giovedì 22 agosto 2013

Decreto del Fare: Prorogata la Patente Agricola

Ricordate la vicenda della cosiddetta "Patente Agricola"? Ce ne siamo occupati in vari post ed a quanto sembra la disincantata visione del blog nei confronti dello Stato da operetta, che ci amministra, ha una ragione d'essere.
Vi siete sorbiti il corso di formazione a pagamento per conseguire l'abilitazione? Oppure vi siete limitati a compilare qualche modulo di autocertificazione? Bene, tutto inutile...soldi e tempo buttati.


Non  ho ancora trovato il Decreto del Fare originale (successivamente trovato all'art. 45 bis, QUI), ma questa nota di Confagricoltura non sembra lasciare dubbi, l'obbligo di conseguimento, per gli operatori agricoli della abilitazione alla guida delle macchine agricole, sebbene teoricamente in vigore da Marzo scorso (da quasi sei mesi dunque), si è dissolto nel nulla:
Rimandata al 2015 la patente per i trattori.  22 Agosto 2013 

Tra le novità del cosiddetto “Decreto del fare”,  licenziato dal Governo Letta lo scorso 9 agosto, c’è anche una norma tanto attesa quanto richiesta a gran voce da Confagricoltura a livello nazionale. L’art 45 recita infatti in questo modo: “…il termine per l’entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole (…) è differito al 22 marzo 2015. …”

La tanto agognata proroga, per la quale Confagricoltura si era battuta nei mesi scorsi, non vuole essere un colpo di spugna o la volontà di ridurre i livelli di sicurezza. Non si può però nemmeno pensare di “riportare a scuola” indistintamente chi non ha mai utilizzato un trattore insieme a chi li guida da 40 anni. L’attuale norma crea infatti numerosi buchi normativi, come la definizione di chi deve organizzare i corsi e quali possano essere le “condizioni equivalenti alla specifica abilitazione” inserite nel D. lgs 81/08 dallo stesso decreto legge. Ma anche gli aspetti assicurativi e la responsabilità del datore di lavoro.

Questa impostazione ha portato da una parte alla levata di scudi della Confagricoltura. Ora questa proroga ha la funzione di permettere agli enti di riscrivere la norma in maniera tale che garantisca la formazione adeguata degli addetti agricoli e non sia un inutile perdita di tempo e di denaro per le imprese.

Dunque allo stato attuale almeno sino al 22 marzo 2015 non è necessaria alcuna abilitazione od altro, poi si vedrà...
Posso solo considerare che il blog nel post "Patente Agricola" proviamo a fare chiarezza" ci ha visto giusto quando scrisse:
Vi consiglio di non avere fretta e risparmiare i vostri soldi al momento. Nei prossimi due anni possono avvenire tante cose: tipo deroghe, proroghe, modifiche, corsi regionali finanziati e gratuiti. Perché precipitarsi dunque?
Ottemperare scrupolosamente ai nuovi obblighi in vigore da Marzo scorso, si è così rilevato un inutile spreco di tempo e risorse finanziarie per gli operatori agricoli. Ma che importa per lo Stato, a lui non è costato nulla...

Oramai la strategia per vivere tranquilli  e gestire la propria azienda senza troppi stress è chiara, per quanto mi riguarda:
1) pagare tasse e imposte dovute puntualmente (se ce la fate), lì non si può più sgarrare. 
2) evitare spese straordinarie per non finire nelle grinfie degli accertamenti fiscali, via redditometro...
3) su tutto il resto, di contorno, che richiede una certa organizzazione e controllo da parte dello Stato, conviene assumere un atteggiamento strafottente. Lo Stato non sembra in grado, ne forse ha più interesse, a gestirlo. Suo unico interesse è quello di incassare!

P.S: Vi riporto una segnalazione di un nostro lettore, sul Festival del Melone a Roccamena (PA) il 24 e 25 Agosto 2013, QUI. Giorno 25 prove di trattori ed attrezzi sul Monte Maranfusa.

12 commenti:

  1. chi è causa del suo male pianga se stesso:conosco tanti miei colleghi più anziani o con pochissimi ettari di terreno che si sono affrettati a fare dei corsi di dubbia validità pagando anche 150 euro x paura di controlli anche quando io gli facevo notare le notizie che leggevo su questo blog,purtroppo se l'agricoltura va male in italia è anche x il basso grado culturale di molti di noi, e grazie all'ignoranza nostra,si sa che molti se ne approfittano.stendiamo poi un velo pietoso sui funzionari della cia,il mio sindacato,che ribadivano l'obbligo di frequentzione ai corsi da loro organizzati...................

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    1. ...anche io ho assistito alla corsa al corso di abilitazione. Una vera sindrome che ha colpito la maggior parte dei tratturisti che conosco. Credo di non aver convinto nessuno, personalmente, della inutilità del corso (e parlo di gente in ristrettezze economiche, per i quali i 150-200 € del corso rappresentavano una spesa non irrilevante).

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    2. caro Giovanni,non devi stendere un velo pietoso sull'operato della CIA,idem per gli altri sindacati,ma alla luce di questi ultimi fatti,(ma anche analizzando quel decreto precedente) non vi era nessuna necessità, di organizzare quei corsi,se non al solo scopo di rubare soldi agli agricoltori,allora,adesso bisogna andare negli uffici di questi signori,prenderli per il cravattino e fargli fare un paio di giri su se stessi a forza di sberle e calci in culo,cosi in futuro,prima di lucrare sulla pelle di chi sgobba dalla mattina a notte inoltrata ci penseranno su almeno 2 volte-Se non si incomincia ad alzare la voce ,questi non la smettono,sono degli emeriti incapaci e per giunta anche corrotti ,altro che rappresentanti di categoria-LADRI DI CATEGORIA- ecco cosa sono-la principale disgrazia dei lavoratori italiani a prescindere dal settore a cui si fa riferimento ,è causato proprio dal livello di corruzione esistente dentro i sindacati di categoria,per i loro interessi personalistici e politici si sono venduti pure la madre e il padre che li ha fatti figuriamoci la categoria che erano chiamati a difendere,e i risultati sono sotto gli occhi di tutti-
      Qui o si tirano fuori i denti o questi non la smettono-in quanto a coloro che si sono affrettati a fare i corsi,be ben gli stà,troppo poco,io gli tirerei anche 2 calci in culo,stupidi,questi non sanno neanche leggere,era scritto tanto bello che fino al 2015 ,tutto al più bastava l'autocertificazione,invece .......questo è uno dei motivi per cui questi ladri se ne approfittano,mai una volta che si contestasse qualcosa,sempre dietro come pecoroni-e se qualcuno pensa che siano sono gli anziani a crederci,vi sbagliate di grosso,io ne conosco piu di un giovane agricoltore,che a mala pena ricorda dove sono situati i suoi terreni figuriamoci se capiscono di codice della strada e codice civile-

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  2. trovato il riferimento normativo

    http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-08-20&atto.codiceRedazionale=13A07086&elenco30giorni=false

    Nel decreto del fare originale non era contemplata la proroga, che invece è spuntata nella successiva conversione in legge:
    Testo del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (in S.O. n. 50/L alla Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 144 del 21 giugno 2013), coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98 (in questo stesso S.O. alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia». (13A07086) (GU Serie Generale n.194 del 20-8-2013 - Suppl. Ordinario n. 63)

    lo trovate all'art. 45 bis ( e non 45 come riporta la nota di Confagricoltura).

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  3. a proposito,avete notizie sulla PEC,si parlava di una proroga x fine anno,voi l'avete fatta? io no.

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    1. si, io la ho fatta. Troppo facile controllare chi non ce l'ha. Basta incrociare gli elenchi degli iscritti alle camere di commercio, con quelli che hanno inviato la pec tramite comunicazione telematica. Basta un computer ed un operatore per emettere una montagna di sanzioni (peraltro cospicue).
      Lo Stato è subdolo, prima o poi, passerà all'incasso.

      In più al mio Comune di residenza per una certificazione di Imprenditore Agricolo Professionale hanno preteso l'invio della domanda via PEC (anche se loro neanche la utilizzano).
      Non vi racconto quello che sto vedendo per ottenere una certificazione che dovrebbe essere scontata visto che svolgo attività agricola integrale da anni. Ma almeno qui dalle mie parti, una buona fetta della Pubblica Amministrazione ha l'obiettivo di crearti ostacoli ogni piè sospinto. E ci riescono perfettamente visto che la Sicilia è piombata tra le ultime Regioni Europee dove svolgere attività imprenditoriale.


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  4. alla cia c'era una convenzione con infocert ,il costo era di 30 euro x quest'anno e poi,forse...... ,6 euro gli anni successivi,io avevo attivato la posta governativa gratuita,quando sono andato ad iscrivermi su registro imprese.it ,come prevede la legge,non me l'ha accettata in quanto valida solo x le persone fisiche ma non x le aziende,ho chiuso baracca e burattini,li ha mandati a fanculo e se e quando arriveranno le multe ci penseremo! stato canaglia usuraio e bastardo quello italiano!!

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    1. ...il mio consiglio è di aprire una PEC Aruba (gratuita il primo anno, 5€ i prossimi) ed inviare comunicazione telematica alla Camera di Commercio tramite il tuo commercialista, o chi ti gestiste la fiscalità (te lo fa anche gratis il più delle volte).
      Non vale la pena fare bile per un adempimento in fondo semplice da risolvere e che ti potrà essere contestato senza possibilità di farla franca in qualsiasi momento.
      ..."calati juncu ca passa la china" secondo un vecchio proverbio siciliano.


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    2. Anche io ho aperto una casella PEC con Aruba, alle stesse condizioni (anche se a dire il vero quando vado su https://gestionemail.pec.it/titolare, vedo scritto "premium", cosa che mi fa un po' strano, perché avevo optato per la versione base... granduro, puoi controllare anche tu che cosa vedi se entri nella gestione?)

      Poi mi hanno fatto pagare 10 euro al sindacato per la comunicazione con firma elettronica (una sorta di obolo 2.0).

      Tutto sommato, poteva andare peggio...

      Purtroppo, è troppo facile per loro andare a controllare chi non l'ha spedita... quando avranno bisogno di soldi, vedrai che verranno subito a batter cassa e a sanzionare.

      Come giovanni, anche io avevo attivato la "pec del cittadino" (anzi, ero stato uno dei primi, l'avevo fatto quando la gestiva ancora l'INPS, credo nel 2009): pur essendo l'idea valida, si è rivelata di un'inutilità mostruosa.

      Non c'è ufficio pubblico che la usi, che sappia che tu ce l'hai, sono tutti lì a mandarti le solite inutili raccomandate AR.

      Orzo V.

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    3. non mi pare di essere Premium...per quanto al momento non posso verificare...di solito accedo alla PEC tramite il client di posta del computer.
      Ti scrivo alla mail personale se per caso dovessi essere diventato Premium anche io (ma non credo io sono modello base più di te).

      L'obolo, per la comunicazione lo ho pagato anche io comunque. Ma alcuni di noi sono riusciti ad evitarlo.

      Purtroppo sembra che abbiamo attivato la "Pec del suddito". Tra un anno, magari facciamo un bilancio e vediamo quanti di noi con la PEC, hanno ricevuto qualcosa dalla P.A.. o ne hanno tratto un vantaggio.

      Nel frattempo, a quanto pare (a grande richiesta di Finmeccanica) ritorna...il Sistri, altro strumento vessatorio inutile e costoso per una azienda agricola, che con cadenza biennale, entra in vigore...salvo poi essere sospeso...
      http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rifiuti/2013/08/26/Sistri-parte-ottobre-gestori-rifiuti-pericolosi_9202434.html


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  5. Quando accedi, fammi sapere che cosa leggi sotto "Tipo casella".
    A risentirci
    Orzo V.

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