Propongo che ne sia cambiato il nome. Basta chiamarla Europa, sarebbe forse più opportuno chiamarla Franco-Germania ed i suoi vassalli.
Si disvela infatti apertamente anche il campo agricolo, l'Asse d'Acciaio (questa l'ho già sentita) che ci governa.
Il varo della prossima Pac 2014-2020, dopo anni di discussioni, bozze, commissioni, spese parlamentari, convegni, incontri multilaterali, risultava sinora bloccato, vista l'indefinitezza del budget a disposizione e l'incapacità delle Istituzione delegate (in teoria i Ministri delle Finanze dei Paesi UE) a prendere ad affrontare la questione. Bene, è bastato poco per decidere la linea.
Si sono incontrati i ministri agricoli tedeschi e francesi, rispettivamente Mme Aigner e Monsieur Le Foll ed hanno stampato il seguente comunicato:"Accord Franco-Allemand sur le maintien du budget de la PAC"
Allora si fa così:
1) il budget della PAC rimane invariato nel 2014-2020, rispetto al livello nominale del 2013!
Urka niente male in fondo, nessun taglio! Se non fosse che con l'inflazione corrente media della UE, già al 2020 il budget avrebbe un valore reale del 15 % inferiore.
Ma se computate l'inflazione italiana, in media di quasi un punto superiore alla media UE, vi renderete conto dell'inghippo. In Italia, infatti, si avrà una riduzione reale del budget Pac almeno del 20%. Posto naturalmente che l'inflazione non si metta a galoppare ulteriormente, il che, con le politiche monetarie attuali non è del tutto peregrino.
Insomma trovato il sistema per ridurre il budget in maniera selettiva: gli stati di serie B, già più deboli a causa della crisi economica e dell'aumento fiscale che alimenta l'inflazione, verranno ulteriormente puniti, seppur indirettamente.
Per gli stati virtuosi, con inflazione più bassa, sostanzialmente il budget manterrà il proprio valore nel tempo o si ridurrà di molto meno.
Non ci credete? Eccovi il dato di Luglio 2012 dell'inflazione: Italy 3.6 % vs Germany 1.9%, così ogni anno in termini reali, ed a questo ritmo, l'agricoltura tedesca percepirà un premio superiore dell'1.7% rispetto alla nostra.
Ed ovviamente ogni punto di IVA che aumenta il governo italiano non farà che aumentare questa forbice.
Eurostat, in Italia inflazione record al 3,6%Inflazione alle stelle, per l'Italia, a luglio 2012. I dati Eurostat segnano un rialzo del tasso del 3,6%, un numero decisamente alto se raffrontato a quello tedesco: 1,9%.I prezzi al consumo nell'Eurozona nel mese di luglio sono rimasti stabili su base annuale al 2,4% mentre su base mensile hanno registrato un calo dello 0,5%. L'inflazione annua nella Ue è stata del 2,5% a luglio 2012, invariata rispetto a giugno. Un anno prima il tasso era al 2,9%. L'inflazione mensile è stata del -0,4% a luglio 2012. I dati sono stati diffusi da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea.
Intanto Bruxelles prende atto remissiva dell'accordo Franco-Tedesco:
(ANSA) - BRUXELLES, 11 OTT - Bruxelles ''prende atto'' della dichiarazione franco-tedesca ''a sostegno della proposta della Commissione europea di mantenere il bilancio per la politica agricola al livello nominale del 2013 nel 2014-2020''. Il comunicato congiunto dei ministri dell'agricoltura francese e tedesco precisa che la Pac, nelle proposte sul futuro quadro finanziario, ''e' quella che contribuisce di piu' allo sforzo di controllo delle spese''. La Pac rappresenta il 38% del bilancio totale dell'Ue, tasso destinato a ridursi ulteriormente.
La dichiarazione congiunta franco-tedesca sul futuro della Pac (politica agricola comune) post 2013, apporta un elemento di chiarezza e di trasparenza nel momento in cui entrano in una fase decisiva i negoziati europei sul futuro quadro finanziario 2014-2020.
http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2012/10/11/Ue-bilancio-Pac-Francia-Germania-proposta-Commissione_7615282.html
Mentre De Castro abbozza amaro, perché già si è reso conto del trappolone:
(AGI) - Roma, 11 ott. - "L'accordo franco-tedesco sul mantenimento del budget 2014-2020 della PAC e' positivo, ma lo sarebbe ancora di piu' se il cosiddetto congelamento delle risorse finanziarie fosse inteso in termini reali e non nominali".Cosi' il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro commenta l'annuncio dell'intesa siglata da Germania e Francia sul mantenimento della spesa agricola ai livelli nominali del 2013 anche per il prossimo quadro finanziario pluriennale. "Si tratta dell'avallo alla proposta gia' arrivata dalla Commissione UE che rappresenta un taglio mascherato - spiega De Castro - perche' le risorse subirebbero una riduzione per effetto dell'inflazione. Il Parlamento europeo ha chiesto invece un congelamento del budget PAC in termini reali, posizione gia' approvata in Commissione lo scorso mese e che sara' fatta propria dall'intera Assemblea nella prossima seduta plenaria a Strasburgo". "Vorrei ricordare - ha concluso De Castro - che, come piu' volte ripetuto dagli europarlamentari della Commissione Agricoltura, il mantenimento delle risorse finanziarie per l'agricoltura e' una condizione necessaria per l'approvazione della riforma della PAC nei tempi stabiliti".
http://www.agi.it/food/notizie/201210111111-eco-rt10091-pac_de_castro_accordo_franco_tedesco_positivo
Ed il Ministro Catania? Non pervenuto, troppo impegnato sul fronte fiscale, evidentemente.
Francia e Germania hanno colpito ancora, facendo finta di prendere un provvedimento apparentemente equilibrato, hanno contribuito a scavare ancora di più il solco con i Paesi in difficoltà. Eliminate le monete nazionali che consentivano un riequilibrio monetario, possono procedere con relativa facilità.
La nostra politica è debole, la nostra visione è miope, la nostra agricoltura resisterà ancora per quanto?
P.S.: Nell'accordo sono presenti anche alcune vaghe dichiarazioni di contorno (che trovate integrali nel primo link) dei due ministri, quali:
1) Ravvicinamento del livello degli aiuti diretti tra gli Stati membri a condizione che sia ragionevole e progressivo
2) Uscita dal sistema dei riferimenti storici con una convergenza interna progressiva
3) Sostegno alle politiche ambientali, ma con una certa flessibilità
4) Rafforzamento del potere economico dei produttori nella catena alimentare
5) Conferma de diritti di impianto per i vigneti e le quote zucchero sino al 2020
6) e la criptica: "l'Ue faccia valere in modo 'offensivo' i suoi interessi agricoli nella mondializzazione e nelle relazioni commerciali con i suoi partner" !!!
Skandiski
RispondiEliminaImmaginavo peggio!
In effetti, il vero colpo basso consiste nel cofinanziamento obbligatorio dei progetti europei di sviluppo rurale con fondi pubblici locali.
RispondiEliminaAmministrazioni pubbliche indebitate non possono cofinanziare e così si perde la possibilità di usare i fondi europei.
In Sicilia dell'ultimo PSR, è stato possibile cofinanziare soltanto il 36% dei fondi PSR.
Circa un anno fa, si parlò di una modifica del cofinanziamento, ma non mi risulta sia stata mai varata in quei termini.
http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/253
Se ti aspetti il provvedimento chiaramente punitivo per l'Italia, non lo troverai mai. Si procede lentamente e subdolamente (Monti è un Maestro in questo) in modo tale da non dare la possibilità che si formi un fronte contrario.
Diventeremo ogni giorno più poveri con gradualità.
Skandiski
EliminaIn effetti lo sviluppo rurale in alcune regioni, soprattutto del sud, non ha portato ad alcun beneficio per l'agricoltura a cui sono arrivite solo le briciole. Il grosso si è dileguato tra agroindustria tecnici e burocrazia varia. Molti agricoltori invece di migliorare la redditività si sono trovati solo indebitati.
Ora se ci sarà una quota maggiore da coofinanziare da parte delle amministrazioni locali (immagino siano le regioni)sarà ancora peggio. Si potrebbe affermare: come mettere l'esca per i pesci.
La speranza e' che si fallisca cosi si rompe tutto,e usciamo da questo tunnel senza uscita.Che ci stiamo a fare in una europa dove tutti cercano di fottere tutti.e pensare che Napolitano auspica che cediamo altra sovranita've lo immaginate i greci governati dai tedeschi,oppure noi,metterebbero gli stivali per prenderci a calci e non sporcarsi i piedi.
RispondiEliminaguarda che è proprio questo che ci vorrebbe per il popolo italiano-calci in culo a volontà-pecorame da recinto che non è altro-
Eliminarassegnati-di fallire non se ne parla-prima bisogna restituire i debiti contratti con le banche estere,e poi dopo essere stati spolpati,diventeremo i camerieri dei tedechi-
di una cosa pero sono certo-ci rispetterebbero piu dei nostri politicanti-ladri delinquenti maleducati figli di p....che non sono altro-
ha ragione grillo,bisogna mandarli a casa e fargli nel contempo una bella verifica patrimoniale, a loro e i loro famigliari-sta massa di ladri-
ci lamentiamo(giustamente)dell asse franco-tedesco sulla pac,ma vi rendete conto a cosa devono assistere quelli quando in italia cè da assegnare i fondi europei?è un vero assalto alla diligenza,ai veri beneficiari arrivano si e no le briciole-come possono questi nostri scriteriati politici opporsi in sede europea agli accordi franco-tedesco?se aprono la bocca gli sbattano in faccia la vicenda agea ,quella delle quote latte,e della condizionalità-
questa nazione andrebbe sterilizzata con il napalm.centimetro x centimetro-