mercoledì 30 aprile 2014

Rientra il grano duro fra gli aiuti accoppiati?! (aggiornato)


Potenza di Assosementi...prime indiscrezioni venute fuori dall'incontro tra Ministro ed Assessori Regionali sembrerebbero indicare il grano duro fra i beneficiari degli aiuti accoppiati nella prossima PAC...non che avessi mai avuto dubbi in proposito...



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Post in aggiornamento...sperando di acquisire qualche elemento più articolato.

La precedente nota di Assosementi, qui. Nella precedente riunione era stata infatti esclusa la possibilità che il grano duro rientrasse tra le colture beneficiarie dell'aiuto specifico.


PAC, REGIONI DIVISE TRA PRIMA E SECONDA IPOTESI. STALLO, RINVIATO TUTTO ALL’8 MAGGIO. NELL’IPOTESI MIPAAF ENTRA IL FRUMENTO DURO E IL PIANO PROTEICO DIVENTA DEL CENTRO SUD
LA PRIMA VORREBBE UTILIZZARE L'8% DEL PLAFOND TRA ZOOTECNIA E OLIO, LA SECONDA IL 15% ANCHE PER ALTRI SETTORI COME LA BIETOLA E IL POMODORO. LA PUGLIA OPTA PER LA PRIMA, L'E.ROMAGNA PER LA SECONDA

ELa discussione sugli aiuti accoppiati della Pac tra ministero e regioni è in stallo. Tutto rinviato all’8 maggio. Dopo aver analizzato la prima ipotesi (quella che sembra più piacere alla Coldiretti) di utilizzare solo l’8 per cento del plafond da destinare a metà tra la zootecnia e l’olio d’oliva, la discussione è passata alla seconda ipotesi, quella più gradita a Cia, Confagricoltura, Copagri e all’Alleanza delle cooperative Lega, Confcoperative e Agci. Ma da quanto apprende AGRICOLAE al momento le regioni sono spaccate al 50 per cento tra chi vuole la prima e chi vuole la seconda. Se la Puglia, Toscana, Abruzzo, Sicilia optano per la prima, l’Emilia Romagna, la Sardegna, la Calabria e il Trentino preferiscono la seconda. Mentre il Veneto punta a strategicità della zootecnia e la Lombardia rimane per ora ferma. E si è deciso di rimandare.
La proposta del ministero presentata ieri alla riunione anche con le associazioni agricole prevede, per il Piano zootecnico, 48 milioni per la vacca nutrice, per la macellazione bovini 85 milioni, per le vacche da latte 102 milioni. Al nord 32 milioni,
Per quanto riguarda il Piano seminativi, la seconda grande voce, sono 184 i milioni previsti: di cui 45 per le colture oleoprotaginose; e 78 milioni per le colture proteiche che diventa preò del CentroSud ed entra il frumento duro. Il premio barbabietole da zucchero 21 milioni. Per il premio riso rimangono 37  milioni.
Per quanto riguarda infine le Colture permanenti, si tratta di 91 milioni per il Premio base olio mentre per il premio aggiuntivo olivo per superficie medio alta realizzata in regioni convergenza sono stati individuati 13 milioni. Infine una new entry del pomodoro da industria: 11 milioni di euro.
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Le dichiarazioni di Stefano, Rabboni, Nardoni, M5S.

3 commenti:

  1. Ciao a tutti.
    Da fonti sicure ho appreso che se dovessero nuovamente legare la contribuzione Pac all'impiego di semente , per esseri chiari quindi di Assosementi....,sono già' pronti a partire esposti all'antitrust, a diverse procure della Repubblica oltre che' ricorsi al TAR .
    Non mancherà' una immediata campagna d'informazione sui maggiori quotidiani nazionali per mettere fine una volta per tutte a questo sopruso che lede apertamente il diritto sancito dalla legge Eu ne 2100/94 art.14: diritto sacrosanto degli agricoltori a reimpiegare il proprio seme!

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    1. Mi pare,sè,forse,mi sembra ,mi hanno detto.
      -Ma insomma,intervenite mantenendo l'anonimato,di cosa avete paura,se effettivamente qualcuno a livello giudiziario intravede le prospettive per denunciare questa imposizione alle autorità competenti come un abuso,siate più precisi,in modo tale chè,se qualcuno vuole unirsi alla comitiva di dissidenti sappia come fare-

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  2. Tempo al tempo....un po'di pazienza.Prima lasciamoli sbagliare ......intanto vediamo se ci sarà il contributo accoppiato sul grano duro e se si vediamo se avranno ancora il coraggio di legarlo al seme certificato e se così sarà dirò tempi e modi per poter intervenire. Ma sta volta non stiamo a guardare.Nel frattempo ci siamo svenduti pure la Psb agli svizzeri.....alla faccia del Made in Italy di cui tanti politici si riempiono la bocca!

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