficile da fare)pagando solo 1% su 50,togli di mezzo confinanti e affittuari qualora vorrebbero esercitare il diritto di prelazione o riscatto-ora siccome spesso questi soggetti hanno la meglio sugli agricoltori perchè tendenzialmente tendono a sopravvalutare il bene da acquistare,tanto i soldi loro cè li hanno,adesso oltre al sovrapprezzo devono aggiungere anche un più 8% sulla sopravvalutazione e sui 50 fasulli dichiarati-ebbene tener presente,che questi soggetti spesso rompono i coglioni agli affittuari e ai confinanti i quali di fronte a certe proposte non possono fare altro che indietreggiare ,oppure affrontare dispute legali che costano soldi e tempo -inoltre cè da dire che spesso,il venditore,sapendo che paghi l'1% tende anch'esso a sovrastimare il terreno(certo chi vende vorrebbe sempre di più)ma quel'1% di tasse ,se ci si ragiona sopra è una falsa agevolazione per il vero agricoltore-
Il giorno della premiazione sarai invitato-
PS-mi giungono notizie di un crollo dei costi dei concimi-
tieni presente che sono disposto a venire soltanto per una tua nomina a Senatore a Vita...ma devi impegnarti di più, non sei ancora completamente pronto...mi aspetto un tuo prossimo commento di questo tenore:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=PVG4Ai3KRs8
Per quello devi aspettare,mi toccherebbe da adesso,ma non ho l'età-sono troppo giovane per fare il senatore-poi io aspetto di essere nominato imperatore-nomina meno impegnativa da quella da senatore-
RispondiEliminaLe tasse hanno un solo scopo,quello di imporre la moneta al popolo,altro scopo non hanno-tuttavia se li devi pagare,ebbene ragionarci sopra-quell'agevolazione ormai,per come ho potuto constatare io ,serve ben poco agli agricoltori-almeno cosi come è disposta oggi-se di agevolazione deve trattarsi,dovrebbe beneficiarne colui che vive di agricoltura,situazione dimostrabile solo con la denuncia dei redditi,ma ad oggi tutto serve per beneficiare di tale agevolazione tranne il 740-allora ecco che la platea dei beneficiari è ampia e molti di essi sono proprio dei concorrenti di chi campa di agricoltura-c'è una marea di liberi professioni , artigiani e commercianti che hanno legami famigliari con il mondo agricolo,e sfruttano questi legami per investire i loro guadambi provenienti da attività extra agricole proprio sui
terreni agricoli,facendo concorrenza all'agricoltore puro,e in virtù di questa agevolazione 1% si permettono di fare offerte fuori dalla grazia di dio-adesso si pagherà tutti il 9%,tanto peggio ,tanto meglio?no tanto peggio per tutti,ma forse in alcune areali si bloccherà l'accaparramento selvaggio dei terreni,e ti posso garantire che i veri agricoltori raramente la spuntano-
Siii,imperatore del regno delle 2 sicilie-e tu come mio suddito sarai tenuto a pagarmi i giusti tributi-ovviamente a tè farò lo sconto dell'1%,-
si ma non tutti hanno la stessa fiducia nella famiglia come quella che hai tu.
Elimina...le furbate si possono ritorcere contro chi le mette in pratica. Varie simpatiche mogliettine ho visto lasciare facoltosi mariti con in dote una bella azienda intestatagli qualche anno prima.
Per cui non tutti sono disposti ad intestare i terreni, a parenti prestanome.
Io sono convinto che la concorrenza sarà più ampia equiparando le aliquote.
Un dato di fatto è che un terreno in vendita oggi a 100.000, da 1° Gennaio 2014 richiederà un esborso di 8000 € in più.
No, mi spiace, delle 2 Sicilie, noi siculi, ne abbiamo avuto già abbastanza...se l'Italia si dovesse dividere, preferisco che la Sicilia torni indipendente ed autonoma.
Imperatore Mimmo ferma le tue mire a Reggio Calabria, lo dico anche nel tuo interesse...hai visto che fine sta facendo Re Silvio da Arcore fidandosi dei sudditi Siciliani http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/POLITICA/castiglione-berlusconi-tradimento-piazza-pulita-pdl-salvare/notizie/327381.shtml
Qua in nord Piemonte, chi compra piccoli pezzi di terra sono prevalentemente agricoltori che cercano di ingrandire la superficie aziendale,Chi invece compra aziende o ampie superfici, sono altri soggetti ben dotati finanziariamente, che se anche non ha legami familiari con il mondo agricolo, se li crea postumi all'acquisto.E'anche con moglie e figli di investitori,che si incrementa sulla carta parte dell'imprenditoria femminile e giovanile.che si prende la pac insediamenti etc ,ma quelle terre le lavorano i contoterzisti spesso mancati agricoltori a tempo pieno per mancanza di terra
RispondiEliminaQualcosa si muove...una norma in vigore dal 1954, non può essere cassata nel silenzio...9% di imposta di registro per gli agricoltori è improponibile. Non vedo perché debbano pagare gli agricoltori professionisti per le furberie di soggetti di altre categorie. Si facciano piuttosto controlli seri su chi indebitamente se ne approfitta.
RispondiElimina"Ma all'orizzonte c'è una novità sgradita al settore agricolo e cioè l'abolizione dei benefici fiscali della piccola proprietà contadina, agevolazione che vige fin dal 1954 e consiste nella applicazione dell'imposta dell'uno per cento, anziché il 18% per l'acquisto di terreni da parte di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali. La legge del 2011 sul federalismo fiscale aboliva le agevolazioni in materia di imposta di registro prevedendo una aliquota valida per tutti del 9% sull'acquisto di terreni. La nuova norma entra in vigore dal 1 gennaio 2014, ma l'impegno delle organizzazioni professionali è quello di confermare la agevolazione."
http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/09/04/news/la-tassazione-a-bilancio-spaventa-gli-agricoltori-1.7689675
Guarda che qui non si tratta di furbi-ma di persone che guadambiano i soldi in altri settori e parecchi pure,che grazie alla moglie ,al figlio alla figlia alla nuora al genitore o a una bella SRL,reinvestono quei soldi in agricoltura -al danno anche la beffa,poichè una parte di quei soldi sono frutto di evasione,e vengono ripuliti con l'1% di tasse,ecco perchè il prezzo dei terreni,quelli buoni schizzano alle stelle,perchè qualcuno ha necessità di ritirare fuori dal
Eliminacassetto quei soldini incassati in nero e quale occasione migliore di una bella azienda agricola in vendita per riciclarli?Che poi la moglie lo freghi o no,questa è un'altra storia,ma io( metaforicamente) intanto quei terreni non li ho potuti acquistare per la concorrenza feroce di quel soggetto,e gli fanno pagare pure le tasse all'1%-mentre se un poveraccio vuole allargare il cortile o acquisire il terreno di poche are dal vicino ci deve pagare il 18%-fregato io e il povero cristo che non ha parenti iscritti nell elenco dei coltivatori diretti,poichè con la sua piccola proprietà contadina piu dell' orto non puo fare-e quindi non potra far iscrivere nessun parente all'mprenditoria agricola .
Poi,io ho gia scritto,che questa tassazione del 9%,con molte probabilità non entrerà in vigore e il fatto stesso che le associazioni di categoria vogliono mettersi di traverso la dice lunga,ma da quando questi difendo gli agricoltori,se si muovono ,cè qualche lobby di liberi professionisti che li sprona ad alzare la voce,poichè sono gli altri che ci rimettono no gli agricoltori-
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EliminaForse sono io che mi spiego male-Qui cè gente regolarmente iscritta,che ingrandisce le proprie aziende agricole con i soldi provenienti da altre attività-punto e basta-ma in realtà è un altro il vero proprietario-
EliminaScherziamo veramente? dici che un agricoltore puro,siccome non puo concorrere ad acquistare terreni buoni poichè l'ha sopra trova la concorrenza spietata di soggetti terzi,deve crearsi un'azienda a base di terreni marginali,dirupi,precipizi e porcherie varie?ma per farci cosa,la tomba ?superficie grandi?10 ettari di vigneto rendono quando 200 ettari di seminativo-cosa me ne faccio io di 200 ettari di dirupi,senza contare i soldi spesi in attrezzature-poi ti faccio presente che 200 ettari di terreno marginale a volerli pagare poco ci vuole 1 ML di euro,10 ettari di vigneto,400.000,00+170.000,00 d'impianto-il problema è che i terreni marginali come quelli buoni si vendono a lotti di 2-4 ettari,è l esborso è molto diverso e non sempre si hanno a disposizione 150.000,00E mentre 20-30000-00E si,e allora ecco che diventa facile acquistare un terreno marginale e difficile un buon terreno,-ma la concorrenza la trovi proprio su quello buono,e difficilmente il soggetto terzo è un agricoltore-
Qui non si discute se sono belle o brutte le tasse,ma bensi a cosa serve quell'agevolazione dell'1%,a mio parere ad avvantaggiare tutti tranne gli agricoltori-
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EliminaDalla gazzetta di Mantova
Elimina"La tassazione a bilancio delle società agricole introdotta dalla legge finanziaria 2013 mette in subbuglio le numerose società agricole che a Mantova e nel territorio nazionale hanno effettuato investimenti per la produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche e da biogas"
Ho sempre pensato e ci avrei scommesso ,che avrebbero lasciato la tassazione catastale
fin che c'erano per la maggioranza di queste società redditi erosi da ammortamenti e debiti e poi dopo qualche anno se arrivano davvero i guadagni,li avrebbero fatti andare a bilancio..Avrei perso la scommessa si va a bilancio con ancora ammortamenti e i debiti ..Brutta gatta da pelare per agricoltori soci fornitori,affittuari , terzisti e creditori vari di queste società agricole
a parte le valutazioni discutibili sui terreni, (dalle mie parti il terreno si trova di tutti i tipi a prezzi decenti, anche ottimo...forse non è chiaro che ci stiamo vendendo anche le mutande, con la crisi, e gli acquirenti scarseggiano in questa fase).
Elimina...con l'abolizione delle agevolazione gli extraagricoli potranno ingrandire le proprie aziende senza neanche dover pagare i contributi e senza più aver bisogno di prestanome...visto che non saranno più necessaria l'iscrizione alla cassa previdenziale per ottenere l'agevolazione e tutti pagheranno la stessa aliquota.
Gli agricoltori integrali, non avendo altre attività, saranno invece costretti a pagare i contributi, senza aver in cambio alcun beneficio.
Medaglia subito di Napolitano per te...
x Granturco
Eliminama la tassazione a bilancio nella fase di startup è la migliore...puoi detrarre tutte le spese e le perdite.
Il trucco infatti era prima a bilancio poi catastale...
dimentichi il fatto che coltivatori diretti ed IAP, versano annualmente contributi previdenziali che altri soggetti non sono tenuti a versare pur svolgendo la stessa attività con i medesimi rischi.
RispondiEliminaA me sta bene che tutti paghino le stesse imposte di registro, ma che si iscrivano anche alle casse previdenziali...i cui contributi aumentano di anno in anno, e che nei prossimi anni con l'abolizione delle zone svantaggiate raggiungeranno cifre sempre più elevate.
Ma stiamo scherzando...la logica sembra essere siccome non sono in grado di acquistare allora che le tasse siano le più alte possibili. Dalle mie parti i terreni marginali li puoi trovare a prezzi onesti al momento, non vedo la necessità di versare imposte ulteriori a quell'incapace succhiasoldi a tradimento dello Stato Italiano.
Spero che l'agevolazione rimanga, e chi non è capace di aumentare la base aziendale, meglio che cambi mestiere. Perchè piccoli si è destinati a chiudere!
Questo non è un blog romantico.
Agr abruz dovrebbero togliere anche l agevolazione del gasolio agricolo a chi non e iscritto visto che possono accedere alla pac come un normale iap
RispondiEliminaragazzi,io direi che non è il caso di fare grosse polemiche tra di noi,la realtà è che ,o con l'aliquota all'1% o con quella al 9-16& ,noi qua non abbiamo un euro per comprare nuovi terreni,se altri hanno soldi da spendere,buon per lor a noi non ci cambia la vita!! P.S: la mia è una battuta scherzosa,ma in fondo è anche la realtà dei fatti....
RispondiEliminanon ci fare caso, con Mimmo facciamo finta di essere in disaccordo per animare il Blog! ;-)
RispondiEliminaCerto se i prezzi sono attorno ai 40.000 € non se ne parla, però qualche ettaro di seminativo interno di quelli un pò impervi a 6000-8000 € lo si trova facilmente qui nella Sicilia interna...penso che se capita l'occasione a prezzi accessibili si debba estendere la propria superficie aziendale...salvo imprevisti, nel prossimo futuro la globalizzazione porterà i margini per ettaro ancora più giù...dunque per resistere bisognerà avere più superficie, o in affitto o in proprietà...
Non facciamo finta,anzi siamo totalmente in disaccordo-se no che gusto cè-anzi sai che cè,sono daccordo con tè,fanculo le tasse e chi le vuole pagare,tiieee-
Elimina_40.000,00E è il prezzo medio per un buon terreno da vigneto,tieni presente che almeno per un decennio tira fuori la media di 350qt di montepulciano,poi comincia la discesa ma fino a 20 anni comunque produce reddito e con 4 vendemmie ti ripaghi del terreno piu l'impianto,gli altri 15 anni tutto reddito-e troppo?e troppo per chi non se lo puo permettere,altrimenti è un ottimo investimento-da noi i terreni marginali costano circa 1000E ad ettaro in meno e non sono neanche malaccio,e solo che sono e restano solo ed esclusivamente ad uso seminativo e anche pagandoli poco occorrono almeno 10 anni per rientrare dell'investimento,non è un buon affare-
Gia la globalizzazione,dovevi proprio nominarla?
Non facciamo finta,anzi siamo totalmente in disaccordo-se no che gusto cè-anzi sai che cè,sono daccordo con tè,fanculo le tasse e chi le vuole pagare,tiieee-
Elimina_40.000,00E è il prezzo medio per un buon terreno da vigneto,tieni presente che almeno per un decennio tira fuori la media di 350qt di montepulciano,poi comincia la discesa ma fino a 20 anni comunque produce reddito e con 4 vendemmie ti ripaghi del terreno piu l'impianto,gli altri 15 anni tutto reddito-e troppo?e troppo per chi non se lo puo permettere,altrimenti è un ottimo investimento-da noi i terreni marginali costano circa 1000E ad ettaro in meno e non sono neanche malaccio,e solo che sono e restano solo ed esclusivamente ad uso seminativo e anche pagandoli poco occorrono almeno 10 anni per rientrare dell'investimento,non è un buon affare-
Gia la globalizzazione,dovevi proprio nominarla?
Non facciamo finta,anzi siamo totalmente in disaccordo-se no che gusto cè-anzi sai che cè,sono daccordo con tè,fanculo le tasse e chi le vuole pagare,tiieee-
Elimina_40.000,00E è il prezzo medio per un buon terreno da vigneto,tieni presente che almeno per un decennio tira fuori la media di 350qt di montepulciano,poi comincia la discesa ma fino a 20 anni comunque produce reddito e con 4 vendemmie ti ripaghi del terreno piu l'impianto,gli altri 15 anni tutto reddito-e troppo?e troppo per chi non se lo puo permettere,altrimenti è un ottimo investimento-da noi i terreni marginali costano circa 1000E ad ettaro in meno e non sono neanche malaccio,e solo che sono e restano solo ed esclusivamente ad uso seminativo e anche pagandoli poco occorrono almeno 10 anni per rientrare dell'investimento,non è un buon affare-
Gia la globalizzazione,dovevi proprio nominarla?
Agr abruz guarda Mimmo che un buon terreno per vigneto costa circa70 mila euro piu 20 mila di impianto e produce dopo 3 anni 200 q di uva buona perche l uva da 350 q te la tirano dietro falli meglio i conti e npn condiderare sempre il prezzo di 50 euro che ci sono anche i periodi di magra ha questo punto tira fuori i soldini e pagaci 8 o il 9 per cento di tasse
RispondiEliminaNon rompete le palle ,con i vigneti avete intasate le casseforti delle banche,poi qualche anno di magra e tutti a piangere miseria ,dal via vai di aratri da scasso quest estate,non mi pare che tiri tanto male-1 ettaro di terreno per vigneto 70 mila euro?ogni 2 ettari forse-oppure avete deciso di piantare vigneti a piazza solotto a Pescara ?e vero il prezzo non sta sempre a 50,anche 60 se è per questo-produce dopo 3 anni? ma dura pure 22-23 anni -le spese?perche il grano si produce a costo zero?con un SAME delfino 25CV ci lavori il vigneto,nel seminativo non ci porti neanche il gasolio per la mietitrebbia che non cè la fà-
EliminaVeramente 70000E per un terreno da vigneto?io ne avrei qualche ettaro poco piu,non sono eccezionali,ma per 35000E li cedo volentieri,vi porto pure a mangiare al ristorante-
Non rompete le palle ,con i vigneti avete intasate le casseforti delle banche,poi qualche anno di magra e tutti a piangere miseria ,dal via vai di aratri da scasso quest estate,non mi pare che tiri tanto male-1 ettaro di terreno per vigneto 70 mila euro?ogni 2 ettari forse-oppure avete deciso di piantare vigneti a piazza solotto a Pescara ?e vero il prezzo non sta sempre a 50,anche 60 se è per questo-produce dopo 3 anni? ma dura pure 22-23 anni -le spese?perche il grano si produce a costo zero?con un SAME delfino 25CV ci lavori il vigneto,nel seminativo non ci porti neanche il gasolio per la mietitrebbia che non cè la fà-
EliminaVeramente 70000E per un terreno da vigneto?io ne avrei qualche ettaro poco piu,non sono eccezionali,ma per 35000E li cedo volentieri,vi porto pure a mangiare al ristorante-
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Eliminahttp://www.greenbiz.it/panorama/opinioni/8256-agevolazioni-fiscali-acquisto-terreni#.UjxwTUNEwE8.twitter
RispondiEliminasalve granduro.........ma gia è approvato che a gennaio 2014 sarà a 9% per i terreni agricoli
RispondiEliminase ho capito bene nella legge di stabilità si torna all'antico...cioé 1% per C.D. ed IAP, 8% per imprenditori agricoli (se tu sei il pensionato che ha scritto tempo fa dovresti averne diritto) e 15 % (se non mi sbaglio ma forse 12) per gli altri.
RispondiEliminaComunque si attendono gli emendamenti parlamentari, tutto ancora può succedere....
Skandiski
RispondiEliminaDal disegno di legge di stabilità 2014:
Vengono mantenute le agevolazioni per la PPC: gli atti di trasferimento a titolo oneroso dei terreni agricoli posti in essere a favore di coltivatori diretti e IAP, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale, sono assoggettati all’imposta di registro e ipotecaria nella misura fissa 200 € ciascuna e all’imposta catastale nella misura dell’ 1%, mentre se il trasferimento ha per oggetto terreni agricoli a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli IAP, l’aliquota dell’imposta di registro è fissata al 12%, con una soglia minima a 1000 euro, più ipotecaria e catastale in misura fissa ad euro 50 cadauna.
Purtroppo la previsione di mimmo non si e avverata e definitivo scompare l agevolazione ppc e compendio unico passando ad un imposta del 9 per cento un altro colpo al agricoltore agr Abruzzo
RispondiEliminaMinchia!!! Siamo governati da incapaci, buoni soltanto ad aumentare le tasse...spero stasera di farci un post...
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