Proverò partendo dal sondaggio della scorsa settimana sulla valutazione della manovra finanziaria del governo Monti, a ricapitolare gli effetti della manovra sul settore agricolo.
Un 33% di noi ha votato "Una aggressione fiscale" ed io tra questi.
In dettaglio di seguito gli effetti principali della manovra sul nostro settore:
- Aumento delle rendite catastali dei terreni agricoli del 45 %;
- Nuova imposta: l'IMU sui fabbricati rurali (comprese stalle e depositi per attrezzature);
- Aumento dei contributi previdenziali per Coltivatori diretti e IAP;
- Aumento dell'età pensionabile;
- Aumento delle accise sul gasolio (anche agricolo seppur in misura minore);
- Aumento dell'IVA ordinaria di 2 punti percentuali (al 23 %) dal settembre 2012;
- Aumento dell'IVA agevolata dal 10 al 12% dal settembre 2012.
Una sfilza di interventi impositivi come se il nostro settore avesse beneficiato di un aumento di reddito negli ultimi anni. Peraltro, se per i produttori di cereali l'ultima annata è stata discreta (ma molto meno le precedenti), per altri settori come quello agrumicolo si permane in uno stato di crisi nera da anni. Ma per il governo non fa differenza, il Mondo Agricolo va spremuto tutto senza sconti.
Un 33% ha votato "Solito aumento delle tasse"
Forse questa valutazione può essere valida in termini generali, ma specificatamente per il settore agricolo non si è mai assistito ad un inasprimento delle imposte così acuto, almeno che io ricordi. E mi pare che anche la stampa specializzata più paludata, cartacea ed on line, negli ultimi giorni lo abbia rilevato.
Un 22% ha votato "Un male necessario"
Ma siamo sicuri che sia così. Siamo sicuri che colpire il settore produttivo primario non si tradurrà invece in una depressione economica che peggiorerà in futuro ancor di più i nostri conti e le nostre prospettive. Come peraltro è già successo in Grecia.
Un 7% ha votato "Poteva andare peggio"
Sicuri! Dopo questa patrimoniale mascherata al settore agricolo, peggio di questo mi aspetterei la confisca dei terreni tipo Rivoluzione d'Ottobre. Ma sarebbe meglio, così lo Stato finalmente capirebbe quanto è difficile fare l'agricoltore in questo periodo storico. Ed in effetti lo sa anche, visto che sta cercando di vendersi il patrimonio pubblico di terreni avendo ben capito che è più facile fare il parassita piuttosto che l'agricoltore.
un 3% ha votato "Una buona soluzione"
Certamente un industriale o un banchiere (o un disturbatore più probabilmente), le uniche categorie non toccate dalla manovra.
Per alcune considerazioni strettamente tecniche vi segnalo questo articolo.
Comunque il futuro è adesso come si dice, nel giro di 1-2 anni sarà chiaro chi aveva ragione.
Comunque il futuro è adesso come si dice, nel giro di 1-2 anni sarà chiaro chi aveva ragione.
sono scoraggiato mi cadono le braccia,un mio amico ha ereditato 6 ettari dal padre ,non essendo agricoltore mi diceva che per lui il reddito agrario era già rivalutato del 100% lui oggi è un cassintegrato della golden lady che ha chiuso e trasferito in romania,mi diceva come farò a sostenere questi balzelli che ci stanno per arrivare non lo sò,dovrò vendermela per cercare di salvare altro,come ho già detto è in atto la fase 2,impoverimento forzoso tramite aggressione fiscale per effettuare un esproprio legale dei beni privati,si torna al signoraggio,il disegno è chiaro solo chi non vuol vedere non vede ciò che sta accadendo,se dovessero crollare i prezzi delle materie agricole molte aziende agricole sono belle e che spacciate,ieri nel veneto un imprenditore di 43 anni si è tolto la vita,perchè strozzato dalle banche e non è il 1° della lista,e pensate che aveva crediti per 200.000,00E da recuperare che non ha potuto recuperare,a questo punto non ci resta che sperare in una sommossa popolare,e chè avvenga il prima possibile.
RispondiEliminaMa come, non avete fiducia nella manovra?
RispondiEliminaVisto che il reddito reale potrebbe continuare a diminuire ,quale migliore soluzione di incrementarlo virtualmente, aumentando le rendite catastali!
Per coerenza le banche rivedranno i loro criteri : elargiranno finanziamenti maggiori e a tassi più favorevoli , dato che adesso i terreni rendono di più: lo dice la crema dei nostri illustri tecnici bocconiani ! e lo stabilirà lo stato italiano !
L'aumento e estensione dell'imu a stalle e fabbricati rurali,sicuramente invoglieranno tutti i proprietari a rimodernarli , renderli più efficienti e soprattutto a ridurre le già preventivate idee di demolizione!
E per convincere i più avanti con gli anni,(la maggioranza)
a continuare ad investire in agricoltura,nonostante la scarsa e aleatoria redditività, la carenza di forze giovani di ricambio, quale migliore soluzione .se non quella di preannunciare una più lunga aspettativa di vita, stabilendola per legge con l'aumento dell'età pensionabile e delle aliquote contributive!
Gli aumenti di accise sul gasolio e dell'iva causeranno “ulteriori ma sopportabili “ perdite di reddito per il produttore ,aumenti dei prezzi al consumo, ma probabilmente visto come vanno le cose di solito in Italia (vedi introduzione dell'euro,rincari del 2008),gli intermediari ne approfitteranno per incrementare i margini di profitto, che essendo, tutti regolarmente dichiarati , mai elusi e regolarmente reinvestiti in Italia, incrementeranno le nostre entrate fiscali!
si, se scendono i prezzi dei prodotti agricoli quest'anno, la situazione può diventare incandescente.
RispondiEliminaMolte aziende già in sofferenza quest'anno in un contesto discreto nel settore cerealicolo.
Qui in Sicilia si potrebbe abbattere uno tzunami, visto che già la situazione non era rosea: tra terreni ipotecati da Equitalia, stop ai sussidi di disoccupazione per i giornalieri, fabbricati rurali da accatastare obbligatoriamente con notevoli spese tecniche (ed infatti molti di questi vengono abbattuti).
Insomma stanno riducendo l'agricoltura letteralmente ad un cumulo di macerie.
Pagheremo queste famose tasse per qualche anno, ma non so quanto durerà.
Granturco Attenzione,
RispondiEliminase Monti legge il tuo bel commento (ironico e raffinato), alla prossima conferenza stampa ce lo propina.
Perché lamentarsi se il reddito agricolo aumenta?
In effetti non fa una grinza, per quei ragionieri sanguisughe.
resistere..resistere..resistere..
RispondiEliminaSembrerebbe profilarsi, tra le modifiche della manovra in discussione, un moltiplicatore diverso nel calcolo degli estimi catastali (nella manovra originaria era 120).
RispondiElimina110 per chi paga i contributi previdenziali come lavoratore autonomo agricolo
130 per tutti gli altri.
Una goccia nel mare, ma almeno darei un senso ai versamenti previdenziali.
no non và bene,un conto sono i contributi pac,un conto è trovarsi di fronte ad un aggressione fiscale vera e propria,il nostro passato rurale fà si chè molti di noi si trovino casolari di campagna con fienili annessi e piccole proprietà di 5-6 ettari,frutto di sacrifici di generazioni passate,d accordo nel non dargli i fondi pac,ma perchè costringerli a svendere per le tasse?qui sta saltanto il concetto di proprietà privata,basta che uno possegga qualcosa e allora giù tasse per mantenere i furbi e i parassiti,questo non và bene,questi stanno effettuando una rapina vera e propria,rapina istituzionalizzata.
RispondiEliminaInfatti molti la hanno chiamata "patrimoniale mascherata".
RispondiEliminaMi aspetto che a questo punto il PDL voti contro la manovra, anche perchè erano quelli che non avrebbero messo le mani nelle tasche degli italiani.
RispondiEliminaSto scherzando, tranquilli, la manovra passerà a furor di parlamentare.
ROMA - «L’agricoltura italiana non e’ mai stata bastonata sotto il profilo fiscale come con il decreto ’Salva Italia’. Aumenti allucinanti degli estimi catastali e dei coefficienti moltiplicatori sui terreni e sui fabbricati rurali che sono i principali strumenti di produzione».
Lo ha affermato il presidente del Pdl della Commissione agricoltura del Senato, Paolo Scarpa Bonazza Buora, in una nota. «Non si considera la differenza che esiste tra agricoltori professionali e proprietari di beni affittati. Ciò si ripercuoterà, tra l’altro, sull’ammontare delle imposte di successione e sulla tassazione delle compravendite, con danni insostenibili per il sistema delle imprese ed in particolare per i giovani. Ancora l’Irap, abbattuta per le altre imprese, resta inalterata per le aziende agricole, con conseguenti danni occupazionali.
Insomma, sarà bene che il Governo e Catania ricordino che politica agricola non significa solo politica agricola comunitaria, dove peraltro si sta profilando un’altra batosta per l’Italia, ma anche politica nazionale che oggi appare completamente abbandonata a se stessa».
MANOVRA: CONFAGRICOLTURA, PROVVEDIMENTO DEVASTANTE
RispondiElimina(AGENPARL) - Roma, 15 dic - “Le ultime correzioni alla manovra non hanno fatto che peggiorare le prospettive dell’agricoltura, senza dare contropartite, né speranze, sotto il profilo della ripresa”. Questa la valutazione dell’Assemblea di Confagricoltura sul decreto legge all’esame della Camera. “I nostri appelli ad un approccio meno devastante per il settore non sono stati ascoltati – prosegue l’Assemblea – scaricando sugli agricoltori e sulle loro famiglie oltre il 10 per cento del peso della manovra. Come pensano Governo e Parlamento che questo comparto economico, insostituibile per l’alimentazione e strategico per la tutela ambientale, possa risollevarsi se lo si schiaccia con una pressione fiscale del genere? Questa che si sta licenziando a colpi di fiducia è una pura operazione per far cassa, senza dare il minimo contributo allo sviluppo di un sistema che già viveva una grave situazione di difficoltà, carenze strutturali ed emergenze”. Solo per quanto riguarda l’accatastamento dei fabbricati rurali (che per gli agricoltori sono mezzi di produzione) il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni e che vanno verso una duplicazione di imposta, il prelievo, a ieri, era calcolabile in circa un miliardo di euro di ulteriori tasse - ricorda Confagricoltura, sottolineando che oggi è stato inserito nel provvedimento un ulteriore inasprimento relativo a questo capitolo. “La manovra – spiega il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi – brucia il 10% del valore aggiunto prodotto in agricoltura e da una indagine del nostro Centro studi sui dati del censimento Istat emerge che oltre mezzo milione di aziende sotto i 20 ettari di superficie rischiano di chiudere. Su questa vera emergenza, sociale oltre che economica, Confagricoltura sta chiedendo al Governo un incontro urgente per scongiurare il crollo del sistema agricolo nazionale”.
LA BATOSTA è STATA FORTE, MA SPERO CHE QUESTA MIA NOTIZIA POSSA ESSERE UN RAGGIO DI SOLE TRA LA COLTRE DI NUBI CHE CI STA CIRCONDANDO, L'AGENZIA DEL TERRITORIO NEL MESE DI SETTEMBRE HA RECEPITO UN DECRETO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA, CHE INDIVIDUAVA FINALMENTE LE CATEGORIE A/6 E D/10 PER I FABBRICATI RURALI, QUESTO IMPLICA CHE SU TALI FABBRICATO SUI QUALI SUSTINO I REQUISITI DI RURALITà L'ICI NON è DOVUTO, QUINDI A TUTTI QUELLI CHE HANNO PROBLEMI CON FABBRICATI ACCATASTATI IN CATEGORIE COME C/2 O A/4 O PEGGIO ANCORA IN C/3 CONSIGLIO DI DARE UN'OCCHIATA A QUESTO LINK.........http://www.agenziaterritorio.it/sites/territorio/files/documentazione/normativa%20di%20riferimento/DM_14092011.pdf.................SALUTO TUTTI LORENZO FOGGIA
RispondiEliminaGrazie Lorenzo,
RispondiEliminaè molto utile il decreto e gli allegati per la variazione catastale.
Ma la nuova IMU, sebbene con aliquota ridotta, si dovrebbe pagare lo stesso, se non ho capito male.
Ciao
La manovra passa con 405 si, 75 no e 22 astenuti
RispondiEliminahttp://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Manovra-via-libera-dalla-Camera_312754279338.html
Ma leggete la notizia sotto proveniente dal Sole24Ore:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-16/monti-parla-inglese-imbarazzo-094118.shtml?uuid=AaDUXmUE
Al governo dell'Italia ci sono un manipolo di delinquenti!!!!!!!!!! Guai a noi a chiamarli tecnici. SONO DELINQUENTI senza sè e senza ma!!!
RispondiEliminaIniziativa folcloristica, a dir poco, di Confagricoltura Sicilia.
RispondiEliminahttp://www.confagricoltura-sicilia.it/fed/doc/11/cartolina.jpg
http://www.agi.it/food/notizie/201112211645-eco-rt10224-agricoltura_migliaia_di_cartoline_dalla_sicilia_a_palazzo_chigi